Lione la bella

Tre sono le cose che porto via da Lione: i fiumi con i loro numerosi ponti, le centinaia di semafori che costellano tutte le vie della citta' anche le piu' piccole e il forte vento che squote piante e sbatte porte e finestre.

E' stata una toccata e fuga la nostra trasferta a Lione, seconda citta' francese per numero di abitanti e decisamente una delle piu' belle. Attraversata da due fiumi, e' una citta' ariosa e molto pulita anche se il traffico un po' caotico la rende impraticabile nelle ore di punta.

L'alberghetto dove abbiamo dormito, un due stelle raccomandato dalla Guide de Routarde, e' posizionato in un rumorossimo quartiere afro abbastanza centrale con un continuo via vai giorno e notte. L'universita' Lyon 1 che ci ha ospitato e' invece leggermente fuori dalla citta'; appare un po' decadente con edifici vecchi e malmessi e non sembra esserci un gran numero di studenti, almeno a fisica. Nei pressi dell'universita' si trova la Citta internazionale, un complesso architettonico, disegnato dal nostro Renzo Piano con annesso parco, giardino botanico e lago artificiale. Alla vista del lago non abbiamo resisto alla tentazione e ci siamo lasciati andare ad un po' di gluismo lionese che a breve vedrete nei video nell'apposita sezione del nostro blog.

Ma di sicuro l'evento piu' storico di tutta la nostra permanenza e' stata la cena al ristorante di Paul Bocuse un vero e proprio mito della cucina francese, basti vedere la sua pagina su wikipedia per capire che si tratta di un pezzo grosso. Il suo ristorante, nella periferia Nord di Lione, e' uno dei pochi ad aver ottenuto le autorevoli tre stelle della guida Michelin e da decenni serve piatti della cucina tradizionale francese. Abbiamo mangiato veramente alla grande, piatti raffinati, di primissima qualita', dal gusto squisitio e dal prezzo indimenticabile... Nonostante fosse un ristorante di altissima categoria quando abbiamo terminato la cena eravamo proprio sazi! Strano ma vero.

Descrivervi le delizie che ho mangiato sarebbe fare un torto allo chef perche' certe cose non si possono trasmettere a parole e si puo' solo assaggiarle: mousse di asparagi, foie gras d'oca, filetto di vitello alla Rossini, scelta di formaggi francesi, buffet di dessert con ogni ben di dio. Sara' pure uno schiaffo alla poverta' e alla fame del mondo, ma vi assicuro che, magari una volta nella vita, ne vale proprio la pena.

Mentre vi scrivo sono gia' a Ginevra, proprio in quel corridoio dove il web e' stato inventato, cosa che mi da sempre un po' di emozione. Fortunatamente sono riuscito a convertire il mio soggiorno al terribile FormuleOne con uno piu' dignitoso al Sofia che oltre ad avere WC e doccia in camera, ha anche il pregio di essere a due minuti di macchina dal CERN. Adesso pero' vi saluto, perche' domani mattina mi svegliero' abbastanza presto e se tutto andra' bene come speriamo domani sera avremo il primo turno notturno di presa dati.

Un saluto a tutti gli unico-labbisti!