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14 dicembre 2013

Il trizio e altre notizie da Fukushima



Prima di parlare di trizio, vorremmo soffermare la nostra attenzione su una particolare misura di rateo di dose che è stata effettuata all'interno della centrale e che le solite fonti catastrofiste si sono affrettate a definire come la morte certa. Era ancora il 2011, nel mese di agosto per la precisione, quando durante una mappatura radiologica dell'impianto veniva identificato nel camino di espulsione dei reattori 1 e 2 una sorgente intensa di radiazioni. All'epoca si era parlato di una decina di Sv/h. A settembre di quest'anno, invece, durante un sopralluogo fotografico ad alta definizione, veniva individuata una crepa in una delle strutture che sostengono il camino. Non c'erano e non ci sono pericoli strutturali immediati, TEPCO vorrebbe metterlo in sicurezza, solo che i livelli di radiazione alla base hanno spinto a nuove misure per verificarne la fattibilità e le modalità di intervento.

Ricordiamo brevemente il motivo per cui questo tubo è così fortemente radioattivo. Lo scopo di questo camino è quello di scaricare in quota l'aria opportunamente filtrata dei reattori. Questo è vero anche in caso di un incidente durante le cosiddette operazioni di venting (rilascio della sovrappressione interna al nocciolo); operazioni che sono state effettuate più volte e non senza difficoltà a causa della mancanza di corrente elettrica per l'azionamento delle valvole, durante le primissime fasi dell'emergenza, ancora prima delle esplosioni. Una buona frazione di radioattività che è finita in atmosfera, quella che non è stata fermata dai filtri assoluti, è transitata attraverso questo tubo di espulsione e si è depositata lungo le pareti. E' un processo piuttosto riproducibile, con un gas caldo ed in pressione che transita all'interno di un condotto molto più freddo. Elementi come il cesio hanno la caratteristica di fissarsi in modo estremamente resistente e solo processi chimici / fisici aggressivi riescono ad eliminarlo.

Così si spiega perché il camino è un punto caldo e come avevamo già detto a suo tempo, il fatto che lo sia non è per nulla strano e, sotto un certo punto di vista è anche un bene. Di fatto tutto il cesio che costituisce questa sorgente di radiazioni è confinato e non potrà venire redisperso in ambiente.

Ma torniamo alla misura in questione. TEPCO, conoscendo il rateo di dose importante in quella zona, ha programmato un intervento molto ponderato e anziché mandare tecnici con strumenti telescopici come aveva fatto nel 2011, ha piazzato in punti precisi alcuni dosimetri che sono stati esposti al campo di radiazioni per un periodo di tempo noto. Un po' come andare ad impressionare una pellicola fotografica da diverse angolazioni con lo scopo di ricostruire l'intensità della sorgente. Facendo le opportune ipotesi, TEPCO ha concluso che il valore di rateo di dose in prossimità dei punti caldi è compreso tra 15 e 25 Sv/h.

Questo preclude un intervento diretto degli operatori, almeno in quella zona, ma si rende necessaria l'analisi del rateo di dose anche in quota, per vedere se è possibile, per esempio, far eseguire la riparazione da un operatore all'interno del cestello di una gru.

Il trizio

Passiamo ora a parlare del trizio, che di tanto in tanto torna a fare la sua presenza tra le notizie che riguardano la difficile situazione della gestione dell'acqua contaminata. Per fare un breve riassunto: al momento ci sono svariati sistemi di decontaminazione dell'acqua in funzione sul sito di Fukushima. Tra alti e bassi, perdite e guasti, i sistemi, in particolare SARRY, funzionano discretamente bene per quanto concerne i fattori di decontaminazione e i volumi che riescono a trattare quotidianamente. Con l'avvento di ALPS, è ora possibile rimuovere efficacemente e su grossi volumi anche altri radioisotopi differenti dal cesio fino a valori inferiori a quelli previsti per lo scarico in mare. Resta fuori un solo isotopo per cui non si raggiunge, nemmeno con ALPS, il livello di rilascio, si tratta del trizio, l'isotopo dell'idrogeno con due neutroni caratterizzato da un tempo di dimezzamento di 12 anni e un'emissione beta di bassissima energia. Di fatto il suo impatto sull'ambiente e sull'uomo è quasi totalmente trascurabile proprio per la sua bassa energia e per il fatto che l'emivita biologica (il tempo che impiega a dimezzarsi nell'organismo umano se assunto con acqua) è di una decina di giorni.

Su queste pagine, da molto tempo oramai, andiamo a ripetere che difficilmente si troverà un modo per rimuovere questo trizio e rilasciare acqua pulita. Tecniche per la separazione isotopica esistono e sono state analizzate da IRID, anche per i livelli relativamente bassi riscontrati nell'acqua di Fukushima, ma non hanno la capacità di trattare le volumetrie in gioco (almeno 400 m3/giorno). Tecniche scalabili a livello industriale funzionano abbastanza bene per abbattere l'acqua triziata prodotta nei reattori ad acqua pesante (come per esempio i modelli CANDU), ma sono praticamente inutili a basse concentrazioni. Diventa tutto più chiaro guardando lo schema qui a lato, dove vengono confrontate diverse tecniche per la rimozione del trizio e di fatto solo una è potenzialmente in grado di abbassare in maniera quasi impercettibile il livello dell'acqua triziata di Fukushima, e comunque ancora non a sufficienza per scendere sotto i limiti.

Che fare allora? Una soluzione è quella di stoccare l'acqua triziata e di investire in ricerca nella speranza di far saltare fuori una tecnologia efficace e scalabile. Questo approccio sarebbe anche accettabile se uno avesse un paio di migliaia di metri cubi di acqua da stoccare; si costruisce le cisterne come si deve, vengono messe le protezioni necessarie e si aspetta. Male che vada il trizio decade da solo dimezzandosi ogni 12 anni. Diventa un rischio inaccettabile nell'impianto di Fukushima dove ci sono già adesso centinaia di migliaia di tonnellate di acqua, più o meno contaminata e abbiamo già più volte avuta la dimostrazione come la logistica non sia un punto di forza di TEPCO. Rilasciare l'acqua con il trizio in mare avrebbe un impatto trascurabile sull'ambiente e sulla salute umana e permetterebbe di semplificare la gestione delle cisterne oltre che a liberare volumetrie che possono, in caso di necessità, essere utilizzate per lo stoccaggio di altra acqua molto più contaminata.

In un mondo ideale si deve scegliere per il bene, nel nostro mondo reale, purtroppo spesso dobbiamo accontentarci di scegliere il male minore.

La situazione dell'acqua

Concludiamo con i numeri dell'acqua contaminata e visto che abbiamo saltato la settimana precedente, ecco i due documenti di riferimento del 3 dicembre e del 10 dicembre.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine74 00073 90073 60075 100
Acqua nello stoccaggio18 45019 56019 15020 180
Totale 92 45093 46092 75095 280


ps. Come avrete notato, la frequenza degli aggiornamenti tecnici si è un po' allungata risultando spesso di due anziché di una sola settimana come era inizialmente. Questo allentarsi degli aggiornamenti è in parte legato agli sviluppi della situazione, che non sempre presenta avanzamenti importanti sull'arco della settimana, e in parte al mio traslocato / trasferimento che mi tiene spesso bloccato durante il week-end. Ricordo a tutti che è possibile avere sempre informazioni fresche e opinioni interessanti a firma della comunità unico-lab leggendo lo spazio commenti del post più recente.

Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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33 commenti:

  1. L'ottimo è spesso nemico del buono.

    Si butti a mare il Trizio che diffonderà indisturbato nell'oceano senza conseguenze per nessuno. Ivi decadrà per dimeazzamento fisico come il trizio di altri impianti, quello dei test atomici e quello che ci regala madrenatura ...
    SM

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  2. E' abbastanza normale perchè hanno utilizzato linee ad alta pressione e bassa portata perchè si trattava di vincere la pressione all'interno del Vessel. In questi casi ti basta avere un minimo di danneggiamento alle tubazioni per perderti parte della portata.
    Nell'articolo ci viene riferito di una certa perdita di efficacia del raffreddamento, niente di drammatico. Mi aspetto notizie molto più drammatiche per l'opinione pubblica in Italia e dal punto di vista del bilancio dello stato, piuttosto che non dal Giappone in tema di crisi nucleare!
    SM

    RispondiElimina
  3. Allora ti dico un po' come è andata (non l'ho fatto prima per non influenzare la vostra opinione). Il russo nella presentazione accenna solo al fatto che sono state fatte alcune misure di arricchimento, anche da lui personalmente, e alcuni campioni sono risultati molto arricchiti, altri quasi naturali.

    Finito il talk uno di noi chiede ulteriori dettagli e lui dice che lo scopo delle misure era capire da quale regione del nocciolo questo combustibile arrivasse. Ma che alla luce dei risultati anomali vorrebbe cercare di capire se esiste un processo fisico ad alta temperatura che potrebbe giustificare arricchimento e impoverimento del combustibile.

    Al che dalla platea: considerando che quei reattori sono l'evoluzione civile dei reattori russi per la produzione di plutonio e che per farlo ti serve combustibile ad alto arricchimenti che fornisce neutroni in eccesso e uranio 238 da trasmutare allora la spiegazione potrebbe essere molto più semplice senza richiedere nuovi fenomeni fisici.

    L'ex-sovietico: questo sarebbe un crimine. Non sarebbe mai successo nell'unione sovietica.

    Platea: in quei campioni è stato misurato il plutonio.

    Ex-sovietico: no.

    Platea: faccia da face-palm.

    Ex-sovietico: l'urss aveva sufficiente plutonio e disponibilità produttiva che non si sarebbe mai reso necessario l'uso di impianto civili per tale scopo.

    Platea: gelata.

    Chairman: cambiamo discorso.

    Io avrei aggiunto che il plutonio è come i soldi. Non ne hai mai abbastanza e più ne hai più ne vorresti. Ma io sono ancora in prova quindi...

    Ovviamente secondo me il rasoio di okkam difficilmente sbaglia.

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  4. Impaziente!
    Ancora pochissimo e sarai accontentata :)
    SM

    RispondiElimina
  5. ti ho inviato tutto adesso :)
    SM

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  6. Ecco il link del trizio https://app.box.com/s/qytc6uwcbdjtdaq9483h

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  7. @Egiovanna trovi il documento che parla del trizio.
    https://app.box.com/s/qytc6uwcbdjtdaq9483h



    Tutto sommato, questi di IRID stanno lavorando bene. Chiedono informazioni e opinioni, aprono progetti. Insomma il modo giusto per affrontare le cose dal punto di vista scientifico.

    RispondiElimina
  8. Ho messo il dito nella piaga, a quanto pare.

    Purtroppo i russi, diciamo meglio, una parte dei russi era abbastanza folle da poter fare tranquillamente cose contro il protocollo. Chernobyl stesso insegna.

    Alla luce di quello che dici pare probabile, ma non mi sorprenderebbe neanche che avessero voluto sperimentare non ufficialmente uranio arricchito in un reattore nucleare.
    Esperimenti un po' cinofallici, come quello che ha portato all'incidente.

    D'altra parte:
    l'urss aveva sufficiente plutonio e disponibilità produttiva che non si sarebbe mai reso necessario l'uso di impianto civili per tale scopo.

    E' probabilmente ampiamente vero.

    RispondiElimina
  9. sono d'accordo il plutonio non gli mancava... ma visto tutto il contorno, prima di cercare una spiegazione scientifica all'anomalia, ne cercherei una politica!

    RispondiElimina
  10. Insomma difficile togliersi lo sfizio
    di disfarsi del trizio...

    Congratulazioni e complimenti ai cinesi: la sonda Chang’e 3 è atterrata nella baia degli archi
    dei cieli, trasportando felicemente il rover yutu, coniglio di giada, sulla superficie lunare.
    Non mi dilungo sulle implicazioni di natura varia ( "il programma spaziale fornisce diversi benefici alla Cina, contribuendo alla crescita del settore delle alte tecnologie e all'integrazione tra industrie militari e civili" , ma è sicuramente una dimostrazione del peso della Cina in campo economico e il suo riconoscimento ufficiale come superpotenza ) , volevo invece soffermarmi sulla figura del coniglio. La spedizione è stata ispirata dalla leggenda del coniglio lunare o coniglio di giada ( per i dettagli http://it.wikipedia.org/wiki/Coniglio_lunare) , mito molto diffuso anche in Giappone , in genere in Oriente, dove la gente tende a vedere sulla faccia illuminata della luna la figura di un coniglio che riposa, oppure seduto sulle zampe posteriori intento a rimestare in un mortaio da cucina.
    Noi in occidente non guardiamo troppo spesso in alto, tranne mio marito che ci vede , da una vita, cos’altro? La Grecia ( o meglio la penisola balcanica con la punta estrema il Peloponneso)
    BUONA DOMENICA!



    http://bp3.blogger.com/_sOGexh0LB3A/SHHIvpFqUoI/AAAAAAAAAKA/bJB7aM9KKPo/s400/594px-Full_Moon_Luc_Viatour.jpg

    http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b6/Balkan_topo_en.jpg/250px-Balkan_topo_en.jpg

    RispondiElimina
  11. Mi dispiace non essermene accorto prima, ma ci sono lavori in corso sul sistema di raffreddamento del reattore 3 come potete vedere da questo grafico: http://unico-short.tk/n


    La stranezza è che di solito hanno effettuato queste transizioni tra FDW e CS in modo graduale, mai variando di più di un 1 m3/h al giorno. Hanno sempre motivato questa scelta con il fatto che vogliono monitorare eventuali stati di criticità. La presenza o meno dell'acqua, che è un moderatore, può far passare un sistema di combustibile da sottocritico a critico.


    Questa volta non hanno fatto lo stesso ragionamento. :)

    RispondiElimina
  12. Avevo notato il cambiamento ma non avevo fatto caso alla rampa di variazione e non ne ho nemmeno parlato perchè ho pensato fossero le solite manutenzioni non programmate. Una cosa però avevo anche osservato, che anche il 3 è sceso sotto i 30°C grazie all'inverno e al fatto che il Vessel è ancora a cielo aperto :/


    Sgombrerei il campo da possibili dubbi in merito alle criticità. Il sistema dovrebbe essere bello stabile. Però come giustamente osservavi, attorno ad una massa compatta potenzialmente critica, l'acqua potrebbe svolgere la funzione di moderazione in caso di penetrazione nella massa stessa di combustibile ma anche la funzione di riflettore di neutroni standoci attorno. A ciò (aumentare la reattività) concorrerebbe altresì la diminuzione di temperatura del sistema.
    Nel complesso, salvo ipotesi catastrofiche di estinzione del genere umano di cui magari leggeremo, credo siano effetti trascurabili.
    SM

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  13. Interessante... grazie mille cara Giovanna... vorrei solo capire come facciano certe persone a "vedere" figure nei crateri lunari o nelle costellazioni... mi sono sempre chiesto cosa fumassero all'epoca della tracciatura delle costellazioni... mi ritengo una persona dotata di fantasia e capacita' d'estrapolazione ma io i pesci, i capricorni, e tutto il resto non li vedo proprio... e mi sono sforzato piu' volte di farlo.

    Mah...

    R.

    RispondiElimina
  14. E come darti torto?
    Anch’io non sono molto portata. La pareidolìa, cioè il processo psichico che porta ad ricondurre forme casuali a forme note è stata fondamentale, in passato, per ricostruire intuitivamente la presenza di un predatore mimetizzato - e in generale qualsiasi pericolo nascosto. La selezione avrebbe promosso gli individui che avevano maggiormente questa sensibilità e anche quelli che l'avevano in eccesso ( donde io e te apparterremmo agli individui destinati all’estinzione ).
    Tanto per cominciare non sono riuscita ad individuare NEANCHE UNO dei predatori mimetizzati, ed ho avuto difficoltà anche con gli aiutini.
    http://attivissimo.blogspot.gr/2013/04/il-vantaggio-evolutivo-della-pareidolia.html
    Inoltre la pareidolìa, questo retaggio evolutivo dell'immaginazione, oltre ad essere bello anche solamente fine a se stesso, resta di importanza capitale per la psicologia, o per la pubblicità.
    Esempio le macchie di Rorschach , il famoso test psicologico che trae indizi sulla psiche a partire da ciò che uno vede in macchie di inchiostro casuali. Anche qui vado malissimo, ecco io ci vedo ben poco, ad eccezione della tavola II ( due elefantini che si baciano), la III ( due donne africane che trasportano qualcosa) la V ( un pipistrello) e la X ( una farfalla), insomma solo in 4 su 10. In genere mi ricordano tomografie assiali. Sigh!
    http://www.wikimotorio.it/images/e/e3/RORSCHACH.pdf

    http://kkchua15.files.wordpress.com/2011/02/happy-sih.gif

    RispondiElimina
  15. Vuoi dire che hanno interrotto la linea Core Spray e immettono acqua solo da sotto?
    FDW line 5.4㎥/h
    CS line 0.0㎥/h
    http://www.tepco.co.jp/en/nu/fukushima-np/f1/pla/2013/images/table_summary-e.pdf

    Ho trovato una segnalazione di perdita nel sistema di raffreddamento del pool 3. Non so se le due cose possono essere in relazione
    http://www.tepco.co.jp/en/press/corp-com/release/2013/1232829_5130.html

    RispondiElimina
  16. esatto, hanno spostato tutto il raffreddamento su FDW. Dubito che le due cose possano essere correlate, o meglio, per il principio del dividi e aumenta la sicurezza avrei evitato di mettere due sistemi così importanti sulla stessa linea. Ma non sarebbe la prima volta che TEPCO fa di queste scelte per così dire bizzarre,

    RispondiElimina
  17. Grazie capo, e buon inizio settimana!

    RispondiElimina
  18. Nella foresta Marumori, 60 km a nord di Fukushima e in quella di Ishinomaki, a 120 km, sono aumentati i livelli di cesio al suolo. Preoccupazione per la silvicultura.
    http://www.japantimes.co.jp/news/2013/12/16/national/radioactive-cesium-levels-in-miyagi-forest-soil-up-since-2011/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=radioactive-cesium-levels-in-miyagi-forest-soil-up-since-2011#.Uq6yltJdVAI

    La JNES ( japan nuclear energy safety organization) ha solo un esperto di disattivazione impianti nucleari e Lake Barrett, il consulente americano, non svolge un lavoro quotidiano, si reca in Giappone una volta l'anno. L'IRID è nella direzione giusta , ma un passo troppo piccolo.
    http://www.newsdaily.com/article/c1368d4036a915b909dbe388600dc32a/japan-lacks-decommissioning-experts-for-fukushima

    Leggo che non è solo il Giappone che ha problemi di decommissioning, l'Europa dispone di 150 centrali nucleari da disattivare nel corso dei prossimi 20 anni. ( per voialtri lavoro assicurato!)
    Chiedo inoltre conferma sui tre modi principali di disattivare
    The first option is to remove the fuel, disassemble the surrounding structure and find a safe place to store all the different radioactive bits. One problem with this option? Not every country currently has proper waste facilities set up.

    Secondly, workers could simply take out the fuel, drain the plumbing and then lock up the reactor, letting the isotopes decay until the plant itself is less radioactive. After 10 to 80 years, the whole structure will be easier to dismantle, but security and maintenance of a decaying structure are issues.
    The third option, meanwhile, is to bury the reactor in a “tomb” of concrete and hope that no one cracks the structure open for the next 1,400 years. The U.S. Department of Energy took this approach for two old reactors at Savannah River in South Carolina.

    RispondiElimina
  19. l'approccio 2 e 3 mi danno l'idea di "non sappiamo cosa fare, quindi chiudiamo (e aspettiamo)".
    Io, da non esperto ovviamente, andrei per la prima. Meglio trattare con (relativamente) poco combustibile irraggiato che sigillare completamente una intera centrale.
    La prima opzione è sicuramente la più costosa, mentre le altre due sono relativamente più economiche. E' sicuramente un aspetto che le farebbe preferire ai gestori.

    RispondiElimina
  20. Magari non ci crederai, ma delle foto di attivissimo, la I, II e IV le ho individuate sotto i 2 secondi. Ma il lupo della III mi ha fatto penare!! Solo mia moglie l'ha trovato subito. Da brava russa, ha l'occhio per la tundra :-D

    RispondiElimina
  21. le tre opzioni sono più o meno tutte attuate. un paio di anni fa avevo partecipato ad una scuola sul tema e ci hanno presentato pro e contro delle varie metodologie che hai citato. forse l'esperienza nel campo non è ancora sufficiente per poter trarre una conclusione definitiva a riguardo. giusto per dirne una: il letargo per 30 - 50 anni non è una cattiva idea dal punto di vista radiologico, perché il cobalto-60 che è un prodotto di attivazione e contribuisce molto alla dose prodotta da tutte le superfici interne metalliche del reattore si dimezza ogni 5.2 anni, quindi dopo 50 anni hai dimezzato quasi 10 volte (un millesimo della dose iniziale). a parte i costi di mantenimento in sicurezza e la protezione dell'impianto durante questo peridio di letargo, si rischia anche di perdere la storia dell'impianto. chi ha lavorato lì dentro quando l'impianto era in funzione e quindi sapeva filo per segno tutte le cose, dopo 50 è sicuramente in pensione se ancora in vita.


    di quella scuola ho imparato un messaggio importante. nel passato quando si costruiva un'impianto nucleare si guardava che fosse sicuro, ma nessuno mai pensava a cosa si sarebbe dovuto fare e come farlo in un futuro per dismetterlo. Quindi gli impianti erano facili da operare, ma difficili da dismettere. Gli impianti di oggi vengono progettati con anche il decommissioning in mente, così che, speriamo, le operazioni di disattivazione potranno essere più facili.

    RispondiElimina
  22. CAPO, posso finalmente risponderti su Rokkasho ed e` pure meglio di cio` che pensavo.

    Rokkasho plant to be completed in Oct. 2014
    Japan Nuclear Fuel Limited says it hopes to be ready to reprocess spent nuclear fuel at its Rokkasho plant in northern Japan from next October.
    The company is conducting a test run at the plant in Aomori Prefecture.
    Executives say they believe the plant largely conforms to the Nuclear Regulation Authority's new safety standards that take effect from Wednesday.
    They say they believe the regulators are unlikely to demand major reinforcement work.
    Company executives plan to meet officials from the Aomori Prefectural government on Thursday and explain how the plant's safety measures conform to the new standards.
    They say they will try to win consent from Rokkasho Village and the prefecture. They plan to then apply for a safety screening by the end of the year.
    Japan Nuclear Fuel originally planned to complete the plant in 1997.
    Dec. 16, 2013 - Updated 21:15 UTC

    RispondiElimina
  23. Speriamo e speriamo anche trovino a chi rivendere il mox e dove buttare gli HLW dopo.

    RispondiElimina
  24. ma dai, davvero? Non è giusto però...:(
    Comunque bravissimo e bravissima! Chissà se Roberto farà il test, giusto per consolarmi che non sono solo io la schiappa -:)

    RispondiElimina
  25. Guarda, il commento di un lettore è molto giusto secondo me: siamo veloci perché sappiamo già che c'è un animale da cercare. Se non lo sapessimo e guardassimo solo la foto (o la scena dal vero) probabilmente non vedremmo niente, ma sentiremmo solo i denti...
    Comunque, gli animali sono assolutamente spettacolari quanto a mimetismo e sospetto fortemente che i nostri antenati avessero anche altri sistemi per scappare ai predatori (p. es.: l'olfatto, che si è attenuato)

    RispondiElimina
  26. Fukushima residents enjoy mandarin harvest
    Residents of a town in Fukushima Prefecture were able to harvest mandarin oranges on Tuesday for the first time since the 2011 nuclear accident.
    About 50 people gathered on a hill in the town of Hirono where some 150 mandarin trees are planted.
    Before the accident at the nearby nuclear plant, the town gave mandarin saplings to residents. They enjoyed picking the fruit around this time each year.
    After the accident all residents had to evacuate from the town. They were allowed to return home in March last year. But only about 1,300 people, or one-quarter of the population, have come back.
    The residents could not harvest oranges for the past 2 years because radiation levels were higher than a government-set safety limit.
    Last month, town officials checked this season's oranges and found the levels are below the limit.
    A woman said she used to make mandarin orange jam, and is glad she can do so again.
    A town official says the harvesting is a symbol of the local life. He said he hopes resumption will encourage more people to return to the town.
    Dec. 17, 2013 - Updated 19:22 UTC

    RispondiElimina
  27. Sempre a proposito di mimetismo... però questa volta visto dalla parte opposta:

    http://www.corriere.it/foto-gallery/animali/13_dicembre_18/sai-trovare-l-animale-nascosto-queste-foto-l-incredibile-arte-mimetismo-natura-8f57d39c-67ed-11e3-963a-2749949921b5.shtml#1

    RispondiElimina
  28. Lapalissiano, Watson! Li ho visti tutti all'istante!!! Con il mimetismo animale invece è proprio tosta...
    Quanto alla caccia, beh non sarei così inflessibile come nei commenti all'articolo, non che sia favorevole ( a suo tempo usai tutte le mie arti per convincere il coniuge a darci un taglio) ma farei dei distinguo
    -non è certo la caccia la causa prima dell' "estinzione dell'universo"
    -altro sparare alle quaglie nelle riserve altro abbattere indiscriminatamente elefanti e balene
    -l'uomo che uccide per "passatempo" una volta uccideva per necessità, c'è un'eredità di tipo genetico da superare e a quanto pare richiede tempo.

    In attesa della bacchettatura del Maestro Supremo.

    RispondiElimina
  29. vorrai dire in attesa della bacchettatura del Supremo Maestro, vero!


    A proposito, siamo talmente abituati a vedere la sigla SM che l'altro giorno dovevo scrivere SG (small geometry) e la forza dell'abitudine mi ha fatto scrivere SM.

    RispondiElimina
  30. Sembra deciso, le unità 5 e 6 saranno considerate defunct e utilizzate per test mock-up
    http://www.tepco.co.jp/en/press/corp-com/release/2013/1233020_5130.html

    Utilizzo
    http://www.tepco.co.jp/en/press/corp-com/release/betu13_e/images/131218e0201.pdf

    Un drone britannico potrebbe dare una mano a FD, si chiama Arm system e può rilevare radiazioni dal basso metro per metro
    http://www.channel4.com/news/could-british-drones-help-with-fukushima-clean-up

    Altri dettagli dell'exacopter
    http://www.beestonmedia.com/video/arm-system-drone

    RispondiElimina
  31. Carissiimi amici di unico-lab, oggi e' il mio ultimo giorno di lavoro,... prima che me ne dimentichi vorrei inviare a tutti voi i migliori auguri di buone feste e un felice... ma che dico?... fe-li-cis-si-mo 2014, pieno di buone cose, schei, soddisfazioni, e tutto il resto.

    Roberto

    RispondiElimina
  32. Ancora io.... regalino di Natale per gli aficionados o semplici curiosi della fusione nucleare e ITER...

    https://indico.cern.ch/conferenceDisplay.py?confId=288051

    R.

    RispondiElimina

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