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18 febbraio 2011

Il gigante buono

Il gigante buono con la sorellina
Durante la lunga attesa, prima che Giulia nascesse, erano principalmente due le nostre preoccupazioni. La prima e più importante è che tutto andasse bene e che lei nascesse sana, la seconda, un po' più triviale, che il fratello maggiore non sentisse troppo i morsi della gelosia e che riuscisse ad accogliere con amore la nuova arrivata.

La prima preoccupazione è ormai quasi svanita. Il parto è stato un parto, ma comunque tutto nella norma - lo dice uno che ha solo assistito senza fare praticamente nulla! - e al momento Giulia è in buona salute, quindi non possiamo proprio lamentarci. Per la seconda, la parte difficile comincerà oggi con il rientro a casa della mamma con la piccola, ma le premesse sono buone. In questi giorni, il grande Jack ha sofferto di più la mancanza della mamma più che l'arrivo della sorella. Anche questa notte prima di addormentarsi gli venivano i lacrimoni agli occhi e grandi soffioni quando chiamava la mamma e a me veniva un crampo allo stomaco quando rientrando in casa dalle nostre visite all'ospedale, lui chiamava mamma nella segreta speranza fosse tornata a casa prima di noi.

Quando per la prima volta ha visto la sorella, Giacomo è rimasto un po' stupito: di sicuro si aspettava una sorella più grande con cui poter giocare, non certo uno scricciolo che si può rompere anche solo a guardarlo. Poi però si è abituato all'idea e, ovviamente sarà un'impressione di noi genitori, ma la piccolina gradisce la vicinanza del fratello, che per oltre nove mesi ha bussato sul pancione invitandola a venire fuori a giocare.

La scena che vedete ritratta nella foto è d'antologia. Durante il tragitto in auto da casa all'ospedale, Giacomo si è appisolato e così all'ospedale ha potuto continuare il suo sonnellino con mamma e sorella. Quando si è svegliato, anche Giulia ha aperto gli occhi e gli sguardi si sono incrociati increduli di quello che stava succedendo. Speriamo resti tutto così...

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