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Parte del kit di sopravvivenza. La storia di Fermi e del fiasco di Chianti ve la racconto un'altra volta. |
Comincia un week end strano, con i colleghi già stufi del brutto tempo lombardo che vogliono scappare in Liguria e mia moglie che insiste per andare fuori a cena di venerdì sera in un ristorante bavarese sperduto nel bosco con tanto di bruma per dare un tocco di magia. Entriamo nel ristorante e la cameriera in tenuta da Oktoberfest ci porta in una salettina dove come in un flash back mi sembra di ritrovarmi in mensa. Una quindicina di colleghi aspettava solo noi per alzare i boccali e cominciare la festa. Una festa a sorpresa e il festeggiato sorpreso ero proprio io!
La sorpresa è riuscita, così tranquillizziamo subito l'organizzatrice e la complice che a posteriori mi ha rivelato la fitta trama di messaggi segreti degni della
cruna dell'ago, anche se l'evento in sé mi aveva dato qualche sospetto. Comunque molto bravi tutti a mantenere il segreto e far finta di nulla!
Gli ingredienti della festa perfetta c'erano tutti: il festeggiato, gli amici, i regali, il baccano, gli applausi, i discorsi, i ringraziamenti con gli occhi gonfi e l'occasione, ovviamente. Ecco forse è arrivato il momento di dirvi il perché di questa festa e di rivelarvi la novità, che fino ad ora avevo cercato di tenere un po' privata. Cambio lavoro, e questa per chi segue il blog da tempo, potrebbe non essere una novità (
uno e
due per esempio), ma questa volta cambio anche vita! Cambio lavoro e mi trasferisco in Germania, come tanti altri italiani hanno fatto ultimamente e come forse avrete, a questo punto, intuito dal titolo di questo post e dalla location della festa. Sarà come sempre una sfida nuova e avventurosa, questa volta resa un po' più complessa dalla logistica e dal fatto di ricominciare proprio tutto da capo. Le prospettive professionali sono molto interessanti, tornerò a fare lo scienziato, il che sicuramente non mi dispiace; mi dispiace invece lasciare i miei colleghi, il mitico LabEl e gli amici del ciclotrone che ieri sera mi hanno regalato il kit di sopravvivenza per l'italiano all'estero con tanto di caffè come si deve e un set di tazzine autografate e dedicate. Che belle quelle tazze, prometto che le utilizzerò tutte le mattine, insieme alle caffettiere e all'orologio per arrivare puntuale, perché si sa, in Germania non si può essere in ritardo.
Come al solito, vi lascio un po' sulle spine per i dettagli, per il momento vi dico che inizierò a lavorare solo a metà novembre, quindi c'è ancora un po' di tempo per salutarci e che sarò in uno dei più grandi centri di ricerca della Germania, se non dell'intera Europa, che si trova alla periferia della città di Karlsruhe.
E chiudo tornando al titolo. I tedeschi, che sono precisi, hanno due modi per augurare in bocca: viel Glück e viel Erfolg appunto. Il primo lo possiamo tradurre buona fortuna mentre il secondo come buon successo. La differenza sta nel contesto: si augura viel Glück quando uno compra un biglietto della lotteria, mentre il secondo è utilizzato per augurare la buona riuscita di un'impresa per la quale si è investito impegno e sacrificio. Ecco, mandatemi un bel viel Glück, che mi serve e io, cari amici e colleghi, vi rispondo con un viel Erfolg per continuare sulla strada percorsa insieme con l'impegno e la passione di sempre.