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16 aprile 2008

Il ruolo degli insegnanti

Ieri sera nella trasmissione Ballaro' di RaiTre, tre esponenti politici: Diliberto, Casini e Maroni stavano commentando il risultato elettorale riflettendo sulle ragioni della scomparsa della sinistra comunista in Parlamento. Tra le principali cause e' stata evidenziata la lontananza della sinistra dal sentire comune della societa' italiana. Durante la discussione, Diliberto ha poi sostenuto che la principale causa del mancato riconoscimento del ruolo degli educatori scolastici in genere e' da attribuirsi al loro stipendio da fame, che li colloca nei gradini piu' bassi di questa societa' basata sul dio denaro.

Questa mattina nell'unico-team sono scoppiate piu' discussioni e per questo chiediamo la vostra opinione (sondaggio in alto a destra). Siete d'accordo con Diliberto?

Se la vostra idea non e' elencata, potete aggiungerla come commento a questo post!

Leggi come e' finito il sondaggio in Che colpo gli insegnanti!

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27 commenti:

  1. potrebbe essere la risposta 1, ma aggungo che non e' solo lo stipendio ma anche la qualita' dell'ambinte di lavoro che e' pessima (in senso lato). Credo che se gli stipendi fossero il doppio (ovvero 2500 a inizio carriera e 4000- alla pensione) e il sistema di accesso ben definito, questo attirerebbe un sacco di persone + valide.
    Poi ci vuole un sistema che le separi dai cazzari (concorsi+ punteggi ecc.).
    Comunque ora e' intollerabile, chiunque di noi (anche il piu bravo) e' costretto prima di ottenere un posto (da 1200 euro/mese) a una serie di umiliazioni: due anni di SISIL, X anni di precariato (che significa 9.5 mesi di stipendio invece che 13). A parte qualcuno che ha molta passione, e' ovvio che ci provano i piu' disperati.
    ciao

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  2. Aldo meno male che sei in Svizzera perche se no qui adesso rischiavi di grosso... Ah il Marco vorrebbe sapere se gli dai asilo politico!

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  3. Io gli do anche asilo, il problema e' convincere gli svizzeri...

    La colpa e' del 68 quindi... mica male... e io che pensavo fossero le conseguenze del New Deal.

    A parte gli scherzi, W il '68 e abbasso la TV commerciale (e la tv) che invece tanta parte ha avuto nel plasmare i tempi ignoranti in cui ci troviamo

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  4. perche` cultura, formazione ed educazione (non nel senso borghese di "buona educazione") non sono ad oggi valori in se e per se...
    la figura dedicata a cio` assume dunque piu` spesso la pubblica connotazione dispregiativa del "fallito", piuttosto che quella positiva del formatore ed educatore.

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  5. Ah, cacchio, potevamo anche aggiungere l'opzione:
    "e' tutta colpa di Mussi (avete capito bene: stavolta non di Prodi!) e della sua faccia da Hitler"

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  6. Casomai (ed e' proprio il caso mi sa) di berlinquer (il fratellastro) di moratti e de mauro e fioroni.
    Mussi non e' mai stato alla pubblica istruzione :-)

    Per inciso il dicastero della pubblica istruzione e' "sempre" stato in mano DC fino al 94, ci tenevano proprio

    http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_dei_Ministri_della_Pubblica_Istruzione_della_Repubblica_Italiana
    (tutti sesantottini mi pare :-))

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  7. ragazzi io non sono esperto come voi in materia e non posso citarvi nomi e cognomi, ma la mia esperienza personale si'.

    ho fatto il liceo scientifico e il mio istituto era, diciamo, di ispirazione di sinistra: preside, vicepreside e gran parte del corpo insegnanti. non e' una mia paranoia, prova ne e' il fatto che erano sempre candidati nelle liste di sinistra per le varie elezioni amministrative. il fatto poi che fossero figli del 68 ne e' prova la loro carta d'identita'.

    nei confronti dei nostri coetanei del classico di como, noi avevamo il vantaggio che potevamo partecipare alle manifestazioni (molto spesso solo delle buone scuse per un giorno di vacanza extra o una giustificazione per la versione di latino o il compito di matematica) senza alcun problema. anzi sembrava quasi fossimo invitati ad esprimere il nostro parere, a maturare la nostra coscienza critica. bello no? se non fosse che poi gli stessi insegnanti convocavano i genitori per riferire loro che eravamo stati assenti ingiustificati.

    detto questo, io ho una grande stima dei miei prof del liceo. avranno anche uno stipendio basso, ma da loro ho imparato tanto ed e' anche grazie a loro che oggi sono qui dove sono, nel bene e nel male.

    un altro problema, che ancora non e' stato chiamato in causa, e' che i posti di insegnamento sono quasi sempre occupati da donne. questo secondo alcuni denota il fatto che la posizione sociale degli insegnanti sia bassa e che quindi venga occupata da persone (le donne) che non possono aspirare ad una posizione sociale piu' alta.

    secondo me e' una questione di opportunita'. il fatto che lo stipendio degli insegnanti non sia uguale a quello di un top manager mi sembra un fatto vero e incontrovertibile. d'altra parte pero' e' anche vero che, nonostante la passione educativa che un educatore ci possa mettere, il carico di lavoro di un insegnante sia inferiore a quello di un manager di banca. banalizzando, vorrei dire che per una donna, interessata soprattutto a realizzarsi come mamma (ce ne sono ancora nonostante il 68) la professione di insegnante e' molto appealing: uno stipendio medio, un carico di lavoro medio che lascia tempo per la famiglia, un ambiente giovane, una vocazione educativa...

    questa e' la mia opinione. discutibile.

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  8. Non mi sembra che un insegnante in Italia prenda molto meno meno di un ricercatore (se non ricordo male). Quindi se lo stipendio fosse determinante nel determinare il rispetto che una categoria detiene anche i ricercatori dovrebbero essere rispettati ben poco. D'altra parte l'Italia soffre anche della cosidetta fuga di cervelli.... sara' che quelli bravi se ne vanno tutti?

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  9. Tornando sull'argomento...
    1/ per rispondere alla Spano: visto che io non me ne sono andata quelli bravi non se ne vanno TUTTI (almeno tutti meno una!)
    2/ avrete capito... (sperem) ma io non credo nell'opzione uno. Argomentiamo un po' piu' seriamente la mia tesi (Aldo fino a ieri scherzavo): un professore universitario di un'universita' pubblica prende un buono stipendio (superiore ai 2500 e fino ai 5000) eppure la persona media che passa per la strada e' convinta che non faccia nulla dalla mattina alla sera. Crede la stessa cosa (a parita' di stipendio) per un professore della bocconi o di una qualsiasi scuola privata? In questo caso il mio feeling e' che la percezione sia diversa. Secondo me il problema maggiore e' la convinzione che in un qualsiasi ente pubblico (in italia) il 'merito' e quindi il valore dei dipendenti sia del tutto non inesistente, ma 'inutile'! E' da qui che, secondo me, nasce la mancanza di rispetto nei suddetti ruoli; in realta' sono convinta che anche la perdita di disciplina e di rispetto nelle istituzioni facciano la loro... Comunque per tornare 'a bomba', pensiamo a quello che si verifica agli alti livelli di alcuni settori privati: qui di nuovo, la mia percezione e' che il merito torni a valere meno delle 'conoscenze' e gli stipendi sono stratosferici... allora?!? per concludere:
    1/ ho ragione
    2/ Diliberto non capisce un cazzo
    3/ devo iniziare a muovermi per sta cavolo di dittatura illuminata!

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  10. Ho votato la seconda. Credo che molti insegnanti (mi sto riferendo al target medie inferiori-superiori) rispecchino un pò quello che è la classe politca italiana: vecchia, rigida e non al passo coi tempi. E' normale secondo me che poi la qualità dell'insegnamento in Italia è scadente, non ci sia attenzione da parte degli studenti, ma sopratutto non si ottengano risultati: si utilizzano metodi di insegnamento vecchi di 30 anni... E non mi vengano a dire che guadagnano poco...la maggior parte degli insegnanti attualmente in ruolo ha la metà delle competenze di un buon laureato e lo stipendio almeno il doppio di un dottorando.

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  11. non e' questione di quanto guadagnano questi che ci sono adesso, ma delle prospettive che si manifestano a chi volesse scegliere quella strada. Io per esempio non sarei per aumentarlo a quelle cifre che citavo prima da subito per tutti ma piuttosto per chi entra tra 10 anni. Insomma preparare un percorso per cui se uno studente brillante che esce dalle superiori sceglie un percorso universitario 'propedeutico' a 27 anni e' in ruolo con 2500euro al mese ovvero uno status possibilemtne piu appealing dell'ingegnere. A quel punto ci sarrebe competizione. E chi non ce la fa a passare la selezione? LA mia idea e' che tale percorso universitario sara "automaticamente" duro cosicche' chi ne uscisse non avrebbe problemi a trovare altro impiego. Che e' esattamente il contrario di quel che avviene adesso, con la parte piu cazzara degli insegnanti pova e riprova perche non ha alternative.
    Per chiara:
    Chiedi ha ci insegnato nella scuola privata e in quella pubblica e vedrai che il carico non e' diverso, solo lo stipendio e' un po' piu' basso. Pensi che i prof. della bocconi si facciano il culo? Mah... non ho elementi per dirlo.
    In ogni caso l'argomento e' molto delicato: la pedagogia non e' una scienza esatta, non c'e' un "modello standard", la locuzione "'istruzione al passo coi tempi" e' vuota (davide non volermene) cosi come trantanni fa non c'erano "modelli" (e ora? mah).

    Aggiungo, e non c'entra lo so, che l'essere al passo coi tempi e', con l'orizzonte che si prospetta, una minaccia che non augurerei a nessuno.

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  12. Aldo il problema non e' di chi si fa il culo, o meglio pensando a persone come Ravasi lo e', ma per loro! So che di queste persone ce ne sono e probabilmente nel pubblico questi devono farsi il culo piu' che nelle scuole private. Il problema, per gli enti pubblici e' di chi il culo non se lo fa e puo' permetterselo! Sono queste persone e il loro status di 'intoccabili' che danneggia la categoria. Nomi, cognomi e numeri, hai come me lavorato in universita', se credi te li faccio!

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  13. Ragazzi vedete anche voi cosa succede nelle scuole oggi e poi ci chiediamo perche gli insegnanti non lavoraro bene, (se fanno bene il loro lavoro) e mandano a casa degli alunni una nota il giorno dopo l'alunno si presenta a scuola con i genitori (non x capire se c'è un problema, (ma di risolverlo in tribunale) quando andavo a scuola io (quache anno fà) le cose erano molto diverse, non c'era prevaricazione degli alunni sui maestri, ora PURTROPPO si. e la colpa e anche dei genitori.

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  14. Anche in Danimarca gli insegnanti guadagnano poco, tanto da avere delle difficolta’ a vivere dignitosamente a Copenaghen. Il problema e’ che essendo la disoccupazione praticamente inesistente nessuno vuole fare l’insegnante. E quelli che scelgono quella professione si trasferiscono in altre citta’/zone meno costose.
    Cmq. la cosa sorprendente e’ che sono d’accordo con Chiara su molte cose.

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  15. @ fhandy: in qualita' di genitrice ti garantisco che se la Claude mi viene a casa con una nota a scuola il giorno dopo va non con me, ma col cuscino per sedersi senza che le faccia male il culo....
    @ barbara: grande! ti faccio ministro dell'istruzione e dell'immigrazione!

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  16. Chiara non serve che tu mi convinci, so benissimo che questo problema dei parassiti esiste. Tra l'atre cose ho provato anche a dare una soluzione, (ubi maior minor cessat come recita il motto della ditta delle pulizie dell'insubria).
    Ma se hai soluzioni migliori ben vengano.

    Del resto mi sembra anche un problema minore rispetto alla quello della cultura dominante citato da marco (e cultura e' una parolona). Il sistema di valori propagadato ai futuri studenti fino dalla piu tenera eta' e' qualcosa di acchiacciante. Mia cugina di 9 anni va in giro vestita tutti i giorni come
    le mie compagne di liceo uscivano il sabato sera, ed e' NORMALE nella sua classe. Parla spesso (beh, non con me) di trucchi e vestiti a 9 ANNI!. Ed e' pure intellegente.
    Amaramente, una societa' che non riesce a difendere i propri cuccioli da quattro venditori di futilita' non credo abbia un luminoso futuro.

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  17. x Chiara:
    Sai che pero', purtroppo, non sei un campione rapprsentativo dei corpo genitori
    !

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  18. Cavoli Aldo, lo so e adesso so anche che non e' facile essere genitori, ma questa non puo' e non deve essere una scusante! Sui vestiti e sui trucchi vale sempre il metodo che porta al cuscino... e ti diro' di piu' ho persino gia' dovuto lottare per evitare gli orecchini (ma qui non centra lei, ma la meta' 'malata' di parenti che si ritrova.... non mi ci fate pensare...).
    Per il 'convincerti': non ci penso nemmeno, se no finisce il bello!

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  19. Concordo tantissimo con fhandy sul fatto dei genitori: la prima educazione avviene in famiglia e al giorno d'oggi molti genitori (non tutti, per fortuna) non hanno proprio idea di cosa significhi educare! Questo, insieme con la tv generalista e stupida, con la corruzione dei costumi, con la superficialita' nell'affrontare ogni situazione (dai rapporti interpersonali al lavoro, all'impegno scolastico...) sono tutti aspetti diversi di un unico problema che credo derivi da una certa agiatezza sociale.
    L'unico modo per risolverlo, purtroppo, mi sa che e' una rivoluzione, che sfoci poi in una dittatura o in una societa' comunista (che poi non sono tanto diversi).
    O porca miseria, sto parlando come un trotzkista!

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  20. Ehi Boss, allora tu una delle ultime mosche bianche che esistano.
    purtroppo c'e anche la società (in cui viviamo) che aiuta.
    Ciao BOSS.

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  21. Ciao Guidone, forse ci vorrebbe (a volte) chr non ci fosse il tlefono azzurro (che impedisce i genitori (di comportarsi come tali) cosi da poter dare ai propri figli una giusta educazione (senza incorrere in guai seri.

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  22. scusa la non chiusura delle parentesi.

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  23. @fhandy: ciao e grazie!
    @guidone: concordo che l' arroganza di certi genitori possa essere un problema, ma non sono sicura che questa sia legata alla loro agiatezza sociale... Anzi, su questo potremmo aprire tutta una altra discussione! Come sul ruolo della televisione...
    Adesso il Toto mi chiedera' di fare un post, ma la mia pigrizia me lo vieta! Quindi concludo con un commento sulla dittutura: ma sei proprio de coccio! Se vuoi farti la tua dittatura comunista fattela in Svizzera che qui noi ce la facciamo illuminata (= non comunista) e poi vi invadiamo e sarete sottomessi!

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  24. Mument, Boss, io il comunismo lo schifo! E' solo che una rivoluzione (la storia lo insegna) porta o a una dittatura o a un comunismo di qualche sorta.
    E poi, per agiatezza sociale non intendo certo che ogni persona sta bene: voglio dire che la societa' sta bene, e' stabile, ha tanto da consumare e consuma (e porca vacca, la societa' italiana consuma davvero tanto, checche' se ne dica).

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  25. Mamma mia... e io che pensavo che la scuola non fosse nel vostro interesse.
    Premetto sono insegnante di supporto a maestra di ruolo, in una scuola elementare paritaria, da più di 4 anni (32 ore settimanali per uno stipendio di 750 euro al mese)
    Aldo: concordo con te su vari aspetti.
    Amo il mio lavoro, nutro per esso una forte passione, ma devo ammettere che sarebbe tutto più stimolante se alla fine del mese vedessi una rigonfia busta paga.
    Sono d'accordo quando rispondi che gli insegnanti con stipendio medio alto ci sono arrivati solo con l'anzianità. Anche le maestre di ruolo della mia scuola raggiungono al massimo 1200 euro al mese (ditemi come si vive, con figli, con questi soldi nella nostra società?)
    Mi piace molto quando parli dell'ambiente scolastico, che per me è il mondo lavorativo, che spesso porta ad incomprensioni e disagi. è vero anche che siamo succubi dei media (tv, cell, play...), ed è altrettanto vero che molto dipende dal ruolo dei genitori che negli anni si è modificato parecchio. Con noi sono sempre sulla difensiva, cercano scuse per problemi inesistenti non capendo che questo non fa altro che insospettirci sempre più sulle loro competenze genitoriali, tutto porta ad una mancanza di collaborazione che non fa altro che creare disagi nel bambino. Non so che suggerimento dare per migliorare la situazione, ormai sembra un filo li li per spezzarsi, ma chiedo a tutti di avere più FIDUCIA RECIPROCA! Stiamo lavorando entrambi per il bene dei piccoli.
    Markino hai ragione quando parli dell'educazione come valore. Purtroppo ora sembra esser tornato tutto come agli esordi, quando il bambino era un piccolo uomo al quale era poco importante dare una educazione, al massimo istruirlo il minimo indispensabile. Ogni volta che si danno cose da studiare a casa, anche solo alcuni compiti per le vacanze, sembra che lo facciamo per poi trovarci lavori infiniti da correggere e non per aiutare i bambini a non perdere l'esercizio e a non dimenticarsi facilmente le cose ripetute durante l'anno.
    A volte mi viene da ridere, sembra che facciamo torti; forse a noi stessi insegnanti perchè ci tocca pensare alternative davvero logoranti.
    Toto, non concordo assolutamente che il carico di lavoro degli insegnanti è poco e che lascia molto tempo libero. Primo è un lavoro che ha in sè una responsabilità da non credere, vogliamo aiutare a crescere gli uomini di domani, e non è uno scherzo. Maggior responsabilità di questa non c'è (un esempio: parlavate dei giovani del '68...una generazione che non si dimentica per l'educazione che ha ricevuto!).
    Tempo libero apparente, basta pensare ai tanti invidiati due mesi estivi nei quali devi programmare un anno di scuola, basandolo sugli apprendimenti di ogni singolo scolaro che ti ritrovi in classe. Cose, lo dico per esperienza, che non puoi fare durante l'anno in corso, o con l'improvvisazione.
    Davide, vecchi metodi di insegnamento?! Dipende. La mia è una scuola Montessori e ti assicuro che metodo da sempre e per sempre
    più attuale non c'è. Certo mio desiderio è che almeno più scuole fossero coinvolte da questo, "vecchio" ma sempre nuovo, approccio. A te lascio uno studio più approfondito del metodo Montessori!
    Non mi sembra poi di guadagnare di più di un ricercatore universitario anche se dottorato. Se poi pensi che ora per insegnare serve la laurea, e per me che sono laureata (da poco) in scienze dell'educazione, ne serva una seconda per avere l'ambita abilitazione all'insegnamento... non vedo poi tante facilitazioni!
    Nelle scuole private non "ci si fa il culo"? non direi proprio: nei miei primi anni ho lavorato pure alla scuola materna...asciugato vomito e pulito CULI!
    Allora? certo non avrò fatto concorsi ma la gavetta, quella si e tuttora mi sveglio alle sei e mezza perchè dopo un'ora inizio a lavorare, dopo aver fatto per un anno il pulmino che partiva alle sette. Quindi non so chi dei due è piu fortunato: se l'insegnante della scuola privata o pubblica, visto che basta per la prima categoria che l'istituto fallisca per perdere il lavoro.
    Avete ragione sono scelte, che però una persona deve prendere per poter costruirsi un futuro, non dipendente più dai genitori.
    Chiara un consiglio: aspetta a dire quali interventi farai sulla Clod, sempre meglio conoscere prima genitori che con il primo figlio non hanno avuto problemi, ma che con il secondo, stessi insegnanti, non ce la facevano più...colpevole assoluto la maestra.
    Bambini come adulti in piccolo...si oggi ci sono! Rimando tutto ad un mio post...spero nel fine settimana!

    RispondiElimina
  26. caspita va bene che sei del settore... ma per leggere questo post da chilometrico ho dovuto chiedere due mesi di ferie... così posso anche programmare cosa fare al rientro! ;-)

    RispondiElimina
  27. Ciao Sara, bello il tuo commento, ma un pò più riassuntivo no...

    RispondiElimina

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