La misura è colma e davvero non ne posso più, tanto che ho deciso di sfogarmi qui, in pubblico, forse in modo inopportuno. E' una mia opinione, niente di personale diretto verso qualcuno in particolare. Ho buttato giù il mio pensiero in pochi minuti, ma per come sono fatto, ho pensato a lungo se era il caso o meno di pubblicarlo e alla fine ho deciso che era meglio fuori che dentro.
Mi riferisco ai terremoti che hanno sconvolto l'Emilia Romagna negli ultimi 10 giorni. Ho sentito perfettamente la seconda scossa di ieri che mi ha letteralmente spaventato, nonostante non abbia fatto alcun danno intorno a me, ma era evidente che, qualche centinaia di chilometri più a sud, qualcuno stava perdendo tutto, magari anche la vita, la sua o, peggio ancora, quella dei suoi cari.
A scatenarmi il sisma interiore non sono stati i soliti sciacalli mediatici che dopo l'evento compaiono come i funghi dopo le prime piogge a fine estate. Quelli che non possono fare a meno di vedere un complotto in tutto e li tirano dentro tutti da Tesla a HAARP, dalle multinazionali agli americani, dai poteri forti ai Maya. La blogosfera fiorisce di queste teorie che ricevono l'avvallo immediato di centinaia di lettori, che corrono a condividere, twittare e spargere il verbo che altrimenti loro, i cattivoni che si nascondono dietro il disastro, potrebbero cancellare. Non importa che queste teorie non abbiano il benché minimo senso, nemmeno il più piccolo; non importa che ci siano esperti seri, che hanno studiato una vita questi fenomeni e che cercano di spiegare come stanno veramente le cose; niente, la massa continuerà a scegliere il complotto. Non c'è partita, complotto batte scienza sette a zero.
Conosco l'effetto che mi genera leggere questi articoli sui siti di informazione alternativa. Mi fanno venire il mal di pancia seguito da forte senso di disgusto e di disarmante impotenza. E per questo ho trovato la soluzione: me ne frego altamente, cercare di replicare è solo tempo perso, risorse fisiche e mentali letteralmente buttate nel cesso. Se posso cerco di dare informazioni vere, nel caso di un terremoto, non essendo un geologo, preferisco astenermi ed informarmi dai colleghi scienziati che so che applicano nel loro campo la stessa professionalità che io metto nel mio.
Ma quello di oggi è stato uno tsunami devastante. A causarlo, un articolo apparso sul Corriere edizione web. Il titolo "Il sisma? Tutta colpa del complotto". Non metto il link, sarebbe pubblicità immeritata. Preciso subito che l'autore non sostiene che le varie ipotesi citate possano essere effettivamente la causa del disastro emiliano, elenca le varie dicerie sparse sulla rete e si guarda bene dal dire che sono cretinate senza senso. Come previsto e prevedibile, l'articolo viene condiviso 3000 volte su Facebook e il messaggio che passa è che il Corriere, il primo quotidiano italiano, parla di complotti dietro al terremoto, quindi la gente pensa che almeno qualcosa di vero ci deve pur essere. Se lo dice anche il Corriere....
Ripeto, non mi voglio accanire contro questo articolo in particolare o il suo autore. Ma è la tendenza che mi fa paura. Per favore, lasciamo il complotto a chi ha bisogno di attirare lettori ai propri blog per catturare qualche click e un po' di pubblicità o donazioni. Gli altri facciano il loro lavoro di informazione, se non per dovere, almeno per rispetto di chi ha perso la vita.