Cinque minuti su otto ore sono quasi un'inezia... direi un trascurabilissimo 1%. Se non fosse che quel percento vale di più del restante 99. Capita che arrivi il lunedì in laboratorio con un serratissimo planning in modo da riuscire a fare tutte le cose burocratiche di mattina e potersi dedicare alle cose interessanti e piacevoli di pomeriggio. C'è tanta, tantissima carne al fuoco: lo sviluppo dello schema del database che anche grazie ai vostri 18 commenti sta prendendo un minimo di forma, poi ci sarebbe da ultimare quel poco che resta e infine c'è da fare un po' d'ordine nel progetto. Ho deciso di puntare su questo terzo obiettivo, anche perché mi serviva avere una versione di parte del software da rendere eseguibile ed installabile su un altro pc in prova.
Sembra un obiettivo alla portata, tutto facile, ma dopo un paio di minuti, mi accorgo che non è esattamente quello che pensavo e al posto della strada in discesa che mi aspettavo di incontrare mi si profila una collinetta da superare. Passa un'ora, ne passano due e ad ogni minuto la collina sembra diventare sempre più alta. E così arriva l'ora di andare a casa ed io non sapevo più nemmeno dove cercare, la collina era il Monte Everest.
Niente, decido che ne ho abbastanza, mi metto in auto per tornare, passano cinque minuti e tutto mi diventa chiaro. Il motivo per cui non funzionava nulla mi si è chiarito all'istante come quelle giornate in montagna quando le nuvole scompaiono velocemente e il sole si fa sentire bello caldo.
Sono bastati 5 minuti di distacco per vedere la soluzione e adesso mi tocca aspettare altre 8 ore almeno prima di poter verificare la correttezza della mia intuizione. Speriamo!