Eppure, un recentissimo studio pubblicato su Nature Climate Change afferma che loro avevano ragione e io torto. Prendendo in esame una regione del Texas con 4 delle più importanti centrali eoliche del mondo in termini di potenza elettrica generata, i ricercatori americani hanno confrontato immagini satellitari dal 2003 al 2011 e osservato un aumento di temperatura nelle zone con le turbine di 0.7 gradi centigradi in questo periodo. Il valore tiene conto del generale aumento della temperatura perché ottenuto confrontando regioni vicine tra i vari impianti. E l'effetto sarebbe ancora più evidente nelle ore notturne. L'origine del riscaldamento sarebbe legato al rimescolamento atmosferico, con la turbolenza generata dalle pale che riporta a terra di notte l'aria calda dei mesi estivi. Giusto per chiarezza, è bene specificare che l'aumento di temperatura dovrebbe stabilizzarsi (e non continuare ad aumentare) una volta che gli impianti hanno raggiunto la loro massima espansione.
I ricercatori sottolineano come una singola turbina non possa essere ritenuta responsabile del cambiamento climatico, ma variazioni locali anche importanti, possono essere generate da grossi impianti con grandi quantità di turbine.
Lungi dall'essere l'epilogo per l'energia eolica, ma certo che se quanto affermato venisse confermato anche da altri studi, bisognerà rivedere la localizzazione degli impianti e magari migliorarne l'efficienza in modo da ottenere più energia elettrica dalla stessa quantità di energia eolica.
Credit: Adapted from S. Levitus et al., Geophys. Res. Letts.; © AGU 2012 |
Interessante.
RispondiEliminaPer il riscaldamento globale, la domanda cruciale è piuttosto: è di origine antropica o no? Perché è quello che è tutt'altro che chiaro.
No diciamo la verità: lo sanno tutti che il riscaldamento globale dipende dal numero di pirati: PiratiVsTemp
Che sia antropica o meno l'origine, occorrerebbe darsi da fare per quello che si può. Sempre che si possa ...
RispondiEliminaComuque l'inverno appena passato non è stato affatto freddo. Ha fatto molto freddo solo per alcuni giorni a febbraio. Per altro subito dopo ha fatto molto caldo per il periodo. Più che inverno freddo direi temperature pazzerelle
SM
quello che dici delle temperature è verissimo. la nostra memoria è bravissima a ricordare gli eventi estremi, ma fa fatica a calcolare le medie. Se chiedi in giro ti diranno che è stato molto freddo o caldo ricordando proprio quella manciata di giorni. Lo stesso vale per la siccità. Unica esclusione, almeno nelle nostre latitudini è la neve, che di per sé è già un evento estremo e quindi ci si ricorda se ha nevicato e quanto.
RispondiEliminaIo misuro la rigidità locale degli inverni in termini di m^3 totali di metano consumati dal 1.11 al 31.3. In casa mia non ho mai fatto modifiche di isolamento terminco dopo il 2001 e mantengo sempre la temperatura costante giorno e notte a 20°C. E' un buon indicatore.
RispondiEliminaI risultati si possono vedere in questo grafico e si può notare che certamente il 2007 è stato un inverno caldo e il 2010 invece tra i più freddi. L'ultimo inverno è nella norma.
I dati fuori scala relativi a 2000 e 2001 documentano inverni in cui mantenevo 21°C in casa al posto di 20°C, abitudine che il gestore del servizio di fornitura del metano e le relative bollette mi hanno convinto a cambiare :)
Un giono o l'altro dovrò mettermi a fare gli integrali dei vari inverni per qualche considerazione statistica ...
SM
Mitico! Per noi è un po' più difficile fare il grafico perché non abbiamo una temperatura costante e tanto dipende dallo share riscaldamento a gas e camino.
RispondiEliminaIn effetti il secondo articolo citato sottolinea come gli effetti sull'atmosfera sono molto lievi, forse trascurabili, ma non così sugli oceani. E' però vero che le variazioni nell'oceano non sono così veloci e le variazioni nel grafico potrebbero essere conseguenza della termalizzazione di eventi su scale temporali più lunghe.
Sarebbe uno studio mitico! l'unico appartamento su cui ho un arco temporale cosi' lungo è quello dei miei, ma ho una variabile non trascurabile o prevedibile: mia madre e il suo pessimo rapporto col termostato. comunque ricordo che qualche anno fa abbiamo avuto neve anche ad aprile, sarebbe da studiare anche quello. E giusto per parlare di varianza delle temperature, oggi a Berlino abbiamo toccato i 30 gradi...
RispondiEliminaDuccio
Assolutamente vero, in realtà gli ultimi inverni sono in media... inesistenti.
RispondiEliminaPerfino io ricordo che 20-30 anni fa gli inverni erano mediamente più freddi, si arrivava abbastanza spesso intorno allo zero, ormai sono anni che lo zero non si vede neanche da lontano, a parte pochi giorni.
E la gente a dire che fa feddo, ma vabbé.