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26 novembre 2011

Gestione dell'idrogeno nei reattori


Una settimana di ordinaria gestione dell'emergenza, qualcosa a cui dovremo far presto l'abitudine se vorremo continuare a seguire le operazioni di recupero del disastro di Fukushima. Con l'avvicinarsi della fine della seconda fase della roadmap termina quella parte di lavoro per far cessare l'emergenza, ma inizia quella, altrettanto critica, di gestire un impianto incidentato e di andare a rimuovere il combustibile fuso dai reattori. Se fino a qui le cose non sono state semplici, nella fase a medio-lungo termine ci dovremo abituare a tempi lunghi, piccolissimi passi, tante inaspettate variazioni di programma e imprevisti.

Pulizia e gestione del gas in R3

Se mi chiedessero: cosa è successo questa settimana nella centrale incidentata, sarei tentato di rispondere quasi nulla, in realtà ci sono stati alcuni eventi che meritano di essere approfonditi. Innanzitutto la pulizia di una zona del pavimento del reattore 3 ad opera di due robot Quince e che vedete nei due video qui a lato (il link al secondo video). Si tratta delle rotaie incassate nel calcestruzzo su cui è possibile far scivolare un grosso portone che isola il contenimento primario (PCV) e all'interno delle quali si è accumulata della fanghiglia contenente una forte concentrazione di sostanze radioattive. Nell'immagine qui sotto vedete alcuni scatti tratti dai video che meglio rappresentano la situazione.

Nella riga in alto da sinistra a destra notate il "portone" di cui vi parlavo e le operazioni di pulizia, mentre nella seconda riga notate tre particolari della rotaia. Dalla prima immagine si intuisce che il materiale potrebbe provenire da sotto il portone, potrebbe essere una perdita d'olio di uno dei motori, ma non si vede un vero e proprio flusso d'acqua provenire dall'interno del contenimento. E' possibile che vapore acqueo si sia infiltrato sotto il portone e poi si sia condensato nella gronda. Le operazioni di pulizia sono state effettuate con lo scopo di abbattere i valori di rateo di dose nella zona per poter permettere l'accesso agli operatori per l'installazione del sistema di controllo del gas come per il reattore 2. Nell'immagine a lato vedete i valori di rateo di dose rivelato sia prima sia dopo la pulizia. Restano molto elevati, e se non si riuscirà ad ottenere una forte riduzione difficilmente si potrà mandare del personale a lavorare in quella zone. Tenete conto che la zona ad alta dose non è un punto piccolo, isolato e facile da schermare e potrebbero essere necessarie parecchie lastre di piombo per una schermatura effettiva. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di inviare robot a svolgere i lavori di installazione dell'equipaggiamento necessario per il sistema di gestione del gas.

Discussione

Nella discussione seguita (SM) alla pubblicazione di questo articolo è emerso che la causa degli alti livelli di radioattività potrebbe non essere la fanghiglia accumulata nelle rotaie, ma potrebbe provenire direttamente dal nocciolo che si trova oltre il portone e all'interno del vessel di pressione. Mamoru ci ha preparato un video con la ricostruzione tridimensionale del reattore 3 per mettere in evidenza le posizioni relative del portone e del vessel di pressione. In base alle planimetrie che abbiamo a disposizione, il pavimento del primo piano si trova 3.8 metri al di sotto del fondo del vessel di pressione e la superficie esterna del portone si trova a circa 12.8 metri dall'asse verticale del vessel di pressione. Il fondo del PCV, dove eventualmente si potrebbe essere accumulato il corio fuoriuscito dal vessel di pressione si trova da 4 a 7 metri sotto il livello della porta. 

Gestione del gas nel reattore 2 e conseguenze per gli altri

Continua nel frattempo ad operare il sistema per la gestione del gas nel reattore 2. Ricordiamo che lo scopo di questo sistema è quello di rimuovere il gas contenuto all'interno del contenimento primario in modo da ridurre le nuove emissioni di gas e particolato radioattivo e anche di tenere sotto controllo la concentrazione di idrogeno. All'interno del sistema di gestione del gas è stato installato uno strumento per la misura della concentrazione dell'idrogeno che deve rimanere inferiore al 4% in volume per restare sotto il limite dell'infiammabilità. Durante le prime settimane di operazione si è reso necessario aumentare la portata dell'iniezione di azoto per abbassare questa frazione di idrogeno ed ora è stabilmente intorno allo 0.5% in volume.
TEPCO vorrebbe fare un passo in avanti, perché se c'è dell'idrogeno all'interno del PCV questo arriva dal vessel di pressione RPV e per essere sicuri di non avere concentrazioni pericolose di idrogeno vuole procedere all'iniezione di azoto direttamente all'interno del vessel di pressione, ma la cosa potrebbe richiedere tempo per effettuare tutte le necessarie installazioni. Per il momento, come misura altrettanto efficace, stanno optando per l'aumento della frazione di vapore contenuto all'interno e per farlo stanno diminuendo la portata del raffreddamento nei vari reattori. La temperatura misurata sulla parete esterna dei reattori è si aumentata, ma non ancora drasticamente, e solo per il numero 2, l'aumento è stato piuttosto veloce. Per i reattori 2 e 3 viene diminuita la portata del raffreddamento dal circuito di core spray proprio per favorire la generazione di vapore all'interno del vessel. In questo modo, la pressione del vapore dovrebbe spingere l'idrogeno ad uscire dal vessel di pressione (cilindro bianco nell'immagine sopra) e quindi raccolto dal sistema di trattamento per il gas. Per far fronte al possibile aumento della concentrazione di idrogeno nel PCV, è stata aumentata la portata di azoto gassoso in ingresso. Per i reattori 1 e 3, dove ancora non c'è un sistema per il trattamento del gas, ci potremo aspettare un aumento nella fuoriuscita del gas radioattivo. Per il numero 1, questi gas verranno trattati dal sistema di ventilazione/filtro della copertura, mentre per il numero 3 potrebbe esserci un aumento delle emissioni in atmosfera.

Sistemi di raffreddamento e situazione dell'acqua

Una delle attività previste per il medio/lungo termine della roadmap è l'installazione di un sistema di ricircolo dell'acqua per il raffreddamento dei reattori che non necessiti di tutto il sistema di decontaminazione. In questi mesi di funzionamento, il sistema ha rimosso grandi quantità di contaminanti dall'acqua e la nuova acqua che arriva allo stoccaggio presenta concentrazioni di contaminanti decisamente inferiori rispetto all'inizio delle operazioni. Per il futuro si potrebbe considerare di installare un circuito più "breve" in cui l'acqua viene ripescata dagli scantinati, fatta passare per un filtro, eventualmente raffreddata e quindi immediatamente ributtata nei reattori. Al contempo, il sistema per la decontaminazione dell'acqua potrà continuare ad operare sull'acqua stoccata.  In attesa di poter realizzare questo piano, TEPCO sta considerando aggiungendo un'ulteriore linea di iniezione in caso di problemi come potete vedere nel diagramma qui a lato. Quando questo sistema sarà realizzato, oltre ad avere una terza linea indipendente di iniezione per l'acqua di raffreddamento, verrà ulteriormente ampliata la capacità di stoccaggio di acqua pulita.

La situazione del sistema di trattamento dell'acqua contaminata è come al solito ben riassunta nella grafica qui a lato e rilasciata mercoledì scorso. Nella tabella potete vedere come la previsione della scorsa settimana sia stata rispettata nonostante alcuni elementi dei sistemi di rimozione dei sali hanno avuto alcuni malfunzionamenti e l'intero sistema di decontaminazione è stato arrestato per una giornata intera causa manutenzione al trasformatore della linea elettrica che lo alimenta. Durante la settimana sono anche state riparate alcune piccole perdite sulle varie linee di trasferimento, per la maggior parte si è trattato di perdite su linee che trasportano acqua pulita, ma è indicazione di quanto sia importante svolgere attività di manutenzione e di controllo di tutte questi elementi.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine80 15079 13078 64078 900
Acqua nello stoccaggio9 920 10 800 10 92011 860
Totale 90 07089 930 89 56090 760


Le note in piccolo
clicca qui per leggere la lista completa con gli avvenimenti

18/11/2011:
  • Pubblicata una tabella molto interessante con tutti i livelli di radioattività lungo il ciclo di decontaminazione dell'acqua. Vale la pena di essere approfondito
  • Anche a Daiichi ci si prepara per la stagione invernale.
  • Durante il pomeriggio hanno installato una linea addizionale per il raffreddamento del reattore 1 attraverso il core spray. Questa linea non dovrebbe essere messa in funzione, ma preparata in caso di necessità e per aumentare la sicurezza. Contestualmente hanno diminuito la portata del FDW da 7.5 a 5.5 m3/h. Si aspettano un aumento della temperatura del RPV e anche del PCV (fino a 65 gradi nel RPV e 70 nel PCV), ma l'innalzamento non dovrebbe essere repentino e potrebbe persino essere mitigato delle condizioni meteo esterne che si stanno facendo più rigide. Qualora la temperatura dovesse superare gli 80 gradi allora torneranno ad aumentare la portata dell'acqua.
  • Si è chiarito lo scopo della mappatura di dose effettuata all'interno del reattore 3 e immortalata anche dalla serie di tre video. L'idea  è quella di mandare personale ad installare un sistema per la gestione del gas simile a quello utilizzato per il reattore 2, ma i valori di dose sono al momento troppo alti. Ieri è stato inviato un robot per iniziare a pulire, ma ha avuto un problema al braccio meccanico. Verificato il buon funzionamento, oggi 2 robot sono rientrati per continuare a pulire. 
  • Individuata una perdita minima nella linea di iniezione d'emergenza del reattore 1. Programmata sostituzione del tubo.
19/11/2011:
  • Si vedono subito gli effetti della diminuzione della portata (da 7.5 a 5.5 m3/h) sulla temperatura del reattore 1. Guarda i grafici
  • Immagini con il prima e dopo della rimozione dei detriti dalla centrale. (link
  • C'è un problema con il raffreddamento della piscina 3, un filtro intasato o simile ha diminuito l'efficienza del raffreddamento. Adesso stanno utilizzando una seconda torre di raffreddamento per capire di cosa si tratti. 
20/11/2011:
  • Una scossa di assestamento (magnitudo 5.3), non ha provocato altri danni alla centrale. Qui il video.
  • Terminata la pulizia delle rotaie in R3. Adesso si procede alla misura di dose.
  • Arrivato il primo video della terza serie (monitoraggio radiazioni) in lingua Giapponese. 
21/11/2011:
  • Sembra essersi arrestata la salita della temperatura nel reattore 1 (intorno alla quarantina di gradi). Speriamo resti a questo livello. 
  • Iniziano controlli del mare con una barca/gommone telecomandato. 
  • Per effettuare un cambio olio di raffreddamento su un trasformatore, hanno arrestato tutti i sistemi del trattamento acqua. Continua iniezione di acqua usando la riserva accumulata. I sistemi sono stati rimessi in funzione nel pomeriggio.
  • Iniziati i lavori di indagine su una faglia sismica considerata inattiva e che forse è stata attivata dalla scossa del 7 grado dell'11 aprile (link)
  • Hanno iniziato a costruire dei sistemi ridotti per l'iniezione di acqua nei vari reattori. Da quanto scritto non è chiaro di cosa si tratti, potrebbe essere un sistema semplificato di decontaminazione e un circuito molto più piccolo.
  • Iniziato a trasferire l'acqua dal condensatore del vapore al locale turbine dell'unità 3.
      22/11/2011:

      • Hanno pulito la zona ad alto rateo di dose in R3. Non ci sono enormi diminuzioni, ma qualcosa in meno. Difficile progettare di fare entrare a lavorare umani. 
      23/11/2011:
      • Pubblicati 2 video riguardo alle pulizie di ieri (uno e due).
      24/11/2011:
      • Lo stop del sistema di decontaminazione acqua a causa del cambio di linea elettrica, non ha influito sul target previsto per questa settimana. 
      • Previste variazioni per la portata dei raffreddamenti in modo da aumentare il vapore all'interno del PCV e iniettare azoto nel RPV. L'idea è che ci possa essere dell'idrogeno accumulato nel vessel di pressione che è meglio eliminare al più presto.
        25/11/2011:
        • Ecco applicate le variazioni di portata. E' un po' presto per parlare di effetti sulla temperatura che vedremo nei prossimi giorni.
        • Potrebbe esserci un errore nella lettura della pressione del PCV di R1.

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        148 commenti:

        1. grazie toto:-)  alcune foto sul Mainichi News : 8 mesi dopo. http://mdn.mainichi.jp/photospecials/graph/20111122/2.html

          RispondiElimina
        2. Commenterei la foto 3/6, quella della dose misurata lungo la rotaia.Non me ne voglia Egiovanna ma è un altro caso in cui non sono soddisfatto di queste misure. Cerchiamo di interpretarle anche con l'aiuto delle altre fotografie.

          Le dosi sono misurate prima e dopo la pulizia ad una quota di 40cm dalla rotaia. Le dosi dopo la pulizia non sono utilizzabili, se non per il punto 5. Tra l'altro io non le avrei divulgate così. Non so che strumento abbiano usato, ma a quelle dosi non possono usare geiger compensati da alte dosi perchè non sono stabili in risposta. Che siano gli unici strumentini che riescono a montare sui robot per adesso? Ci vuole una camera a ionizzazione direzionale per alte dosi. Già ma quale direzione? Qui sta il fatto.

          Non è la verticale sulla rotaia!

          Si potrebbe pensare che i nostri amici giapponesi volessero misurare la dose sulle rotaie, ma stanno misurando la dose diretta priveniente dalla parete del Vessel. Si vede molto bene nella serie di misure prima della pulizia, misure che decrescono allontanandosi dalla parete (tutte alla medesima quota). Potrebbero aggiungere 1-2 punti anche presso le scalette di accesso a quel piano del reattore (si vedono in figura) tanto per completare il quadro. In quel punto il Vessel dovrebbe essere di spessore tra i 17 e i 20 cm di acciacio e dietro questa barriera forse c'è del combustibile (parzialmente sommerso, sgocciolato, rotto?). Dosi da cavallo in ogni caso.

          La cosa divertente è che si vedono le rotaie e i fanghi  come responsabili, ma quasi sicuramente non lo sono. Dunque, se è così, a nulla serve schermare rotaie e pavimenti ma paradossalmente potrebbe essere più facile intervenire, per il personale, al riparo di un carrellato mobile su rotaie a forma di cilindro (con molto Piombo) che avvicinandosi al Vessel schermerebbe in modo frontale la radiazione che fugge dal vessel stesso.
          Teniamo d'occhio nei prossimi giorni.

          Ciao SM

          RispondiElimina
        3. Mi sono permesso di aggiungere il link alla foto, spero che non te la prendi! 

          Sono sicuro che Egiovanna apprezzerà, perché di fronte ad un buon commento non si può che fare apprezzamenti. 

          Per meglio identificare la posizione in questione riporto l'immagine 3D che mamoru_giappopazzie  ci aveva ricostruito qualche tempo fa. http://4.bp.blogspot.com/-FVrLb736ANA/TcE9MJ0O2EI/AAAAAAAAAnE/jOCSgzz7Wug/s400/R3_1F.png

          Il tunnel rosso è quello che porta le tubature dall'RPV all'edificio turbine (in grigio scuro nell'immagine) e il portone in questione dovrebbe essere poco più in alto rispetto al tunnel. Se non ho capito male, il portone dovrebbe separare il PCV dall'edificio esterno, ovvero quella sezione blu circolare nel disegno di mamoru. 

          Ad essere onesti avevo anch'io abboccato all'origine fangosa della radioattività ambientale, ma la tua osservazione, che potrebbe provenire dal nocciolo, è più che pertinente. In questa seconda immagine http://1.bp.blogspot.com/-76_CpkHDi_E/TbznSG73wvI/AAAAAAAAAmc/ljDBCztPXw0/s1600/Locali_RB3_trasparenza2a.png, attraverso la trasparenza è possibile individuare la posizione dell'RPV rispetto ai piani esterni e così ad occhio direi che il fondo del RPV si trova a metà tra il primo e il secondo piano (mamoru che ha i disegni può magari controllare e correggermi) che potrebbe tornare con la tua ipotesi visto che è verosimile che il combustibile si sia concentrato sul fondo. 

          Restiamo in attesa e magari nel frattempo possiamo chiedere la luna all'ing Mamoru, ovvero una bella ricostruzione video in realtà virtuale in cui ci mostra il primo piano, la parete incriminata, poi noi che entriamo nel PCV e vediamo a che altezza è l'RPV. 

          RispondiElimina
        4. Sorry....no ho capito.....ma quella porta su rotaie è aperta o chiusa?
          perchè se è aperta....cosa ci fa aperta ? la centrale era in funzionamento...(magari si puo' aprire anche nel normale funzionamento )
          e se è chiusa è possibile che le radiazioni passino i 17 20 cm di acciaio e la porta ?

          ora addio mondo crudele.....da domani mi metto a fare il compitino che mi ha dato Toto....se tutto va' bene ci sentiamo a corio estratto :))))))

          RispondiElimina
        5. la porta è chiusa, altrimenti sarebbe sulle rotaie. 

          Quando si parla di schermo, questi sono sempre una riduzione rispetto al flusso di radiazioni in ingresso. Diciamo che tu hai uno schermo che riduce il 99% delle radiazioni incidenti. Se hai 100 "radiazioni" solo una ne passa, se ne hai 100 milioni, ne passa un milione. 

          Non tutte le radiazioni sono facilmente schermabili. Per le alfa basta un foglio di carta o qualche cm di aria, per le beta basta qualche cm di acqua, per i gamma serve il piombo, tanto più spesso tanto più energetico è il gamma emesso. All'interno del combustibile hai una combinazione di tutti questi emettitori, ma quelli che hanno più peso fuori dal vessel sono i gamma di alta energia. 

          ps. non ti ammazzare di numeri, fanne un po' alla volta se no ti viene la nausea...!

          RispondiElimina
        6. quindi i 17 20 cm di acciaio e lo spessore della porta non bastano a schermare del tutto....

          cosa cè li dietro ?....l'inferno ? :)))))

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        7. se l'ipotesi di @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd che sembra ragionevole è vera, c'è una buona frazione di dose che non viene fermata. E sul fatto che lì dentro sia l'inferno, la risposta è sì!

          RispondiElimina
        8.  SM è gia' un paio di volte che fa' delle ipotesi e c'azzecca...quindi piu' che  ipotesi mi sembra che da migliaia di km dal giappone dia delle belle indicazioni .
          E sinceramente mi sembra un po' piu'  bravo di "qualche" ingegnere/fisico/ della TEPCO 

          RispondiElimina
        9. toto @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd 
          Perché continuate a tirarmi in ballo? Me ne sto mutina come un pesce...
          E' chiaro però che qualcosa non va,  nel famigerato link prima della pulizia i numeri sono unici e dopo la pulizia oscillano da un minimo a un massimo addirittura superiore ai valori after.

          Pare che il cesio abbia coperto tutto il Giappone
          http://ajw.asahi.com/article/0311disaster/fukushima/AJ201111260001

          RispondiElimina
        10. Senza alzare un polverone...... capisco che il cesio ricaduto sia a livelli innoqui (cito le parole della scienza ma non il mio pensiero)
          Ma leggendo l'articolo mi è venuto un dubbio.....le misurazioni che danno....tipo nella prefettura xxxxxx sono stati rilevati xxx microsv/h e la dose arriva a 1 millisievert anno fissato come soglia di legge....le misurazioni sopra sono una media? cioe' in tutta la prefettura xxxxxxx ci saranno zone piu colpite e meno colpite suppongo

          RispondiElimina
        11. Oh bella, e lo chiedi a me? Comunque ad Ibaraki che è nella zona verde l'esposizione e di mSv l'anno, quindi accettabile a questo punto direi. Mi incuriosisce la frase The survey covered the cumulative densities of radioactive substances in dust that fell into receptacles during the four months from March through June.
           I "ricettacoli" saranno mica quegli scodelloni che usa la Tepco per raccogliere le polveri disperse nell'aria?Tu piuttosto sei incorreggibile... Dietro la porta potrebbe esserci l'inferno e che cosa  commenti ?MI PIACE !!! :)

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        12. tutto cio che dici tu Gio ci piace ..............what else??? ;.) Giovanna for president ;.)

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        13. Quando hai una lettura ballerina come quella del dopo-pulizia puoi fare tre cose:
          1) lasci lavorare lo strumento annotando il min e il max misurati e riporti quelli
          2) misuri per 1 minuto con letture ripeture a 2-3 secondi esatti e poi fai la media aritmetica
          3) vai a prendere lo strumento giusto.
          Non sto a tediarti con i dettagli di funzionamento di uno strumento più idoneo a quel lavoro ma sono sicuro che la tepco lo farà se lo riterrà utile.
          In ogni caso presentare i dati in quel modo non è carino. Posso dire "NON MI PIACE??"
          SM

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        14. Supponi bene. Più o meno si tratta del famoso pollo quotidiano in media per tutti gli italiani :)

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        15. guarda a me capita di vedere valori così ballerini quando facciamo misure di dose a contatto di campioni irraggiati. Questi sono molto piccoli (moneta da due euro) e la misura ci deve solo dare un'indicazione su come maneggiarla. Per fare questa misura i nostri tecnici di radioprotezione usano il teletector, che è una sonda telescopica a cui è collegato uno strumento per la misura. In realtà le sonde sono due, una che va da 0 a 10 milliSv/h e l'altra che copre il range fino a 10 Sv/h. 

          In genere la prima misura la fanno con la sonda a basso range e se il campione supera i 10 milliSv/h allora vedi esattamente che segna un valore di poco superiore a 10 (diciamo 12 o 13) e poi torna ad un valore molto basso tipo 1 o 2 milliSv. La cosa si ripete fino a quando il tecnico seleziona l'altra sonda e ripete la misura e il valore si stabilizza (metti 50 milliSv/h). Per le sorgenti molto piccole (non è il caso di questo portone) avere una misura stabile è molto difficile, perché anche piccoli spostamenti della sonda (tieni conto che magari la stai reggendo da uno o due metri di distanza) possono cambiare di molto il risultato. 

          RispondiElimina
        16. Ti riferisce ai pentoloni tipo quello che avevamo pubblicato tempo fa? 
          https://lh4.googleusercontent.com/-uds9Mtcd2GE/TlSGEjFFSlI/AAAAAAAAFaQ/nK1-qHD0jRk/s800/dust-sampling.jpg

          No credo siano molto più semplici raccoglitori di pulviscolo.

          RispondiElimina
        17. In risposta a questo commento di @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd 

          Ti posso assicurare, o meglio TEPCO ci conferma che si tratta del primo piano del reattore 3. Secondo la tradizione Giapponese il primo piano è quello che noi chiamiamo pian terreno. Per il momento vi rimando alla ricostruzione 3D del reattore http://unico-lab.blogspot.com/2011/05/ricostruzione-3d-dellunita-3.html nella speranza che @mamoru_giappopazzie ci dia una mano con le planimetrie. 

          RispondiElimina
        18. il discorso della media è verissimo e purtroppo è uno dei limiti intrinseci nella valutazione degli effetti delle basse dosi. 

          se vogliamo essere precisi, a meno di voler studiare gli effetti derivanti dal cesio di per sé, bisognerebbe tenere conto della dose totale (naturale + incidente) che anche quella ha forti variazioni geografiche e anche su scale limitate.

          RispondiElimina
        19. :) Movimento un po' il blog ......e ti faccio scervellare per darmi una risposta :)))

          RispondiElimina
        20. Sì è lui, uno schianto con la sua cordicella annodata al manico...:)

          RispondiElimina
        21. Rimane il fatto che nella prima misurazione non hanno avuto oscillazioni, o hanno fatto la media come dici tu oppure non ce le hanno riferite. In ogni caso NON PIACE A NESSUNO.

          RispondiElimina
        22. il filmato e' pronto, dove lo metto adesso? :D

          RispondiElimina
        23. Dunque sembra che siamo sotto al piano del Vessel. Più in basso di quanto pensassi.

          In Visita a Caorso (impianto BWR simile ma con il contenitore Mark II al posto del Mark I del reattore n.3) ricordo che mi fecero entrare attraverso un simile portone e ci si trovava sotto il vessel. Si poteva vedere il sistema di barre di controllo che si inserivano da sotto nel vessel stesso. Era zona a permanenza limitata anche dopo 20 anni che l'impianto era spento :/

          Se è lo stesso punto che vediamo in quella foto almeno abbiamo capito una cosa in più :)
          SM

          RispondiElimina
        24. Interessante
          http://www3.nhk.or.jp/daily/english/20111127_06.html
          La riduzione di volume è importantissima
          SM

          RispondiElimina
        25. in attesa di uppare il filmato confermo che il pavimento del 1F pare essere a 3.8m sotto il RPV,con l'esterno della porta a una 12.8 metri dall'asse del RPV.

           +/-10%. =)

          RispondiElimina
        26. grandissimo! La migliore soluzione sarebbe metterlo su youtube, se tu hai un account, altrimenti possiamo usare il mio. Resto in attesa... 

          RispondiElimina
        27. dici che si potrà forse usare anche per il decommissioning degli impianti? 

          RispondiElimina
        28. Perfetto, dunque è lo stanzino sotto il Vessel. Mi viene in mente un film "Non aprite quella porta".
          Ciao SM

          RispondiElimina
        29. Per il decommissioning già si fanno da lungo tempo ma anche con altre tecniche. Ho visto fare da operatori del settore le pizze con la supercompattazione.
          Pressa esagerata e un fusto da 200 litri diventa una pizza :)

          RispondiElimina
        30. Zona a permanenza limitata dopo 20 anni di arresto e quanti di attività? Immagino che non ci fosse nemmeno combustibile caricato...

          ecco spiegato l'inferno...

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        31. a me ha impressionato il sistema per la "sabbiatura". Per chi non lo conoscesse, è un sistema in cui ai pezzi metallici provenienti da reattori disattivati viene rimosso uno strato superficiale, quello che è verosimilmente contaminato e attivato. E' praticamente un'enorme lavatrice in cui al posto dell'acqua viene sparata una polvere sottilissima.

          L'ho vista in funzione al nostro centro (su pezzi già puliti) ed è spettacolare.

          RispondiElimina
        32. tranquillo adesso lo incorporo nel post

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        33. toto passami un link che blogspot me lo ha compresso di brutto, saranno 6mb circa

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        34. piazzolo su box net che poi ci penso io.

          RispondiElimina
        35. intanto, posso dire che è fantastico

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        36. domanda: il pavimento del primo piano a che altezza si trova rispetto al fondo del piano inferiore. Mi spiego se il corio uscito dal vessel di pressione si fosse accumulato sul fondo del PCV a che profondità si trova rispetto al piano della porta?

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        37. Dai 4 ai 7 metri, dipende dove e' la gettata sul fondo interno del PCV. Da li' 6~9 metri di mat in calcestruzzo pesante prima di uscire dall'edificio.

          Preferisco stare largo perche' i costruttivi  veri e propri del R3 non li ho visti e gli schemi che girano non sono affidabili dal punto di vista dimensionale per quella zona.

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        38. ho caricato il video sul tubo, per il momento è unlisted, lo metto pubblico solo se me ne dai il permesso. in privato ti mando il link così se lo vuoi embeddare anche tu da qualche parte.

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        39. Grazie alle osservazioni di @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd e al lavoro di mamoru_giappopazzie, ho aggiunto un paragrafo all'articolo con l'ipotesi di provenienza delle radiazioni nella zona del portone, alcune quote relative al nocciolo e anche il video con la ricostruzione grafica.
          http://unico-lab.blogspot.com/2011/11/gestione-dellidrogeno-nei-reattori.html#discussione

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        40. Visto che come hobby restauro moto..... dovrei farti sabbiare qualche pezzetto :))))

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        41. sotto il vessel c'è un grosso spazio vuoto (come dice mamoru_giappopazzie da 4 a 7 metri di altezza) nel mezzo della ciambella di soppressione. Hanno provato ad allagare la DW del numero 1, poi però avevano rinunciato forse perché erano troppe le perdite.

          Per il 3 e anche per il 2 non si può escludere ci sia acqua nella DW, ma non è chiaro quanta sia. L'acqua viene buttata nell'RPV e poi esce o come vapore o in fase liquida nella drywell.

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        42. ho fatto la domanda prima di vedere il video....... che reputo un'ottimo lavoro...semplice chiaro e ben fatto....grazie Mamoru 

          RispondiElimina
        43. Tornando al discorso sotto...... sarebbe importante vedere all'interno di quella "porta" per capire effettivamente che è successo .
          A chernobyl so' che hanno forato una parete...e inserito una telecamera.....qui non è possibile farlo?
          La tecnologia esiste gia'.....una sorta di Jumbo in miniatura e semplicissime telecamere 

          RispondiElimina
        44. credo che al momento non sia ancora possibile. vorrebbe dire mandare un paio di operatori in tuta con l'autorespiratore a fare il buco, non ho idea del tempo necessario, ma sicuro troppo per quei ratei di dose (ammesso che non si riesca a schermarli).

          forse allo scopo potrebbero venire utili altre penetrazioni esistenti. di preciso non so dove siano, ma di sicuro ce ne sono e potrebbero venire utilizzate per questo motivo. 

          RispondiElimina
        45. Caspita Mamoru,
          che bel video che hai realizzato, complimenti. Adesso è perfettamente chiaro dove si trova quel punto. E' proprio lo stanzino di cui parlo sotto.

          Si sa quale lavoro dovrebbero andare a fare li sotto?
          SM

          RispondiElimina
        46. Come dice AnonimaFrancese , la forza dell'unico-lab è la multidisciplinarietà! Ognuno ci mette il suo contributo!

          Avevo capito che dovevano lavorare in quella zona per installare il sistema per la gestione del gas, non credo debbano aprire quella porta.

          RispondiElimina
        47. Odierna conferenza stampa Tepco
          http://fukushima-diary.com/2011/11/temperature-has-gone-over-scale-at-reactor-2/

          Complimenti e grazie  a mamoru_giappopazzie , finalmente una ricostruzione chiara anche per una testona come me, e sì che ne abbiamo visti di disegni e disegnucci, ma la posizione del vessel rispetto ai piani mi era sempre rimasta un'incognita 

          RispondiElimina
        48. Eccovi la curiosità della domenica
           http://injapan.gaijinpot.com/2011/11/17/unique-vending-machines-in-japan/ ( la sorpresa  è in fondo)

          PS. Ho cambiato la  fotina perché avevo freddo

          RispondiElimina
        49. Non ricordo se abbiamo segnalato la prossima formazione di un'agenzia per il benessere dei residenti
          http://www.yomiuri.co.jp/dy/national/T111124005522.htm
          punti che non mi piacciono
           
          1. L'entità gestirà anche le cause intentate contro il governo
          2. Avrà giurisdizione sul risarcimento di malattie legate alle radiazioni ma finora No specific health damage arising from radiation leaks at the Fukushima nuclear plant has been confirmed, quindi... 

          Per chi come me non sapesse nulla della sindrome di Minamata
          http://en.wikipedia.org/wiki/Minamata_disease

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        50. sei troppo carina Giovanna su questa foto ;.) ma dove l'hai scattata???? 

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        51. Sul balcone di casa, per fortuna non troppo da vicino, così non si vedono le rughe!

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        52. Interessante segnalazione. Ecco quello che c'è scritto sul bollettino di TEPCO

          * As of 5:00 pm on November 26, the indicator of the gas temperature of Suppression Chamber of Unit 2 read 52.7°C, but at 11:00 pm on the day we confirmed that it read "Overscaled" (digital recorder). Then, as of 5:00 am on November 27, it read 102.6°C. Though the readings were not stable, as there were no significant changes or variations in the temperatures of the same types of 2 thermometers and the pool water in Suppression Chamber, we have been investigating the causes for this event including the possibility of malfunction of the measuring instruments.

          * The indicator for the inside of the Primary Containment Vessel (Drywell) of Unit 2 (base line temperature of the air conditioning unit, local cooling equipment) read 78.2°C as of 5:00 am on November 27 but at 6:50 am on the day it was confirmed that it read approximately 84°C, increasing in a staircase pattern. On the other hand, it was also confirmed that the temperature changes of the bottom of the Reactor Pressure Vessel and the water in the pool of the Suppression Chamber were smaller than that of the inside of the Primary Containment Vessel (Drywell) and that there was no significant change in the temperature.  Now we have been decreasing the flow rate of water injection as shown in  the below and therefore it is expected that the temperature inside the  Primary Containment Vessel will rise, but, as the line of which temperature rose in a staircase pattern was only one line of the five lines and the rest of the lines did not show the same changes, we have been investigating the causes for this event, including the possibility of malfunction of the measuring instruments. We will continue to monitor the temperatures.


          Riassumendo. Un termomemetro della S/C del reattore 2 ha cominciato a segnare temperature alta a partire da ieri sera e oggi continua ad essere oscillante. Dovrebbero esserci altri due termometri nello stesso sistema e non hanno segnato nulla di strano.

          Un altro termometro nella D/W ha iniziato a mostrare uno strano comportamento, con una crescita a scalini indicazione di qualcosa che non funziona. L'aumento della temperatura è legato all'aumento anche nel RPV (grafico).

          Per il momento non griderei allo scandalo e nemmeno che ci stanno nascondendo qualcosa, però va sicuramente monitorata la situazione per capire se si tratta di uno o due termometri rotti, o qualcosa di diverso.

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        53. chissà quante monetine ci vogliono!

          se hai freddo tu, pensa a noi!

          RispondiElimina
        54. mamoru_giappopazzie complimenti a questo tuo bellissimo lavoro....:-) pensa se fossi anche più garbato e comprensivo  oltre che  essere bravo ;-) saresti da premio ;.)  perché nessuno mette in dubbio le tue qualità ...ma solo il modo in cui dici le cose....e mia nonna (che si è fatta 2  anni di deportazione, il che non è poco) mi diceva sempre quando ero piccola: ( una grande verità a parere mio)...."se sei convinto di ciò che dici, non hai nessuna necessità ne di convincere nessuno altro ne di dirlo con arroganza" -------

          RispondiElimina
        55. eh cara Egiovanna  il problema della presenza di mercurio è un bel guaio.........;;-(l'equipe oncologica che si si occupa di malattie come la mia ossia auto-immune richiede  come prima cosa la sostituzione degli amalgami composti di mercurio  dalle  otturazioni ritenendogli responsabili di molte patologie....!

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        56. va beh ma queste fotine sono cosi piccine che non ti riconoscerei per strada sai.......??? ;.( 

          RispondiElimina
        57. va beh ma queste fotine sono cosi piccine che non ti riconoscerei per strada sai.......??? ;.( 

          RispondiElimina
        58. Beh il sito è quello che è, ma è l'unico che riferisce della conferenza stampa e c'è anche il video, purtroppo in giapponese.

          RispondiElimina
        59. to'....mi piace anche questo ahahahhahaha

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        60. Ste era a te che era simpatico l'imperatore se ricordo bene?  beh sta meglio pare .....-) http://japon.aujourdhuilemonde.com/lempereur-japonais-soigne-pour-une-pneumonie-sort-de-lhopital

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        61. porca miseria Ste...ci sei andato pesante stasera eh con i "mi piace" !!!!!!!!!!!! ,-)))))

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        62. il sito riporta il bollettino di TEPCO interpretato con un filo di suspence... In effetti due termometri che si guastano ad un giorno di distanza potrebbero suonare strano, ma i sintomi che hanno descritto e il fatto che gli altri funzionano e sono uniformi nella risposta è consolante.

          Cmq molto importante da tenere sotto osservazione :)

          RispondiElimina
        63. Veramente no' :)
          Per il semplice fatto che non amo nessun politicante/reale o religioso

          RispondiElimina
        64. No'...cosi'...... se volete anche che vi prepari un caffè o un thè...ditemelo..... cosi' potete continuare a fare salotto :))))))))))))))))))))))

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        65. alla bisogna, l'unico-lab da laboratorio si trasforma in caffé di persone uniche!

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        66. forse era Mago G allora? chissà che fine ha fatto??? 

          RispondiElimina
        67. Aggiornamento sui sensori guasti. Entrambi sono stati controllati per quanto possibile e apparentemente non si è manifestato nessun guasto evidente. Stanno pensando che ci possa essere un problema sulla linea di trasmissione dell'informazione. Sono un po' evasivi nel presentare la situazione, ma temo non abbiamo molte altre informazioni da aggiungere. Quello che sanno è che altri sensori vicini stanno continuando a segnare le medesime temperature.

          Intanto continuano a salire, chi più chi meno, le temperature degli RPV.
          http://www.grafici-reattori.tk/temp-rpv.html

          RispondiElimina
        68. all'interno del numero 4 . http://www.youtube.com/watch?v=CgD2yKSd2ao&feature=youtu.be

          RispondiElimina
        69. Per coloro che sono abbonati al Nationalgeographic....il numero di Dicembre si occupa di Fukushima con diverse foto....http://ngm.nationalgeographic.com/2011/12/japan-nuclear-zone/inside-fukushima

          RispondiElimina
        70. questo sito si potrà avverare importante se uno volesse controllare le statistiche di salute dei Giapponesi o controllare o confrontare  i picchi di gastroenterite, influenze, malattie infettivi in generale e anche fare i raffronti con il decennio appena trascorso..,http://idsc.nih.go.jp/index.html

          RispondiElimina
        71. terremo conto, anche se, credo, che le malattie infettive in generale non siano così affette da radiazioni.

          RispondiElimina
        72.  era soltanto  per spiegare a grandi linee come era fatto il sito..;.))) 

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        73. molto bello, aggiunto subito alla nostra playlist!

          RispondiElimina
        74. La versione della NHK sul capo centrale che va in ospedale per motivi di salute
          http://www3.nhk.or.jp/daily/english/20111128_27.html

          Mi ha colpito la frase:
          "He added that when he saw the hydrogen explosions at the Number 1 and 3
          reactors, and when his team was unable to pump water into the Number 2
          reactor, he thought it was the end."
          Penso sia stato lui a decidere di far abbattere il pannello nella parte alta del reattore n.2 per prevenire l'accumulo di idrogeno anche li. Umanamente gli sono vicino :)
          SM

          RispondiElimina
        75. Devastante! Difficile dire da che parte iniziare solo per ripristinare il carroponte sopra la piscina per tirare fuori gli elementi di combustibele. Mancano perfino i pilastrui di appoggio.
          SM

          RispondiElimina
        76. @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd
          Per R4 il carroponte superiore e' ancora in piedi e i suoi binari sembrano aver retto, chi riprende ci passa sotto a 0:41 (si vede il gancio di sollevamento giallo verde), da altre foto che giravano mesi fa si vedeva bene.
          Quello di refuelling probabilmente e' inservibile visto il casino sul piano.

          Per gli altri
          Da notare che il piscinone e' la parte superiore del reattore (vuoto) con il coperchio giallo del RPV in bella mostra.

          RispondiElimina
        77. Pare siano arrivati alla conclusione che il rumore di esplosione del R2 che sentirono a marzo, non provenisse da R2, ma da R4. E che in qualche modo gli elementi radioattivi abbiano trovato il modo di lasciare il PCV di R2

          http://www3.nhk.or.jp/news/html/20111129/t10014266071000.html

          RispondiElimina
        78. in entrambi i casi, sia un male radioindotto, oppure no, è un grosso colpo per il morale dei lavoratori e una forte scossa per la popolazione, specie la più colpita. Lui di dose potrebbe averne presa un bel po', ma come lui sicuramente anche qualcuno d'altro e questi staranno facendo gli scongiuri. ripeto, indipendentemente dall'origine della malattia.

          RispondiElimina
        79. caspita è una teoria piuttosto "rivoluzionaria", sono curioso di leggere i dettagli, perché di fatto cambierebbe molte cose. A quel punto, se non c'è stata esplosione al numero 2, la fuoriuscita di liquido di raffreddamento potrebbe essere stata causa da danni legati al terremoto. La mia è solo una speculazione.

          RispondiElimina
        80. be....una cosa positiva è che si riesce ad arrivare di persona a bordo piscina.....quindi le radiazioni non sono cosi elevate... ora si puo intervenire manualmente.....avendo raggiunto questo traguardo si puo' dire che la piscina del 4...a parte danni strutturali....sia sotto controllo?

          RispondiElimina
        81. Buongiorno a tutti!

          Qualche notizia:

          - Per gli interessati agli hotspot, quello di Kashiwa (Chiba) di cui si era parlato largamente e che vedete una rappresentazione schematica nella foto http://2.bp.blogspot.com/-Igzqg38RrSs/Tq7rB62qrWI/AAAAAAAAAqw/qyUFJkVugKU/s320/DY20111028105521023L0.jpg arriva la conferma della provenienza da Fukushima. Si tratta di una zona di 1 metro di raggio, con dose di 4 microSv/h ad un 1 metro dal suolo e circa 450 kBq/kg di radio cesio nel suolo.
          http://www.japantoday.com/category/national/view/radiation-hotspot-in-chiba-linked-to-fukushima?utm_source=unico_lab&utm_medium=link&utm_campaign=unico_lab

          - Continua la salita delle temperature negli RPV, niente di preoccupante e come da programma. Mi domando quando verrà pronto il sistema per iniezione di azoto nel RPV e di quanto sono aumentate le emissioni.
          http://www.grafici-reattori.tk/

          - Lo scarno annuncio con cui TEPCO parla del cambio alla direzione della centrale di Fukushima. Ovviamente la privacy innanzitutto. La mia domanda provocatoria per stimolare la discussione: cambierebbe qualcosa se TEPCO avesse comunicato il tipo di malattia e la dosimetria personale?
          http://www.tepco.co.jp/en/press/corp-com/release/11112803-e.html

          - Tra poche ore dovrebbe arrivare un post di approfondimento sulla misura delle nuove emissioni. Se volete, cercatelo in home page (poi tornerò, se riesco torno a mettere il link).

          - Articolo su Le Scienze riguardo l'ipotesi di ormesi come suggerita da Calabresi, lo stesso che mise in dubbio l'assegnazione dei premi Nobel. Varrebbe forse la pena fare un post ancillare, in cui spieghiamo il differente approccio e su cosa si basano le tre diverse estrapolazioni: LNT, ormesi e supralineare. @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd, tu hai un qualche link a modelii supralineari che posso leggere per documentarmi in merito? 
          http://www.lescienze.it/news/2011/11/22/news/radioprotezione_il_livello_pi_basso_necessariamente_il_migliore_-681802/

          RispondiElimina
        82. Gio scusa, non mi sono spiegato bene. Non mettevo in dubbio l'esplosione al 4 assolutamente, ma il fatto che non ci sarebbe stata al 2.
          Le ricostruzioni precedenti parlano di un rumore sordo nei pressi del 2 a cui e' seguito un forte innalzamento di radioattivita' nel sito e che ha causato l'evacuazione di tutto il personale non necessario. Al loro rientro hanno trovato il 4 danneggiato.
          Si pensava a due eventi separati che invece potrebbero essere correlati. In tal caso resterebbe da spiegare la perdita di contenimento al 2.

          RispondiElimina
        83. La piscina è ispezionabile a quanto vedo, quanto tutto è bene sott'acqua ti ci puoi anche affacciare e farti una bella osservazione con binocolo per vedere i danni. Manca una lettura di dose in quel punto ma non mi aspetto che sia proprio un percorso della salute. Diciamo che è accessibile.

          La piscina del R4 non è sotto controllo caro Stefaniste. Bisogna assicurarsi che regga strutturalmente per i prossimi mesi/anni dopo i rinforzi fatti e deve essere operativa la grù per estrarre gli elementi stessi.
          A proposito di grù, in risposta a Mamoru: grazie ho visto il gancio nel filmato e confermo che è ancora in piedi. Però bisogna vedere se è utilizzabile. A Caorso la grù è polare, qui gli edifici sono a pianta rettangolare, potrebbe essere a X-Y e bisogna vedere se è ancora utilizzabile.

          Tra l'altro vale la pena di ricordare una cosa. Le pareti del piano 5 e il tetto, di progetto, sono stati pensati per cedere verso l'esterno ad una deflagrazione. Sembra una cosa strana ma è previsto che una tale deflagrazione aiuti ad evitare danni più seri ai componenti interni. Mi sembra di ricordare che il carro ponte sia proprio uno di quei componenti che si sarebbero dovuti salvare in questa evenienza. Forse che le esplosioni al 4 siano state oltre il previsto? Sicuramente lo sono state per il n.1 e soprattutto per il n.3.

          Senza carroponte li dentro non muovi niente, forse con grù esterne ma diventa tutto più difficile.
          SM

          RispondiElimina
        84. Mamma mia, l'ormesi ritorna!

          Guarda toto, l'ormesi ha così tanta documentazione da leggere che non basterebbe una vita intera. Alcuni li ho letti e i dati scientifici sono a disposizione. La ICRP però continua a rigettarla insistendo sulla LNT  + principio ALARA.

          Io penso che non sia utile parlare di ormesi in un contesto in cui si parla di gestione di una emergenza nucleare come Fukushima, allo stesso modo in cui non si dovrebbe speculare su nuove politiche energetiche in relazione a questo incidente.
          SM

          RispondiElimina
        85. la mia idea era di presentare i tre modelli maggiori che cercano di estrapolare gli effetti dalle alte dosi alle basse dosi...

          ma ok, capisco la pericolosità di questo campo minato!

          RispondiElimina
        86. http://www3.nhk.or.jp/daily/english/20111129_11.html

          RispondiElimina
        87. allora sono quasi un veggente.

          la somma dell'articolo che hai citato con quest'altro http://www3.nhk.or.jp/daily/english/20111129_10.html ci dicono proprio che se l'esplosione è stata solo al 4, diventa ancora più importante capire che tipo di danno ha subito il numero 2.

          RispondiElimina
        88. SM qui trovi alcune immagini sul R3 e in fondo al post su R4 dove si vede il carroponte

          http://giappopazzie.blogspot.com/2011/05/post-tecnico-4-approfondimento-sulla.html

          Quello del R3 e' collassato sul piano tecnico e i pilastri sono esplosi all'esterno, la sua posizione era grossomodo sulla verticale del RPV.

          Quandto a R4 sono d' accordo sull'integrita' da verificare, infatti i binari potrebbero essersi deformati rendendo lo scorrimento difficile o peggio.
          A questo punto, a mio modesto parere, la soluzione migliore sarebbe quella di una struttura attorno all'edificio sulla falsa riga di quanto fatto con R1, ma con l'aggiunta di una serie di binari per carroponte nella parte superiore, a quel punto , sgombrare tutto il piano e smantellare la piscina potrebbe essere piu' facile.

          Domanda: di solito gli assembly come vengono caricati nei cask? Vengono immersi pure loro nella piscina Dello spent fuel? E infine come vengono portati fuori dall'edificio? C'e' un montacarichi di servizio?

          RispondiElimina
        89. Per Mamoru.
          Ogni tanto nei post manca la casellina del (Rispondi), così apro un thread nuovo.

          Guarda, è la prima volta che ci si trova a gestire edifici nucleari disastrati in questo modo. Francamente neppure gli ingegneri nucleari adesso hanno qualcosa di più che idee sul come fare. Saremo qui ad osservarli :)
          A TMI dove tutto sembrava difficile, in fin dei conti era tutto facile perchè l'edificio era integro ...

          Secondo me lo step irrinunciabile per cominciare a movimentare combustibile è quello del ripristino dell'edificio di contenimento esterno, non solo il carroponte. Forse solo il R2 lo ha mantenuto quasi integro. Non basta una copertura tipo quella appena fatta per il n.1. Sul come fare questo non ho idea, posso azzardare un primo sgombero materiali con grù dall'esterno seguito dalla gettata per nuovo edificio che contenga completamente il precedente, con i suoi servizi e sicurezze. Quando hai fatto questo (magari le piscine le copri in modo stabile appena possibile), con le sue sicurezze di barriera (depressione d'aria, resistenza, etc...) puoi pensare di movimentare gli elementi dalle piscine. Non fare questo non credo sia autorizzabile dalla NISA. Quegli elementi sono sicuramente compromessi, non puoi movimentarli a cielo aperto, neppure lavorando sotto battente d'acqua. Nuovi rilasci sarebbero non solo possibili ma molto probabili. Appena li tocchi potrebbero spaccarsi.

          Quanto all'aprire il vessel ... peggio ancora, credimi. Bisogna prima ripristinare l'edificio esterno. Se penso ai danari per queste operazioni e moltiplico per 4 reattori ... poveri giapponesi. In compenso si faranno un'esperienza unica che potranno rivendere quando inizieranno i decommissioning dei reattori di gen I e II. Anzi, tutto il mondo avrà da imparare da questo lavoro, è frontiera.

          La movimentazione degli elementi avviene con i cask per schermare la dose e proteggere gli elementi in caso di caduta. I cask (pesantissimi) impegnano per benino i carroponte, sono contenitori certificati in caso di caduta, per tenuta, etc. Quelli più nuovi hanno anche gli smorzatori inerziali che sono flange che si piegano alleggerendo gli scossoni all'interno. Quando il tetto dell'edificio è presente (ok, non infieriamo), i cask escono dal basso (porte carraie al piano di campagna) e quindi vanno calati in piscina per caricarli, alzati e fatti scendere come un ascensore sino a quota di campagna. Da lì escono su gomma o su rotaia.
          Dentro un cask possono essere alloggiati "alcuni" elementi. Tirarne fuori 1500 dalla piscina del R4 non sarà cosa breve.

          Ce n'è da far diventare esperti i nostri nipotini ...
          SM

          RispondiElimina
        90. Guarda, non è per sottrarmi. Questo articolo potrebbe bastare allo scopo.
          http://www.yomiuri.co.jp/adv/wol/dy/opinion/earthquake_110502.htm
          Capitoletto:Impact of radiation on the body: No need to fear low dose exposure

          Il problema dell'ormesi è questo. Ci sono alcune evidenze non spiegabili altrimenti ma rimane tutta da dimostrare e non si può farlo per gli stessi motivi per cui non puoi dimostrare al di fuori di ogni dubbio la validità del LNT. Gli ingegneri la vorrebbero usare per lavorare in santa pace. Noi fisici ed esperti qualificati non glielo lasciamo fare :)
          Personalmente poi ho sempre evitato di infilarmi in filosofeggiamenti radioprotezionistici, non mi appassionano.

          Il LNT e il metodo ALARA sono uno strumento per pianificare le pratiche di lavoro in condizioni di lavoro normali. Non devi usarlo al di fuori del suo contesto. Il LNT ha un vantaggio incredibile, che le dosi si sommano direttamente e si contabilizzano nel tempo. Questa è la ragione principale del suo impiego.

          SM

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        91. (il fatto che manchi il tasto rispondi è perché per comodità di lettura ho settato un numero massimo di indent)

          quindi tu saresti per la costruzione di un edificio ex-novo intorno all'edificio. mi piacerebbe capire bene le caratteristiche di tenuta della copertura di R1 per valutarne l'efficacia in caso di movimentazione e di rilascio da elementi di combustibile danneggiati.

          RispondiElimina
        92. Aggiornamento importante:

          finita l'installazione dei sistemi per l'iniezione dell'idrogeno negli RPV per i reattori 1 e 2; si sta terminando per il reattore 3. A questo punto si potrebbe riprendere ad aumentare la portata del raffreddamento, se lo ritengono opportuno.

          RispondiElimina
        93. Effettivamente ho commentato in modo troppo sintetico e provo a spegarmi meglio.

          1) Sulla proposta della struttura esterna tipo R1 e' chiaro che le operazioni di manipolazione del combustibile non possano essere fatte in aria libera, quelle di rimozione dei detriti ad esse propedeutiche si.
          In questa ottica mi pareva uno spreco  mettere insieme una struttura metallica autoportante senza avere la possibilita' di metterci in cima un carroponte che da' una serie di vantaggi: piu' stabilita' rispetto alle gru, possibilita' di operazioni unmanned con comando da remoto e versatilita' negli impieghi possibili (monitoraggio e manipolazione).
          Secondariamente la struttura cosi' costruita avrebbe poi potuto fare da appoggio per delle ipotetiche casseforme  per le gettate di calcestruzzo attorno. Comunque vedranno i risultati di quanto fatto con R1 e poi penseranno se e in che modo ripetere l'investimento per gli altri reattori. Personalmente, giacche' c'erano (tanti) soldi da spendere avrei predisposto la cosa, (semplificando) sono lavori di carpenteria pesante che si pagano un tot a chilo e magari avere unafeature in piu' poteva tornare utile.

          Ovvio che per operazioni di altra natura su RPV etc richiedono la costruzione di un contro edificio che inglobi gli attuali relitti.

          2) sulla movimentazione degli assembly la domanda era molto piu' banale: mi chiedevo fisicamente come viene fattal'operazione nonche' come e dove vengono movimentati i cask sul piano tecnico.
          Perche' dalle planimetrie semplificate non vedevo un montacarichi in grado di portare via roba lunga piu' di 5 metri.

          3) Da quanto ho capito un cask a dissipazione passiva puo' essere utilizzato solo dopo un certo periodo passato in vasca a raffreddare, in un mio recente post avevo individuato i cask usati in passato nella centrale, gli NFT-32B di questa ditta giapponese: teoricamente portano 32 assembly cad. quindi, ammesso che si possano impiegare in futuro, si parla di almeno una cinquantina solo per R4. il che non mi pare poco.

          http://3.bp.blogspot.com/-IZRKNNaYfEg/TpCxqqlAtRI/AAAAAAAAApk/jjI07RjTwfE/s1600/%25E5%258E%259F%25E7%2587%2583%25E8%25BC%25B8%25E9%2580%2581%25E6%25A0%25AA%25E5%25BC%258F%25E4%25BC%259A%25E7%25A4%25BE%25E3%2580%2580%25E8%25BC%25B8%25E9%2580%2581%25E5%25AE%25B9%25E5%2599%25A8.png

          RispondiElimina
        94. A proposito di farloccate giornalistiche, incredibili i punti di contatto tra come report ha trattato cellulari e campi vari (elettrici, magnetici, elettromagnetici a scelta) e le polemiche sulle radiazioni ionizzanti: sostituite il termine cellulari con basse dosi ed il risultato non cambia.

          http://www.butta.org/?p=9404

          (sconsigliato ai fans della gabanelli)

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        95. lo sapevo che prima o poi avrei sbagliato... grazie per la correzione.

          RispondiElimina
        96. Carne al fuoco ce n'è tanta, non vorrei confondere le idee. Aggiungo solo qualche migliore chiarimento al mio discorso. Dopodiché sono idee mie, magari i giapans faranno in modo diverso.

          Per le strutture esterne sino ad adesso hanno pensato a fermare urgentemente i rilasci e ripristinare alcuni servizi essenziali, ad esempio la filtrazione dell'aria e la gestione dell'umidità (specie nel R2). Molto in questi mesi ha pesato la paura di nuovi sismi sulle strutture già danneggiate. In questo senso anche gli interventi di consolidamento del R4 e le controversie sugli allagamenti dei contenitori primari. Dopo il cold shutdown (per il quale adesso temo siano in balia dei politici preoccupati per il rientro delle popolazioni in alcune aree) avremo più notizie e più dettagli.

          Per la rimozione di detriti in aria libera sarei un attimo prudente. Vedi che anche a lato degli edifici ne hanno mossi pochi rispetto a quanto brutto è vederli li. C'è un motivo. Lassù (esempio sul R3) appena muovi qualcosa che fa polvere favorisci i rilasci. Rilasci importanti in atmosfera. In questo senso importantissime sono le applicazioni di quegli agenti coagulanti che continuano a spruzzare. Non dico che non si possa fare, ma lo faranno meglio al coperto facendo a pezzettini i detriti più grossi e meno contaminati e poi le parti strutturali, via via che si libera spazio.

          Gli elementi di combustibile alloggiano in grate nelle piscine e li muovi solo sotto battente d'acqua (schermo) di almeno 1 metro. Un elemento alla volta. Li agganci per l'asola che hanno in cima lavorando sulla verticale (ci vuole mira!). In linea di massima cali in acqua il cask e lo tieni in tensione con la verticale libera o lo appoggi sul fondo se la struttura lo prevede da progetto, agganci un elemento con un altro ponte, lo alzi in modo che la testa dell'elemento non esca dal battente d'acqua e infili i buchi del cask. Quando è pieno chiudi il cask e poi lo tiri fuori dall'acqua. Gli elementi li muovi uno ad uno ovviamente. Anche un elemento non danneggiato può rilasciare in questa operazione, ad esempio se prende colpi. C'è sempre qualcuno che tiene d'occhio i rilasci di bollicine in queste operazioni. Da un video sul R4, per capirci, l'acqua della piscina sembrava una gazzosa ...

          Presso alcuni reattori di ricerca tipo il cask lo lasci al pelo dell'acqua e agganci l'elemento in modo che salendo entri nel cask da sotto. Sono normali operazioni di refuelling, tutto procedurato e da fare per benino anche quando tutto va bene. Figurati in queste condizioni. Poi ogni impianto fa a modo suo.
          Era questo che volevi sapere?

          Per i cask a secco devono passare alcuni anni per la movimentazione. 10 anni è l'ottimo, 2 anni si fa. Il tutto è legato a quella maledetta curva di calore di decadimento residuo e alla sua dissipazione.

          Comunque secondo me si parlerà di queste cose tra un paio di anni, per adesso saranno operazioni sugli edifici a tenerci occupati :)

          SM

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        97. do' il mio parere qui 

          Secondo il mio modestissimo parere la copertura fatta al R1 serve a ben poco.....non puo' essere ermetica visto come è stata assemblata .....impedisce altre "manovre" tipo smantellamento con gru o grossi interventi e se come ha detto sm sotto i contenitori per contenere il combustibile sono pesantissimi...non è in grado di supportare tali pesi (a occhio).....ne tantomeno estrarre un vessel (in futuro) Concordo con SM servono strutture molto piu ampie che inglobino tutta la struttura

          RispondiElimina
        98. In generale in Italia il giornalismo scientifico è latitante. Salverei il buon Piero Angela del quale ho in mente più buoni esempi di divulgazione che imprecisioni. Mi sono sempre chiesto. Ma il figlio che fa lo stesso mestiere e la stessa trasmissione del padre, avrà vinto un concorso? Magari si, non so.

          La Gabanelli mi sta simpatica quando parla male dei politici o dei corrotti, scientificamente non ne azzecca una.
          SM

          RispondiElimina
        99. Dalla foto:
          Un contatore geiger misura preoccupanti valori di radioattività nella
          regione di Jitomir, in Ucraina, immediatamente dopo l'incidente di
          Chernobyl, nel 1986 (Credit: © Igor Kostin/Sygma/Corbis).

          Il contatore geiger non è preoccupato di misurare ed esistono valori di radioattività alti, bassi, quanto alti e quanto bassi ma valori preoccupanti non ne conosco.

          E' chi legge lo strumento ad essere preoccupato.

          RispondiElimina
        100. ecco, questo sarebbe molto interessante da mettere in un post a parte come approfondimento. domani ho un'infinità di ore di sala controllo, ma temo che sarò molto preso, però cerco di recuperare alcune fotografie e poi ci starebbe bene un mini video che vale certo più di un milione di parole.

          a proposito mamoru_giappopazzie sai che il tuo video sta accumulando un gran numero di visite? segno che le cose ben fatte ricevono la giusta attenzione (peccato che a volte, cose per nulla ben fatte ricevano molta più attenzione!)

          RispondiElimina
        101. Ieri dicevamo che TEPCO aveva ultimato l'installazione del sistema per l'iniezione di azoto nel RPV dei reattori 1 e 2. Oggi pubblica un documento con lo schema di come ha fatto e le foto di dove si sono connessi. 
          http://www.tepco.co.jp/en/nu/fukushima-np/images/handouts_111130_02-e.pdf

          Nonostante le operazioni di installazione siano terminate, ancora non hanno iniziato a rialzare le portate dell'acqua, probabilmente perché prima vogliono fare i test di funzionamento e poi iniziare le vere operazioni.

          RispondiElimina
        102. ma guarda, anche se non ha vinto un concorso (cosa di cui sono convinto, d'altronde. Che non ha fatto un concorso intendo), almeno è un "figlio d'arte" che merita il posto che ha.
          Ricordo ancora con nostalgia i primi documentari negli anni '80 dove Piero spiegava la meccanica quantistica, con quella splendida sigla iniziale e che fu la mia "iniziazione".

          RispondiElimina
        103. Credo che questo estratto riassuma bene il punto cruciale:
          Ma talvolta non si può fare. Perché se vuoi dimostrare che i campi
          elettromagnetici provocano la leucemia dovresti prendere 10 mila
          bambini, farli vivere con le stesse identiche condizioni (e prenderli
          con le stessi predisposizioni genetiche). Poi 5 mila di essi li innondi
          di campi elettromagnetici ogni pomeriggio dalle 2 alle 4 per qualche
          anno, mentre gli altri 5 mila no.

          Capirete che qualcuno si porrebbe dei problemi etici.

          Allora si procede a ritroso, si cerca cioè di verificare se tra
          coloro esposti a campi elettromagnetici (o elettrici o magnetici) c’è un
          maggior rischio di leucemia. Ma non è così semplice, perché non puoi
          controllare i parametri dell’esperimento. Devi prendere i numeri come
          vengono.

          RispondiElimina
        104. Milena Gabanelli , al di la di eventuali concorsi o meno., ha lavorato come  freelance dal 82. é e  stata inviata di guerra in Cambogia, Vietnam, Mozambico, Somalia e Cecenia e sicuramente non ha  "scaldato il suo culo" su una calda sedia come i 3/4 delle presone la attorno. Quindi onor al merito di una persona con tanto di palle comunque !! e poi vorrei farvi un lieve suggerimento: le redazioni televisive sono composte da personale vario (e vi garantisco che non si grattano la pancia) e di esperti che dovrebbero garantire ricerca e veridicità...e forse in alcuni casi possono anche sbagliare...ma perché non ve la prendete anche con la ignoranza dei vostri colleghi allora? perché sono stati  vari  scienziati ad "instradare" e supportare le varie argomentazioni per potere fare il doc mi pare?  Mi è successo ieri i diretta appunto...Ho detto una cazzata (certo non grave ma sempre un errore rimane) perché l'azienda che mi aveva cosi ben parlato e donato la materia prima aveva sbagliato un peso specifico...eppure persone "fidate" che lavorano su questo prodotto da 20 anni! come avrei potuto sospettare che LORO potessero avere sbagliato? e certo è che avrei dovuto accertarmene,..ma preparare una diretta e mettere dentro il suo contenitore di tutto non è certo semplice e se sono scrupolosa alla prossima faro anche doppi incroci di credibilità! questo solo per suggerirvi che spesso è la fonte a suggerire errori e che su 10000 puntate al di la i tutto , fatte da Report, per  il 90 % rimane un programma molto dignitoso ! 

          RispondiElimina
        105. Solo chi non lavora non sbaglia mai.

          Ma un conto è un errore su un peso specifico che è un numero. Può capitare, ci si passa sopra. Nella fretta della trasmissione in diretta è da tenere in conto.

          Altra cosa è orientare "ideologicamente" una trasmissione perchè il discorso vada su certe conclusioni dove i numeri servono a supportare le tue tesi. Spesso le trasmissioni della Gabanelli (a cui va il mio rispetto e che seguo non di rado) hanno questo vizio, è abbastanza oggettivamente riconosciuto da molte persone. Lei poi rappresenta la punta dell'Iceberg, sicuramente risponde in prima persona anche del lavoro di altri.

          Ciao SM

           

          RispondiElimina
        106. E mica tanto SM ....vedi un numero a volte ti porta fuori...se dai un peso sbagliato....ti si scannano dietro il paese produttore, le aziende che lamentano l'errore .........non credere; :-) visto che il paese è il Marocco forse hanno altre gatte da pelare in questo momento che ascoltare i mieii errori ma rimane che si tratta di errore! per il resto è ovvio che la Gabanelli abbia un orietamento ideologico e nemmeno si nasconde nel dirlo...ma hai stra ragione nel dire che la questione va data nella sua integrità! detto cio...torno a ripeter...se siete cosi certi perché non inviate una mail alla redazione...e lo fate notare...allora questo diventa produttivo e cosa giusta!!!!

          RispondiElimina
        107. il SDIS 31 simula un incidente radioattivo industriale http://www.youtube.com/watch?v=EGxWXg5wBUA&feature=player_embedded

          RispondiElimina
        108. Melted nuclear fuel eroded reactor container by up to 65 cm: TEPCOhttp://mdn.mainichi.jp/mdnnews/news/20111130p2g00m0dm147000c.html
          http://www.excite-webtl.jp/world/english/web/?wb_url=http%3A%2F%2Fwww3.nhk.or.jp%2Fnews%2Fhtml%2F20111130%2Ft10014317251000.html&wb_lp=JAEN&wb_dis=

          ( Ah questi giornalisti, sempre così imprecisi e nebulosi! "Tepco said"  -così parlò Zaratustra - dove, quando, in che contesto, esiste  un rapporto scritto... eh ?) 

          RispondiElimina
        109. Penso sia dovuto alla traduzione letterale dell'espressione giapponese.
          Chi ha scritto l'articolo in Kyodo non e' madrelingua inglese con molta probabilita'.

          RispondiElimina
        110. Il problema e' che quella puntata e' un pastrocchio a senso unico.

          Aggiungerei (a prescindere da chi sia o cosa abbia fatto la Gabanelli) che la cosa e' stata studiata meticolosamente per essere cosi', non e' un inciampo e' dolo.

          RispondiElimina
        111. (Risposta ad AnonimaFrancese)
          Nel caso della Gabanelli in passato c'erano state delle petizioni online firmate da ricercatori universitari del settore che avevamo inviato alla RAI, non solo semplici mails. Era la puntata sulla sicurezza del nucleare francese di qualche anno fa. Risultato zero.
          SM

          RispondiElimina
        112. AnonimaFrancese sotto:
          E' ovvio che tutti abbiano un orientamento ideologico.
          Pero' una trasmissione di questo genere (che preciso non seguo, mi baso sui commenti, sull'articolo linkato e su esperienze di altre trasmissioni simili) non deve avere orientamento ideologico, deve riportare fatti e basta. Altrimenti è indottrinamento delle masse.
          Detto cio', se ha fatto l'inviata in zone calde e non scalda la sedia, tanto di cappello, ma non la rende esperta in argomenti di scienza. Non è un difetto suo, intendiamoci bene, pero' proprio perché ci mette la sua di faccia nella trasmissione deve essere sicura anche degli aspetti tecnici e delle metodologie usate.

          Fra l'altro, tu che sei dell'ambiente, il conduttore la prepara personalmente lui la trasmissione o gli passano le carte con quello che deve dire?

          RispondiElimina
        113. Bravi!
          Dobbiamo imparare da francesi e americani che le esercitazioni di emergenza servono.

          LA sorgente che vedete è di quelle usate per controlli non distruttivi all'interno di tubazioni. La sorgente (tipicamente Ir-192 o Cs-137 o Co-60) è alloggiata in quel contenitore metallico e può essere manovrata per scorrimento di cavi all'interno dei tubi. Gli operatori stanno simulando un incidente di mancato rientro della sorgente con persona da soccorrere. Fanno le cose esattamente giuste da fare:
          1)mettere al sicuro le persone
          2)perimetro di sicurezza
          3)intervento per localizzare la sorgente e metterla in sicurezza.

          Di nuovo, bravi!
          SM

          RispondiElimina
        114. Decontaminazione dei frutteti affidata agli agricoltori. Il tipo del blog si chiede se è il metodo giusto,  senza telo o
          con telo ( ma poi del telo pieno d'acqua che ne facciamo?), me lo chiedo anch'io.
           
          http://ex-skf.blogspot.com/2011/11/japans-decon-bubble-this-is-way-theyll.html

          RispondiElimina
        115. sì Mamoretto, ma il punto non è il  said, ma tutto il resto. Dove quando , in che contesto ecc.?

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        116. ahahah mi sento male............mamoretto.............!!!

          RispondiElimina
        117. La versione NHK
          http://www3.nhk.or.jp/daily/english/20111130_39.html
           
          Si tratta di simulazioni per capire la situazione reale o c'è dell'altro ??
          SM

          RispondiElimina
        118. D'accordissimo, non mi toccate i due Angela, che sono divulgatori scientifici di tutto rispetto.
          La Gabanelli di solito si occupa di corruzione, mafia, cattiva amministrazione ecc del sociale in una parola e fa benissimo ad essere orientata, il giornalista obiettivo è un mito, il giornalista analizza i fatti e analizzandoli li interpreta, è inevitabile, altrimenti non sarebbe giornalista. 
          Altra cosa è la divulgazione scientifica, lì si riportano i fatti e basta, come sostiene sotto Valeriano. 

          RispondiElimina
        119. Conferenza stampa di oggi

          http://www.tepco.co.jp/nu/fukushima-np/handouts/index-j.html

          http://www.tepco.co.jp/nu/fukushima-np/images/handouts_111130_07-j.pdf

          RispondiElimina
        120. Cerchiamo su Nisa
          http://www.tepco.co.jp/en/press/corp-com/release/11113006-e.html

          RispondiElimina
        121.  çEcco,bravo adesso sono più tranquilla, il geroglifico mi rassicura sempre:)

          RispondiElimina
        122. Ho guardato i primi 5 minuti, poi ho cambiato canale.
            La giornalista che si credeva ganza e incalzava il dirigente telecom italiano chiedendogli e ri-chiedendogli se trovava normale che fosse l'industria che finanziava certe ricerche l'ho trovata disgustosa, incompetente, arrogante, ignorante.
            Ad ogni modo quelli della redazione di Report sono in buona compagnia. Per chi capisce il francese, una visita sul sito della CRIIRAM (l'equivalente per le radiazioni non ionizzanti della CRIIRAD) e' d'obbligo. Si vedra' come sia pericoloso utilizzare le applicazioni per IPhone che trasmettono i vagiti dei neonati, via rete GSM.... perche' i 3 mW di segnale emessi dal telefonino "potrebbero" essere pericolosi per la salute del bambino. A tutta velocita' verso il medioevo. E' quello che si meriterebbero, i bei tempi quando era Madre Natura che decideva tutto, non quel cattivone dell'uomo occidentale e le applicazioni del Rasoio di Occam.

            Penoso.

             Roberto

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        123. Hai perfettamente ragione: non e' inciampo, ma dolo... volontario... pianificato a tavolino.
            L'hanno scorso, in campagna referendaria nucleare, mandarono in onda la famosa puntata sulle centrali nucleari. Mandarono perfino in diretta (5 secondi, solo le parole che interessavano al "giornalista", fuori contesto) perfino l'autore principale dello Studio KiKK, sulle leucemie infantili attorno ai reattori tedeschi... il dottor Kaatsch... peccato che l'opinione di Kaatsch sia ESATTAMENTE OPPOSTA alla tesi preconfezionata delle terribili leucemie che falcidiano i bambini che crescono vicino ai reattori tedeschi.
           
            Esiste, se no sbaglio, un reato che si chiama "procurato allarme", o qualcosa del genere: qualcuno dovrebbe indagare che non esistano gli estremi per applicarlo... questa maniera sconcia di fare "informazione" e' indegna di un paese moderno come dovrebbe essere l'Italia.

            Roberto

          RispondiElimina
        124. Passo un'intera giornata a misurare spettri di neutroni e mi ritrovo 100 commenti da leggere! Bravi.

          Intanto vi dico che oggi hanno iniziato l'iniezione di azoto all'interno dei tre RPV. Adesso leggo i commenti, specie quelli sulle situazioni dei vessel.

          RispondiElimina
        125. allora, ho letto un po' di articoli. NHK dive che dal reattore 1 qualora fosse uscito l'intero nocciolo dal RPV (io personalmente dubito) allora si potrebbe essere mangiato qualcosa come 65 cm. A pagina 22 del documento http://www.tepco.co.jp/nu/fukushima-np/images/handouts_111130_07-j.pdf (vero che è in Giapponese, ma i numeri si capiscono) si parla di 70 cm. Nello stesso articolo NHK si dice anche che lo spessore minimo del PCV è di 37 cm in alcuni punti, mettendo un certo disagio. Però nello schema mi sembra di capire che direttamente sotto il vessel lo spessore del PCV sia di 2.6 metri e che ce ne siano altri 7.6 sotto. I numeri sono piuttosto differenti e cambiano radicalmente la situazione.

          mamoru_giappopazzie saresti così gentile da aiutarci in una traduzione di quella pagina?

          Nello stesso documento, ma all'ultima pagina, ci sono le fotografie termiche di cui stefaniste aveva già suggerito un'analisi + approfondita. Riusciamo a capire cosa dicano?

          Mi piacerebbe avere questo documento in inglese...

          RispondiElimina
        126. ho il video della situazione della situazione dei noccioli con sotto titoli...quanto mi date? ;.)

          RispondiElimina
        127. ops non avevo letto ;.)

          RispondiElimina
        128. va beh va sarò buona :-))) ECCOLO http://www.youtube.com/watch?v=jIsAr8H3zjQ&feature=player_embedded

          RispondiElimina
        129. E A CERCARE ESPERIMENTI DA FARE VERO TOTO???????????

          RispondiElimina
        130. e se volete anche questo: http://www.world-nuclear-news.org/RS_New_analysis_of_Fukushima_status_3011111.html

          RispondiElimina
        131. brava, preparo subito un articolo di approfondimento...

          RispondiElimina
        132. Si ci sono 10m di calcestruzzo ma solo il primo metro o giù di li è all'interno del layner di acciacio del contenitore primario, il resto + fuori. Lo studio sembra prevedere che non si sia arrivati al layner anche nell'ipotesi peggiore.
          Per me aver sfondato il Vessel è già l'ipotesi peggiore, è vero che c'è peggiore e molto peggio del peggiore, però ...

          Importante news. Leggo che iniettano il gas azoto dallo head spray che se non erro sino ad ora non avevano mai usato. Bene, vuol dire che è una penetrazione ancora utilizzabile.

          SM

          RispondiElimina
        133. Sono "dell'ordine di 70 cm", una roba spannometrica venuta fuori dal codice di calcolo MAAP.

          Dal sampling di gas nel PCV non sembrano esserci conferme della presenza dei gas correlati ad una reazione core/calcestruzzo.

          RispondiElimina
        134. Mettendo insieme tutte le informazioni che mi sembrano attendibili, alcuni numeri comprensibili dal documento ufficiale giapponese e qualche traduzione di google, ho scritto un piccolo approfondimento sullo stato del corio. 

          Se vi va di leggerlo e soprattutto commentarlo...
          http://unico-lab.blogspot.com/2011/11/stato-del-corio-nei-tre-reattori-di.html

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        135. Strano comportamento della temperatura di R2
          http://www.grafici-reattori.tk/r2-temp-rpv.html

          Inizialmente credevo fosse un errore di copiatura dei dati, ma l'andamento sembra confermato dalla misura successiva. E' vero che è una variazione in discesa, ma tutte le cose che avvengono velocemente e apparentemente senza nessuna causa, non mi piacciano. L'unica correlazione è con l'inizio delle operazioni di iniezione azoto. 

          RispondiElimina
        136. Ciao mamoru:

            guardando il file allegato, lo spaccato del reattore, mi chiedevo da che parte potrebbero far entrare una sonda/telecamera rad-hard per dare un'occhiata? Dalla suppression chamber e poi risalire? Perche' dall'alto, aprendo il coperchio dell'RPV, mi pare dura. Ci sono aperture attorno alla suppression chamber toroidale?

            Roberto

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        137. Ci guardo quando ritorno a casa, a memoria di aperture dirette non ce ne sono, tranne i collegamenti radiali tra S/C e PCV in salita. Gli accessi alla S/C non li ho trovati sulle planimetrie, mentre erano indicate le penetrazioni da vari sistemi come quelle delle pompe RHR e sfiati vari.

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        138. Nella giornata di oggi dovrebbe venir sistemato un problema al sistema di raffreddamento della piscina 2 che dal 30 novembre non sta funzionando. Non ci sono perdite. I tecnici TEPCO credevano di riuscire a sistema tutto ieri, ma non sono riusciti a procurare tutto il materiale e visto che la temperatura sta salendo lentamente, hanno preferito fare tutto oggi.
          http://www.grafici-reattori.tk/r2-temp-sfp.html

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        139. Fukushima Earthquake Moved Seafloor Half a Football Field
          http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=japan-earthquake-moves-seafloor

          TEPCO study shows water level in spent fuel pool was dangerously low
          http://mdn.mainichi.jp/mdnnews/news/20111202p2g00m0dm032000c.html
          ( anche qui però  non riesco a trovare qualche documento)

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        140. Per la piscina, vedo se riesco a trovare il documento citato nell'articolo, ma TEPCO ha cambiato il layout del sito internet e specie per quello in Giapponese mi devo ancora abituare.

          La lavatrice gigante è molto simile a quella di cui parlavamo con @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd giorni fa e viene comunemente usata nelle operazioni di decommissioning. Funziona abbastanza bene specie nei casi di contaminazione superficiale come in questo caso. Ovvio deve essere fatto tutto bene, nel senso che ci devono essere le giuste depressioni, le aspirazioni devono contenere e confinare le polveri prodotti, ma la riduzione dei volumi è eccellente. Una curiosità che anch'io non sapevo prima di vedere una di queste macchine. Queste polveri metalliche in particolare condizioni possono essere esplosive e ci sono tutti dei sistemi ultra rapidi che rendono inerte l'atmosfera per evitare questi problemi.

          RispondiElimina
        141. Ehi, AF! E' da un po' che non ci dileggi con links ai messaggi catastrofisti dell'ing. nucleare americano... come diavolo si chiama?... ha, la memoria! :-(

            Dopo aver previsto una strage a causa del MOX, cosa ha previsto negli ultimi tempi?

            Roberto

          RispondiElimina
        142. Interessante lettura
          http://www.japantimes.co.jp/text/fd20111127bj.html

          A margine, notate la pubblicità a lato dell'articolo.
          Ciao SM

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        143. Mi sembra un articolo ben scritto e mette in evidenza ancora una volta il fattore psicologico, tutt'altro che trascurabile, che consegue un incidente del genere.

          Domando: una maggiore formazione e una più accurata informazione andrebbero nella direzione di calmare lo stress, oppure non servirebbe comunque a nulla?

          RispondiElimina
        144. Ho messo un nuovo articolo di aggiornamento, se volete, possiamo traslocare:
          http://unico-lab.blogspot.com/2011/11/lazoto-il-fondo-marino-e-il-plutonio.html

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        145. La paura indotta dalle radiazioni (ma anche da pestilenze, effetti del paranormale, etc.) genera meccanismi inconsci di autodifesa e autoconservazione della specie che a mio parere non sono completamente colmabili con approcci razionali. Certo molto si può fare ma è più facile che sia una formazione professionale (di lavoro) quella che ti rende più preparato a questi problemi, che non una formazione "raccontata".

          Forse è anche questo il motivo per cui è più facile che le donne sentano maggiormente questo "stress". Sono più legate di noi al ciclo della vita (spero nessuno mi uccida per questo ...).

          Ciao SM

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