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3 febbraio 2011

La nuova voce di Dr House

Ci sono cose su cui puoi contare: l'irritazione del suono della sveglia il lunedì mattina, l'inesorabile ondata di pioggia subito dopo aver lavato l'automobile e la voce dei tuoi beniamini delle serie Tv. Sono certezze di cui non puoi fare a meno. Ieri sera abbiamo visto la registrazione dei primi due episodi della settima serie di Dr House, che insieme a Grey's Anatomy, è la nostra serie medical preferita. Sono bastati pochi minuti e un paio di battute per capire che c'era qualcosa che non andava: il Dr House non era lui, aveva qualcosa di strano, di diverso eppure all'apparenza sembrava proprio lui.

E' la voce! Cambiare voce ad un personaggio televisivo è un po' come cambiarne l'anima e questo è uno dei motivi per cui fuori dall'Italia pochissime trasmissioni sono doppiate e molto spesso si ricorre alla sottotitolazione mantenendo non solo la lingua originale, ma anche la voce del attore con le sue inflessioni e la sua personalità. In Italia non siamo abituati e abbiamo un'ottima scuola di doppiatori, quindi per noi è naturale vedere un attore ed associargli la sua voce italiana. Ma quando questa voce cambia è un vero disastro.

Purtroppo il precedente doppiatore del più famoso medico della Tv è scomparso a settembre dello scorso anno, Sergio di Stefano lascia un sacco di personaggi senza voce e non solo del piccolo schermo. Al suo posto, a dare la voce a Greg è stato chiamato Luca Biagini, bravo, ma inevitabilmente diverso.

A me, onestamente non piace, non se la prenda l'incolpevole Biagini, ma per me la voce del Dr House era e resterà sempre quella di prima. E spero che questo non pregiudichi anche il mio gradimento dell'intero sceneggiato.

2 febbraio 2011

La casalinga di Pavia cerca un lavoro, ma non solo lei

La storia di Michela de Paoli ha tenuto mezz'Italia con il fiato sospeso: la sua avventura al quiz televisivo Il milionario condotto da Jerry Scotti è stata veramente seguitissima e si è conclusa nel migliore dei modi per lei e per la gioia di tanti telespettatori. Dopo essersi guadagnata le prime pagine dei giornali come la casalinga di Pavia che va in Tv e con intelligenza vince un milione di euro, ora si toglie qualche sassolino dalla scarpa e così scrive una lettera al direttore del Corriere che mi permetto di riportare qui sotto integralmente con la mia riflessione a seguire.

Caro direttore, una casalinga che vince un milione di euro al «Milionario», magari avrebbe fatto notizia in qualsiasi Paese. Ma nella nostra Italia, oggi, a fare notizia dovrebbe essere soprattutto il fatto che quella casalinga, che poi sarei io, non lo è per scelta, ma per necessità. Preferisco dire che sono casalinga solo perché suona meglio che disoccupata, ma la casalinghitudine non fa per me. Sento che potrei dare qualcosa a questa società. Ma, fino ad oggi, non ne ho avuto l’occasione. O non me l’hanno data. Per questo non dovete stupirvi se, mentre la prima cosa che salta in mente a chi vince una somma come quella che ho vinto io è, di solito, «finalmente smetterò di lavorare», io un lavoro mi auguro invece di iniziare a farlo. Ho già detto, e lo ripeto, che mi accontenterei di un posto da receptionist. Ma il mio sogno nel cassetto è fare l’organizzatrice di eventi. Si realizzerà mai? Ad essere sincera, non lo so. L’Italia non è un Paese per intelligenti. E’, piuttosto, un Paese culturalmente allo sbando, dove quasi tutti pensano solo ad apparire, dove l’apparenza conta più dell’intelligenza, come anche recenti vicende, stando almeno a quel che ne scrivono i giornali, sembrerebbero dimostrare. Non so se quella sia l’immagine reale del Paese, di sicuro è quella che passa. Dunque, meglio bella e scema che intelligente senza il fisico? Francamente, non me lo sono mai chiesta. Certo, qualche volta mi sono detta «tornassi indietro, farei la parrucchiera». Ma, in verità, non mi sono mai pentita degli anni che ho dedicato ai libri e allo studio. Oltretutto, non sono mai stata una persona invidiosa. Credo sia stupido esserlo, perché ognuno, nella propria vita, fa un suo percorso. Di una cosa sono sicura: di persone come me che potrebbero dare molto, ma non ne hanno l’occasione, in Italia ce ne sono altre. Non so se siano tante o poche, ma ce ne sono. La mia rivincita di oggi, arrivata dopo tante porte sbattute in faccia, sarà un esempio per loro, una speranza? Chissà. A me, in fondo, basterebbe che quel che mi è successo spingesse tante mamme a dire ai loro figli: studia, che così un giorno vincerai al Milionario.

Il messaggio contenuto nella lettera è molto chiaro ed apre un interrogativo importante: meglio velina o laureata? meglio calciatore o ingegnere?  Michela non è la sola a porsi questa domanda, ma insieme a lei ci sono anche tanti altri genitori, tra cui mi annovero, che dopo anni di studio e passione ancora non hanno la sistemazione a cui ambirebbero e sono costretti a ripiegare su qualcosa d'altro.Tra questi genitori, molti pensano che vista la situazione italiana sarebbe meglio lasciare stare l'università per cercare una soluzione più semplice che garantisca il successo, magari effimero come una partecipazione al Grande Fratello, ma pur sempre successo.

Altra domanda: ma perché per un bravo laureato (vale ovviamente anche al femminile) è così difficile sistemarsi? La risposta non è banale e rischia di fare di ogni erba un fascio. Conosco molti ingegneri, molto bravi, ma certamente non dei Leonardo da Vinci, che pochi giorni dopo la laurea hanno trovato lavoro senza troppi problemi. Forse al sud la situazione è diversa, ma Pavia non è poi così disagiata geograficamente. Sarà mica che, io per primo, stiamo chiedendo troppo? Lasciatemi spiegare, chiedere di poter lavorare non è mai troppo, ma chiedere di poter fare esattamente quel lavoro che vuoi, nelle condizioni che desideri perché hai studiato 10 anni per farlo, forse è un po' esagerato. Ci sono delle volte che sono lì lì per convincermi che se non ho il lavoro che ambisco è perché non me lo merito, semplicemente non sono abbastanza bravo per meritarmi una posizione a tempo indeterminato. Altre volte, forse un po' accecato dall'invidia, vedo altri, che la mia presunzione mi fa considerare inferiori, ottenere quello che desiderano senza nemmeno troppi sforzi e allora mi auguro che mio figlio faccia il calciatore.

E mi vengono altre domande... è solo una questione italiana? Oppure è diffusa universalmente, ma in Italia è a livelli stratosferici e siamo solo capaci di lamentarci senza ribellarci?

Aspetto di leggere i vostri pensieri, visto che la mia è solo un'opinione discutibile e anche un po' confusa.

1 febbraio 2011

Una centrifuga per i nanocosi

Immagine al microscopio elettronico di un
campione di nanoparticelle di ossido di silicio
(Immagine American Elements)
Oggi ho passato gran parte della mia giornata lavorativa ad assistere ad una presentazione e ad una dimostrazione di un interessante strumento di misura in grado di determinare le dimensioni di una popolazione di nanoparticelle. Voi sapete che la caratteristica fondamentale dei nanocosi è che devono avere almeno una delle dimensione inferiore a 100 nanometri (vi ricordo che un nanometro è un miliardesimo di metro), quindi sapere quanto grande è una nanoparticelle è fondamentale per comprendere quanto buona e affidabile è la tecnica di sintesi con cui è stata generata.

Nonostante un miliardesimo di metro sia una grandezza talmente piccola da risultare difficile persino immaginarla, esistono un buon numero di tecniche sperimentali in grado di misurare queste dimensioni infinitesimali. Oggi, nei nostri laboratori, abbiamo accolto un team di esperti di una ditta esterna che ci proponevano l'acquisto del loro strumento basato sulla sedimentazione. Se volete vi vado a spiegare - come al solito con parole semplici - come funziona.

Cadere in un fluido

Alle lezioni di fisica delle superiori vi hanno insegnato che un corpo in caduta libera è soggetto ad un modo uniformemente accelerato, ovvero che la sua velocità continua ad aumentare sotto l'azione della forza di gravità. In realtà, questo è vero solo se ci si trova in completa assenza di attrito, ovvero senz'aria, altrimenti dopo un certo numero di metri, il corpo raggiunge una velocità limite perché l'attrito viscoso dell'aria bilancia perfettamente la forza di gravità.

I fisici usano per descrivere questa velocità limite la legge di Stokes che ci dice che la velocità terminale è direttamente proporzionale:
  • alla differenza di densità tra l'oggetto che cade e il fluido che lo frena
  • al quadrato della dimensione dell'oggetto che cade
  • all'accelerazione di gravità
e inversamente proporzionale:
  • alla viscosità del fluido.
Adesso probabilmente mi starete odiando, vi avevo promesso parole semplici e vi ritrovate proporzionalità diretta, inversa, formule e nomi strani. Vediamo di spiegarci con un esperimento mentale.

Prendete una bottiglia d'acqua, ovvero un fluido e prendete una manciata di biglie di vetro, quelle che utilizzavate per giocare quando eravate bambini. Ora fate cadere queste biglie nella bottiglia e misurate il tempo che impiegano ad arrivare sul fondo. Il secondo passo consiste nel prendere altre biglie, fatte dello stesso vetro quindi stessa densità, ma grandi esattamente la metà; vi domando: cosa vi dice l'intuito, queste nuove palline impiegheranno di più o di meno ad arrivare sul fondo rispetto alle sorelle maggiori? La risposta è di più, perché raggio più piccolo, significa velocità limite più bassa e quindi più tempo per percorrere la stessa strada.

Un immagine dello strumento che abbiamo
provato. Questo il datasheet.
Questo è esattamente il principio alla base del disco a centrifuga di cui ho assistito alla dimostrazione. Misura il tempo impiegato dalle nanoparticelle a cadere in un fluido ed associa ad un tempo un diametro. Come direbbero gli inglesi: as simple as that!

Aspettare che una particella grande qualche miliardesimo di metro cada fin sul fondo di due dita d'acqua potrebbe richiedere tempi biblici, così per accelerare la misura, la forza di gravità viene sostituita dalla forza centrifuga ottenuta in un disco rotante. Lo strumento che abbiamo utilizzato oggi è in grado di compiere 24 mila rotazioni complete al minuto producendo un'accelerazione pari a 29mila volte quella di gravità. Mica male vero?

Prezzi carburanti in Svizzera (1 Febbraio 2011)

Come vedete sto cercando di mantenere la promessa di omaggiarvi con un aggiornamento sui prezzi oltre confine almeno una volta al mese. Eccovi servito l'aggiornamento del mese di febbraio, ricordandovi che proprio ieri, l'acuirsi della crisi egiziana ha fatto balzare il greggio ad oltre 100$ al barile.



In Italia In Svizzera
Benzina verde al litro € 1.425 CHF 1.64 = € 1.268
Gasolio al litro € 1.300 CHF 1.77 = € 1.368

Probabilmente vi starete domandando perché, nonostante sia sparita la convenienza, continui a riportarvi  questi aggiornamenti. Il motivo è che il regolamento della nuova carta sconto - che sarà sostituita dalla carta regionale dei servizi - dovrebbe prevedere un più snello adeguamento dello sconto in base all'effettivo costo oltre confine. Nella situazione odierna, i 18 centesimi di sconto al litro riservati alla fascia A garantirebbe un marginale risparmio rispetto alla benzina senza piombo elvetica, ma staremo a vedere cosa succederà quando entrerà in vigore (1 marzo 2011) la nuova carta sconto.

Altri link utili:

31 gennaio 2011

Le contromisure di Sony

Vorrei darvi gli ultimi aggiornamenti relativi alla vicenda che vede Sony, il colosso dell'enterteiment, che sentendosi messa in pericolo da un gruppetto sparuto di hacker, ha deciso di portarli tutti in tribunale. Le prime puntate di questa saga le trovate raccontante qui: episodio 1, 2 e 3.

Riassunto delle puntate precedenti

geohot e il team fail0verflow hanno scoperto e rilasciato al grande pubblico le chiavi private della PS3 e della PSP. Attraverso l'uso di questi codici - che altro non sono che dei grandi numeri - è possibile scrivere programmi, firmarli digitalmente ed eseguirli sulla playstation senza nessun limite, visto che la macchina li riconoscerà come codice legittimo approvato da Sony. Questo di per sé non da la possibilità di copiare giochi, ma al tempo stesso non esclude di farlo. Infatti poche ore dopo il rilascio, altri sviluppatori, senza troppe remore, hanno scritto versioni modificate del firmware in modo da permettere l'esecuzione anche di codice non firmato digitalmente e di backup managers ovvero di applicativi in grado di eseguire giochi copiati. In realtà gli sviluppatori dei backup manager si coprono le spalle dicendo che se l'utente è proprietario di un gioco regolarmente acquistato, allora è un suo diritto proteggere la sua proprietà e giocare con una copia di backup anziché il prezioso originale. Sony a questa cosa non ci crede e ha portato tutti in tribunale.

In tribunale

geohot e il resto della banda sembravano abbastanza tranquilli, infondo i recenti sviluppi sul jailbreak dell'iPhone - sempre opera di geohot - sembravano dargli ragione, invece il giudice ha confermato l'ordine temporaneo di restrizione richiesto da Sony, che vuol dire che è fatto temporaneamente divieto agli hacker di continuare a distribuire le scoperte che hanno fatto all'interno della PS3, in particolare le chiavi private. Come se non bastasse, Sony ha richiesto e ottenuto che tutti i documenti contenenti le informazioni rubate e contenute su server residenti sul suolo americano vengano immediatamente rimossi.

Sulla PS3

Anche dal punto di vista tecnico c'è stata un'importante presa di posizione: è da un paio di giorni disponibile una nuova versione ufficiale del firwmare (OFW 3.56) che implementa nuove misure di sicurezza, ancora non violate dagli hacker che si sono subito messi al lavoro. La situazione al momento è che gli utenti PS3 devono scegliere: o tenersi la possibilità di utilizzare codice arbitrario (tipo homebrews e backup manager) senza aggiornare il firmware, oppure aggiornare e tornare a giocare i propri titoli preferiti on-line su PSN.
Ma non è finita, fonti ancora non confermate, affermano che nella nuova versione del sistema operativo della console ci sarebbe una sorta di rootkit in grado di eseguire controlli sullo stato del firmware, verificare se è stato modificato e se sono stati installati applicativi sviluppati da parti non autorizzate. Inoltre grazie a questo software, Sony potrà modificare il metodo di scansione e le tecniche per rivelare queste violazioni senza bisogno di ulteriori aggiornamenti del firmware. Ripeto, non esiste ancora nessuna conferma di queste nuove funzionalità che peraltro sono esplicitamente dichiarata nell'EULA (ovvero il contratto) che ogni utente deve accettare prima di entrare sulla PSN.

La risposta degli hacker e non solo

In attesa che il giudice prenda la sua decisione e che ci sia un vincitore e un perdente in questa battaglia legale, gli hacker stanno cercando tutti i modi legali per sostenere la loro lotta per la libertà. Come prima cosa hanno copiato tutte le chiavi private su server norvegese, quindi fuori giurisdizione e poi, ripetendo un copione già scritto e risultato vincente, hanno tramutato la chiave privata da una sequenza di numeri esadecimali in un banner colorato. Gli hacker stanno invitando tutti gli utente del web che hanno a cuore la libertà di programmazione a sostituire il loro avatar con l'iconcina qui a fianco. Sony non può certo avanzare diritti di proprietà intellettuale anche sui colori. 

Basterà un arcobelano per assicurare la libertà alla PS3?

Come NON ricevere più telefonate promozionali (UPD 20110201-10:00)

Il post è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Di solito succede il sabato a mezzogiorno, sei a casa con la famiglia, stai preparando il pranzo in un clima sereno e ti squilla il telefono. Rispondi e una voce gracchiante ti chiede se sei interessato ad un'eccezionale, unica ed irripetibile offerta valevole solo per le prossime due ore ed in esclusiva per te. Non fai nemmeno in tempo a dire "Beh", che il tuo interlocutore comincia ad elencarti tutta una serie di benefici, sconti e risparmi. Poi comincia a farti domande, tipo ma lei usa internet? quante telefonate fa in media alla settimana a telefoni cellulari? di solito è lei ad occuparsi degli acquisti nella sua famiglia?

Da oggi si può dire basta! In modo definitivo, tutelato dalla legge e semplicemente registrandosi su un opportuno elenco. Il Decreto del Presidente della Repubblica n 178 (Gazzetta Ufficiale) infatti prevede che tutti gli utenti possano venire contattati telefonicamente a scopo promozionale, però allo stesso tempo, istituisce il registro delle opposizioni, ovvero un elenco di tutte le utenze che hanno scelto di non essere più chiamate (qualcuno direbbe disturbate!). In inglese si dice opt-out, ovvero scelgo di restare fuori anche se la tua scelta è totalmente revocabile qualora domani sentissi di nuovo la necessità di parlare con qualche operatore di call center.

Come funziona e cosa deve fare il cittadino

Il servizio si rivolge gratuitamente a tutti gli abbonati ai servizi di telefonia il cui numero compare sugli elenchi abbonati. Si può richiedere l'opt-out, ovvero l'iscrizione al registro delle opposizioni a partire da domani 1/02/2011. Il sito a cui collegarsi è il seguente:



ma al momento non sembra essere raggiungibile, forse per l'elevato numero di accessi oppure a causa degli ultimi aggiustamenti sul server. Vi terremo informati, sugli sviluppi!

Aggiornamento del 31 gennaio alle 13:30

Qualche minuto fa, sono riuscito a collegarmi al sito del registro delle opposizioni. E' al momento di una lentezza spaventosa, ma spero andrà a migliorare con la stabilizzazione dei server.

Ecco una schermata del sito:

La home page del sito del registro delle opposizioni dove potrete
scegliere di NON ricevere più telefonate a scopo promozionale.


Aggiornamento del 31 gennaio alle 21:00

Il sito è ora perfettamente navigabile anche se la sezione abbonati, dove noi cittadini dovremmo potere scegliere per l'opt-out è semplicemente vuota. Una pagina di avvisi ci ricorda che abbiamo cinque modi per presentare la nostra registrazione, ma il modulo web non c'è e non vengono fornite le informazioni circa l'indirizzo email, l'indirizzo per la raccomandata e nemmeno il numero di fax.

La sezione FAQ nella parte per gli abbonati è semplicemente vuota, mentre ci sono domande e risposte per gli operatori.

Aggiornamento del 1 febbraio alle 6:00

Buon giorno a tutti! Cliccando su "Area Abbonati" si può finalmente scegliere il metodo preferito per inserire il proprio recapito telefonico nella lista di quelli esclusi dalle campagne promozionali. Ecco il link da seguire per compilare il modulo on-line.

Dall'area abbonati sarà anche possibile modificare in ogni momento la propria scelta sempre gratuitamente.

C'è ancora qualche problemino perché io ho provato a compilare il modulo web, ma l'operazione non è andata a buon fine. Problemi sul server? Riproverò per farvi sapere, intanto se anche voi registrate dei problemi segnalateceli nei commenti qui sotto.

Io mi sono tirato fuori (1 febbraio ore 10:00)

Nonostante qualche incertezza del sito che per completare la procedura di sottomissione del form ha impiegato 10 minuti d'orologio, ho ricevuto una mail nella quale mi è stata confermata la presa in carico dell'iscrizione. Vi riporto qui sotto il testo dell'email, mascherando i miei dati personali.

Gentile Abbonato,

la sua richiesta di iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni per la numerazione telefonica di cui in oggetto al presente messaggio di posta elettronica è stata presa in carico.

Il codice utenza per tale numerazione è  xxxxxx.
Mediante il codice che le è stato fornito, accedendo al sito web del Registro Pubblico delle Opposizioni (www.registrodelleopposizioni.it) e relativamente alla numerazione telefonica iscritta, potrà:

- verificare l'esito della richiesta di iscrizione mediante visualizzazione dello stato della linea rispetto al Registro Pubblico delle Opposizioni: la linea può risultare iscritta, non iscritta, richiesta di iscrizione pendente);

-richiedere l'aggiornamento dell'iscrizione modificando i dati forniti relativi alla numerazione telefonica in oggetto alla presente mail;
-richiedere la revoca dell'iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni.


Si ricorda inoltre che

- ai sensi dell'art. 7, comma 2, del D.P.R. 178/2010, l'iscrizione al registro da parte degli abbonati preclude nei loro confronti qualsiasi trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, mediante l'impiego del telefono, senza distinzione di settore di attività o di categoria merceologica. L'iscrizione di un abbonato nel registro non osta al trattamento dei suoi dati per le predette finalità da parte dei singoli soggetti che abbiano raccolto o raccolgano tali dati da fonti diverse dagli elenchi di cui all'articolo 2, comma 2, del D.P.R: 178/2010, purchè ciò sia avvenuto o avvenga nel rispetto degli articoli 7, comma 4, lettera b), 13, 23, 24 del Codice in materia di protezione dei dati personali approvato con decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e ss.mm.ii.
- L'iscrizione dell'abbonato al Registro Pubblico delle Opposizioni è a tempo indeterminato e cessa solo in caso di revoca da parte dell'interessato o di decadenza (come da art. 7, comma 4 del D.P.R. 178/2010).
-L'iscrizione è riferita unicamente alla numerazione indicata dall'abbonato al momento dell'iscrizione e ad esso intestata e non può estendersi a numerazioni intestate ad altri abbonati (come da art. 7, comma 3 del D.P.R. 178/2010).
-L'iscrizione dal Registro Pubblico delle Opposizioni decade automaticamente ogni qualvolta cambi l'intestatario o intervenga la cessazione dell'utenza (come da art. 7, comma 5 del D.P.R. 178/2010).

Cordiali Saluti,

Il Gestore del Registro Pubblico delle Opposizioni - Settore Abbonati

Confermo che la pagina della Domande Frequenti per gli abbonati è stata riempita di contenuto. Ci sono molte cose interessanti che vi consiglio di leggere.

30 gennaio 2011

Un dream day per Giampaolo Pazzini

Giampaolo Pazzini, all'esordio in neroazzuro fa
la partita perfetta: in 45 minuti due gol ed
rigore. Questo è lo spirito giusto
Il titolo già dice tutto: prendi un bravo giocatore mettilo insieme ad una squadra di campioni e ne viene fuori una partita spettacolare finita 3 a 2 per i campioni del mondo e in cui il Palermo in trasferta non ha per niente demeritato. Se poi a questo aggiungi il ritorno del grande Julio che para un rigore e fa magie a ripetizione, allora lo spirito della grande squadra torna nei cuori di tutti i tifosi che ancora non hanno perso la speranza nella rimonta. Quando vedo queste esultanze, quando vedo Leonardo girarsi verso gli spalti e gioire con il pubblico, allora ci credo anch'io che per natura sono uno scettico.

Non ho visto tutta la partita, purtroppo solo gli ultimi 20 minuti. Poi ho sentito i commenti e visto gli highlights. Che si sia trattato di una splendida partita lo dimostra il fatto che il riassunto del match in onda su Sky dura 10 minuti, nel video qui sotto ci sono solo i 5 gol.


Adesso impazza la domanda: dopo questo successo in rimonta con tre punte: Eto'o, Milito e Pizzini, Leonardo deve continuare con il tridente? Io dico che se il tridente vuol dire spettacolo, allora sia per lo spettacolo e la rimonta anche se con il batticuore.