Dal punto di vista tecnico, la settimana appena trascorsa all'interno della centrale di Fukushima Daiichi è stata tutto sommato tranquilla, caratterizzata da una serie di lavori già programmati e portati a termine, relativamente pochi inceppi e una grossa attività che riguarda il reattore 2 e la possibilità di inserire termometri e endoscopi attraverso le linee guida TIP.
Vediamo di entrare un po' più in dettaglio in questa attività. Delle sale TIP abbiamo già più volte parlato in passato; si tratta di una sala all'interno degli edifici reattori e da cui è possibile inserire dei sensori all'interno del nocciolo. Durante la normale operatività del reattore, questi sensori sono utilizzati per ottenere informazioni sul flusso e l'energia dei neutroni in modo da valutare lo stato del combustibile, non tanto dal punto di vista dell'integrità strutturale, ma piuttosto come questo si stia consumando. Dalla sala TIP ci sono quattro guide che attraversano lo spesso muro del contenimento primario (PCV) e prima di arrivare alla base dell'RPV devono passare attraverso un blocco (punto 4 nello schema) dove è possibile selezionare quale regione del nocciolo esplorare.
Lo scopo di questo lavoro è quello di verificare come siano ridotte queste guide due anni dopo l'inizio dell'incidente e valutare la possibilità di installare termometri addizionali e ispezionare lo stato della parte bassa del vessel di pressione, all'interno del piedistallo (la struttura marrone nello schema) cosa che non è stato possibile fare nelle precedenti ispezioni endoscopiche. L'impresa è piuttosto ardua perché, se è vero che il corio ha bucato la parte bassa del vessel di pressione, tutti quei tubi guida si sono danneggiati.
La scorsa settimana si è proceduto all'installazione di tutte le strutture necessarie incluso il nuovo avvolgitore per il cavo in fibra ottica da inserire che vedete nella foto di sinistra, mentre nella foto di destra vedete la testa della guida con l'illuminazione e la video camera per la ripresa.
I primi risultati dell'indagine sono disponibili per il momento solo in giapponese e li potete trovare in questo documento e che abbiamo cercato di interpretare in attesa di una traduzione più accurata da parte di voi lettori. Stando a quanto riportato, solo attraverso una delle quattro penetrazioni si è riusciti ad arrivare al punto 4, dove la strada era sbarrata dal blocco di selezione. Nelle altre penetrazioni, la corsa si è fermata prima, come vedete nell'immagine colorata a pagina 5 del documento. Come previsto non era certo un lavoro dall'esito scontato e forse è più facile arrivare al nocciolo passando dall'alto, utilizzando temporaneamente le tubazioni attualmente usate per il raffreddamento.
Si parla di trizio
TEPCO, all'interno di una conferenza stampa ha presentato la situazione del trizio presente sul territorio della centrale e lo fa confrontandosi con le quantità di trizio presente naturalmente nella biosfera. In passato, in base alla formula di scarico, la centrale di Fukushima Daiichi rilasciava in ambiente 22 TBq all'anno tra trizio e altri radioisotopi (1 TBq = 1000 miliardi di Bq) corrispondenti ad una dose annua sul bordo della centrale ben al di sotto del milliSv previsto. Il limite di concentrazione per il trizio in acqua da scaricare è di 60 mila Bq al litro (è solo di 90 Bq/litro per il cesio-137), mentre l'acqua contaminata presente sul sito è caratterizzata da una concentrazione compresa tra 1 e 5 milioni di Bq per litro. Questo significa che per essere scaricata in base alla precedente formula di scarico è necessario diluire da 17 a 84 volte. In altre parole, ad ogni litro d'acqua contaminata ora presente sul sito devono essere aggiunti fino a 84 litri di acqua pulita per scendere sotto il limite. Reperire quest'acqua pulita non sarà un problema, perché nel momento che entrerà in funzione il sistema di emungimento dell'acqua di falda da ogni pozzo verranno pompati quotidianamente 40 mila litri di acqua da scaricare in mare.
Se si volesse rispettare il limite precedente di emissioni totali (22 TBq annui) allora si potrebbero scaricare solo 4.4 mila tonnellate di acqua contaminata in un anno, che sono un'inezia comparata con le quantità stoccate sul sito (attualmente dell'ordine di 300 mila tonnellate)
Bisogna tenere conto, che nessuno dei sistemi attualmente utilizzati per la decontaminazione dell'acqua è in grado di rimuovere il trizio e che altre tecniche in uso presso i reattori che usano acqua pesante dove ne viene prodotto molto devono essere adottate. In questo modo sarebbe plausibile stoccare grandi quantità di trizio in volumi ridotti, e visto che il tempo di dimezzamento è di 12 anni, rilasciarli tra un centinaio di anni.
Queste stime, sono effettuate utilizzando i parametri della formula di scarico ante-incidente e che, visto l'impatto decisamente trascurabile del trizio, si potrebbero mettere delle proroghe.
Cask in arrivo
E' iniziato il trasporto dei contenitori (cask) per stoccare il combustibile esausto dopo che è rimasto a sufficienza all'interno delle piscine. Il piano è quello di fare spazio nella piscina comune per ospitare gli elementi di combustibile ora presenti nelle piscine delle varie unità. Gli elementi più freddi (vecchi) della piscina comune e che non necessitano più raffreddamento attivo con acqua verranno trasferiti all'interno dei cosiddetti dry-cask, ovvero dei contenitori che non necessitano di raffreddamento attivo con acqua, ma solo con aria. Il numero di elementi di combustibile che è possibile stoccare all'interno di questi contenitori è piuttosto limitato, dipende dalla tipologia di combustibile e da quanto è stato utilizzato (burn-up). In totale sono in arrivo 11 dry-cask dove potranno essere stoccati circa 1000 elementi di combustibile.
Il trasporto dei cask è reso difficoltoso dal fatto che nel porto della centrale non sono ammessi cargo e quindi verranno impiegate chiatte con una base di appoggio nella vicina centrale di Hirono (a sud della centrale di Fukushima Daini). A partire dal prossimo anno fiscale (mese di aprile), cominceranno ad arrivare anche un secondo tipo di cask, non asciutti, e che possono essere utilizzati sia per lo stoccaggio sia per il trasporto. Di questo secondo tipo ne sono attese 45 unità per 69 elementi di combustibile ciascuna (3105 elementi in totale). Vale la pena di ricordare l'inventario complessivo di elementi di combustibile presenti sul sito e che trovate nella tabella qui a lato.
La situazione dell'acqua
Chiudiamo questo post con il consueto aggiornamento della situazione dell'acqua contaminata come è stato fotografato dal più recente bollettino del 27 febbraio 2013.
Settimana precedente | Previsione per questa settimana | Settimana presente | Previsione per la settimana successiva | |
---|---|---|---|---|
Acqua nei reattori + turbine | 77 700 | 76 500 | 75 600 | 76 000 |
Acqua nello stoccaggio | 18 850 | 19 160 | 19 160 | 19 070 |
Totale | 95 950 | 95 660 | 94 760 | 95 070 |
Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima