Si sta avvicinando la data del secondo anniversario del tragico evento sismico che ha causato migliaia di morti in Giappone e che è anche stato la causa scatenante dell'incidente nucleare che stiamo seguendo costantemente. I mezzi di informazione si stanno preparando con la solita ondata di servizi e di speciali, noi nel nostro piccolo, vi consigliamo tre pezzi da leggere e approfonditamente. Il più tecnico, ad opera di Marco Casolino, fisico italiano che vive in Giappone e che siamo orgogliosi di vantare tra i nostri lettori, parla dell'incidente alla centrale e racconta le misure che lui stesso ha effettuato con un tono molto divulgativo. Per chi non vuole leggere e preferisce un bel video, l'IRSN francese ha pubblicato proprio ieri un video di un'ora con la dinamica dell'incidente e le sue conseguenze. La versione in inglese è incorporata qui sotto, mentre quella in francese, per chi la preferisce, è disponibile qui.
Il terzo lavoro da guardare è ancora più semplificato e in 18 fotografie mostra le terribili conseguenze dello tsunami e le opere di bonifica effettuate in questi due anni.
La ricerca delle perdite nel reattore 2
Torniamo ora agli aspetti tecnici che in quest'ultima settimana si sono concentrati su due importanti lavori svolti intorno all'unità numero 2 che, ricordiamo, è quella con la struttura esterna dell'edificio praticamente intatta, ma con danni strutturali alla contenimento primario da cui fuoriesce l'acqua utilizzata per raffreddare il nocciolo danneggiato. Prima di procedere con il piano di bonifica per questa unità sarà necessario individuare queste perdite e sigillarle in modo da poter aumentare il livello di acqua all'interno del reattore, schermando una buona parte di radiazioni, e al tempo stesso diminuire il carico di lavoro sui sistemi di decontaminazione dell'acqua e la produzione di rifiuti radioattivi.
In base alle informazioni a disposizione, in particolare la portata della perdita e il livello dell'acqua nel reattore, i tecnici giapponesi sono giunti alla conclusione che una delle più probabili vie di fuga per l'acqua sia attraverso una delle otto condotte che uniscono la parte asciutta del contenimento primario (D/W) alla vasca di soppressione, anche chiamata parte umida (W/W). Ci stiamo riferendo a quella grossa tubatura rossa che vedete nella foto qui a fianco; la perdita potrebbe essere dalla tubazione in sé, oppure attraverso una crepa nella base di cemento che la sostiene e che è di dimensioni ridotte rispetto al resto del muro. Ci si aspetta di trovare una grossa perdita, visto ogni ora vengono iniettate 6 tonnellate d'acqua, non goccioline d'acqua o segni di umidità, insomma qualcosa di molto più simile ad un fiume che ad un rubinetto che perde.
Lo scorso dicembre era stata controllata la prima di queste otto tubazioni con risultato negativo (nessuna perdita); mentre durante la settimana appena conclusasi sono state controllate altre 3 di queste, tutte ancora con esito negativo (documento 1, documento 2, video 1 e video 2). Nell'immagine qui a lato vedete la posizione delle condotte già controllate a cui è stato sovrapposto uno sfondo colorato. I triangoli blu identificano le prossime tre missioni all'interno, che dovrebbero avvenire attraverso un altro ingresso nell'edificio per evitare gli ostacoli presenti sulla passerella e identificati in precedenti ronde di controllo.
Speriamo possano continuare rapidamente con questi lavori e che presto arrivino ad identificare l'origine della perdita.
Chiusura del pannello mancante dell'unità 2
Restiamo sempre nell'unità 2, ma ci spostiamo decisamente più in alto. Molti di voi si ricorderanno che sul lato rivolto al mare, manca un pannello dell'edificio esterno. Questa mancanza, che ha verosimilmente salvato dall'esplosione di idrogeno questa unità, è al momento una sorgente di radiazioni che può essere facilmente messa sotto controllo. Infatti, nell'ottica di diminuire ulteriormente le emissioni di radiazioni fresche dalla centrale, TEPCO ha deciso di chiudere il buco (documento) utilizzando un sistema dinamico di aspirazione aria e filtraggio come vedete nell'immagine qui a lato. In questo modo, non solo il termine di sorgente sarà ridotto, ma verranno anche migliorate le condizioni all'interno in vista dei futuri lavori di rimozione del combustibile esausto dalla piscina.
La situazione dell'acqua
Chiudiamo questo post con il consueto aggiornamento della situazione dell'acqua contaminata come è stato fotografato dal più recente bollettino del 6 marzo 2013.
Settimana precedente | Previsione per questa settimana | Settimana presente | Previsione per la settimana successiva | |
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Acqua nei reattori + turbine | 75 600 | 76 000 | 75 900 | 75 300 |
Acqua nello stoccaggio | 19 190 | 19 070 | 18 920 | 19 120 |
Totale | 94 760 | 95 070 | 94 820 | 94 420 |
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