Ieri pomeriggio, insieme a qualcosa come 10 milioni di italiani, abbiamo fatto rientro alla nostra casetta dal mare, trasformando quello che fino a ieri era una ridente localita' di villeggiatura in una citta' fantasma degna di una scenografia da film western.
E cosi' sono a casa, pronto per iniziare con rinnovato slancio un altro anno di lavoro in vista delle prossime vacanze estive.
Quest'anno sono stato veramente molto fortunato. Ho fatto due settimane di stop, e mentre nella prima settimana ero comunque in stretto contatto con i miei colleghi rimasti al lavoro, la seconda e' stata una vera e propria separazione: una settimana di disintossicazione, senza computer, senza collegamento ad internet, con uso del telefonino solo passivo (per chiamare e non essere chiamato) e, anche, senza caffe!
I libri
Sono stati i grandi protagonisti del mio break estivo. Nella sola settimana marittima, ne ho letti quattro di cui, scusametemi, non vi faro' la recensione perche' mi porterebbe via troppo tempo. I libri mi hanno lasciato il segno, nel vero senso della parola, perche' a causa degli occhiali da sole e della posizione statica che uno assume mentre sta leggendo, ho un'abbronzatura a macchie che lascia molto perplesso. Mi ha fatto piacere notare come quest'anno sulla spiaggia tanti fossero assorti nella lettura di libri e romanzi, oltre che ai soliti giornali scandalistici e le testate locali. Un consiglio per la lettura? Mi e' veramente piaciuto molto Daniel Pennac con il suo ciclo Malaussene.
Gli ombrelli
Durante quest'ultima settimana di agosto, il tempo sulla riviera romagnola e' stato fantastico. Ogni giorno ci siamo svegliati con un caldo sole splendente in un cielo azzurro senza nemmeno una nuvola. Nonostante questo, i vari vuccumpra' che immancabili giravano tra gli ombrelloni, quest'anno puntavano esclusivamente sulla vendita di ombrelli. Ma non ombrelli da sole, proprio quelli da pioggia! E infatti non hanno riscosso un grande successo, nessuno li prendeva in considerazione e molto spesso al loro passaggio mani furtive si gettavano nelle parti basse del costume...
Il commissario Rex
Chi ha orecchi per intedere, intenda... per gli altri un po' di suspence.
E cosi' sono a casa, pronto per iniziare con rinnovato slancio un altro anno di lavoro in vista delle prossime vacanze estive.
Quest'anno sono stato veramente molto fortunato. Ho fatto due settimane di stop, e mentre nella prima settimana ero comunque in stretto contatto con i miei colleghi rimasti al lavoro, la seconda e' stata una vera e propria separazione: una settimana di disintossicazione, senza computer, senza collegamento ad internet, con uso del telefonino solo passivo (per chiamare e non essere chiamato) e, anche, senza caffe!
I libri
Sono stati i grandi protagonisti del mio break estivo. Nella sola settimana marittima, ne ho letti quattro di cui, scusametemi, non vi faro' la recensione perche' mi porterebbe via troppo tempo. I libri mi hanno lasciato il segno, nel vero senso della parola, perche' a causa degli occhiali da sole e della posizione statica che uno assume mentre sta leggendo, ho un'abbronzatura a macchie che lascia molto perplesso. Mi ha fatto piacere notare come quest'anno sulla spiaggia tanti fossero assorti nella lettura di libri e romanzi, oltre che ai soliti giornali scandalistici e le testate locali. Un consiglio per la lettura? Mi e' veramente piaciuto molto Daniel Pennac con il suo ciclo Malaussene.
Gli ombrelli
Durante quest'ultima settimana di agosto, il tempo sulla riviera romagnola e' stato fantastico. Ogni giorno ci siamo svegliati con un caldo sole splendente in un cielo azzurro senza nemmeno una nuvola. Nonostante questo, i vari vuccumpra' che immancabili giravano tra gli ombrelloni, quest'anno puntavano esclusivamente sulla vendita di ombrelli. Ma non ombrelli da sole, proprio quelli da pioggia! E infatti non hanno riscosso un grande successo, nessuno li prendeva in considerazione e molto spesso al loro passaggio mani furtive si gettavano nelle parti basse del costume...
Il commissario Rex
Chi ha orecchi per intedere, intenda... per gli altri un po' di suspence.
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