A dirlo non sembra nemmeno possibile: un intero festival (hard) rock organizzato nella terrazza del ristorante 3 al CERN, eppure è proprio stato così. Organizzata dall'associazione del personale, la ventesima edizione del Hardronic festival (solo i fisici - purtroppo - possono capire il gioco di parole) è stata una vera festa per tutti. L'inizio alle 4 del pomeriggio con attività per i bambini è stata un'ottima iniziativa per attirare le numerose famiglie con i rispettivi pargoli che si sono divertiti a salire sui giochi gonfiabili e a farsi dipingere il viso con diagrammi di Feyman, rigorosamente con soli stati finali adronici. Verso le 7 il banchetto del BBQ ha cominciato ad affollarsi e con due barioni, l'equivalente di 4 € in moneta locale, si potevano gustare saporite merguez e kefta.
Non appena il cielo si è fatto buio e i bimbi sono andati a letto, i gruppi musicali sul palco si sono fatti, diciamo, più cattivi e le esibizioni decisamente più interessanti. L'attrazione principale della serata erano The Danglers con il loro incontenibile chitarrista direttamente da Santa Cruz, California. Questo è a dir poco un personaggio: lunghi capelli, camicia bianca con gilerino nero, pantaloni in pelle traslucida totalmente ambigui e, ovviamente, anfibi neri tenuti insieme da un paio di giri di nastro americano argentato. Sul palco era accompagnato da un bassista Turco e da una bionda tipo barzellette sulle bionde.
A parte una manciata di summer students che si sono subito fatti prendere dal pogo, anche un numeroso branco di scienziati saltellava sull'erba a ritmo, per lo meno nel tentativo di scaldarsi vista la temperatura tipicamente Ginevrina.
Un momento topico della serata è stata la prima esibizione sul palco del giovanissimo (11 anni) bassista, accompagnato dal fratello sedicenne alla batteria e la mamma che urlava come una sciamannata nel microfono e il papà scatenato alla chitarra. Indovinate un po' di dove sono? Italians of course... Il gruppo si chiama Sour Hurricane e trovate i video sul loro canale sul tubo.
La nottata si è conclusa verso le 2 del mattino e in molto hanno deciso di far ritorno alle loro abitazioni a piedi per evitare spiacevoli conseguenze mettendosi alla guida dopo qualche birretta di troppo. Sta mattina ci sono ancora parecchie auto posteggiare nei dintorni del palco che aspettano un proprietario assonnato che le venga a riprendere.
Morale della favola: il turno di notte è sempre il migliore!
Non appena il cielo si è fatto buio e i bimbi sono andati a letto, i gruppi musicali sul palco si sono fatti, diciamo, più cattivi e le esibizioni decisamente più interessanti. L'attrazione principale della serata erano The Danglers con il loro incontenibile chitarrista direttamente da Santa Cruz, California. Questo è a dir poco un personaggio: lunghi capelli, camicia bianca con gilerino nero, pantaloni in pelle traslucida totalmente ambigui e, ovviamente, anfibi neri tenuti insieme da un paio di giri di nastro americano argentato. Sul palco era accompagnato da un bassista Turco e da una bionda tipo barzellette sulle bionde.
A parte una manciata di summer students che si sono subito fatti prendere dal pogo, anche un numeroso branco di scienziati saltellava sull'erba a ritmo, per lo meno nel tentativo di scaldarsi vista la temperatura tipicamente Ginevrina.
Un momento topico della serata è stata la prima esibizione sul palco del giovanissimo (11 anni) bassista, accompagnato dal fratello sedicenne alla batteria e la mamma che urlava come una sciamannata nel microfono e il papà scatenato alla chitarra. Indovinate un po' di dove sono? Italians of course... Il gruppo si chiama Sour Hurricane e trovate i video sul loro canale sul tubo.
La nottata si è conclusa verso le 2 del mattino e in molto hanno deciso di far ritorno alle loro abitazioni a piedi per evitare spiacevoli conseguenze mettendosi alla guida dopo qualche birretta di troppo. Sta mattina ci sono ancora parecchie auto posteggiare nei dintorni del palco che aspettano un proprietario assonnato che le venga a riprendere.
Morale della favola: il turno di notte è sempre il migliore!
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