IBM si da al riscaldamento

E' di questi giorni la notizia che il colosso dei calcolatori ha trovato una soluzione al problema dei costi per il riscaldamento domestico. In realtà IBM continua a fare computer come sempre solo che ha trovato un'idea, nemmeno troppo geniale, per efficacemente raffreddare le proprie CPU.

Vediamo come

Da sempre il metodo più utilizzato per il raffreddamento dei grandi data center è basato su acqua che scorrendo forzatamente in prossimità delle CPU bollente ne sottrae calore che poi disperde altrove nell'ambiente esterno. Questo è il motivo per cui le sale che contengono i grossi calcolatori sono generalmente perfettamente condizionate.

Il colosso dei processori ha però trovato un'idea per migliorare lo scambiatore di calore che collega la CPU al sistema di raffreddamento. In questo modo non solo una maggior quantità di calore potrà essere eliminata dalla CPU assicurando migliori prestazioni e alte frequenze di lavoro, ma tutta questa energia potrà essere riciclata, per esempio, riscaldando abitazioni domestiche. I tecnici IBM hanno stimato che un datacenter di medie dimensioni che consuma circa un 1 Megawatt di potenza alla spina, potrà generare calore sufficiente a garantire una vita calda e confortevole ad una settantina di famiglie che vivono nelle vicinanze.

Certo non sarà la soluzione globale, ma visto quanto costa il petrolio ogni possibilità va assolutamente perseguita!