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16 marzo 2013

Nessuna perdita trovata nel reattore 2 di Fukushima


In generale saremmo molto contenti di annunciarvi che non sono state trovate perdite in uno dei reattori incidentati della centrale di Fukushima Daiichi, ma questa volta è differente. Nelle ispezioni che si sono concluse ieri (documento 12 e 3, mentre qui trovate le precedenti: 15 dicembre e 9 marzo) sono state controllate tutte e otto le condotte di ventilazione che collegano la parte asciutta del contenimento primario (in sigla D/W) con la parte che contiene liquido (W/W) e che spesso chiamiamo anche toro a causa della sua forma o camera di soppressione a causa della sua funzione.

I Giapponesi hanno effettuato queste ispezioni alla ricerca di perdite perché in base al livello dell'acqua misurato dentro al D/W sembrava molto plausibile che una di queste condotte fosse rotta e l'acqua uscisse accumulandosi nella sala toro e da lì negli edifici adiacenti. L'esito negativo significa che bisogna ricominciare da capo a cercare questa via d'uscita dell'acqua, verosimilmente da qualche parte nella struttura del toro. Le prossime ispezioni saranno necessariamente più complesse perché richiederanno l'utilizzo di robot subacquei e sarà necessaria un'accurata analisi visiva di tutta la struttura del toro che è molto vasta.

Di preciso non sappiamo come TEPCO abbia intenzione di procedere, potrebbero per esempio utilizzare dei traccianti colorati da aggiungere all'acqua di raffreddamento per poter seguire il percorso della perdita riducendo la superficie da analizzare. Quello che ci auguriamo è che procedano con la stessa velocità con cui hanno affrontato questa prima fase di lavoro.

Lavori di copertura dei reattori e di miglioria 

Terminata la chiusura del pannello aperto sulla parete orientale dell'edificio dell'unità 2. In questo momento tutto l'edificio è sigillato e l'aria all'interno viene rimossa forzatamente attraverso un sistema di ventilazione con filtri assoluti in modo da migliorare le condizioni di respirabilità all'interno in vista delle operazioni di rimozione del combustibile dalla piscina.

Procedono rapidamente anche i lavori di costruzione della struttura d'acciaio (link) che servirà a coprire il reattore 4 e a sostenere tutte le attrezzature necessarie per la movimentazione del combustibile esausto contenuto nella piscina.

Al momento sono stati completati i primi tre piani, praticamente portando al livello del piano operativo la struttura d'acciaio in fase di costruzione. Verranno costruiti altri due piani che si estenderanno anche sopra al reattore. Per i più curiosi, le prossime fase di costruzione saranno visibili in tempo reale dalla web-cam visto che rientreranno nel suo campo visivo.

Dopo aver ultimato i lavori di miglioria dei sistemi di raffreddamento delle unità 2 e 3 come potete vedere anche dai grafici delle portate di raffreddamento, i tecnici giapponesi hanno iniziato le operazioni di miglioramento per SARRY (documento), uno dei due sistemi per la rimozione del cesio dall'acqua. Oltre a migliorare l'affidabilità del sistema, si tratta di un adeguamento dell'impianto legato alle variazioni dell'acqua che è molto meno contaminata di quando il sistema è entrato in funzione e contiene anche una percentuale inferiore di ioni cloro. Ancora non si parla del sistema multi-isotopo che dovrebbe dare un forte contributo alla decontaminazione dell'acqua accumulata sull'impianto.

La situazione dell'acqua

Chiudiamo questo post con il consueto aggiornamento della situazione dell'acqua contaminata come è stato fotografato dal più recente bollettino del 13 marzo 2013.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine75 90075 30075 10075 200
Acqua nello stoccaggio18 92019 12019 03019 240
Totale 94 82094 42094 13094 440

Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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102 commenti:

  1. Buongiorno!
    qui sta nevicando e siamo appena a 2 gradi sopra lo zero!

    Al momento la Tepco non ha ancora rilasciato documenti in inglese ( sono indietro di almeno una decina di dispense in conferenza stampa) ma exskf ci riferisce della conferenza stampa di ieri 15-3-2013 durante la quale un portavoce della Tepco ha confermato che non ci sono perdite dai vent pipes né dal PC ed è probabile che venga dal toroide. Anzi Since the leak is not from the PCV (primary containment vessel), it will be easier to plug the leak.

    http://ex-skf.blogspot.gr/2013/03/stating-obvious-fukushima-reactor-2s.html

    Inoltre vorrei qualche chiarimento

    1. Nel Mark 1 la camera di soppressione consiste in una ciambella di acciaio appoggiata su
    sostegni e racchiusa in una sala contenimento, sala toro. Quanto spazio c’è tra la parte
    inferiore della ciambella e il pavimento della sala toro?
    2. Nel Mark 2 invece scompare il toroide e il pool di soppressione è incorporto nell’
    edificio stesso PC e il tutto sembra molto più solido. Presupponendo di avere a Fukushima un Mark 2 e il combustibile in fusione, se buttiamo acqua nel vessel per raffreddare e quella scompare, la perdita dovrebbe rimanere contenuta nel contenimento primario e assisteremmo ad un allagamento automatico del PC?
    3. Se la risposta alla 2 domanda è affermativa, perché non sigillano la sala toro e la allagano , (e in parte lo è già, sommergendo anche la ciambella) con tutto il PC, non è lo scopo finale? ( era questa la domanda di SM) o non reggerebbero il peso di un allagamento le pareti o il basamento della sala toro e crollerebbe tutto il SC?

    http://www.ucsusa.org/assets/images/np/mark_123.gif

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  2. Ops, detto fatto i tepchiani ci hanno letto et voilà! tanta roba da leggere nel weekend eh eh eh!

    http://www.tepco.co.jp/en/nu/fukushima-np/handouts/index-e.html

    http://ec.l.thumbs.canstockphoto.com/canstock5153706.jpg

    RispondiElimina
  3. Ciao Gio!

    Ci ritroviamo qui con gli stessi e forse più punti interrogativi rispetto a quanto stavamo discutendo nell'aggiornamento settimanale precedente.

    Provo a risponderti ad alcuni punti che poni per quanto so:

    1 - non tanto spazio ma credo sia sufficiente per fare ispezioni visive e tecniche con personale. Dovrebbero esserci i sostegni a pavimento del ciambellone. Certo possono anche essersi create situazioni di ingombro insormontaili. Gli esatti cm di spazio si possono vedere da disegni tecnici

    2 - Certo che il MarkII è più solido infatti è un upgrade.

    3- Questa è la stessa domanda che ho in testa io. Non riesco a capire cosa stanno cercando e ti pongo diverse ipotesi di lavoro
    a- cercano perdite dal DW al WW. A che scopo visto che devono allagare tutto il contenitore, DW e WW compresi
    b- cercano perdite dirette dal DW agli scantinati/basamento dell'edificio?
    c- cercano perdite dal WW agli scantinati/basamento dell'edificio?
    d- in ogni caso, l'acqua (5.5 mc/h) iniettata nel RPV per raffreddare da dove esce per andare nel WW? Non va nel WW (dal DW) e se la stanno perdendo??


    Anche io vorrei capire. Continuiamo a leggere e seguire quanto ci dicono
    SM

    RispondiElimina
  4. Ciao Gio qui si prevede neve domani! Cioè io pubblico l'aggiornamento e poi questi mettono tutti i documenti?

    Secondo me toppare una pagina perdita dal toro sarà ben più complesso, ma spero di sbagliarmi.

    Salesiano ti confermerà ma a Fukushima sono Mark I quindi toro in sala toro.

    RispondiElimina
  5. Per la risposta 3.

    Secondo me ritengono molto più difficile trovare e sigillare la perdita che porta acqua dalla sala toro all'edificio turbine quindi preferiscono chiudere a monte, svuotare turbine e sala toro, ispezionare toro in comodità, sigillare le pareti della sala e procedere con allagamento del D/W e del toro mantenendo asciutta la sala che lo contiene.

    RispondiElimina
  6. Ha senso quanto dici ma potrebbero non riuscirci. Dopo aver sigillato le 8 connessioni DW-WW l'acqua potrebbe continuare a passare in qualche modo da sotto (intendo dire da sotto l'attuale battente d'acqua nel WW. Svuotando l'edificio toro potrebbero creare una bella prevalenza che si opporrebbe allo svuotamento stesso.


    Certo questi Mark I sono proprio vecchi!

    RispondiElimina
  7. Ué paisà, mi sottovaluti! Vuoi che non sappia che a Fukushima ci sono solo i Mark 1? La mia era un'ipotesi di lavoro, per così dire...:-)

    RispondiElimina
  8. scusi, avevo mal interpretato la sua frase :(

    RispondiElimina
  9. non ho capito :) sono molto lento il sabato mattina.

    Avendo verificato che l'acqua non passa direttamente da D/W alla sala toro (che sarebbe stato tanto facile!) attraverso crepe o rotture nelle vent pipes, allora quello seguente è lo scenario che mi immagino.

    L'acqua passa dal D/W al W/W (toro) passando dalle condotte che sono rimaste aperte. Quindi passa dal W/W alla sala toro attraverso uno squarcio nel toro stesso. Da qui alle turbine per infiltrazioni / penetrazioni non stagne etc...

    Fingiamo di trovare lo squarcio e anche di essere in grado di metterci una pezza (come mi resta da capire, ma per fortuna c'è gente più preparata di me in questi ambiti). A questo punto l'acqua continuerà a passare dal D/W al W/W, ma non più alla sala toro.

    Attraverso il pompaggio dalle turbine, l'acqua si abbassa sia là sia nella sala toro. Fino a svuotarla.

    Vedo alcuni problemi.

    1) Il toro può sostenere la pressione idrostatica di un intero PCV pieno? Sono parecchi metri cubi d'acqua. E un toro danneggiato, sigillato alla spera in Dio?

    2) Potrebbero esserci delle infiltrazioni da sotto, inteso come un passaggio di acqua dal calcestruzzo posto sotto al nocciolo, ma questo significherebbe che anche il liner è compromesso. In tal caso, aumentare la pressione idrostatica interna potrebbe solo peggiorare le perdite.

    RispondiElimina
  10. @Egiovanna:disqus Sembra il testo di un esame :-)
    Visto che avete già detto tutto nel frattempo, mi limito a dire che la mia idea concorda con quella di toto. Cercano di trovare la perdita, perché è da là che probabilmente l'acqua passa nelle turbine. Non l'hanno trovata nelle vent-pipe, saranno costretti a valutare uno squarcio nel toro.
    L'ideale sarebbe probaibilmente sigillare il DW per allagarlo senza chiamare in causa il WW che complica solo le cose, ma come sappiamo non è possibile e bisogna adattarsi alla situazione.
    Il WW può reggere la pressione dell'acqua dell'PCV pieno? Domanda da un milione, può saperlo solo chi l'ha progettato, visto che se è vero che lo schema generale è quello, le singole centrali possono apportare modifiche a seconda delle situazioni particolari in situ.

    E si, il Mark I è qualcosa di stra-stra-vecchio.

    RispondiElimina
  11. Ciao Vale,
    tue toto in fondo ponete la stessa domanda. Secondo me non si possono fare 2 cose:
    1 - allagare il PCV senza allagare contestualmente il WW e probabilmente l'intera sala del toroide
    2- bisogna isolare PCV, DW, WW e sala toro dagli scantinati ed edifici turbina ma questa ipotesi potrebbe non essere praticabile.


    Infatti se allaghi il PCV sino a tenere l'intero RPV sotto battente d'acqua, ipotesi irrinunciabile per aprire l'RPV e cominciare a rimuovere il combustibile, vuol dire avere un livello d'acqua di 20-25 metri, forse 30metri (bisogna fare i conti con la planimetria) e quindi una pressione idrostatica di 3atm. Se hanno una perdita da qualche parte verso gli scantinati e/o edificio turbina sono rovinati, non possono allagare.
    Sigillare un WW (toroide) danneggiato, magari squarciato al di sotto del battente d'acqua per poterlo allagare con acqua a 3atm ed avere contestualmente la sala toro (attorno al WW) vuoto e ispezionabile è una chimera.
    Per questo continuo a non capire cosa TEPCO propone di fare.

    RispondiElimina
  12. Capisco quello che dici ma potrebbe non corrispondere alla situazione. Per passaggio acqua DW-WW non è detto che si debba avere un contatto diretto, che TEPCO sta cercando nelle crepe attorno alle 8 vent pipes oppure come dici tu le 8 vent pipes stesse.
    Contano i vasi comunicanti. Potrebbe esserci un passaggio che dal DW (magari uno squarcio o penetrazione laterale in quota) agli scantinati e poi l'acqua risale a livello nella sala del toro. Dunque non un passaggio diretto.
    Saddio cosa ha fatto un sisma di forte intensità là sotto, con tutti quei cavedi e tubazioni.

    RispondiElimina
  13. La mia paura è che isolare la sala toro dall' adiacente locale turbine e sia altrettanto difficile. Ci potrebbero essere penetrazione non isolate e infiltrazioni importanti.

    Mah...

    RispondiElimina
  14. Eh si certo. E' una preoccupazione fondata. Però la differenza tra sigillare locali di supporto e il toroide è che puoi usare tonnellate di calcestruzzo, resine isolanti, etc.
    Il toroide è acciao va saldato. E se cede con la sala del toro vuota e la gente dentro?

    RispondiElimina
  15. Quindi tu cominceremo a costruire un secondo muro dentro slot locale turbine, svuotarlo e fregarsente del toro e sala?

    RispondiElimina
  16. E' un'idea. I vantaggi sono che tu allaghi tutto, in qualche modo fai ricircolare acqua al chiuso per raffreddare e pulire (come fosse una piscina), togliere il corium dal RPV e dal fondo del DW e poi arrivi a smantellare il WW quando non hai più combustibile tra i piedi. Toro e sala toro li vedo solo come calcestruzzo e acciaio contaminati, i problemi sono facilmente superabili.


    Il problema è che, e qui ti do perfettamente ragione, se la sala del toro e le turbine, ma anche gli scantinati, sono isolaboli, cioè se non ci sono perdite o crepe che vanno in verticale sui basamenti e da li l'acqua risale per vasi comunicanti. In tal caso devi per forza entrare a lavorare nella sala toro isolando pavimenti, pareti, etc ... con l'acqua di risciacquo del corio che ti piove sulla testa. Non la vedo semplice. Gente non ne puoi mandare a fare quel lavoro.
    Mica è come Chernobyl dove c'erano tanti "volontari" per andare a buttar cemento nei basamenti sotto il reattore ...
    SM

    RispondiElimina
  17. Probabilmente sarà la sola cosa praticabile. La via ideale è una cosa, ma @SergioManera:disqus ha messo bene in chiaro i problemi.
    Temo che sala toro e scantinati non siano isolati, d'altra parte l'acqua in sala turbine arriva, ma alla lunga potrebbe essere l'unica via percorribile.
    La questione non è facile soprattutto andando alla cieca, e forse alla TEPCO si stanno ponendo le stesse domande e facendo gli stessi problemi.

    RispondiElimina
  18. Ma seriamente...
    Io avevo dimenticato la storia dell'"esplosione" localizzata nella S/P del 2, quelli di TEPCO spero no.
    Ora abbiamo una perdita dalla sala toro verso la sala turbine e la prima cosa che pensano sono perdite delle vent pipe, mentre a me sarebbe sembrato logico che il primo punto dove cercare fosse proprio il toro.
    L'ispezione è probabilmente più complessa e quindi hanno forse "sperato" nelle vent pipe, ma nel tempo impiegato passato finora potevano preparare un piano per la S/P. Vediamo se hanno già un piano B pronto.
    Che ne dite?

    RispondiElimina
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  20. Rispondo guardando i dati che abbiamo noi sui reattori:

    - la temperatura della parte alta del R1 fra le 03:10 del 20/03 e 09:10 del 23/03 sembra strana e i dati non particolarmente attendibili. In realtà fra le 12:15 del 21 e le 04:00 del 23 mancano misure.
    - La temperatura del R2 comincia dal 20 e si attesta intorno ai 110°C
    - La temperatura del R1 da circa 380°C crollano a meno di 200 perla parte bassa e circa 230 per la parte alta intorno alla mezzanotte del 24 marzo.La parte alta risale per avere un nuovo picco a 330° intorno al 29.
    - Le portate del raffreddamento non sono diponibili. Comprensibile.
    - A partire dal 19 marzo c'è stato un aumento di pressione del RPV nel R3 che ha raggiunto un picco il 20/03 alle 04:30 (340 kPa su un trend che avrebbe previsto circa 140), per ritornare nel trend iniziale intorno al pomeriggio del 21.
    - La temperatura della S/P non ha avuto sbalzi.

    Altre misure non sono disponibili. Difficile dire qualcosa, credo. Guardando le misure pubblicate, si direbbe che la temperatura dei tre reattori non ha mai raggiunto in quel periodo temperature tali da generare una nuova fusione del nucleo. Ci vogliono circa 800° per cominciare a deteriorare la guaina di zircaloy (già deteriorata e fusa a quelle date) e circa 1600° per fonderla. L'ossido di uranio fonde a circa 2800°.

    L'unico segno sarebbe quell'aumento di pressione del 3.

    @toto_unicolab:disqus hai qualcosa sulle portate dell'acqua a quel tempo? Dai grafici, i primi dati sulla portata sono arrivati il 17 maggio.

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  21. Quanto leggo in merito ai rapporti Iodio/Cesio non è corretto. I rapporti numerici variano per altri motivi.
    Sfiati dagli impianti incidentati ce ne sono stati parecchi sino ad aprile, non so a cosa si riferiscono in questo articolo. Certamente punti poco chiari ce ne saranno per molti anni. E' un incidente complesso.
    Vorrei capire dove si vuole arrivare con questi articoli? A dire che le dosi alla popolazione sono state valutate male? Che sono più alte? Che c'era molto più iodio di quanto il governo tende a minimizzare ....


    Dosi a suolo attorno a 1.5 mSv/h erano note anche prima di questo articolo, si è trattato di hot-spot.

    SM

    RispondiElimina
  22. Vabbé, mo non te la prendere con @disqus_Ah1dbfX4AC:disqus :-)

    RispondiElimina
  23. ma figurati se se la prende con Lisandro ! Però onestamente anch'io ho letto con interesse il sunto dell'articolo e mi è rimasto questo dubbio: ovvero quale fosse la tesi dell'autore!

    RispondiElimina
  24. no, ValerianoB quelli sono tutti i dati che erano disponibili. Possiamo però confermare che la stazione del CTBTO ha misurato un secondo picco il 21 marzo, ma potrebbe essere semplicemente un cambio di vento!
    http://grafici-reattori.tk/emissioni/index.php?vis=graph&startTime=2011-03-13&endTime=2011-03-31&Ba140=1&Cs134=1&Cs136=1&Cs137=1&I131=1&I132=1&La140=1&Tc99m=1&Te129=1&Te129m=1&Te132=1

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    RispondiElimina
  26. mica l'ha scritto lui l'articolo! Ambasciator non porta pena. Puntavo agli autori :)

    RispondiElimina
  27. Eccomi eccomi! Nessun problema, ci mancherebbe.

    L'articolo l'ho postato perché forniva (relativamente a quanto un giornale è in grado di fare) elementi tecnici e perché presentava, appunto, uno scenario tecnico che mi sembrava interessante per gli intenti del blog. A futura memoria. Il giornale, ormai lo conoscete, il Nikkei, è come il Sole 24 ore da noi, l'organo degl industriali, e di conseguenza quanto mai di più lontano da faziosismi antinucleari. Su questo, sulla possibilità che l'intento sia viziato, mi sento di garantire.

    Sempre sugli intenti, ho cassato un po' la retorica di fine articolo, ma nel complesso penso si possa dire che si proponesse di dire che "l'incidente di Fukushima" è tutt'altro che concluso. Che ci sono zone d'ombra che chiarite potrebbero gettare una luce diversa sulle analisi successive. Ad esempio, sapere se dai reattori c'è stata una seconda forte perdita, oltre a quella seguita alle esplosioni, muterebbe un po' il panorama delle proiezioni sulle quantità di radionuclidi a cui è stata effettivamente esposta la popolazione nel primo periodo, per il quale ci sono pochi dati diretti, "sul posto", e per i quali si procede per deduzione.

    RispondiElimina
  28. Buon giorno! E' attualmente in corso un blackout nella centrale che colpisce i sistemi di raffreddamento di alcune piscine e del sistema di rimozione del cesio. Per il momento niente di problematico, ma mi darei una mossa, almeno per dimostrare di saper arrivare in tempo in caso sia veramente necessario.


    Ovviamente i grafici di oggi tardano ad arrivare...

    RispondiElimina
  29. Leggo che stanno aggiustando un quadro rotto, nel peggiore dei casi ci sarebbe un backup water injection system. L'impianto riceve corrente dalla Tohoku Electric Power Company, ma pare che il problema non provenga da qui.

    http://www.sunstar.com.ph/breaking-news/2013/03/19/power-still-out-damaged-nuclear-plant-japan-273696

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  30. Mi erano sfuggiti quei grafici!
    Dunque la prefettura di Gunma, il 21 e ben a S-W. Circa 23 Bq/m^3 in totale. Circa 7 di Cs totale e 5.2 di I-131.
    L'ipotesi del vento non è assurda, in effetti.

    RispondiElimina
  31. @toto_unicolab:disqus
    Mi sa che hai visto giusto, almeno in parte. Questa era la meteo il 20/21 marzo 2011 (a Tokyo, pero'. Non troppo lontano, ma i colleghi giapponesi possono confermarci se il tempo a Takasaki non è troppo diverso):

    - il 20/03 verso le 13 sui alza un vento che nel giro di un'ora e mezza raggiunge i 18 Mph e attestandosi per il resto del pomeriggio sui 23 Mph. Il vento spira generalmente da Sud, e resta cosi' fin al mattino del 21.
    - Verso le 6 di mattina del 21 il vento cambia bruscamente direzione raggiungendo i 15 Mph da direzione N e i 20 nel pomeriggio da N-E e attenuarsi la sera.
    - il 22 il vento resta tendenzialmente forte (15 mph) con direzione N.

    In breve, il 21 il vento era abbastanza forte e ha spirato praticamente da Fukushima Dai-ichi.

    http://www.wunderground.com/history/airport/RJTT/2011/3/21/DailyHistory.html

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  32. Sì. Il sistema di raffreddamento della piscina dell'1 è stato ripristinato oggi alle 14. Quelli del 3 e del 4 si prevede stasera alle 8 locali. Per la piscina comune se ne parla domani mattina sempre alle 8. Fonte flash Nikkei.

    RispondiElimina
  33. Capirai,

    mille notizie utili e interessanti passano inosservate. Al primo intoppo ci si guadagna la prima pagina della stampa nazionale nonché ampio spazio sulla stampa estera.

    RispondiElimina
  34. OT per @toto_unicolab:disqus

    Sono capitato su questo post :
    http://unico-lab.blogspot.fr/2009/07/lultimo-pranzo.html

    e mi sono chiesto: chissà oggi rileggendolo cosa penserebbe... vedere le cose in retrospettiva spesso fa uno strano effetto, pensando a cosa hai vissuto nel frattempo e non immaginavi allora.

    RispondiElimina
  35. Rettifica: un rilascio fra il 20 e il 23 marzo esiste ed è ufficiale.
    Il legame con un secondo episodio di fusione del nocciolo pero' e dubbioso.

    RispondiElimina
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  38. mamoru_giappopazzie19 marzo 2013 alle ore 20:27

    Ripristinati tutti i sistemi dopo 28 ore di mancata alimentazione.

    http://www3.nhk.or.jp/news/html/20130320/t10013326961000.html

    RispondiElimina
  39. Cos'è, ha nevicato ancora a Fukushima? Hanno ripulito? Oppure un errore di trascrizione o un errore di misura?
    Si accettano scommesse, male che vada, ai posteri l'ardua sentenza!
    SM


    http://www9.nhk.or.jp/kabun-blog/500/149675.html#more
    ▼southern side of The main office: 500 meters north-west of the Unit 2 .
    155 μSv/h Time:09:00 Mar. 17, 2013 (era 195 ieri)
    ▼near the West Gate : 1,100 meters west of the Unit 2 .
     6.1 μSv/h Time:09:00 Mar. 17, 2013 Winds: east-northeasterly 2.7 m/s
    There was no neutron dose detected.

    RispondiElimina
  40. bene... lo sappiamo che non c'era nessuna urgenza, ma forse, a titolo di esercitazione, avrei preferito un po' più di celerità. Sono troppo esigente? Sì, lo sono

    RispondiElimina
  41. un po' di nostalgia... è vero. La retrospettiva è carogna perché adesso sai come è andata a finire una delle possibilità, senza dirti nulla dell'altra. Però non posso assolutamente lamentare, anzi! Sono proprio contento così!

    RispondiElimina
  42. dalle immagini della webcam direi niente neve!

    RispondiElimina
  43. Se credi alla teoria dei multimondi (universi paralleli, per gli altri), ti basta trovare il modo per saltare in quello vicino :-)

    RispondiElimina
  44. no... non credo di averne voglia!

    RispondiElimina
  45. informazioni varie dalle piscine: http://www.tepco.co.jp/en/nu/fukushima-np/handouts/2013/images/handouts_130318_01-e.pdf

    RispondiElimina
  46. 1 Sv/h nel PCV del reattore 2
    http://fukushima-diary.com/2013/03/1-svh-in-pcv-of-reactor2-reaches-the-fatal-dose-in-7-hours/

    RispondiElimina
  47. Non credo sia particolarmente sorprendente, ma interessante da sapere.
    1 Sv/h in PCV of reactor2, “reaches the fatal dose in 7 hours”
    anche meno... ma tanto chi ci va di persona là dentro?

    sulla parte tradotta in francese:
    Tepco prévoyait de mettre la caméra sur le rail du Control Rod Drive (ndt : appareil à déplacer les assemblages)

    ora, non saro' madrelingua, ma non definirei il "control rod drive" come "l'apparecchio per spostare i moduli" (che vedrei piuttosto come il carroponte, dal lato opposto del PDV), piuttosto come quella serie di servomeccanismi che spingono le barre di controllo nel nucleo da sotto.

    RispondiElimina
  48. http://www3.nhk.or.jp/daily/english/20130320_01.html
    Hanno partorito un topolino.
    5 anni per mettersi in regola con i nuovi standard e studiare contromisure di security come la difesa rispetto all'impatto di aeromobili che NULLA hanno a che fare con la crisi nucleare di FD1.
    Secondo me tra settembre e dicembre ripartono una quindicina di reattori.
    SM

    RispondiElimina
  49. ottimista...

    continuo a pensare che la difesa da attacchi terroristici aerei debba essere compito dell'aviazione militare e non del costruttore. Sono installazioni di importanza strategica certo, ma proprio per questo spetta alla nazione difenderle.



    Sarebbe come imporre a tutta l'industria edile di costruire torri grattacieli a prova di attacco aereo e aggiornare gli esistenti pena la demolizione.

    RispondiElimina
  50. Tipica situazione dove l'aria serve per verificare gli spazi tra i denti.

    Si dice che la dose di radiazione è tale da essere fatale ad una persona in 7h. Magari la persona si trova sott'acqua (nel qual caso muore in 3minuti) oppure esposta a 40-50°C (nel qual caso muore in 10min), o idem per pressione, assenza di ossigeno, etc scegliete voi ...

    ... però rimarchiamo il fatto che se sopravvivesse miracolosamente per 7h allora totalizzerebbe una dose letale ...


    Ma secondo voi ci sono o ci fanno?

    RispondiElimina
  51. vabbé là sei duro... secondo me, volevano giusto dire che la dose era tale da provocare la morte in 7 ore, non che qualcuno potesse effettivamente sopravvivere là dentro.

    nel qual caso muore in 3minuti)
    suppongo per asfissia... :-D

    oppure esposta a 40-50°C (nel qual caso muore in 10min)
    Dovrebbe acnhe dipendere fortemente dall'umidità, no? 40° si superano spesso...

    RispondiElimina
  52. A proposito di topolini...
    Ma cosa mi dici mai?
    http://enformable.com/2013/03/power-outage-at-fukushima-daiichi-blamed-on-rodents/

    http://blog.bar.it/wp-content/topoGIGIO.jpg

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  53. siamo sicuri che non si tratti di un commento di Iori?

    RispondiElimina
  54. @peakoil o chiunque lo sappia...
    Ci sono le statistiche su chi consuma quanta energia, per esempio in Italia?
    Non la domanda energetica, ma come questa è ripartita fra i vari richiedenti (famiglie, industrie, aeroporti, eccc....)

    RispondiElimina
  55. @toto_unicolab:disqus : il post è pronto, dagli un'occhiata.

    RispondiElimina
  56. Roberto è via per due settimane :)

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  57. per me è ottimo, ho solo aggiunto l'intestazione e corretto un paio di francesismi :)

    RispondiElimina
  58. mince, beato lui!
    Vabbé, chiunque sappia, si faccia avanti! Dicevo lui perché è quello che posta sempre cose del genere.

    RispondiElimina
  59. tipo? Non me ne sono reso conto!

    RispondiElimina
  60. mhhhhhhhhhhhhh

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  61. dicevo a toto... ormai parlo male sia francese che italiano!! :-))

    RispondiElimina
  62. Benvenuti a Fukushima ( film in 4 parti realizzato da due belgi i quali hanno seguito alcuni abitanti di Minamisoma - qui la prima parte ma da youtube trovate le altre tre ---------http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=g1l0CCTKPag

    RispondiElimina
  63. Il punto di vista del direttore dell'IRSN sulla panne di lunedi http://tempsreel.nouvelobs.com/monde/20130319.OBS2341/fukushima-de-tels-incidents-sont-destines-a-se-reproduire.html

    RispondiElimina
  64. si, dati della rete
    http://www.gse.it/it/Statistiche/Pages/default.aspx

    Guarda il PDF Bilancio elettrico italiano del 2010

    RispondiElimina
  65. "Compte tenu de l’ampleur de l’accident, il n’est pas choquant qu’il y ait des anomalies."
    Se google traduttore traduce bene leggo (correggilo se sbaglia): Data l'entità dell'incidente, non è sorprendente che ci sono anomalie.


    Credo sia una delle frasi più belle e veritiere e al tempo stesso profonde che si sente da 2 anni.

    SM

    RispondiElimina
  66. traduce letteralmente cosi'?
    "Non è soprendente che ci siano delle anomalie". Google ha già abolito i congiuntivi :-)
    si, è corretta, ma non dirmi che hai bisogno di google per il francese...
    Letto l'ultimo commento?

    RispondiElimina
  67. Trovata la causa del blackout, il topo Gigio di Giovanna!

    RispondiElimina
  68. Dalle immagini della webcam si vede che è già spuntato il primo pilastro d'acciaio del quarto piano della struttura / copertura del reattore 4. Potrebbero essercene altri, ma sono fuori campo.
    http://unico-lab.blogspot.it/2011/05/le-webcam-sulla-centrale-di-fukushima.html

    RispondiElimina
  69. Si, ma vista l'assenza di altri commenti vorrei spenderci ancora 2 parole. Il tizio sta parlando con il linguaggio della Scala INES dove incidente e anomalie hanno un significato di eventi di diverso livello. La traduzione di quella frase nel linguaggio dei terremoti suonerebbe più o meno così:

    Dopo un sisma di notevole intensità non è sorprendente che ci siano scosse di assestamento di livello più basso sulla scala Richter.
    Per questo mi è piaciuta la frase :)
    SM
    P.S. io non parlo francese :-)

    RispondiElimina
  70. è il direttore dell'IRSN, ci mancherebbe!
    Rileggendo meglio, è molto probabile che hai visto giusto. Ma la finezza incidente-anomalia sfugge a chi non ha chiaro l'impiego specifico di questi termini, vedi appunto il commento dell'ultimo lettore. Forse era il caso di esprimere meglio l'idea?



    Visto che il tuo francese è carente :-), forse ti interesserà la traduzione del rapporto dell'IRSN nell'altro post...

    RispondiElimina
  71. Ma scusa, il Gigio mica l'avevo messo per decorazione!!! allora non avete aperto il link di Enformable in cui vi davo me tapina in anteprima assoluta la notizia del topo provocatore di corti circuiti con tanto di foto e dispensa Tepco!!! Ingrati e distrattissimi!

    RispondiElimina
  72. No mi spiace credevo fosse il link alla foto sorry

    RispondiElimina
  73. no, no, io l'ho aperto, c'era la stessa foto!! E stamattina quando ho letto la notizia sul cell, ho pure pensato: "tzé, @Egiovanna:disqus lo sapeva già da ieri!" :-))

    RispondiElimina
  74. ...non si scherza con @Egiovanna:disqus...

    RispondiElimina
  75. Su su, vi perdono...
    http://www.courrierinternational.com/article/2013/03/12/dans-quel-etat-se-trouve-la-centrale-de-fukushima

    RispondiElimina
  76. Alcuni schemini distribuzione elettricità a FD 1.

    http://www.yomiuri.co.jp/dy/national/T130320003807.htm

    Sotto, la posizione esatta del roditore

    http://www.kahoku.co.jp/img/news/2013/20130320027jd.jpg

    RispondiElimina
  77. Ma non si era interrotta anche l'alimentazione alla piscina dell'1?

    RispondiElimina
  78. allora, ho letto il report TEPCO circa questo giro nella pancia del 2. A parte il valore di dose che secondo il mio modesto parere è poco significativo, ci sono altre due cose che mi hanno lasciato un po' così.

    ll video.

    In primo luogo, l'ispezione aveva lo scopo di inserire la camera su una guida che passa all'interno del pedestallo e che quindi avrebbe avuto una buona visuale del fondo del vessel. E invece, appena inserita la camera hanno scoperto che la guida non c'è (più) e che è verosimilmente caduta. Azz...

    In secondo luogo, non sono riusciti a togliere la giuda che avevano inserito nella penetrazione e lo faranno prossimamente, il che è dose sprecata e cattiva (sorte e) organizzazione.

    La nota positiva è che la temperatura ambientale di 34 gradi è in perfetto accordo con le misure dei termometri fissi

    RispondiElimina
  79. Un po' di ironia dopo i recenti attacchi di roditori alla centrale di FD1.



    Ecco in figura uno schema semplificato delle linee di raffreddamento per la piscina dell'unità 4
    :))
    SM

    RispondiElimina
  80. Piscine 1, 3, 4, e piscina comune

    http://www.tepco.co.jp/en/nu/fukushima-np/handouts/2013/images/handouts_130319_01-e.pdf

    RispondiElimina
  81. Troppo buono! Si intravede una qualche razionalità nella disposizione dei tubi...

    RispondiElimina
  82. OT
    Mappa radiazione di fondo dell'universo
    http://www.focus.it/scienza/spazio/planck-svela-il-vero-volto-dell-universo-appena-nato_C12.aspx

    http://www.lescienze.it/images/2013/03/21/143359334-80f01bd9-6894-45c2-9ee8-153ecf6fa340.jpg

    RispondiElimina
  83. No, perché dal disegno del topolino l'1 veniva lasciata fuori (almeno mi sembrava, adesso sono per strada...)

    RispondiElimina
  84. Molto interessante, ho sentito la notizia di sfuggita ieri alla tele.

    Dark Energy... Dark matter.... bof :-) Think out of box, un po' di letture....
    Le Scienze

    Possibili evidenze sperimentali>

    Ah, una nota sull'articolo. Se non vado errato tecnicamente il bosone di "Higgs" inflazionario (inflatone) non è lo stesso di quello del modello standard elettrodebole (quello scoperto recentemente), e tantomeno di quello delle GUT (campo di Higgs forte). Si parla in genere di campi "alla Higgs" semplicemente quando si riesce ad implementare un determinato meccanismo matematico.
    Ma è indubbiamente affascinante, bello e soprattutto piacerebbe a Occam che fosse proprio lo stesso. In linea di principio, non c'è nessun motivo a priori per negare l'identificazione a patto - se non sbaglio - di mettere a posto alcuni dettagli tecnici che purtroppo ormai mi sfuggono.

    RispondiElimina
  85. Sono sicuro che non è lontano dal vero... :-)

    RispondiElimina
  86. Come vaticinava Valeriano, qualche post fa, sulla necessità che sia l'esercito ad avere il dovere di proteggere le centrali dagli attacchi dei Cylon, l'LDP giapponese sta pensando di introdurre una modifica nella normativa che regola le attività delle forze di autodifesa, per attribuirle anche l'onere di sorvegliare e difendere le centrali nucleari. Dietro, ovviamente la "micaccia" della Corea del Nord, e i continui investimento in campo militare della Cina, fatto sta che si tratterebbe si espandere il capitolo della normativa che al momento permette l'intervento delle SDF solo in casi di attacco a una struttura militare statunitense in territorio giapponese.
    Nel 2012, ipotizzando un'attacco all'impianto di Ikata, in Shikoku, si era tenuta un'esercitazione conginuta tra SDF e polizia, cui attualmente è demandato l'incarico di sorvegliare e proteggere le centrali, ma a parte la differenza delle rispettive filiere di comando, la Polizia ha ovvi limiti che sono stati riconosciuti.

    RispondiElimina
  87. Le forse militari in Giappone non hanno anche l'incarico di difendere i posti di interesse strategico all'interno del territorio nazionale, che siano militari o meno?

    In Italia, queste operazioni sembrano ricadere sotto le FF.AA.:
    Prima Missione: Difesa degli interessi vitali del Paese contro ogni possibile aggressione, al fine di salvaguardare: l’integrità del territorio nazionale; la sicurezza e la libertà delle vie di comunicazione; la sicurezza delle aree di sovranità nazionale e dei connazionali all’estero [omissis]
    Lo Strumento Militare,[omissis] deve essere in grado di affrontare varie tipologie di operazioni, i cui ambiti sono rappresentati da: conflitti ad alta intensità, anche quali evoluzione di gravi crisi che vedano compromessi interessi vitali o strategici della Nazione;[omissis] condotta di altre operazioni di natura militare, che, pur non rappresentando carattere di conflittualità, richiedono il ricorso a specifiche capacità possedute dallo Strumento Militare




    Altrove si dice chiaramente che in seguito agli attentati del 2001 e 2004 risulta chiaro che le infrastrutture di un paese non possono essere ritenute al sicuro da attacchi.


    Anche se ovviamente non sono precisati gli obiettivi nazionali.

    (fonte: sito della difesa)

    RispondiElimina
  88. Ultimo OT
    Ecco perché la carta non morirà...

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=UL2bYkseu0w

    RispondiElimina
  89. Difatti. Solo che le centrali, mi sembra, non erano considerati ufficialmente obiettivi sensibili (cioè, dopo il 9/11 sì, ma non sono mai riusciti a definire una proposta di legge concreta). Nel 2011 sempre il LPD aveva ultimato una bozza con una serie di proposte, tra cui far stazionare le SDF in pianta fissa nelle centrali. Solo che ampliare le competenze e il raggio d'azione delle SFD in Giappone è sempre una questione delicata. Adesso si deve affrontare il discorso se poter far "sbarcare" le SFD in uno stato straniero dove la vita di cittadini giapponesi sia messa in pericolo (vedi episodio Algerino, dove hanno ammazzato praticamente solo giapponesi) e se si parla di centrali, si corre il rischio di accendere la miccia a una discussione a larghissimo raggio. E non gli passerebbe più, in tal caso. Insomma, la strada per farla diventare proposta di legge sarà ancora lunga. Però se ne parla.

    RispondiElimina
  90. Immagino sia una questione estremamente delicata e controversa.
    Personalmente, credo che dopo tutto questo tempo siano troppo duri con il Giappone.

    Perfino con la Germania sono stati in fin dei conti più leggeri, pur se con certe riserve.

    RispondiElimina
  91. Apparentemente il dibattito è tutto interno. Anzi, spesso gli americani si vedono rifiutare alcune aperture che a loro farebbero comodo (come il "passaggio" del nucleare (bombe, no, ovviamente, ma siano navi o sottomarini) per il paese (che poi sia stato rigorosamente rispettato è un altro discorso). Di certo, però, più autonomia acquistano le SDF, meno senso hanno le basi militari americane e più si inquietano cinesi e coreani, per i quali la memoria storica (anche qui, del tutto vero o manipolato che sia) è ancora lungi dall'essere archiviato. Come al solito, tutto collegato, tutto un gran casino con cui è più facile convivere con piccoli espedienti che cercare di risolvere in toto.

    RispondiElimina
  92. Quello che non si vede a colpo d'occhio e' che hanno probabilmente collegato l'entrata con l'uscita...


    R.

    RispondiElimina
  93. Ma scherzi??? L'IRSN MENTE!... e' al soldo della lobby nucleare francese... dovevano dire "questa e' l'ennesima prova che l'apocalisse nucleare potrebbe arrivare da un momento all'altro"...
    Stasera se non cado dal sonno vado a vedere come hanno commentato questo epidosio i vari GreenPiss, SortirduNuc, zio Arnie Gundersen (mitico!), e Ex-SKF... ovviamente precedenza agli espertoni di casa nostra, Pallante&BertRaglio, Agostinelli, etc...
    Un saluto a tutti.

    RispondiElimina
  94. Ma perchè ti vuoi fare del male? Io sono giunto alla conclusione che è più salutare lasciarli bollire nel loro brodo. Ho eliminato dai segnalibri tutti i riferimenti di cui parli e ti confesso che vivo meglio e perdo meno tempo.

    RispondiElimina
  95. La scala INES... un piccolo esempio di incidente di livello 3... che se dovesse succere in Europa getterebbe nel panico, al solo leggere la notizia "Incidente di livello 3 al reattore XY", la comunita' "ambientalista":

    http://www.world-nuclear-news.org/RS_Minor_amputation_after_radiography_incident_2707122.html

    Amputazione di un pezzo di un dito!

    Ovviamente spero seguano la vita di questa persona che ha assorbito piu' di un Sv di gamma... ma incidenti analoghi , Goiania in Brasile ne e' un esempio, suggeriscono che per almeno un paio di decenni non dovrebbe avere ripercussioni.


    Mi piacerebbe sentire il parere di questo (il blog) pannello di esperti.

    R.

    RispondiElimina
  96. scusa Rob, non ho capito su cosa vorresti un commento: sulla scala o sull'incidente in questione o sulla possibile reazione?

    RispondiElimina
  97. video ---------sempre molto toccante vedere quei luoghi pietrificati nel tempo.......http://www.dailymotion.com/video/xycem2_fukushima-maintenant-mars-2013_news?start=38#.UU9x5Rc3bhc

    RispondiElimina

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