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30 aprile 2011

AMS-02 quando i particellari vanno nello spazio

Credit NASA
Restano tutti affascinati dagli esperimenti di fisica delle alte energie, non tanto, o meglio, non solo per l'importanza di scoprire una nuova particella, ma dalle dimensioni gigantesche di quelle installazioni, dalla quantità di cavi che interconnettono ogni singolo elemento di rivelazione e dalla loro complessità paraganobile forse solo alle grandi missioni spaziali. Quelle epiche che hanno portato gli uomini a passeggiare sulla superficie del nostro satellite e quelle più moderne che ci hanno abituato a vedere gli astronauti partire come razzi dalla Terra, attraccare alla stazione spaziale e rientrare atterrando come un grosso aereoplano.

E' difficile porre un limite all'intraprendeza umana, così qualcuno ha pensato di unire queste due complessità costruendo esperimenti di fisica delle particelle fatti per volare nello spazio. Era previsto per oggi, ma slitterà a non prima di lunedì la partenza dello shuttle Endeavour (che vedete in una foto movimentata) con a bordo AMS-02 un intero esperimento di fisica delle particelle che verrà installato sulla stazione spaziale internazionale. AMS-02 non è il primo esperimento di astroparticelle, ce ne sono stati altri in precedenza, alcuni di pregievole costruzione italiana, ma AMS-02 è almeno un ordine di grandezza superiore in ambizioni e complessità a tutti i suoi predecessori. Lo 02 nel nome ci ricorda che ci fu un precedente tentativo, chiaramente più piccolo, meno performante e che ha volato solo per pochi giorni attaccato allo shuttle che lo ha portato in orbita.

Quale scienza

Viviamo in una galassia che è fatta quasi esclusivamente di materia; quando riusciamo a creare piccollissime quantità di anti-materia questa ha una vita brevissima perché appena viene in contatto con la materia che la circonda si trasforma in energia pura. Sappiamo che al momento del Big Bang, materia e antimateria erano presenti in uguali quantità e sappiamo anche che la nostra è solo una di cento milioni di galassie che compongono il nostro universo. L'ipotesi intrigante è che la nostra galassia si trovi in una felice isola di materia, ma nessuno può escludere che una galassia vicina sia composta esclusivamente da anti-materia. E' proprio per risolvere questo mistero scientifico che è stato costruito AMS-02 che è principalmente uno spettrometro di massa, ovvero uno strumento basato su un campo elettromagnetico, in grado di pesare la massa delle particelle ci passano attraverso. Conterà 1 ogni volta che un protone, ovvero il nucleo di un atomo di idrogeno lo attraversa, conterà 4 quando passerà un nucleo di elio e così via lungo la tavola periodica. AMS sarà in grado anche di misurare gli anti-idrogeni e gli anti-elio, semplicemente indicando come risultato della misura -1 e -4. Certo che per ottenere un -4, AMS deve passare sufficientemente vicino ad un nucleo di anti-elio e questo singolo evento sarebbe in grado di provare che esistono anti-galassie nel nostro universo. AMS-01 era riuscito a misurare il rapporto del flusso tra nuclei di elio e di anti-elio ad un milionesimo, AMS-02 farà mille volte meglio, riuscendo ad espandere il raggio di osservazione fino ai confini dell'universto risolvendo definitivamente la questione delle anti-galassie.

Ma dove sono gli acceleratori nello spazio? 

Siamo abituati a vedere gli esperimenti di fisica delle particelle costruiti intorno a grandi acceleratori in cui le particelle vengono fatte viaggiare a velocità molto prossime a quelle della luce per poi farle scontrare le une con le altre. Ma dove sono gli acceleratori nello spazio?

Ci immaginiamo lo spazio completamente vuoto, in realtà ci sono alcune particelle che lo riempiono, principalmente nuclei di idrogeno, e che percorrono distanze stellari senza quasi mai interagire. Sono i cosiddetti raggi cosmici e che continuamente arrivano sulla terra e ci colpiscono. Fate questo esperimento: stendete il palmo della mano davanti a voi e lasciatela aperta solo per un secondo, ecco quando l'avrete chiusa, almeno una particella proveniente dallo spazio, o una generata da questa interagendo con l'atmosfera, avrà attraversato la vostra mano.  I raggi cosmici sono dei postini interstellari e ci portano informazioni da molto lontano, anche dal lato opposto dell'universo e sono generati dalle stelle che li espellono durante il loro ciclo vitale (vento stellare) e in modo particolare nelle grandi esplosioni stellari.

Un nucleo di anti-elio può essere emesso solo da una anti-stella in un'anti-galassia e per questo motivo AMS li andrà cercando con estrema cura.

Un grosso in bocca al lupo all'equipaggio dell'Endeavour che consegnerà il pacco regalo alla stazione spaziale, a tutti gli scienziati della collaborazione AMS e in particolare agli amici Martin e Daniel che per anni hanno lavorato perché questo momento potesse diventare realtà.

Potete seguire la diretta dell'evento direttamente dal sito della NASA e anche dal sito del CERN, la casa di tutti i fisici delle particelle.

Per chi se lo fosse perso ieri sera, qui è disponibile il video della mini-conferenza tenuta al CERN sulla fisica di AMS e le difficoltà tecniche che l'hanno caratterizzato. 

29 aprile 2011

L'incidente di Fukushima in parole semplici


Questo post non ha la pretesa di essere una descrizione tecnica di quello che è successo a partire dall'11 Marzo (che trovate qui), ma una descrizione semplificata di quello che è successo in base alle informazioni che sono state diffuse.

I fatti prima del terremoto

L'arcipelago del Giappone produce energia elettrica per circa il 30% del suo fabbisogno attraverso reattori nucleari a fissione (domande e risposte). La situazione della flotta nucleare giapponese è ben descritta dalla cartina qui a fianco dove oltre a vedere la localizzazione di tutti i siti nucleari potete anche farvi un'idea di quanti reattori sono attualmente (prima dell'11 marzo) in funzione (quadratini) con i loro 48 gigawatt di potenza elettrica, quelli in costruzione (triangoli), quelli programmati (cerchi) e quelli in fase di disattivazione (crocette). I vari colori rappresentano le tecnologie di questi reattori: rosso per i reattori ad acqua pressurizzata (PWR), in giallo i PWR avanzati, in verde i reattori ad acqua bollente (BWR) e in blu i BWR avanzati. Tutti e sei i reattori in attività della centrale di Fukushima sono del tipo BWR, sono stati costruiti a cavallo tra gli anni 60 e 70 e hanno raggiunto la prima criticità negli anni 70.


Pochi concetti base per capire cosa è successo

Un reattore nucleare produce energia elettrica facendo scaldare dell'acqua che diventa vapore e fa girare una turbina. Il calore necessario per far scaldare l'acqua deriva dalla reazione nucleare di fissione a catena, ovvero dal fatto che quando colpito da un neutrone un atomo di uranio si spacca in due pezzi più piccoli emettendo altri neutroni e una buona quantità di energia. I neutroni in più fanno rompere altri atomi di uranio così da tenere sempre accesa la reazione. Per interrompere la reazione si inseriscono delle barre di controllo tra gli elementi combustibili in modo da catturare i neutroni.

Il combustibile è fatto da pastiglie di diossido di uranio (in alcuni casi miscelato a plutonio) arricchito in una certa percentuale dell'isotopo 235 dell'uranio. Queste pastiglie (pellets in termine tecnico) vengono impilate in barre realizzate in una lega di zirconio (zircaloy) che è piuttosto resistente agli stress termici e meccanici e praticamente trasparente al flusso di neutroni. Questo è il primo livello di protezione e separa il combustibile con i prodotti della fissione che sono radioattivi dal resto del mondo.

Potete trovare i nomi corrispondenti ai vari
numeri cliccando su questo link.
Un certo numero di barre viene composto a formare un assieme (assembly in gergo) di combustibile e un certo numero di assembly va a formare il cosiddetto nocciolo. Il nocciolo a sua volta è inserito in un pentolone di acciaio (RPV in sigla e pressure vessel in gergo) in cui in condizioni normali viene iniettata acqua e viene estratto il vapore che fa girare le turbine. Questo pentolone in acciaio è il secondo livello di protezione che separa il nucleo o nocciolo da tutto il resto del mondo.

C'è un terzo livello di protezione che è dato dal contenimento principale (PCV in sigla e primary containment vessel in gergo). Questo è diviso in due parti, una asciutta (dry-well) e una invece che contiene una grande quantità d'acqua (wet-well). Lo scopo di questo contenimento è di isolare completamente l'RPV in caso di incidente con eventuale fusione del nocciolo. E' realizzato in acciaio e rinforzato in cemento armato.

L'ultimo livello di protezione è dato dall'edificio del reattore. Questo è una semplice costruzione industriale e serve per proteggere dalla intemperie e dagli agenti esterni tutti i servizi del reattore, le tubature, le valvole e così via. 

Le prime ore dell'incidente

L'11 Marzo alle 14:46 ora del Giappone, una delle più violenti scosse di terremoto mai registrate dall'uomo fa tremare tutta la parte nord orientale del Giappone, mandando in black out gran parte di questa regione. I sistemi di sicurezza dei reattori, misurata l'intensità del sisma mandano in spegnimento automatico di emergenza (SCRAM) ben 14 reattori (li vedete rappresentati su quest'altra cartina). Spegnere un reattore nucleare significa interrompere la reazione di fissione a catena che sta producendo energia, ma c'è una certa potenza residua che deriva dal calore prodotto dal decadimento degli elementi radioattivi contenuti nel combustibile nucleare. Per dirla con parole semplici, arrestare un reattore non è come spegnere un forno che non appena spento comincia a raffreddarsi. Quando la reazione a catena viene interrotta, il combustibile continua a produrre calore, a ritmi molto più bassi di quelli normali, ma continua a scaldare. Giusto per darvi un numero, qualche istante dopo lo spegnimento, un reattore tipo quelli di Fukushima continua a produrre circa 100 MW di potenza termica e dopo un anno avrà ancora una potenza residua di qualche megawatt (ulteriori dettagli per i più tecnici).

E' proprio a causa di questo calore di decadimento che i reattori devono essere raffreddati continuamente anche quando sono spenti, perché altrimenti l'acqua contenuta si scalderebbe troppo, evaporerebbe e le barre di combustibili continuerebbero a riscaldarsi fino a fondersi.

I reattori di Fukushima hanno bisogno di sistemi di raffreddamento di emergenza per il nocciolo che funzionano utilizzando corrente elettrica da fonti esterne o anche generatori diesel. A causa del black-out generalizzato, sono dovuti entrare in funzione i generatori a gasolio. A questo punto la situazione era già un'emergenza, ma ancora non era drammatica perché i sistemi di emergenza stavano facendo il loro dovere.

Circa un'ora dopo il terremoto, alle 15:41, arriva uno tsunami la cui altezza è superiore a quella massima per cui la centrale era stata progettata. L'acqua inonda i generatori d'emergenza e la centrale resta in assoluto black-out. Solo uno dei sistemi di emergenza sopravvive (dettagli), ma non può girare in eterno, restano solo una decina di ore circa prima che la situazione vada verso un incidente grave, ovvero quello che i tecnici chiamano un LOCA (loss of cooling accident).

A questo punto l'acqua all'interno del nocciolo continua a scaldarsi e a evaporare lasciando sempre più scoperte le barre di combustibile. La temperatura continua a salire e di pari passo la pressione all'interno dell'RPV. Quando la temperatura delle barre supera i 1200 gradi allora lo zirconio inizia a reagire (ossidazione) con il vapore acqueo producendo idrogeno e rovinandosi. Se lo zircaloy si fessura o buca, dalle barre cominciano ad uscire tutti i prodotti di fissione radioattivi che sono allo stato gassoso come i gas nobili e quelli che hanno un'alta probabilità di sublimare come lo iodio. La pressione in eccesso nell'RPV va a sfogarsi prima nella wet well (la struttura circolare a forma di ciambella sul fondo) e da lì va a finire nella parte secca del contenimento come rappresentato in figura. Quando la pressione nel PCV è stata troppo alta (ha raggiunto circa il doppio del suo limite di disegno) i tecnici della TEPCO hanno provveduto a ventilare, ovvero hanno aperto una valvola che permette di scaricare parte del gas dal PCV al piano tecnico (quello più alto) dell'edificio del reattore.
Ricordiamo che questo gas contiene una frazione non trascurabile di idrogeno che è un gas infiammabile ed esplosivo. Quando la concentrazione dell'idrogeno è diventata troppo alta, si è scatenata l'esplosione che ha provocato la distruzione dell'edificio del reattore, ovvero la parte più esterna e meno indispensabile e rilasciando in ambiente tutta la quantità di gas radioattivi che si era accumulata al suo interno.
L'esplosione che ha colpito il reattore 2 ha avuto uno sviluppo e possibilmente un'origine differente. Anziché svilupparsi all'ultimo piano dell'edificio, ha colpito la wet-well probabilmente danneggiandola e provocando la fuoriuscita di grandi quantità di acqua contaminata e un forte rilascio di radioattività come potete anche vedere da questo grafico con l'andamento temporale della dose misurata nel perimetro della centrale.


Il reattore 4 era spento al momento del terremoto / tsunami. Tutto il combustibile era stato spostato nella piscina del combustibile esausto, ovvero una vasca di circa 15 m x 15 m x 15 m dove le barre fortemente radioattive a causa del loro contenuto di prodotti di fissione viene lasciato raffreddare prima di essere trasportato in altro deposito (ulteriori dettagli). Nei reattori di Fukushima questa vasca è esterna al PCV e protetta solamente dall'edificio esterno del reattore. La copertura del reattore 4 è stata distrutta da un incendio accaduto all'ultimo piano di questo edificio (probabilmente a causa di un corto circuito) e anche da un'altra esplosione di idrogeno generato dalla reazione di ossidazione dello zirconio che compone il rivestimento delle barre di combustibile esauste. L'acqua delle piscine deve essere continuamente raffreddata perché altrimenti a causa del calore sprigionato dalle barre, questa evapora lasciando le barre scoperte e molto più sensibili ad un loro danneggiamento. Verosimilmente il livello dell'acqua è sceso fino a lasciare scoperta almeno la sommità delle barre che hanno cominciato a scaldarsi e a ossidarsi a causa della presenza di vapore. Di fatto le piscine per il combustibile esausto sono un punto di particolare preoccupazione perché a differenza del combustibile contenuto nei noccioli non c'è nessuna protezione verso l'ambiente esterno.

Le prime misure di emergenza

A seguito di questi fatti, TEPCO ha dovuto mettere in pratica misure di emergenza per sopperire al problema principale: la mancanza di raffreddamento. Si sono utilizzati più o meno tutti i mezzi a disposizione: dal lancio di acqua con gli elicotteri alle autopompe dei pompieri. Si è poi giunti ad una soluzione più stabile in cui l'acqua di raffreddamento, acqua di mare prima e acqua dolce poi, è stata iniettata nell'RPV utilizzando autopompe e pompe di emergenza. Invece il livello d'acqua nelle piscine per il combustibile esausto viene continuamente ristabilito buttando acqua con le auto-gru per le gettate di cemento (vedi foto a fianco).

Le conseguenze di queste operazioni sono state principalmente due: la prima è che il sale contenuto nell'acqua di mare potrebbe aver incrostato, danneggiato e corroso alcune parti interne del reattore. Potrebbe persino aver creato dei blocchi tra una barra e l'altra del combustibile impedendone il buon raffreddamento. In effetti l'utilizzo dell'acqua di mare è considerata come ultima spiaggia nel disperato tentativo di raffreddare il nocciolo. La seconda è che specialmente per il reattore 2 dove c'è una probabilità piuttosto elevata di una perdita nel contenimento (wet-well), molta acqua è venuta in contatto con il combustibile nucleare, portandosi via parecchi prodotti di fissione e andando ad infiltrarsi un po' ovunque inclusa una galleria tecnica che a causa di una crepa era in comunicazione diretta con l'oceano antistante (dettagli).

La roadmap per uscire dall'emergenza

Serve un piano per uscire da questa fase critica dell'emergenza tenendo ben presente che l'obiettivo principale è quello di stabilizzare i reattori, mitigare le emissioni di sostanze radioattive e quindi di permettere il ritorno alla normalità degli abitanti della zona evacuata. Il piano proposto da TEPCO in data 17 aprile è ben descritto nell'immagine qui sotto:


Come vedete il piano si articola in tre grandi aree: il raffreddamento, l'attenuazione delle emissioni e il monitoraggio radiologico e la decontaminazione ambientale. Per ognuna di queste aree si prevedono azioni in due passi: il primo da attuarsi nell'immediato, diciamo da oggi per i prossimi 3 mesi, e il secondo invece al termine del primo per i successivi 6 mesi. La previsione è quindi di uscire dalla fase critica dell'emergenza entro i prossimi 9 mesi, ma non mi stupirei se ci fosse qualche ritardo e che slittasse ad un anno. Dopo di che inizierà la fase lunga della rimozione di tutto il combustibile esausto, di quello contenuto nei noccioli, della disattivazione degli impianti e che potrebbe tranquillamente durare una decina di anni.

Ma torniamo alla roadmap e cominciamo ad analizzare la prima area, ovvero quella relativa al raffreddamento. Questa si divide in due parti: il raffreddamento dei noccioli dei reattori dall'1 al 3 e quello delle vasche per gli esausti dei reattori dall'1 al 4.
Per il raffreddamento dei reattori, il primo passo prevede:
  1. Iniettare azoto nel PCV dei reattori in modo da rendere inerte l'atmosfera ed evitare ulteriori esplosioni dovute all'accumulo di idrogeno e ossigeno. 
  2. Aumentare il flusso dell'acqua iniettata e lasciar riempire oltre al RPV anche il PCV (allagamento del contenimento)
  3. Installare uno scambiatore di calore esterno in modo da poter far circolare sempre la stessa acqua raffreddata utilizzando altra acqua non contaminata in modo da ridurre la quantità di rifiuti liquidi prodotti.
Seguendo questi tre punti si dovrebbe poter arrivare ad una condizione di raffreddamento stabile ed efficiente alla fine della prima fase, almeno per le unità 1 e 3. La situazione è più complessa per il reattore 2 dove sarà necessario individuare e tappare la perdita perché altrimenti non ha senso inondare il contenimento. Si ipotizza di arrivare in condizioni di cold-shutdown, ovvero con la temperatura dell'acqua nei noccioli di 1, 2 e 3 ben al di sotto dei 100 gradi entro nove mesi.

Per il raffreddamento delle piscine è necessario migliorare l'efficacia dei sistemi di iniezione, evitare di buttare troppa acqua contaminata in giro, tenere il livello sempre alto e di conseguenza la temperatura bassa per diminuire l'evaporazione che inevitabilmente porta via anche sostanze radioattive che vengono disperse in ambiente. Nel caso del reattore 4, sarà forse necessario provvedere con l'installazione di supporti e rinforzi per la struttura e cercare di chiudere eventuali falle presenti nella vasca che causano perdita di liquidi contaminati.

Per quanto riguarda la diminuzione delle emissioni, anche questa macro area è suddivisa in due più piccole: la prima riguarda l'acqua contaminata accumulata che potrebbe riversarsi in mare e la seconda la dispersione in aria e nel terreno di polveri contaminate. Abbiamo già visto che i sotterranei e le gallerie tecniche sono piene d'acqua altamente contaminata. La grossa perdita che portava quest'acqua a scaricarsi direttamente in mare è stata otturata, ma bisogna mettere al sicuro quest'acqua al più presto per evitare che raggiunga il mare dal sottosuolo o ancora peggio la falda acquifera. A tal proposito TEPCO ha già installato un sistema di pompaggio in grado di trasferire quest'acqua verso alcune cisterne, ma serve una soluzione più a lungo termine come l'installazione di nuovi impianti di stoccaggio e di purificazione/decontaminazione. In questo modo, la stessa acqua potrebbe essere anche riutilizzata per il raffreddamento dei reattori.

Per le emissioni che potrebbero contaminare il suolo e l'aria, il piano prevede innanzitutto la rimozione delle macerie radioattive generate dalle esplosioni e la loro messa in sicurezza, poi lo spargimento di una resina indurente (dettagli) che impedisce ai contaminanti volatili di essere trasportati in giro dal vento e dalla pioggia. In un secondo momento, si punterà a ricoprire i reattori con una sorta di tessuto in modo da imprigionare all'interno tutti i contaminanti volatili.

La terza area riguarda il monitoraggio radiologico e la decontaminazione. Il monitoraggio è ovviamente già cominciato e non riguarda solo la radioattività ambientale, ma la deposizione, la contaminazione superficiale del terreno, la presenza di radio-isotopi nella catena alimentare e nell'acqua potabile. Questo monitoraggio deve essere intensificato e verrà portato avanti per lungo tempo anche al termine della fase critica dell'emergenza. Basti pensare che a 25 anni di distanza dall'incidente di Chernobyl, i funghi che arrivano in Italia dall'est europeo vengono ancora controllati per la presenza di cesio radioattivo. A Fukushima, l'area della centrale è monitorata da TEPCO, mentre la zona circostante, il mare, il resto del Giappone sono monitorati da una flotta di istituti, a partire dalle università, agli enti del ministero della scienza e di quello della salute, dalle forze di polizie agli istituti scolastici, dalle basi militari americane al DOE, senza dimenticare l'agenzia ONU per l'energia atomica. Per quanto riguarda il resto del mondo, esistono dati raccolti e messi disponibili quasi in tempo reale per gli USA e per l'Europa e persino la Commissione per l'abolizione dei test nucleari sta monitorando l'evolversi della situazione.  La decontaminazione sarà un processo ancora più lungo e difficile. Per esempio in alcune aree sarà necessaria la rimozione di alcuni centimetri di terreno come è già  in corso di attuazione in alcune scuole della prefettura di Fukushima dove il livello di radioattività aveva superato i limiti stabiliti per le attività all'aperto.

E se qualcosa andasse storto? 

TEPCO ha preparato un piano, inclusi i piani B in caso che qualcosa non andasse proprio come previsto, ma ci sono tante cose che possono andare storte. Purtroppo con le informazioni in nostro possesso non è possibile fare delle previsioni se non guardando attraverso una sfera di cristallo, che non abbiamo. Possiamo solo elencare un certo numero di punti critici che possono essere più problematici da sistemare e cercare di valutare quali possano essere le conseguenze.

Se l'allagamento dei reattori fallisse?
Sulla via verso il cold shutdown ci sono un paio di punti critici, il primo riguarda l'allagamento del PCV, ovvero del contenimento primario del reattore. Questa operazione è già attualmente in corso nel reattore 1 e sembra (al momento in cui scriviamo) stia avendo un discreto successo. La preoccupazione più grande è legata alla tenuta strutturale del contenimento che non è stato progettato per essere appesantito da tutto quel volume di acqua, specie se sottoposto ad altre sollecitazioni sismiche. Potrebbero esserci delle perdite, o dalla struttura o più probabilmente dalle tubazioni a causa della corrosione dell'acqua di mare. In tal caso l'allagamento deve essere sospeso, e tutta l'acqua deve essere recuperata e decontaminata prima di inquinare il mare, la terra e la falda.

Se non si riuscisse a chiudere la perdita del reattore 2?
Per il reattore 2, a complicare la faccenda, c'è molto probabilmente una falla nella wet-well. Questa deve essere chiusa prima di poter immaginare di inondare il PCV perché già adesso sta creando grossi problemi con le ingenti perdite di acqua radioattiva. Tappare questo buco non sarà per nulla facile a causa dell'elevatissimo livello di radiazioni che escludono quasi completamente la possibilità di un intervento umano. Prima bisogna trovare il buco, poi bisogna chiuderlo ermeticamente e il tutto deve essere fatto con i robot che abbiamo visto in azione in questi giorni. Se non ci si riuscisse, bisognerà pensare ad un sistema per recuperare l'acqua che fuoriesce, filtrarla, magari decontaminarla parzialmente e rimetterla in circolo. A quel punto varrebbe forse la pena di proteggere la falda sotterranea e il mare in modo da non inquinarli ulteriormente.

Se la piscina del reattore 4 dovesse cedere? 
Sappiamo che quella piscina è  messa piuttosto male a causa sia del terremoto sia dell'esplosione. Tanto è vero che la roadmap prevede di installare dei rinforzi per proteggerla, ma se questi non dovessero bastare o non arrivassero in tempo, la situazione sarebbe parecchio grave perché senza acqua le barre si danneggerebbero velocemente e a cielo aperto. In quel caso bisognerà provvedere subito ad una copertura con calcestruzzo e subito dopo a rinforzare lo strato di protezione al di sotto. Di sicuro ci sarebbe un ulteriore importante rilascio di radioattività in atmosfera.

Se si perdesse il controllo di un reattore, quale sarebbe il destino degli altri? 
A seconda della gravità della perdita di controllo di uno dei reattori, potrebbe rendersi necessaria l'evacuazione completa e permanente della centrale. A quel punto la situazione per gli altri reattori tenderebbe a diventare sempre più critica e si dovrebbe ricorrere presto ad una copertura con un sarcofago a quattro o a sei piazze.

Archivio notizie su incidente nucleare Fukushima (da 22/04/2011 a 28/04/2011)



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Venerdì 22 Aprile
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  • 22/04/2011 - 07:00: Arriva la definizione della nuova zona di evacuazione. Oltre alla circonferenza di 20 km di raggio centrata intorno alla centrale di Fukushima Daiichi, che proprio ieri era stata definita dalla legge come off-limit, si aggiunge la regione a nord ovest dalla forma irregolare e che contiene i punti in cui la dose accumulata ha superato o supererà i 20 milliSv all'anno. La zona tra i 20 e i 30 km che era stata definita come zona da rimanere il più possibile in casa, è stata  parzialmente rimossa, e alcune di zone sono state dichiarate come "tenersi pronti per evacuare".  Se confrontate la mappa rappresentata nel disegno preso da NHK, con quella della dose integrata fornita da MEXT allora capirete subito la logica dietro questa nuova definizione.


    • Sempre da NHK arriva un'altra notizia, riguarda un campionamento d'acqua marina fatto nei pressi del reattore 2. Stando a quest'ultimo campionamento il livello di iodio sarebbe tornato a crescere, mentre nella giornata di mercoledì lo avevamo visto scendere. Speriamo che oggi TEPCO pubblichi l'andamento temporale in modo da fare un po' di chiarezza a riguardo. 
    • Si aggiunge un altro interrogativo al piano di rientro preparato da TEPCO. La possibilità che il contenimento del reattore (non il pressure vessel), una volta che sarà completamente pieno dell'acqua di raffreddamento possa non essere in grado di resistere alle sollecitazioni di un terremoto. (NHK)
      • 22/04/2011 - 15:00: Continuano le operazioni di rimozione dell'acqua contaminata dal reattore 2. Il livello è sceso di altri 5 centimetri, secondo fonti NHK, ma non si riesce a capire di preciso rispetto a quale precedente misura. Sarebbe auspicabile avere una misura assoluta rispetto al livello del terreno. Insieme all'acqua si deve cominciare a rimuovere le macerie sparate in giro dalle esplosioni che sono attive e contaminate e che impediscono di valutare lo stato effettivo dei reattori. Riprenderanno domani mattina le operazioni di rimozione macerie con bulldozer telecomandati. 
      • La commissione USA per il nucleare ha valutato la situazione di Fukushima come statica, ma piuttosto fragile, soprattutto in vista di possibili altri forte scosse di assestamento. Sarebbe opportuno, secondo US-NRC di diversificare e aggiungere soluzioni di emergenza agli attuali sistemi di raffreddamento. Hanno inoltre fatto una stima della quantità di combustibile nucleare danneggiato per ciascun reattore e le loro cifre non differiscono di  molto da quelle rilasciate da TEPCO. (NHK)
      • Sul sito della TEPCO troviamo la notizia che oggi verrà (probabilmente è già stato) installato un sensore di temperatura e uno di radiazioni sul braccio della gru per le gettate di cemento che viene attualmente utilizzato per buttare acqua sulla piscina del combustibile esausto del reattore 4. Sarà anche possibile valutare il livello dell'acqua e probabilmente verrà anche prelevato un campione di liquido per una misura spettrometrica. 
      • 22/04/2011 - 19:00: Abbiamo trovato una utilissima presentazione della TEPCO in cui si fa il punto della situazione e si illustra nel dettaglio la roadmap per uscire dall'emergenza. La trovate a questo indirizzo.
      • 22/04/2011 - 22:00: Ricordate che questa mattina NHK comunicava che era tornato a salire il livello dei contaminanti radioattivi nell'acqua nei pressi della centrale di Fukushima. Questa sera è apparso sul sito TEPCO il resoconto di queste misure così che possiamo fare un po' di chiarezza. Guardate la serie temporale riportata qui a fianco per quanto riguarda l'acqua nei pressi del reattore 2 all'interno dell'acqua confinata dalle barriere di contenimento. Il livello è tornato a salire, ma dalla notizia di NHK sembrava essere un'esplosione. Certo avremmo preferito una diminuzione. Resta da capire il motivo di questo ennesimo cambiamo di tendenza. 
      • Sono arrivate anche le misure della contaminazione dell'aria all'interno del terreno della centrale (TEPCO).  Questa risulta pulita, o meglio la radioattività trovata è ben al di sotto dei limiti di legge. Fortunatamente anche la ricerca di plutonio, volatile e particolato, è risultata negativa (PDF).
      • Ci arrivano anche le misure della contaminazione del terreno nei tre punti di campionamento periodico. Queste riguardano il plutonio, l'uranio e altri gamma emettitori. Per tutti i campioni sono state fatte fare analisi indipendenti da due enti esterni da TEPCO.
        • Per quanto riguarda il plutonio, è rimasto tutto invariato rispetto alle precedenti rivelazioni. Due su tre campionamenti presentano una densità di plutonio comparabile con quella artificialmente immessa nell'atmosfera e poi nel suolo dalle attività militari, ma la composizione isotopica fa pensare che si tratti di plutonio appena prodotto e quindi derivante da questa emergenza.
        • Per quanto riguarda l'uranio, invece non si riscontra nessuna variazione rispetto ai valori naturali (l'uranio esiste in natura a causa della sua lunghissima vita media). 
        • Per gli altri gamma emettitori, la situazione è dominata da cesio e iodio che sono presenti in quantità alte, gli altri gamma emettitori sono praticamente spariti.
      • Concludiamo con un brevissimo aggiornamento sulla situazione radiologica, partendo dalla contaminazione marina al largo della centrale. Il grafico riassume tutti i valori interessanti e potete notare come l'andamento temporale sia molto migliorato. 
      • E per concludere la mappa con il rateo di dose ambientale. Speravo che avessero sostituito ai due cerchi a 20 e 30 km, la nuova zona di evacuazione ma ancora non è stata aggiunta su questo disegno. 

      Sabato 23 Aprile
      Clicca per leggere gli aggiornamenti del 23 aprile

      • 23/04/2011 - 9:00: Ieri sera è apparsa sul Japan Times un articolo di poche righe in cui ci veniva anticipato che oggi TEPCO avrebbe montato una telecamera subacquea in modo da poter visionare lo stato delle barre di combustibile esausto contenute nella piscina del reattore 4 (fuertestenk). La notizia è chiaramente molto interessante perché ricordiamo che il reattore 4 non era in funzione durante il terremoto e che tutto il suo nocciolo più altre barre si trovano all'interno di questa vasca che è al di fuori del contenimento e con l'edificio intorno distrutto. Questa mattina su NHK ci viene comunicato che TEPCO farà molta più attenzione nelle prossime operazioni di versamento di acqua per evitare di apportare ulteriori danni. Solo nella giornata di ieri sono stati iniettate 200 tonnellate di acqua perché la temperatura era a circa 90 gradi. L'acqua che evapora, visto che come sappiamo contiene contaminanti volatili come iodio e cesio, si porta via un po' di radiazioni che vengono in questo modo disperse. Si tratta di una piccola quantità comparata ai grandi rilasci causati dalle esplosioni, però vanno minimizzate e per questo è importante raffreddare. Per avere un'idea generale delle vasche per i combustibili esausti potete guardare questa presentazione.
      • Anche alla TEPCO e (non solo qui) si stanno preoccupando della situazione del livello dell'acqua nel reattore 1. Infatti si stanno chiedendo se e quanto cambierà la resistenza della struttura di cemento del contenimento a causa della presenza di acqua abbondante al suo interno. Vi ricordiamo che mamoru e valeriano hanno fatto i conti per il reattore 3 circa la quantità di acqua che possono contenere. Trovate i dettagli qui.
      • Su NHK interviene anche la portavoce di ICRP (la commissione internazionale per la radioprotezione) che dice che servono più punti di misura nei pressi della centrale e che per gli evacuati si prospettano ancora tempi piuttosto lunghi prima di poter rientrare nelle loro abitazioni.
      • Altra notizia interessante è la visita di un rappresentate ufficiale degli agricoltori giapponesi in Ucraina per vedere come è stato possibile affrontare il problema della radioattività del suolo e cosa può essere migliorato a Fukushima sulla base dell'esperienza di Chernobyl. Tra le varie possibilità c'è anche quella di coltivare e produrre bio-combustibili che quindi non rientrano nel circolo dell'alimentazione umana.
      • Da Kyodo ci arriva la notizia che ci saranno controlli sanitari periodici e anche a lungo termine per i bambini a seguito dell'incidente di Fukushima. Questa è una delle misure di protezione, insieme all'evacuazione, il controllo alimentare che le istituzioni internazionali andavano chiedendo.
      • Dal sito TEPCO ci viene detto che Lunedì 25 aprile ci sarà una conferenza stampa congiunta di tutti gli enti che si stanno occupando dell'emergenza nucleare. Sarà tenuta alle ore 17 (JST).

      • 23/04/2011 - 15:30: Su segnalazione di Anonima Francese, riceviamo e pubblichiamo una traduzione dei bollettini emessi da IRSN (l'istituto nucleare francese). Trovate il bollettino con le indicazioni per i residenti in Giappone a questo indirizzo, mentre per tutto il resto del mondo a quest'altro indirizzo.
        Pubblichiamo qui sotto la traduzione di alcuni spezzoni particolarmente interessanti (a cura di Anonima Francese)

      Stato dei reattori secondo IRSN

      Lo stato dei 3 reattori (1,2,3) rimane preoccupante. L'acqua dolce viene usata per raffreddare le piscine e i reattori. Tuttavia il raffreddamento avviene sempre tramite pompaggio di acqua in circuito aperto e dunque il rilascio non può essere perenne. Tepco inietta sempre, dal 6 Aprile, azoto a debole intensità, all'interno del reattore n°1 per limitare il rischio di esplosione di idrogeno presente in
      questo edificio.  Si procederà alla stessa operazione nei reattori 2 e 3. Queste operazioni , che dureranno diversi giorni, potranno generare rilasci
      atmosferici.
      L'evoluzione della pressione nel contenimento del reattore numero 1 conferma la
      presenza di una fuga in questo edificio, secondo Tepco. Tepco ha proceduto a spostare i quadri di alimentazione elettrica per proteggerli contri gli effetti di eventuali tsunami.

      La presenza di acqua contaminata negli edifici delle turbine delle tre unità risulta essere dovuta alle grande quantità di acqua iniettata nei reattori per garantire il loro raffreddamento e eventuali perdite d'acqua provenienti dai reattori 2 e 3.
      L'iniezione di quest'acqua è un operazione delicata se si tiene conto del grande volume di acqua da trattare e la sua forte contaminazione.
      Una fessura del pozzo adiacente all'edificio turbine del reattore 2 ha provocato un importante flusso di acqua altamente contaminata direttamente in mare. TEPCO è riuscita a fermare questa perdite il 6 Aprile verso le 6 locale tappando la perdita con iniezione di silicato di sodio.

      Una parte di acqua contaminata presente in quel pozzo è stata pompata e stoccata all'interno del condensatore della turbina per "confinarla". Dal 4 al 10 Aprile, Tepco ha effettuato dei rilasci volontari in mare che qualifica di "debolmente contaminata". Si tratta all'incirca di  10 000 tonnellate di sostanze liquide (effluvi) stoccate nei serbatoi, che erano in attesa di essere trattate prima dell'incidente. TEPCO giustifica quest'operazione con la necessità di liberare capacità di stoccaggio importanti per potere accogliere le acque fortemente contaminate delle tre unità travagliate.
      Dopo avere verificato l'integrità dei serbatoi, TEPCO ha cominciato il 19
      aprile, il trasferimento dell'acqua presente nel locale turbine del reattore
      numero 2 in questi serbatoi.
      I controlli effettuati per diversi giorni nell'acqua di mare a prossimità
      della centrale hanno dimostrato una forte contaminazione dell'ambiente marino,
      conseguenza del rilascio di una parte di acqua molto contaminata presente
      nelle unità incidentate a Fukushima Daichii.

      Deboli rilasci atmosferici (di vapore) proseguono verosimilmente, ma sono di
      debole intensità e non comparabili con quelli rilasciati per le operazioni di depressurizzazione che ebbero luogo durante la prima settimana dopo l'incidente.
      Questi rilasci non dovrebbero modificare, nel corso dei prossimi giorni, la
      contaminazione già presente attorno alla centrale.

      Il 17 aprile, TEPCO  presenta la sua roadmap per la centrale di Fukushima. Il piano presenta due fasi: la prima dovrebbe durare 3 mesi e ha per obiettivo di ridurre i rilasci radioattivi, di consolidare il raffreddamento dei reattori e delle piscine e infine di mettere in sicurezza i stoccaggi di acqua contaminata.

      La seconda fase dovrebbe durare tra 3 e 6 mesi e ha per obbiettivo di mettere in sicurezza gli edifici per dominare la radioattività diminuita nel corso della fase 1, e raggiungere l'arresto a freddo dei reattori e diminuire la quantità d'acqua contaminata presente su sito.

      L'IRSN stima che le azioni descritte per questo piano  di azione siano credibili, ma che conviene rimanere prudenti sui tempi, i quali possono essere solo indicativi, visto la difficoltà di accesso ai reattori considerando la contaminazione al loro interno.

      Situazione radiologica

      Le misure alle quali l'IRSN ha avuto accesso, non permettono un'analisi completa della situazione. Tuttavia mostrano che nessun aumento di depositi e di contaminazione sono stati osservati nel corso degli ultimi giorni.
      Inoltre, i depositi di superficie e la contaminazione degli alimenti  con iodio sono notevolmente diminuiti in un mese. La contaminazione da cesio è anch'essa diminuita nelle derrate alimentari. Tuttavia, alcune misurazioni hanno dimostrato che la contaminazione in ortaggi tipo spinaci e broccoli, prodotti attorno alla centrale, rimangono ancora al di sopra dei limiti definiti in Giappone.
      Infine, esistono pochissimi dati sulla contaminazione dell'atmosfera da stronzio. Questi radionuclidi sono meno volatili di iodio e cesio e, come lo attestano rare misure, è probabile che i rilasci di stronzio siano meno importanti rispetto a iodio e cesio. Tale misura meriterebbe di essere confermata con altre analisi.

      Contaminazione dell'acqua di mare e delle specie marine in Giappone
      Un inquinamento radioattivo è stato osservato in ambiente marino, a più o meno
      grande distanza della centrale di Fukushima Daichii. I principali radionuclidi regolarmente misurati nell'acqua di mare sono: iodio 131, cesio 137, cesio 134, cesio 136, tellurio 132/iodio 132. Ne sono state rilevate anche altri occasionalmente , a concentrazioni molto basse. Tale inquinamento radioattivo ha tre possibili origini: i rilasci liquidi in provenienza del sito accidentato, le ricadute atmosferiche sulla superficie del mare e i trasporti di contaminazione radioattiva da terreni contaminati.

      Le misure effettuate durante diversi giorni nell'acqua di mare in prossimità della centrale (qualche centinaia di metri) hanno evidenziato una forte contaminazione dell'ambito marittimo, conseguenza del rilascio di una parte di acqua molto contaminata presente a partire del 21 marzo a prossimità della centrale.
      Le concentrazioni nell'acqua di mare hanno raggiunto 63 000 Bq/L di cesio 137, 180 000 Bq/L di iodio 131.

      Le concentrazioni in radionuclidi decrescono rapidamente quando ci si allontana della centrale di Fukushima Dai-Ichi. Sono all'incirca 10 volte piu deboli a 15 km della centrale e da 100 a 550 piu deboli a 30 km. Variano a questa distanza, da 2 Bq/L a 27 Bq/L per il cesio 137 e da 3 Bq/L a 57 Bq/L per iodio 131.

      Come pro memoria, i livelli massimi autorizzati dalle autorità Giapponesi
      per i prodotti ittici dopo l'incidente di Fukushima sono 2000 Bq/kg pour l’iodio 131 e di 500 Bq/kg per cesio 137.


      Pesci e altri specie marittime
      Il pesce che presenta maggiore contaminazione risulta essere l'anguilla delle sabbie (Ammodytes personatus). Questa specie è pescata localmente e in modo stagionale, da Gennaio ad aprile. Altri valori riguardanti i prodotti del mare sono misurati al di sotto dei di 100 Bq/kg pour l’iodio 131, e di 70 Bq/kg per l'insieme di cesio 134 e cesio 137.  Possiamo anche notare che nessuna contaminazione radioattiva è stata trovata o è trovata ad oggi sulla maggior parte dei pesci sbarcati.

      • 23/04/2011 - 16:00: Sul sito di TEPCO arrivano alcuni interessanti aggiornamenti di tipo radiologico. Riguardano l'aria e l'acqua di mare nei pressi del reattore 2, sottoterra e nelle immediate vicinanze della centrale. Qui sotto l'andamento temporale della concentrazione di iodio e cesio nei pressi del reattore 2 all'interno delle apposite barriere protettive. Al di là delle barriere la contaminazione è ridotta di quasi un fattore 10.
      • Mentre continua lo sciame sismico, continua anche a salire il numero di lavoratori della centrale (30) che hanno raggiunto il limite di 100 milliSv che ha imposto TEPCO (250 milliSv è il limite d'emergenza in Giappone, 500 milliSv quello d'emergenza internazionale). Stando alla notizia data da Kyodo, questi dipendenti sarebbero stati trasferiti ad attività che non richiedano esposizione a radiazione. (fuertestenk)
      • L'agenzia russa ITAR-TASS chiarisce il motivo per cui i tecnici TEPCO starebbero valutando con attenzione quanta acqua immettere nella piscina del combustibile esausto di R4. Stando all'agenzia, le  oltre 4000 tonnellate d'acqua che si stanno accumulando nelle cantine del locale turbine 4 potrebbero provenire da una perdita della piscina. La notizia è poco chiara perché subito dopo accenna ad una possibile crepa tra l'edificio turbine 3 e 4. Cercheremo di ottenere una traduzione "umana" dell'articolo originale. Qui sotto la traduzione a cura di Valeriano.


      La temperatura dell'acqua nella piscina del combustibile esausto nel quarto blocco di Fulushima-1 è a 91°C.

      TOKIO, 23 aprile.
      La temperatura dell'acqua nella piscina del combustibile esausto nell'edificio del quarto blocco di Fukushima-1 ha raggiunto i 91°C, che crea una minaccia di ebollizione. Lo ha annunciato oggi un rappresentante della TEPCO

      Secondo lui, il livello di acqua nella piscina, dove si trovano 1331 barre, resta molto basso, circa a due metri dalla sommità delle barre, e quindi è importante evitare l'ebollizione e l'evaporazione del liquido. L'operazione di oggi per aggiungere altre 140 tonnellate di acqua nel serbatoio è stata fatta proprio per migliorare la situazione. Ricordate che il 12 aprile il livello del liquido sopra le barre era di 3 metri.

      Tuttavia, come dicono gli esperti, l'aggiunta di quantità supplementari di acqua per raffreddare la piscina ha causato l'accumulo di grandi quantità - fino a 4000 tonnellate - di liquido altamente radioattivo nel seminterrato delle turbine del reattore 4. Di conseguenza, il livello dell'acqua negli ultimi 10 giorni è aumentato di 20 cm e raggiunge ora 1.1 metri. Gli esperti pensano che il flusso è dovuto ad una crepa nel muro fra il quarto e il terzo blocco. In quest'ultimo, per raffreddare il reattore riscaldato ogni ora arrivano fino a 6 tonnellate di liquido.

      Domenica 24 Aprile
      Clicca per leggere gli aggiornamenti del 24 aprile
      • 24/04/2011 - 10:00: Su grande richiesta dei nostri lettori aggiungiamo un video live (spostato in alto al post) di un dosimetro digitale posizionato nella città di Fukushima. Stiamo attendendo la traduzione della descrizione del video dal Giapponese per poterlo meglio localizzare. Da notare che le misure sono in microSv/h per il rateo e in microSv per la dose integrata, ma non sappiamo quando è iniziata l'integrazione. Una piccola nota: negli scritti tecnici micro si abbrevia utilizzando la lettera greca "mu" che però non è sempre disponibile sulla tastiera e così si risolve l'inconveniente utilizzando la lettera "u".
        Grazie a mamoru ci arriva la traduzione della descrizione del video con la localizzazione precisa. Il contatore è posizionato  all’interno di un edificio di due piani ad alto isolamento con travature di acciaio che si trova nella città di Fukushima a circa 67km dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Il misuratore è a circa 70 cm dal piano di appoggio, nei pressi di una presa dell’aria esterna. Il proprietario dello strumento dice che al primo piano la misura scende di circa metà il valore del secondo piano che a sua volta è circa metà se non un quarto del valore misurato all'aperto dall'instituto di ricerca agricola. Il valore "normale" di fondo naturale prima dell'incidente era di 0.04 microSv/h.
      • Nella nottata italiana ci arriva la notizia che lo scorso mercoledì tecnici della TEPCO durante le operazioni di sgombero dei detriti delle esplosioni hanno trovato un frammento di cemento (dimensioni stimate 30 cm x 30 cm x 5 cm di spessore) con una dose a contatto di 900 milliSv/h. Potrebbe provenire dall'edificio del reattore 3. Si tratta di una dose molto elevata e nel tentativo di rimuovere il detrito e metterlo in sicurezza i tecnici hanno accumulato una dose di circa 3.7 milliSv. E' piuttosto importante eseguire misure approfondite su questo campione per capire se si tratta di materiale contaminato (con contaminazione asportabile o meno) o se si tratta di materiale attivato. In questo modo è possibile in qualche modo risalire alla sua origine perché un così alto livello di dose fa pensare ad un pezzo del contenimento. (NHK)
      • A seguito di questo ritrovamento, TEPCO sta eseguendo una mappatura dei ritrovamenti con un'indicazione del valore di rateo di dose misurato. (Fonte NHK)
      • Crescono le dimensioni dei contenitori per lo stoccaggio dell'acqua sul sito di Fukushima. La TEPCO infatti aveva già dichiarato di voler installare nuove cisterne per contenere l'acqua fortemente contaminata che sta rallentando pesantemente i lavori. Inizialmente si pensava di installare 27mila tonnellate di capacità aggiuntiva entro la fine di maggio, ma ora il piano è stato rivisto al rialzo con oltre 31 mila tonnellate entro i primi di giugno. Queste cisterne saranno realizzate sotto terra, ognuna avrà una capacità di circa 10mila tonnellate. A giugno dovrebbe anche iniziare il processo di filtrazione e riutilizzo dell'acqua, ma se il programma dovesse subire un ritardo, allora TEPCO aggiungerà altre 20mila tonnellate di capacità di stoccaggio entro dicembre. (NHK).
      • Dopo le preoccupazioni di ieri circa lo stato strutturale della piscina numero 4, oggi TEPCO fa sapere che sta considerando l'ipotesi di costruire dei pilastri di sostegno al piano inferiore della vasca. Questo è una contromisura che faceva già parte della roadmap, quindi nulla di nuovo. Le misure di radioattività sotto la piscina non sono particolarmente alte, ma bisognerà valutare bene i tempi necessari per la costruzione per evitare una sovraesposizione del personale. (NHK)
      • Sulla stampa internazionale si fanno sempre più insistenti le voci che TEPCO starebbe anche considerando di costruire dei rinforzi sotto la base dei reattori (-15 m). Al momento però la notizia non viene confermata né dalla Tv di stato Giapponese, né Kyodo, né tantomeno TEPCO. 
      • 24/04/2011 - 14:00: Se volete avere altre informazioni sempre aggiornate sulla situazione radiologica allora inserite tra i vostri bookmark questo sito web molto ben curato, dove non solo potete vedere i grafici con gli andamenti temporali, ma anche scaricarvi i file excel da tenere nel vostro archivio privato e fare tutti i confronti che volete. 
          • 24/04/2011 - 19:30: L'amico Daniele C. tramite Facebook ci ha consigliato un altro sito molto interessante la cui consultazione gli è stata consigliata dall'Ambasciata Italiana in Tokyo. Si tratta della pagina in inglese del ministero della salute e del lavoro Giapponese ed è ricchissimo in informazioni circa la contaminazione alimentare. Riporta tutte le restrizioni in vigore sia per quanto riguarda la distribuzione sia per il consumo, prefettura per prefettura, zona per zona. Strumento assolutamente importante per chi vive in Giappone e per poter mangiare e bere senza farsi prendere dal panico. Sempre Daniele ci aveva consigliato un altro sito con la situazione radiologica che vale la pena ricordare, con la situazione dei terremoti e della contaminazione ambientale / alimentare.
          • Arriva il rapporto quotidiano sulla contaminazione dell'acqua davanti al reattore 2 (dove c'era il pozzetto con la crepa per intenderci). Dopo la salita di ieri l'altro, oggi la contaminazione è tornata al livello di qualche giorno fa. Trovate il rapporto completo di numeri a questo indirizzo, mentre qui sotto il grafico con l'andamento temporale.
          • Concludiamo con la mappa di dose ambientale. Noterete che è cambiato lo sfondo della cartina forse perché sta per essere aggiornata alla nuova definizione della zona di evacuazione. I diversi colori rappresentano le prefetture confinanti con quella di Fukushima. Ancora non abbiamo una spiegazione per il punti blu e neri. 
          • 24/04/2011 - 21:00: Ste ci ha suggerito un altro sito molto completo con la situazione radiologica. Elenca le ultime misurazioni aggiornate, sia in forma tabulare, sia sulla cartina. Presenta anche la dose accumulata nel tempo oltre che alla misura di rateo istantaneo.


          Lunedì 25 Aprile
          Clicca per leggere gli aggiornamenti del 25 aprile

          • 25/04/2011 - 06:30: Sul sito di NHK appare una notizia piuttosto incomprensibile. Si dice che TEPCO stia considerando di installare uno scambiatore di calore per il reattore 1. In realtà questa operazione è uno dei passaggi chiave della roadmap. Il motivo di questa decisione sarebbe quello di affrettare la stabilizzazione della situazione visto che c'è il 70% di combustibile danneggiato e l'acqua è ancora molto al di sotto della parte alta delle barre. L'installazione di questo scambiatore dovrebbe avvenire all'interno dell'edificio del reattore (la roadmap lo prevedeva all'esterno) e le conduttore che lo collegano al vessel devono essere anti-sismiche, ma gli operatori non possono ancora accedere al reattore a causa dei forti livelli di radiazione. In conclusione, non abbiamo ben capito cosa voglia dire questo articolo. (Bea)
          • Nella notte ci sono giunti un po' di segnalazioni. ilmarion ci ha suggerito altri due siti interessanti con grafici sempre aggiornati sui reattori di Fukushima. Li trovate a questi indirizzi: dgr4quake (che non verrà aggiornato fino al 8 maggio) e quello di una università brasiliana. In entrambi i casi potete scaricarvi i dati e giocarvi se lo desiderate. Per meglio comprendere questi dati, Valeriano ci ha omaggiato di un schema con la posizione presunta dei vari sensori. Diciamo presunta perché dedotta dalle poche informazioni che abbiamo e confrontata con i vari manuali tecnici dei reattori BWR della GE. 
          • Anonima Francese ci ha suggerito un'intervista da parte di MediaPart a Jacques Repussard direttore generale di IRSN. Interessante e vale la pena di leggerla e non trattiene le critiche contro alcuni comportamenti di TEPCO.
            • 25/04/2011 - 14:30: Ci arriva qualche chiarimento sulla notizia con cui abbiamo aperto l'aggiornamento di questa mattina, sempre ad opera di NHK. Lo scopo è quello di ricoprire le barre con acqua e raffreddarle, il mezzo è di rifar circolare l'acqua che si sta accumulando nel contenimento primario come mostrato nello schema e facendola raffreddare in uno scambiatore di calore. In pratica si vorrebbe mettere in pratica il piano della road-map, ma utilizzando uno scambiatore all'interno dell'edificio del reattore, anziché uno esterno. 
            • Continua a preoccupare la situazione della piscina 4 dove i tecnici della TEPCO sono combattuti sulla quantità d'acqua da iniettare, perché il livello è basso e la temperatura sale velocemente, ma troppa acqua potrebbe essere un peso troppo importante per la struttura già fortemente danneggiata. Urgono i lavori di messa in sicurezza, soprattutto in vista di possibili altre scosse di assestamento. (NHK
            • Stabile, tendente a diminuire la concentrazione di contaminanti nell'acqua dello specchio di mare di fronte al reattore 2 (TEPCO). Stiamo seguendo questo andamento da qualche giorno perché è il punto più "caldo" da cui è possibile che ci siano altri rilasci di radioattività nel mare. Per il momento, appunto, la situazione sembra essersi stabilizzata. 
            • Nell'ultimo aggiornamento di TEPCO ci viene anche detto che stanno portando delle altre linee di alta tensione ai reattori 1 e 2, e 5 e 6, cosa che era prevista per aumentare la stabilità del raffreddamento a causa di possibili altri terremoti. 

            Martedì 26 Aprile 
            Clicca per leggere gli aggiornamenti del 26 aprile

            • 26/04/2011 - 9:00: Valeriano ha aggiornato lo schema con il posizionamento dei sensori sull'RPV. Lo trovate negli schemi di apertura del post. Ci teniamo a sottolineare che non si tratta della verità assoluta, ma di una semplice deduzione derivata dall'osservazione incrociata di più fonti. Stando a questa descrizione, la pressione letta dai due strumenti dovrebbe essere praticamente identica (all'interno della precisione degli strumenti), e il fatto che per il reattore 1 ci siano due valori così discordanti è segnalazione di qualche malfunzionamento.
            • Stando a quanto riferito da NHK, TEPCO si prepara ad allagare completamente il reattore 1 nel senso del pressure vessel e del contenimento. Oggi ha infatti inviato altri robot per una esplorazione alla ricerca di evidenti segni di cedimenti strutturali e poi aumenterà nella giornata di domani il flusso d'acqua da 6 fino ad un massimo di 14 m3/h, prima in via sperimentale e se poi avrà successo in via definitiva. Il successo o meno dell'operazione sarà valutato guardando alla temperatura e alla pressione del reattore e attraverso un'altra ispezione robotizzata alla ricerca di eventuali perdite. Questa è una delle prime azioni della roadmap che viene messa in attuazione e che dovrebbe essere ripetuta anche per il reattore 3. Per il numero 2, dove si sospetta una perdita, il discorso cambia radicalmente e diventa fondamentale individuare e toppare la perdita prima di allagare.
            • Torniamo per un momento alla situazione del numero 2 e dell'acqua nelle turbine e nelle gallerie. Ce ne riferisce NHK, che conferma che il livello nella galleria tecnica del reattore 2 non ha subito cambiamenti nonostante il pompaggio. Segno che la portata delle pompe è più o meno identica a quella della perdita, ma continua a salire il livello nelle analoghe gallerie dei reattori 3 e 4 dove il livello è arrivato a 98 e 115 cm dal colmo rispettivamente. TEPCO si era prefissata un livello minimo di 100 prima di cominciare a svuotare e quindi dovrebbe iniziare a prendere provvedimenti per il numero 3, ma ancora non sa dove e come spostare quest'acqua. 
            • Stando ai comunicati ufficiali, il livello orario delle emissioni dalla centrale sta scendendo. Si è passati dagli oltre 150 TBq/giorno del 5 aprile ai 24 TBq/giorno stimati ieri. Al momento attuale una delle più importanti fonti di emissioni è il vapore che sale dalle piscine dei reattori che sicuramente contengono molto dello iodio e degli altri prodotti di fissione volatili che sono fuori-usciti dalle barre esauste rovinate. (NHK)
              Un discorso simile lo trovate anche in questo rapporto di JAIF dove si afferma che il livello di radioattività presente nei reattori di Fukushima I è scesa drasticamente a causa del decadimento dei molti isotopi a vita breve e che anche il tasso di emissioni è calato all'1% della radioattività iniziale.
            • Sempre su NHK c'è un'altra notizia che sa quasi dell'incredibile: un referente del governo dice che non era a conoscenza del rischio di esplosioni di idrogeno nelle fasi di emergenza. Il discorso dell'articolo è un po' complicato perché il politico dice che nessuno ha mai parlato di questo rischio proprio perché l'atmosfera all'interno del contenimento viene quasi saturata di azoto per ridurre l'esplosività dell'idrogeno. Il che significa che il rischio di esplosione è ben noto tanto da prevedere sistemi di prevenzione. Credo serva fare chiarezza. Durante il funzionamento del reattore, viene prodotta una grande quantità di idrogeno per radiolisi e per questo motivo l'atmosfera nel contenimento primario viene tenuta al 90% di azoto. Durante le prime fasi dell'emergenza l'idrogeno è stato scaricato durante le ventilazioni controllate e questo si accumulato su tutto il piano tecnico (quello più in alto) dell'edificio del reattore. E' stato proprio questo accumulo a formare la miscela esplosiva di idrogeno e ossigeno cosa che non sarebbe avvenuta se lo sfogo fosse avvenuto direttamente in atmosfera. Il dilemma è che questo idrogeno poteva contenere anche radioisotopi e quindi ventilarlo in atmosfera significa un rilascio sicuro di radioattività, che invece poteva essere più o meno confinata all'interno dell'edificio del reattore.
            • Una commissione del ministero della salute Giapponese sta valutando come migliorare il monitoraggio ambientale e alimentare delle radiazioni, probabilmente in vista di quanto si discuteva nei commenti, ovvero del cambio di stagione che è solitamente accompagnato da eventi meteorologici di forte intensità. (NHK)
            • 26/04/2011 - 12:30: Su segnalazione di fuertestenk pubblichiamo questa immagine con le misure dei ratei di dose di alcune macerie ritrovate nei pressi dei reattori colpiti dalle esplosioni di idrogeno. Trattandosi di frammenti di dimensioni piuttosto piccole questi valori di rateo di dose sono da intendersi a contatto e da lì decadono con il quadrato della distanza. Non è così invece per la dose proveniente da contaminazione superficiale di una vasta area dove il tasso dose resta più o meno costante con la posizione. 
            • Non siamo gli unici ad avanzare dubbi e perplessità sulla capacità del contenimento di contenere tutta l'acqua che serve per inondarlo fino a coprire le barre di combustibile. Ci sono altre voci che si sono aggiunte in questo coro.
            • 26/04/2011 - 15:00: NISA ha imposto a TEPCO di trasmettere in tempi brevi tutta una serie di parametri dei reattori in modo da poter valutare i progressi della roadmap verso la stabilizzazione. L'elenco completo di tutti i parametri li potete trovare a questo link, si tratta del livello dell'acqua nei noccioli, della temperatura e della pressione, composizioni dell'atmosfera all'interno dei contenimenti, livelli dell'acqua nei locali turbine e nelle gallerie...
            • Sempre da TEPCO ci arriva la notizia che è iniziata la stesura della resina antidiffusione, questa volta non più in maniera sperimentale, ma dovrebbe essere iniziata l'operazione in massa.
            • L'esplorazione robottizzata in R1 di cui parlavamo questa mattina ha confermato i livelli di radiazione precedenti e l'assenza di perdite d'acqua. Questo dovrebbe essere equivalente ad una luce verde per iniziare l'allagamento del contenimento del reattore. Da domani, a meno di cambi di programma, le pompe aumenteranno la loro portata d'acqua dagli attuali 6 metri cubi l'ora fino ad un massimo di 14.  Arriva anche la conferma su NHK che a partire da domani mattina in Giappone si inizierà la procedura di allagamento.
            • 26/04/2011 - 16:30: In attesa dell'aggiornamento IAEA che dovrebbe ricominciare con oggi, ci arriva un'ulteriore misurazione della concentrazione di contaminanti presenti nell'acqua di fronte al locale turbine di R2. Come potete vedere da questo grafico, la situazione sembra essersi ormai stabilizzata tra 100 e 1000 Bq/cm3 prima delle barriere di contenimento e tra 10 e 100 Bq/cm3 oltre. Qui trovate il rapporto completo. Dal giorno 22 aprile non si trovano più misure della radioattività al largo della centrale. Abbiamo provato a navigare anche nella versione giapponese di MEXT, ma non siamo riusciti a trovare nulla. Se per caso qualcuno dei lettori trovasse qualche informazione aggiornata saremmo contenti di condividerle. 
            • Nell'altro documento circa l'acqua di mare distribuito da TEPCO si nota come fuori costa i livelli siano scesi quasi completamente al di sotto dei livelli che necessitano una comunicazione a NISA perché superiori ai limiti prefissati per la formula di scarico di un'installazione nucleare.
            • Sia da NHK sia da TEPCO ci arrivano ulteriori informazioni circa la resina verde. Da oggi è iniziata la stesura su larga scala utilizzando un veicolo telecomandanto.
            • 26/04/2011 - 19:30: Arriva il comunicato IAEA che andiamo a leggere e commentare insieme.
              • Secondo stime NISA ci sono circa 70 mila tonnellate di acqua stagnante con livelli elevati di radioattività nelle cantine degli edifici turbine delle unità 1, 2 e 3. Non è un numero molto differente dalla nostra stima che si riferiva al solo numero 2.
              • Esce fumo bianco, probabilmente misto vapore dai reattori 2, 3 e 4. C'è una grossa probabilità che questo fumo provenga dall'evaporazione dell'acqua nelle piscine per il combustibile esausto e che potrebbe contenere una certa quantità di contaminanti radioattivi.
              • Ci presenta lo stato attuale dei parametri dei reattori. Queste informazioni sono anche disponibili in questi tre grafici qua sotto, oppure consultabili on-line a questo indirizzo.



              • La radiazione gamma ambientale sta diminuendo un po' ovunque. In 45 prefetture (tutte tranne Fukushima e Ibaraki) i valori sono scesi all'interno delle fluttuazioni del fondo naturale. Questa situazione è ben evidenziata anche dalla mappa di dose ambientale qui a fianco (MEXT).
              • La situazione della contaminazione alimentare in questo bollettino si limita ad elencare per quali prodotti è vietata la distribuzione e il consumo. Un elenco simile e forse più accessibile lo trovata a questo indirizzo.

              • E' stata ampliata la zona di mare in cui vengono eseguiti i campionamenti e le misure spettrometriche. Ci sono punti in cui la misura viene effettuata da TEPCO e altri sono di responsabilità MEXT. Purtroppo negli ultimi giorni (a partire dal 22/04) non riusciamo più a reperire le informazioni sul sito di MEXT, mentre su quello di TEPCO ci sono i dati, ma non organizzati sulla mappa. Da domani cercheremo di collocare i numeri TEPCO sulla piantina per renderli più leggibili.

            Mercoledì 27 Aprile
            Clicca per leggere gli aggiornamenti del 27 aprile

            • 27/04/2011 - 08:00: E' iniziato l'allagamento del PCV (primary containment vessel) del reattore 1. Il primo passo è stato quello di aumentare il flusso dell'acqua, da 6 a 10 tonnellate all'ora e manterranno questa portata per le prime 6 ore. Poi aumenteranno ulteriormente a 14 tonnellate all'ora fino a giovedì quando invieranno il robot per fare un'ulteriore verifica dello stato. Al termine del comunicato di NHK si dice che ieri i robot hanno misurato una dose all'interno dell'edificio del reattore di oltre 1000 milliSv/h (> 1Sv/h). Questo numero stona un po' perché ieri avevano detto che il livello di dose era rimasto invariato rispetto alle precedenti misure (18 Aprile) che però erano molto più basse, dell'ordine di qualche decina di milliSv/h.
            • E' stata presentata dal ministero della scienza una nuova mappa della dose integrata nella zona intorno alla centrale di Fukushima. Questa dovrebbe essere l'equivalente di quella utilizzata dalla Commissione per la sicurezza nucleare per la definizione della nuova zona di evacuazione stabilendo i confini con il parametro della dose annua integrale di 20 milliSv. Questa nuova mappa è stata calcolata utilizzando l'ipotesi che ognuno degli abitanti passi 8 ore al giorno all'aperto e i valori sembrano essere un po' più bassi rispetto alla precedente, ma difficilmente verrà ridefinita una nuova evacuazione (NHK).
            • Forse è una perdita a spiegare il continuo abbassarsi del livello dell'acqua nella piscina del reattore 4 e il continuo aumentare di quella trovata nei locali sotterranei adiacenti. Negli ultimi giorni, gli operatori della centrale hanno continuato ad iniettare ogni giorno da 140 a 210 tonnellate d'acqua. Gli operatori conoscono esattamente il contenuto della piscina in termini di potenza termica generata e quindi è facilmente calcolabile la quantità di acqua che evapora quotidianamente, ma grazie ai dispositivi che hanno installato si sono resi conto che il livello è sempre più basso di quanto si aspettano. Potrebbe esserci una crepa da qualche parte che lascia filtrare l'acqua, ma ancora più pericolo è che potrebbe rendere instabile l'intera vasca alla luce delle continue iniezioni d'acqua e delle possibili scosse sismiche di assestamento. Nella roadmap la contromisura 26 prevede l'installazione di sistemi di supporto proprio per questa vasca (NHK).
            • 27/04/2011 - 11:30: A tenere banco nelle notizie di questa mattina è il fatto che una donna impiegata nella centrale abbia accumulato nell'ultimo mese una dose complessiva di circa 17 milliSv, di cui quasi 14 dovuti all'irraggiamento interno e quindi causato dall'inalazione o ingestione di sostanze radioattive. Mentre la dose da irraggiamento esterno viene misurata con un dosimetro personale, quella per irraggiamento interno viene stimata a partire da esami di radiotossicologia e conteggio a corpo interno. In poche parole vengono raccolti gli escreti del lavoratore (in genere urina e feci) e analizzate per verificarne il contenuto radioattivo e poi viene misurata la radioattività del lavoratore facendogli una misura diretta e sottraendogli il suo fondo naturale (principalmente potassio 40) registrato precedentemente. A quel punto viene stimata una certa quantità di attività assorbita e viene convertita in dose assorbita e impegnata (cioè che verrà assorbita in futuro) utilizzando le tabelle ricavate dai modelli di assorbimento e rilascio biologici.
              Stando a quanto ci comunicano sia TEPCO sia fonti giornalistiche l'attività professionale di questa impiegata erano la gestione dell'approvvigionamento delle attrezzature necessarie per l'emergenza e portare in giro per la centrale le squadre di vigili del fuoco impegnate nelle varie operazioni. Su NHK si ipotizza che possa aver inalato contaminanti radioattivi togliendosi i dispositivi di protezione (leggi la maschera con filtro) in modo sbagliato o dove andrebbe indossata. Dal punto di vista della radioprotezione, questa sarebbe da considerarsi mancanza di formazione che è responsabilità del datore di lavoro. 
            • 27/04/2011 - 13:30: Stando a NHK, TEPCO avrebbe rivalutato la percentuale di combustibile danneggiato nei tre reattori (1, 2 e 3) della centrale di Fukushima. Si passerebbe dal 70% del reattore 1 ad una nuova stima del 55%, mentre ci sarebbe un aumento del 5% per il due e il tre. La prima stima era stata fatta nei primissimi giorni dell'emergenza valutando i ratei di dose all'interno del contenimento. Cosa cambia? Assolutamente nulla. Nel momento in cui c'è anche una minima frazione di combustibile danneggiato, tutto il nocciolo deve essere trattato con estrema cura per evitare grosse dispersioni di radioattività in ambiente e comunque deve essere tutto raffreddato prima di poter fare delle stime più realistiche dei danni.
              • 27/04/2011 - 17:30: Sul sito internet di TEPCO ci arriva la conferma dell'errata stima del combustibile danneggiato. Per il reattore numero 1, l'errore è stata una sbagliata lettura del rivelatore di radioattività ambientale (CAMS) sul lato della wet-well, mentre per il 2 e il 3 si è trattata di una cattiva interpretazione dei dati a disposizione. Per stimare la percentuale di combustibile danneggiato gli operatori hanno utilizzato grafici simili a quelli che vi riportiamo qui a fianco, dove il valore della frazione danneggiata è ottenuto intersecando il valore di dose letto nel D/W e nella W/W con le ore trascorse dallo spegnimento del reattore. Trovate l'intera documentazione in questo PDF.
              • Nella giornata di oggi, il piano di allagamento del reattore 1 prevedeva l'aumento della portata dell'acqua da 6 m3/h a 10m3/h per alcune ore per poi passare a 14 m3/h fino a domani mattina quando ci sarebbe stata un'altra ispezione robotizzata dell'edificio. In realtà si sta continuando a pompare a 10m3/h perché gli operatori hanno misurato alcune instabilità nei parametri del reattore. Purtroppo NHK non ci riferisce nulla di più dettagliato e sul sito atmc.jp i dati sono aggiornati solo al 25 aprile perché ancora probabilmente non disponibili sul sito NISA. NHK non esclude che intorno alle 22 locali (due ora circa) gli operatori riprovassero a salire a 14. Cercheremo di capire se domani ritorneranno a 6 m3/h per poter eseguire con tranquillità l'ispezione robotizzata o cercheranno di aumentare la portata.
              • TEPCO ci fornisce i risultati delle analisi dell'aria sul territorio della centrale. Gli ultimi risultati (misurati nella giornata di ieri) sono raccolti in questa tabella e anche riassunti in questo PDF.
              • Come noterete i livelli sono piuttosto bassi e ben al di sotto dei limiti massimi permessi per i lavoratori esposti. Fate attenzione che come specificato nella nota, questa tabella comprende solo l'isotopo 131 dello iodio e gli isotopi 134 e 137 del cesio; ma non significa che non ce ne siano altri. 
              • A questo indirizzo invece trovate la sequenza temporale delle misure di contaminazione dell'acqua nei pressi del locale turbine dell'unità 2.  Il valore di concentrazione di iodio misurato oggi è tornato a superare i 100 Bq/cm3, mentre è pressoché invariato quello del cesio. 
              • I dati della contaminazione marina come raccolti da TEPCO sono disponibili in questo altro PDF. Purtroppo non sono rappresentati su una cartina, ma se ci riusciamo proveremo a collocarli geograficamente e pubblicarli in un successivo aggiornamento. Questi valori sono molto vicini al limite massimo consentito per lo scarico da una centrale, e nei giorni passati erano stati molto più alti.
              • 27/04/2011 - 21:30: Sempre sul sito TEPCO ci giunge un nuovo aggiornamento circa il ritrovamento di transuranici nel suolo della centrale. I transuranici sono tutti quegli elementi che sono più pensanti dell'uranio e che quindi si trovano alla sua destra sulla tavola periodica degli elementi. Questi vengono prodotti all'interno del combustibile per cattura neutronica.
                • Tre campioni di terreno sono stati prelevati e in due di questi la composizione isotopica del plutonio ritrovato è tale da indicare una provenienza da questo incidente nucleare. La misura, stata effettuata da un'ente esterno (Japan Chemical Analysis Center), ha riscontrato per quei due punti una concentrazione di plutonio-238 pari a 0.2 Bq/kg di terreno. (PDF)
                • Degli stessi tre campioni è stata fatta un'analisi per la ricerca di altri gamma emettitori. Quelli più ricchi di radioisotopi sono risultati i medesimi in cui è stato trovato il plutonio, mentre nell'altro ci sono solo iodio-131 e cesio-134/137 la cui provenienza è la ricaduta dall'emissione primaria. Negli altri due ci sono quantità più elevate anche di altri prodotti di fissione. (PDF)
                • Nei due campioni in cui è stato trovato plutonio si è anche cercata la presenza di americio e curio, altri due transuranici. Questi isotopi non esistono in natura perché hanno vita troppo breve per essere sulla terra dall'inizio dei tempi, e la loro presenza in particolare il loro rapporto isotopico è come una sorta di garanzia che questo plutonio arrivi dai reattori e non dai test militari passati. (PDF)
                Trattandosi di un ritrovamento confermato, almeno all'interno del terreno della centrale (mentre nella zona evacuata non è stato trovato), consiglieremmo di aprire una ricerca per possibili altri punti "caldi" o di detriti contaminati da questi transuranici.
              • Ritornano finalmente su MEXT i dati relativi alla contaminazione marina. Il rapporto contiene le misure effettuate il 25 aprile, ma ci vengono comunicate solo oggi. Le trovate in una veste grafica leggermente diversa da quelle passate, ma che contiene anche i punti di misura TEPCO e le misure di contaminazione a tre diverse profondità. La chiave di lettura è fornita nel riquadro in alto a destra. Per i punti MEXT (quelli più esterni) troverete un intero riquadro di risultati con le tre profondità e i tre colori ad indicare gli isotopi misurati. Per le misure TEPCO ci sono solo i tre isotopi perché il prelievo è avvenuto ad un'unica profondità. Notate come al largo la contaminazione sia quasi completamente sparita. 
              • Arriva il comunicato ufficiale IAEA e contiene come al solito sia informazioni tecniche sia radiologiche. Quelle tecniche si riferiscono a ieri e quindi non menzionano il fatto dei primi tentativi di allagamento del PCV dell'unità 1. Visto però che i grafici online non vengono più aggiornati da qualche giorno, potrebbe essere utile vedere le informazioni almeno per la temperatura dell'acqua nei RPV.
                • Unità 1 all'ingresso 134.7 C, sul fondo 110.9 C
                • Unità 2 all'ingresso 121.2 C, sul fondo non disponibile
                • Unità 3 all'ingresso 67.9 C, sul fondo 110.4 C
              • Per quanto riguarda la contaminazione alimentare, sono arrivati i risultati di 39 campioni di cibo prelevati dalle prefetture di Chiba, Fukushima, Gunma, Hokkaido, Ibaraki, Kanagawa, Niigata e Yamagata e sono risultati tutti i sotto i limiti legali giapponesi. 
              • Concludiamo con la consueta mappa di dose ambientale fornitaci da MEXT.

              Giovedì 28 Aprile
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              • 28/04/2011 - 06:30: Nella notte italiana, ilmarion ha scovato questo articolo sulla versione giapponese di NHK che lo ha intrigato perché grazie al traduttore di google ha intuito che poteva trattarsi della situazione del reattore 1. Lanciato l'appello su Facebook e Twitter per una traduzione "umana" e poco dopo abbiamo ricevuto da Daniele e Tiziana due traduzioni indipendenti che riportano più o meno quanto segue:

                Reattore numero 1: grazie all'iniezione di acqua, la temperatura si abbassa

                Dal momento che si è accertato che l'aumento della quantità d'acqua iniettata nel containment vessel del reattore 1 della centrale di Fukishima ha comportato un raffreddamento dello stesso, si sta ora valutando se aumentare ulteriormente la portata dell'acqua.

                Si ha in progetto di rimepire i containment vessel dei reattori 1 e 3 fino al livello del combustibile e in questo modo ottenere la stabilizzazione della temperatura dei reattori entro luglio. Per questo motivo si stanno valutando i risultati ottenuti a partire dalle ore 10 del 27 aprile, quando il flusso d'acqua è stato aumentato da 6 a 10 tonnellate all'ora. Stando ai risultati, alle ore 20 del 27, la temperatura della parte superiore del reattore era di 127.4 gradi con una diminuzione di 4.6 gradi, mentre la temperatura della parte inferiore era di 101.5 gradi, con una diminuzione di 9 gradi. La pressione all'interno del containment vessel è di 1.36, con un abbassamento di 0.2, e sia temperatura che pressione sembrano continuare a diminuire. Per questo motivo, per osservare ulteriori risultati, oltre al progetto di aumentare la portata dell'acqua a 14 tonnellate all'ora nella mattinata del 28 aprile, per accertarsi che il containment vessel del reattore sopporti il peso del getto d'acqua iniettato si pensa di utilizzare robot radio-comandati per verificare la presenza di eventuali perdite.


                Arriva fresca fresca la notizia in lingua inglese che potete trovare qui. In questo aggiornamento la temperatura è continuata a scendere 107 C nella parte alta e 98.5 C sul fondo del pressure vessel. TEPCO sta considerando di monitorare l'andamento della temperatura per tutta la giornata di oggi.

              • Ci sono altre due notizie (uno e due) riguardo l'acqua contaminata e i piani per il suo stoccaggio e smaltimento. Ogni giorno infatti le stime di quanta acqua contaminata è presente sul sito vanno ad aumentare per il semplice fatto che ne stanno usando molta per raffreddare i reattori con combustibile compromesso. Stimano che avranno 200mila tonnellate di acqua altamente radioattiva entro la fine dell'anno. All'inizio del mese di maggio dovrebbe partire l'installazione del sistema di decontaminazione il cui utilizzo dovrebbe partire con il mese di giugno. Il sistema dovrebbe essere in grado di trattare 1200 tonnellate di acqua al giorno.
              • Ieri dicevamo che la piscina del reattore 4 potrebbe aver una crepa o comunque una perdita, invece oggi TEPCO ha rifatto i conti e dice che i livelli di acqua e la velocità di evaporazione sono in accordo con quelli previsti dalla potenza residua sviluppata dalle barre esauste (NHK). Stando a TEPCO non ci sarebbero perdite nella piscina 4. A nostro parere aggiungere dei sostegni strutturali, misura prevista anche dalla roadmap, non è certo una cattiva idea, specie alla luce della grande quantità di combustibile presente e della possibilità sempre in agguato di nuove scosse di assestamento. 
              • Arrivano altre notizie circa la dipendente TEPCO che sarebbe stata esposta oltre il limite trimestrale. La signora avrebbe accumulato e impegnato oltre 17 milliSv in pochi giorni. E' stata ricostruita l'attività della lavoratrice e probabilmente individuata la causa di una così alta esposizione interna: si trovava infatti in un edificio fortemente contaminato senza indossare nessuna maschera di protezione. Altre due lavoratrici erano con lei in quell'edificio e sono in corso accertamenti per verificare se anche loro sono state esposte agli stessi livelli. E' responsabilità del datore di lavoro formare i propri dipendenti sui rischi professionali e dotarli di tutte le adeguate misure di protezione individuale. NISA ha emanato una richiesta di chiarimenti ufficiale a TEPCO che è costretta ad indagare le cause di questa sovraesposizione.
              • Grazie a mamoru abbiamo una planimentria del 5 piano del reattore 5, il cosiddetto piano tecnico con il colmo della piscina del combustibile esausto. L'ho aggiunta agli schemi all'inizio del post per poter facilitare la discussione.  
              • 28/04/2011 - 9:00: Secondo il report di TEPCO, questa mattina (ora Giapponese) continuavano ad iniettare nel reattore 1 a 10 m3/h. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti circa l'ispezione con i robot. 
                • 28/04/2011 - 15:30: Su NHK compare la conferma che i test di allagamento del PCV del reattore 1 stanno procedendo bene. La temperatura è in discesa e anche la pressione è un po' diminuita. Serve fare attenzione oltre a possibili perdite di acqua anche che non si concentri troppo idrogeno nel dry-well. Infatto l'acqua viene lasciata uscire dal RPV e si porterà fuori anche un po' di idrogeno prodotto per radiolisi al suo interno. I tecnici TEPCO stanno continuando ad iniettare azoto nel PCV per rendere la miscela idrogeno / ossigeno meno incline a diventare esplosiva.
                • Nello stesso articolo ci riferiscono anche del livello dell'acqua nella trincea del reattore 2 che è scesa di 10 cm durante questi nove giorni in cui l'acqua viene pompata via verso il centro di stoccaggio. Allo stesso tempo c'è da segnalare che sta crescendo il livello dell'acqua nelle trincee dei reattori 3 e 4.
                • 28/04/2011 - 21:00: Oggi pomeriggio su NHK era comparsa la notizia che il livello di contaminazione dell'acqua nei pressi del locale turbine 2 era dimezzato. Abbiamo aspettato a pubblicare la notizia perché volevamo vedere il grafico con l'andamento temporale e che vi pubblichiamo qui a lato. In effetti la concentrazione di iodio si è dimezzata, ma quella degli isotopi del cesio è praticamente invariata. E' invece scesa e per tutti e tre gli isotopi soliti la concentrazione al di là della barriera di protezione come potete vedere in questo PDF.
                • Sul sito TEPCO potete trovare anche questo documento circa il contenuto di elementi volatili e pulviscolo radioattivo nell'aria della centrale (fonte) e la contaminazione dell'acqua sotterranea (fonte).
                • Arriva anche un'altra notizia, forse marginalmente correlata con l'incidente di Fukushima. E' stata rivelata una quantità infinitesimale di una sostanza alfa emettitore nell'impianto nucleare di Kashiwazaki-Karaiwa nell'inceneritore di Arahama Side (crediamo di averlo collocato qui). Si tratta di una quantità davvero minima 3.2E-10 Bq/cm3, molto vicina alla soglia minima di rivelabilità e ben al di sotto della soglia che necessita una comunicazione ufficiale agli enti governativi. Gli operatori della centrale dicono che è possibile che si tratti di una normalissima contaminazione ambientale (sarebbe bello poter confrontare questa rivelazione con la casistica più recente), ma noi non ci sentiamo di escludere al 100% che possa provenire dall'incidente di Fukushima. Trovate il documento qui. C'è da dire che a parte questo alfa emettitore non sono stati trovati altri isotopi riconducibili ad incidenti nucleari a parte iodio e cesio che sono un po' ovunque. 
                • Sempre oggi pomeriggio su Wall Street Journal (segnalazione di fuertestenk) veniva segnalato che TEPCO vorrebbe ritardare l'ulteriore allagamento dei rettori perché dopo queste prime ore di esperimento ci sarebbe stato un eccessivo abbassamento della temperatura il che potrebbe far pensare ad una perdita. Né su NHK né sul sito TEPCO, almeno nelle versioni inglesi, questa notizia viene confermata. Il fatto che sia stato un abbassamento della temperatura è evidente e lo è ancora di più guardandone l'andamento temporale che vi riportiamo qui sotto dal sito atmc.jp (Il MagoG). La linea rossa è la temperatura misura all'ingresso dell'acqua, mentre quella gialla è sul fondo del pressure vessel. Da notare come sia stato la più rapida diminuzione da quando abbiamo questi dati.
                • Arriva il comunicato IAEA. Dal punto di vista non ci dice assolutamente nulla di nuovo perché come al solito riporta i dati relativi a ieri. Ci viene invece descritta nel dettaglio la strategia per il rafforzamento del monitoraggio radiologico. Uno degli aspetti fondamentali è Provision of information on environmental dose rates for the purpose of evaluation of personal radiation doses to local residents. Ovvero la base di partenza della cosiddetta dose cumulativa a cui le varie fasce di popolazione sono state esposte. Questa è una stima della media di dose che ogni persona ha ricevuto a causa dell'incidente. 
                • Passiamo alla contaminazione alimentare, di cui IAEA riporta i risultati per 129 campioni di cibo. 125 sono risultati puliti o sotto i limiti di legge, mentre 4 (2 spinaci e 2 sand lance) dalla prefettura di Fukushima sono risultati oltre i limiti per il cesio. 
                • Ci viene comunicato anche che alcune restrizioni sulla distribuzione e il consumo di alimenti sono state tolte. I nostri amici in Giappone devono prendere visione di questo documento per farsi un'idea precisa.
                • Concludiamo l'aggiornamento serale con la consueta mappa di dose ambientale.

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