Oggi il via al Berlusconi Quater

Ieri in serata, Silvio Berlusconi e' salito al Quirinale per ricevere dal presidente Napolitano l'incarico di governo e ha contestualmente presentato la lista dei ministri che oggi presteranno solenne giuramento. E' il Berlusconi Quater.

Il Silvio ce lo aveva promesso subito all'indomani della vittoria elettorale: gia' allora aveva in mente una certa formazione che ha cercato di rendere effettiva il piu' presto possibile.

Sui numeri ci sono gia' delle discordanze: aveva promesso 12 soli ministri e in realta' oggi saranno 21 a prestare giuramento (notare che 21 e' 12 letto da destra a sinistra!). Bisogna precisare, pero' che solo 12 di questi avranno il portafoglio, mentre gli altri saranno tutti scippati all'ingresso di Palazzo Chigi. Questo fantomatico numero 12 deriva da una legge approvata dal precedente governo nel tentativo di snellire i governi futuri e, voglio sperare, di ridurre le mostruose spese di gestione. Sara' ma io questa storia dei ministri senza portafoglio non la capisco molto: ho provato ad informarmi ma l'unica cosa che appare certa e' che questi sciagurati non abbiano autonomia di bilancio e conseguentemente di spesa. Anche se qualche soldino di stipendio lo prenderanno, immagino.

In tutto la squadra di governo sara' composta da 60 persone, tra vice ministri, segretari e sotto segretari. Gia' mi sembra un numero molto elevato, ma se comparato con gli oltre 100 componenti dell'ultimo governo Prodi, e' un innegabile passo in avanti. Quattro le donne, di cui due senza la borsetta.

Quello che mi spaventa e' che molti dei ministeri potrebbero venire spacchettati: ovvero suddivisi in una sorta di sottoministeri piu' specifici. Per esempio, il ministero dell'infrastrutture (Altero Matteoli) potrebbe venir scisso in infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni portando ad una crescita del numero di governanti. O forse, no. Vedremo.

L'altra cosa che mi suona strana, valida per tutti i governi che io abbia visto nella mia vita, di destra o di sinistra, e' come il ruolo dei ministri venga cambiato e scambiato all'ultimo momento come facevamo noi da bambini con le figurine dell'album Panini. Mi spiego meglio, personaggi politici che fino all'ultimo minuto erano convinti di diventare ministro dell'istruzione, magari perche' fortemente interessati al problema educativo, si ritrovano ad essere ministri dell'ambiente. Il motivo e' chiaro, sono giochi di potere, ma mi domando come una persona seria possa accettare una cosa del genere. E' vero che un ministro e' un politico e non un tecnico e che quindi il ministro della sanita' (nel Berlusca IV sara' accorpato al Welfare e avra' come viceministro la Brambilla) non deve essere un medico, pero' per lo meno, mi auguro, sia un esperto nel settore. Per fare un ulteriore esempio, dovessero affidarmi un incarico di governo (grazie, troppo gentili!) potrei al piu' accettare un ruolo, che ne so, nelle telecomunicazioni o nella ricerca, ma se all'ultimo minuto, mi mettessero ai beni culturali o alla giustizia, sono sicuro che sarei solo un danno per il Paese e un intralcio per lo sviluppo.

Come al solito, questa e' la mia discutibile opinione.