Inter al capolinea

Che i tifosi interisti siano abituati a vivere continue delusioni non è certo una novità, ma stavolta più di altre ci aspettavamo l'impresa.

Sapevamo che sarebbe stato quasi un miracolo, ma in tanti ci credevamo. Ci credevano gli oltre 75mila che hanno riempito lo stadio San Siro rendendolo uno spettacolo neroazzurro. Ci credevano i tifosi davanti ai televisori di tutt'Italia. Forse è proprio per questo che la delusione è ancora più forte.

La partita era cominciata con il giusto cipiglio. Eravamo attenti e concentrati in campo, pronti a scattare e ad intervenire su ogni pallone. Siamo stati, però, molto poco incisivi sotto porta. Le nostre punte di diamante (Ibra e Cruz) non sono riusciti a trasformare in rete, palloni che andavano soltanto spinti. Forse questo è il motivo degli immeritati fischi indirizzati a Ibra e Vierà in occasione delle sostituzioni.

E poi, nel secondo tempo, la tegola che ha cambiato la partita. Burdisso già ammonito, entra in ritardo su giocatore inglese. Il fallo è netto, forse anche il giallo, di sicuro l'arbitro non è stato clemente e come sempre più spesso accade alla compagine neroazzurra, siamo rimasti in 10 a lottare. La lotta è durata ancora per pochi minuti. Ci ha pensato Torres ad ammutolire San Siro e a spedire l'Inter fuori dalla Champions League.

Sui cuori dei tifosi pesano anche le dichiarazioni del loro tecnico: "Inter, me ne vado". Mancini dice che la decisione non dipende dalla sconfitta con il Liverpool, ma sembra deciso a lasciare la squadra al termine del campionato. In questo momento, non riesco nemmeno a crederci, spero proprio che cambi idea.