E' arrivata ieri, 13 novembre 2008, la prima cartolina da un pianeta al di fuori dal sistema solare. Arriva da Fomalhaut b e ha percorso solo 25 anni luce prima di arrivare nella nostra buca delle lettere. A parte gli scherzi, ieri il telescopio spaziale Hubble, su indicazioni di scienziati dell'Universita' della California a Berkeley, ha fotografato per la prima volta nella storia nello spettro visibile, un pianeta orbitante attorno ad una stella diversa dal nostro amato sole.
L'evento e' decisamente eccezionale. Fotografare una stella, lontana anche milioni di anni luce e' relativamente facile perche' questa emette luce propria grazie alle turbolente reazioni nucleari che si svolgono su di essa, ma fotografare un pianeta che al piu' riflette la luce prodotta dalla sua stella ed ha una massa molto inferiore e' proprio un'impresa! Eppure ecco la foto dei nostri vicini di casa!
Fomalhaut b (la b serve per distinguerlo dalla sua stella che ha lo stesso nome) e' un pianeta dalle dimensioni simili a quelle di Giove ed ha una composizione che e' almeno parte rocciosa, ovvero e' una via di mezzo tra i pianeti di tipo terrestre (che hanno una superficie solida sulla quale si puo' camminare!) e quelli gassosi che sono, invece, ammassi di gas tenuti insieme dalla gravita' che loro stesso generano. Fomalhaut b orbita intorno al suo sole da una distanza che e' circa 4 volte quella a cui si trova Nettuno dal Sole e probabilmente ha un sistema di anelli e satelliti proprio come i nostri pianeti esterni.
In generale gli scienziati non cercano i pianeti guardando immagini cosi' "rumorose" nello spettro della luce visibile, ma hanno altri e ben piu' complessi sistemi per l'identificazione di questi oggetti che formano sistemi planetari molto simili al nostro. Fomalhaut b non e' il primo pianeta extrasolare ad essere scoperto, ce ne sono molti altri, oltre trecento e il loro numero e' in costante crescita grazie ai sempre piu' accurati metodi di identificazione, non tutti pero' sono di tipo roccioso e molto spesso sono talmente grandi da poter essere considerate delle stelle mancate o delle nane brune.
Adesso sarebbe il caso che rispondessimo a questa cartolina con una bella foto della terra, ma speriamo non venga spedita dalle nostre poste altrimenti potrebbe impiegare molto piu' dei 25 anni luce!
L'evento e' decisamente eccezionale. Fotografare una stella, lontana anche milioni di anni luce e' relativamente facile perche' questa emette luce propria grazie alle turbolente reazioni nucleari che si svolgono su di essa, ma fotografare un pianeta che al piu' riflette la luce prodotta dalla sua stella ed ha una massa molto inferiore e' proprio un'impresa! Eppure ecco la foto dei nostri vicini di casa!
Fomalhaut b (la b serve per distinguerlo dalla sua stella che ha lo stesso nome) e' un pianeta dalle dimensioni simili a quelle di Giove ed ha una composizione che e' almeno parte rocciosa, ovvero e' una via di mezzo tra i pianeti di tipo terrestre (che hanno una superficie solida sulla quale si puo' camminare!) e quelli gassosi che sono, invece, ammassi di gas tenuti insieme dalla gravita' che loro stesso generano. Fomalhaut b orbita intorno al suo sole da una distanza che e' circa 4 volte quella a cui si trova Nettuno dal Sole e probabilmente ha un sistema di anelli e satelliti proprio come i nostri pianeti esterni.
In generale gli scienziati non cercano i pianeti guardando immagini cosi' "rumorose" nello spettro della luce visibile, ma hanno altri e ben piu' complessi sistemi per l'identificazione di questi oggetti che formano sistemi planetari molto simili al nostro. Fomalhaut b non e' il primo pianeta extrasolare ad essere scoperto, ce ne sono molti altri, oltre trecento e il loro numero e' in costante crescita grazie ai sempre piu' accurati metodi di identificazione, non tutti pero' sono di tipo roccioso e molto spesso sono talmente grandi da poter essere considerate delle stelle mancate o delle nane brune.
Adesso sarebbe il caso che rispondessimo a questa cartolina con una bella foto della terra, ma speriamo non venga spedita dalle nostre poste altrimenti potrebbe impiegare molto piu' dei 25 anni luce!
Leggi l'articolo originale dal sito dell'Universita' della California - Berkeley.
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