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2 novembre 2011

Possibile criticità nel reattore 2



La notizia del giorno è quella diffusa questa mattina da TEPCO circa il ritrovamento di gas nobili, in particolare gli isotopi 131m, 133 e 135 dello xeno. La presenza di Xe-135 che ha un'emivita di sole 9 ore ha dato vita all'ipotesi che ci siano ancora fissioni all'interno del combustibile del reattore 2. Nell'immagine qui sotto i dati originali TEPCO.

Notate come i valori "critici" siano stati evidenziati come sotto valutazione perché almeno per lo Xe-131m e Xe-133 i valori misurati sono molto vicini a quelli limite. Vista la grande portata di queste affermazioni, è opportuno controllare due volte i risultati prima di prendere fischi per fiaschi. Per l'isotopo Xe-131m c'è da registrare una diminuzione di cinque ordine di grandezza (fattore 100 mila circa) rispetto alla misura effettuata il 10 agosto. Considerando il decadimento, lo Xe-131m dopo 83 giorni si sarebbe dovuto ridurre a circa 0.3 Bq/cm3 e non mille volte meno. Nelle misure di agosto non compare il principale sospettato, lo Xe-135, e non sappiamo se non c'è perché non è stato misurato o risultato sotto i limiti di rivelabilità e quindi semplicemente non riportato.


TEPCO ha commentato così l'esito della misura:

We found a possibility to detect short-half-life radionuclide such as Xe-133 and Xe-135 according to our radionuclide analysis sampled on November 1 by the gas management system of the reactor containment vessel of Unit 2. We continued to monitor the temperature, pressure and data from monitoring post and there was no significant fluctuation from those data. As we can't be denied a possibility of fission reactions, we decided to start injecting boric acid water from reactor feed water system at 2:48am and stopped it at 3:47 pm on the same day.


Nel tono si legge un atteggiamento di massima precauzione.

Produzione di Xe-135

La produzione di questo isotopo a vita breve avviene solo per mezzo della fissione del combustibile nucleare, in particolare uranio ed eventuali altri transuranici contenuti. Anche in assenza di reazioni a catena, quelle che mantengono il reattore acceso in condizioni di esercizio, ci può essere formazione di prodotti di fissioni a causa del decadimento per fissione spontanea dei nuclei molto grossi, tra questi particolare rilevanza è occupata dal plutonio-240 che ha una probabilità di fissione spontanea mille volte superiore a quella dell'uranio-235. Immaginiamo che TEPCO, tra le varie verifiche stia facendo anche i conti della frazione di Xe-135 prodotta per fissione spontanea. 

La situazione più probabile è che ci siano sacche di combustibile fuso che abbia raggiunto le condizioni per iniziare brevi criticità. Diciamo brevi perché non ci sono evidenze che queste siano durature nel tempo e che portino ad aumenti della temperatura e alla rivelazione di attività neutronica.

Cosa cambia

Guardando i grafici del reattore 2 non si vedono grosse variazioni di rilievo. La temperatura continua nel suo trend a scendere anche se negli ultimi giorni ha presentato alcune piccolissime risalite che potrebbero essere spiegate come fluttuazioni della misura. L'andamento della pressione nel PCV è influenzato dalle operazioni di installazione del sistema di trattamento del gas e delle variazioni del flusso di azoto per ridurre la concentrazione di idrogeno. I livelli di radiazione all'esterno del reattore e sul sito non presentano variazioni di rilievo e non è stata misurata alcuna attività neutronica.

Da un punto di vista macroscopico, dunque, non ci sono variazioni. Ma la presenza di criticità accidentali incontrollate cambia lo stato del reattore, che non può più essere considerato spento. Al momento l'unica contromisura adeguata è quella di iniettare acido borico in modo da catturare i neutroni ed arrestare le reazioni di fissioni e tenere controllata costantemente la concentrazione di prodotti di fissione volatili, non solo Xe, ma anche iodio-131.

Messaggio dall'ambasciata italiana

Alcune notizie di stampa basate su comunicati della TEPCO hanno oggi riportato la presenza in tracce degli isotopi Xenon-133 e Xenon-135 all'interno della struttura di contenimento primario del reattore numero 2 dell'impianto di Fukushima-I.
Dati i tempi di decadimento molto brevi (rispettivamente 5 giorni per lo Xenon-133 e 9 ore per lo Xenon-135) e poiché questi radioisotopi vengono prodotti nel processo di fissione dell'uranio, si è subito ipotizzato che possano essersi recentemente verificate reazioni di fissione nucleare all'interno del reattore numero 2. Al fine di confermare queste prime rilevazioni, è stato richiesto alla Japan Atomic Energy Agency di effettuare analisi indipendenti per confermare o meno la presenza di Xenon radioattivo nel reattore.
Il fatto che tutti i parametri del reattore n. 2 siano rimasti stabili nel recente periodo e che, in particolare, la temperatura sia rimasta costantemente al di sotto dei 100 gradi centigradi, garantisce che eventuali criticità - che peraltro rimangono da confermare - abbiano in ogni caso effetti estremamente localizzati all’interno del reattore. E' altresì ipotizzabile che le reazioni di fissione rilevate non siano peraltro dovute a criticità, ma che queste siano indotte da neutroni generati da decadimenti o da altre reazioni residue all'interno del reattore stesso. In ogni caso, non ci si aspetta alcun effetto esterno al reattore, che rimane quindi in condizioni di stabilità.
In via precauzionale, i tecnici sono comunque intervenuti assicurando una immissione di boro all'interno del reattore, in modo da bloccare qualunque residuo campo neutronico e, quindi, qualunque reazione nucleare residua eventualmente presente all'interno del reattore.
Quanto sopra segnalato non influenza, al momento, il progresso delle attività di messa in "fermo a freddo" del reattore in questione.
Ci si riserva di comunicare eventuali, ulteriori aggiornamenti.

In parole povere, il messaggio ripete quanto avevamo già detto. Sono in corso verifiche sulla effettiva criticità del reattore anche da parte della JAEA e che non si esclude che i gas nobili possano essere generati da fissioni spontanee.

Aggiornamento 2011-11-2

TEPCO ha pubblicato un ulteriore aggiornamento con quattro misurazioni dei nuclidi presenti nel gas del reattore 2. (PDF). Le prime due misure si riferiscono al giorno 28 ottobre, mentre le ultime due al 1 e al 2 novembre. Nelle prime due il risultato della ricerca per gli isotopi dello Xeno era risultata sotto i limiti di rivelabilità, ma è importantissimo notare come le due serie di misure abbiano limiti inferiori di rivelabilità molto differenti, quindi di fatto non si può escludere la presenza degli stessi livelli di gas radioattivo anche nelle misure precedenti.

Aggiornamento 2011-11-3

Nei primissimi bollettini di aggiornamento del 2 novembre TEPCO afferma che JAEA ha verificato e confermato i dati di rilevamento dei gas nobili radioattivi a vita breve in questione, ma che questi siano da imputare a fissione spontanea. Ecco il testo del messaggio:


At around 7:20 pm on the same day, Japan Atomic Energy Agency evaluated that the TEPCO's analysis result of the short-half-life radionuclide such as Xe-133 and Xe-135 detection was valid. We consider that they were generated by the spontaneous fission.



In altre parole, come avevamo già detto nel paragrafo sulla produzione di questi isotopi, anche la fissione spontanea può essere una via di produzione ed evidentemente non era stata sufficientemente esplorata prima di dare la notizia.

Aggiungeremo qui ulteriori aggiornamenti e informazioni appena saranno disponibili.


Le note in piccolo
clicca qui per leggere la lista completa con gli avvenimenti

29/10/2011:
  • Iniziato aumento portata in R1. Questa mattina JSP hanno settato la portata a 4.5 m3/h. 
  • Ufficialmente terminata in tutti gli aspetti l'installazione della copertura su R1. Stanno smontando le gru. Due operai si sono infortunati durante l'operazione e sono stati trasportati in ospedale. Un altro impiegato durante lavoro di ufficio ha levato la maschera per vomitare. 
  • Nella giornata di ieri è ufficialmente iniziata l'opera di installazione del muro di protezione verso il mare.
30/10/2011:
  • Portata a 5.5 m3/h la portata di R1.Tra le altre conseguenze positive di questo innalzamento è che adesso che R1 è tutto coperto, c'è il rischio che l'aria all'interno diventi troppo umida a causa dell'evaporazione nel reattore. Nel pomeriggio è stata ulteriormente innalzata a 6.5.
  • Stanno variando le portate dell'iniezione di azoto in R2 per mantenere i livelli di concentrazione di idrogeno nel sistema di gestione del gas al di sotto della soglia di infiammabilità (fonte)
  • E' stato operato uno dei due operai rimasti coinvolti nell'incidente con la gru di ieri. Qui una referenza dell'incidente e qui delle immagini.
  • E' stato pubblicato il secondo video della serie della decontaminazione dell'acqua. Per il momento è disponibile solo la versione in Giapponese che trovate anche su Youtube.
    Ricordo gli indirizzi delle playlist a cui potete trovare tutti i video esplicativi:
    • Come raggiungere il cold-shutdown (EN - JP)
    • Come decontaminare l'acqua (EN - JP)
31/10/2011:
  • Gli effetti della portata di R1 a 6.5 m3/h si fanno sentire almeno sulla temperatura del vessel che è scesa sotto i 60 gradi. Per oggi pomeriggio è previsto l'aumento a 7.5 dopo di che dovremmo avere la stima degli effetti sui livelli di acqua e capire come hanno intenzione di procedere. Senza sapere le portate con cui stanno rimuovendo acqua dal numero 2 è difficile fare questa stima in modo autonomo.
  • Continua a lavorare il sistema per la gestione del gas in R2. Hanno ulteriormente aumentato la portata dell'iniezione di azoto da 16.5 a 21 normalm3/h perché la concentrazione di idrogeno era salita a 2.7 %vol (fonte)
1/11/2011:
  • Attualmente la portata di R1 è stata fissata a 7.5 m3/h e la temperatura del RPV scende a gran velocità. Oggi non sono state fatte variazioni sulla portata e ci aspettiamo una valutazione dell'impatto sia sull'accumularsi della acqua sia sui livelli di umidità e radioattività all'interno della copertura. 
  • Aggiunti e messi in produzione altri tre sistemi ad evaporazione (fonte
  • Pubblicate le misure di radioattività nell'aria all'interno del sito di Daiichi. Tutti i valori sono circa un fattor dieci inferiori rispetto al limite interno TEPCO per indossare le maschere e ben al di sotto dei limiti imposti dalla legge. Nei grafici temporali si vede anche un nettissimo trend a scendere. 
2/11/2011:
  • Segni di una possibile criticità a R2 dovuti alla presenza di gas nobili a vita breve nel campionamento del gas. Non ci sono cambiamenti macroscopici nel comportamento del reattore, il che significa che ci possono essere delle sacche isolate di corio che subiscono criticità accidentali. Iniziata iniezione di acido borico. (fonte)
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      Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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      35 commenti:

      1. Mi spiace essere ancora OT, ma il problema alle centrali nucleari in Giappone, e la morte di decine di migliaia di persone, sono stati originati da una forte scossa di terremoto. Controllando su alcuni siti che riportano gli eventi sismici sembra che dal 1920 ad oggi si siano verificati 20 terremoti di magnitudo uguale o superiore a 8.0 Richter, e di questi 7 negli ultimi 10 anni. In 7 anni 2 oltre o uguale al 9.0. Esiste una escalation innegabile, non so se casuale o causale, ma un faro lo si deve accendere o no?. Prima di bollare con sbrigativi epiteti le possibili ipotesi, bisogna dimostrare qualcosa dal punto di vista del metodo scientifico-sperimentale. Roberto mi ha risposto dicendo che non esiste effetto di risonanza tra emissioni a frequenze elevate e terremoti. Mi sembra ragionevole. Ma io non ho parlato di emissioni a frequenze elevate. Sembra che il noto sito in Alaska con antenne lunghissime, e con consumi elettrici giganteschi, (mi ricordo qualcosa dal corso di telecomunicazioni) possa emettere segnali a frequenze di 2,5 Hz. Penso che sia diverso se dobbiamo tutelarci dalla Natura o dagli uomini. Le pubblicazioni sulle future guerre asimmetriche sono di un decennio fa. La Cina diventerà la prima potenza economica mondiale entro 15 anni (se cresce all' 8% medio annuo), e inevitabilmente cercherà di acquisire anche leadership politica. Che la precedente superpotenza lo accetti di buon grado, non credo. Che abbia mezzi e volontà per rinviare la cosa è certo perché così ha ammesso pubblicamente. Che noi ci si debba andare di mezzo senza se e senza ma, non mi sembra ragionevole. Io ho solo buttato un sasso nello stagno. Ognuno poi faccia i conti con scienza e coscienza. Scusate ancora il disturbo.

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      2. Ciao Federico, ammetto di non essere assolutamente ferrato in materia. Ti consiglio un paio di letture interessanti.

        La prima, da parte dell'istituto geologico americano, è la risposta alla domanda: i terremoti aumentano?
        http://earthquake.usgs.gov/learn/faq/?categoryID=6&faqID=110

        La seconda è la frequenza di accadimento dei terremoti suddivisi per la loro intensità. Si parla di un terremoto superiore a 8 una volta all'anno.
        http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/eqarchives/year/eqstats.php

        Il sito di HAARP al momento non è raggiungibile, ma leggendo le sue specifiche su Wikipedia (lo so non è una gran fonte!) lavora nel range dei MHz, quindi decisamente lontano dagli Hz.
        C'è anche una spiegazione del motivo per cui è stato bersaglio di molte teorie cospirazionistiche: il fatto di essere parzialmente militare, il fatto di essere in luogo difficilmente accessibile e il fatto di essere poco compresa la sua linea di ricerca.

        Concludo linkandoti l'articolo di  Gianni Comoretto, astronomo e nostro lettore.
        http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273694

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      3. Teste di rapa di Giapponesi!

        Ma santo cielo, perchè non vanno a vedere il Xe-138 e Xe-138, Kr-88 e Cs-138 (figlio del Xe-138) per capire se hanno sacche di criticità.

        No, seriamente, qualcuno gli passi questa informazione perchè la notizia ha già fatto il giro del mondo.

        Sacche di criticità in una massa fusa non sono da escluredere d'accordo, ma per vederle vadano a vedere le cose giuste. Stanno analizzando radionuclidi di non facile misurazione quando hanno cannonate a disposizione e devono solo aprire gli occhi.

        Sob! SM

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      4. Errore di battitura, gli analiti sono Xe-138, Xe-137, Kr-88 e Cs-138.

        Tra l'altro scendendo la temperatura del combustibile fuso la reattività aumenta (i neutroni spontanei sono moderati meglio) e dunque la probabilità di fissione spontanea aumenta.

        Torno alla mia pizza! SM

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      5. mi rifiuto di credere che siano così grossolani

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      6. @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd, quando hai tempo, finito la pizza e gustato una buona birra, ti va di spiegare al grande pubblico il tuo suggerimento per i Giapponesi?

        io credo di averlo capito (forse), un mix tra vite medie ancora più brevi, sezioni d'urto e fattori di saturazione, ma vale la pena sentirlo spiegare da uno che le cose le sa per davvero. Anzi se sei d'accordo, poi lo posso ricopiare nel post che così ottiene più visibilità.

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      7. Quando ho letto la notizia ho fatto un salto sulla sedia. Ieri sera ho mandato una mail a Tepco ma sarà buttata nel cestino, figurati se la guardano.

        Il concetto è semplicissimo. Hanno una via veloce di estrazione di gas dal Vessel, monitorate il gas sui frammenti "rapidi" non solo si può fare, ma strumentalmente è la via preferenziale da percorrere. Gli analiti che riportano in tabella sono i più lunghi e il loro accumulo garantisce forse sensibilità superiori. Probabilmente sono l'unico modo di misurare i frammenti se fai la misura con ore di ritardo rispetto agli eventi di fissione (migrazione oppure rivelatore distante km). Ma se fai circolare il gas estratto attorno ad un germanio in sito e se hanno effettivamente produzione di frammenti di fissione devono contestualmente vedere i brevi, in particolare Xe-138, Xe-137, Kr-88 che si misurano così bene che non avere idea.

        Preso dal primo link sull'argomento che mi è capitato sottomano stamattina:
        http://www.studentpipeline.org/afci/ms/theses/harp.pdf
        Ne prendo uno a caso ma la letteratura scientifica in materia è vasta.

        Basta guardare la Tabella 3.3 di Pagina 60 per capire cosa andare a guardare in spettrometria gamma in casi di questo tipo.

        Table 3.3. Prominent gammas for identification of trends in fission gas release
        Isotope 1st Choice

        Gamma (keV)
        2nd Choice
        Gamma (keV)
        3rd Choice
        Gamma (keV)
        Kr85m 304.47 151.00 N/A
        Kr87 402.58 845.44 1740.50
        Kr88 196.30 2195.80 2392.10
        Kr89 904.27 585.80 220.90
        Kr-90 N/A N/A N/A
        Kr91 N/A N/A N/A
        Xe-135 249.79 608.15 N/A
        Xe-135m 526.56 N/A N/A
        Xe-137 455.49 N/A N/A
        Xe-138 258.41 1768.30 434.56
        Xe-139 218.59 174.97 296.53
        The order of the gammas in Table 3.3 does not necessarily follow the gamma yields.

        Come vedete Xe-131m, Xe-133 non sono neppure riportati perchè più difficili da misurare in quel contesto, ci sarà un motivo no? Oltretutto non mi quadra la diminuzione di un fattore 100000 sulla sensibilità dei loro strumenti e sulle stesse misure. Cosa hanno fatto, si riesce a scoprirlo?

        Vediamo gli sviluppi nei prossimi giorni.

        Cosa cambia se non vedono e misurano i frammenti veloci di fissione? Cambia per almeno due aspetti:

        1- le fissioni sono così basse da aver bisogno di accumulo di Xe per la misurabilità, il problema è molto "lieve"
        2- i frammenti di fissione brevi decadono durante la migrazione nel corium e solo i lunghi riescono effettivamente a raggiungere il gas nel Vessel e ad essere estratti e misurati, anche qui il problema è "lieve" e le sacche di fissione spontanea sono all'interno di una crosta di corium

        Se queste fossero le condizioni avrebbero dovuto dirlo contestualmente alla notizia prima che la stampa mondiale si scatenasse.

        Ciao SM

        RispondiElimina
      8. Quindi SM  tu dici che non c'è motivo di preoccuparsi? 
        Inoltre secondo te le seguenti osservazioni sono esatte?

        1) There is no filter at reactor 1 and 3. How do they know they may be in recriticality to measure xenon 133 and 135 ?2) Xenon is noble gas,which can hardly be caught by a filter.What did they think they caught on the filter ? Why did they quit deceiving us all of a sudden ?

        RispondiElimina
      9. Con 4 reattori di potenza disastrati cosa intendi per "non c'è motivo di preoccuparsi?" Altro che se devono preoccuparsi! Forse però questo ritorno di criticità non è la cosa più drammatica nel contesto generale, almeno come i media ci hanno immediatamente ricordato.

        Possibili risposte alle osservazioni che indichi: Xe e Kr non si misurano su filtro perchè i gas nobili non si fermano su filtro. Si misurano direttamente nel gas (facendo flussare il gas in continua attorno al rivelatore gamma oppure utilizzando un recipiente in pressione da avviare a misure gamma in geometria nota) oppure misurando il gas disciolto in acqua (ma questo non è il loro caso anche perchè in acqua hanno così tanto da misurare che gli coprirebbe i risultati). Entrambe devono essere metodologie di misura molto rapide perchè i gas radioattivi scappano e decadono rapidamente. Le correzioni per decadimento durante l'acquisizione possono introdurre correzioni sistematiche nella misura anche superiori al 50%. Inutile dire che queste diventano fondamentali laddove sei così vicino alle MDA.

        Dopodiché, uhé, non contesto, avranno fatto quello che al meglio potevano fare con queste misure. Magari non dispongono neppure di spettrometria gamma in sito (in tal caso cosa aspettano?). Ma avessero aggiunto nel comunicato "non vediamo evidenze immediate di criticità a mezzo di misura dei frammenti di fissione "guida" generalmente da osservare in questi casi (2-3 link di testi sacri), ma ci sembra di vedere delle tracce a "media" emivita di altri possibili frammenti di fissione che possano indicare sporadici effetti di criticità recente ..." sarebbero stati scientificamente più bravi a farsi capire dagli addetti ai lavori di tutto il mondo. I media sono un caso a parte.

        SM

        RispondiElimina
      10. @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd sei preziosissimo! Grazie per tutte queste note e credo di poterlo dire non solo da parte mia, ma anche da tutti gli altri lettori.

        Apparentemente l'aumento di sensibilità è legato all'aumento del tempo di acquisizione. Se guardi questo documento http://www.tepco.co.jp/en/nu/fukushima-np/images/handouts_111102_04-e.pdf per le misure precedenti (quelle del 28/10) è segnata solo la data e ora di inizio acquisizione, mentre per quelle più recenti è segnato anche l'orario di fine (una mezz'ora circa).

        Ieri su WNN http://www.world-nuclear-news.org/RS_Concerns_of_fission_at_unit_2_0211111.html si parlava anche di una possibile confusione seguente la traduzione in inglese del messaggio originale, dove il termine "undeniable" andrebbe interpretato non tanto come innegabile, ma come è possibile. Cioè il senso della frase sarebbe: non si può escludere che ci siano reazioni di fissione.

        Secondo me, questa è una mia opinione, in questo caso (non l'unico) TEPCO ha fatto la frittata. Se te ne esci fuori con una affermazione del genere devi essere sicuro di tutto, delle virgole, delle traduzioni e consapevole di come reagirà la stampa. Tenete conto che ieri Fukushima è tornata sulla stampa italiana e il corriere titolava "Fukushima: torna la paura", sullo slancio hanno messo il video del tizio che si beve l'acqua di Fukushima e il gesto ha fatto il giro d'Italia alla velocità della luce. Se adesso dici che si è trattato di fissione spontanea e che le loro parole sono state malinterpretate, la cosa puzza di bruciato ad un km. Di siicuro convinci gli esperti del settore, vedi Sergio, ma di certo lasci tutti gli altri nel dubbio.

        Domanda: sarebbe stato meglio aspettare a dare la notizia? Ma se poi succedeva che la notizia era confermata e che TEPCO aveva celato per una settimana l'evidenza cosa succedeva? Insomma, è un bel casino e non è per nulla facile.

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      11. Aggiungi il fatto che TEPCO sta ritrattando la notizia ... non ne esce un bel quadro.

        http://www3.nhk.or.jp/daily/english/03_19.html

        RispondiElimina
      12. Una nota per i meno esperti MDA è la sigla di Minimum Detectable Activity, ovvero il valore minimo rivelabile.

        Per integrare la domanda/risposta 1 di Egiovanna, la situazione di 1 e 3, secondo me, potrebbe essere analoga. Fin tanto che non fanno la misura non sanno.

        RispondiElimina
      13. Poi è chiaro che la gente non si fida...

        RispondiElimina
      14. Ne sentiremo delle belle ( o forse no, chissà ) quando
        Fukushima plant to be open to media Nov. 12 for 1st time since crisis
        http://mdn.mainichi.jp/mdnnews/national/archive/news/2011/11/01/20111101p2g00m0dm080000c.html

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      15. mah vedremo... la cosa mi lascia un po' perplesso. Mi spiego, è un gesto di apertura da parte di TEPCO, ma i giornalisti non credano di entrare e andare dove gli pare liberamente. Non tanto per una restrizione della loro libertà, ma piuttosto per la loro sicurezza e quella dell'impianto (metti che qualcuno voglia fare uno scherzetto e piazzi una bomba carta...). Quindi, se ci sarà una guida che accompagna i giornalisti e necessariamente gli spiega cosa stanno vedendo, non sarà di fatto molto diverso dal vedere le riprese video fatte dai dipendenti TEPCO.

        Vedremo...

        RispondiElimina
      16. Sempre sulla sensibilità: escluderei si tratti di un aumento del tempo di acquisizione. Ti ricordo che la sensibilità strumentale migliora con Radice (T_misura) a denominatore, per scendere di 100000 ce ne vorrebbe ...

        Sulle prime avevo pensato che finalmente avessero cominciato a dare le misure in Bq/litro come fanno tutti i cristiani (eccetto gli anglofili) ma li il fattore di scala rispetto al Bq/cm^3 è solo mille e non centomila, c'è un altro 100 che non torna. E del resto in tabella non sono cambiate le unità di misura. A meno che non stiano misurando il gas in un serbatoio da 100 litri in Bq/litro ...

        Boh!
         
        Circa la tua domanda secondo me la risposta è semplice. Loro hanno un canale di comunicazione aperto con la IAEA dove fior di esperti sanno perfettamente come consigliargli su aspetti tecnici di questo tipo. E difatti sono convinto che la smentita sia arrivata dopo colloqui con l'agenzia. Ad ogni modo la frittata è fatta, ormai.

        Ciao SM

        RispondiElimina
      17. Ecco l'aggiornamento TEPCO:

        We consider that they were generated by the spontaneous fission on the grounds that the concentration of detected short-half-like radionuclide(Xe-135) is low, that short-half-like radionuclide (Xe-135) was detected even after the boric acid, which stops nuclear fission chain reactions, was injected, and that the parameters of the reactor were not significantly changed.

        RispondiElimina
      18. Per chi stesse seguendo gli sviluppi dell'hotspot di Setagaya (quello da 170 microSv/h sotto l'asfalto).

        I tecnici hanno rimosso una bottiglia e del terreno. Verosimilmente la bottiglia conteneva Ra-226 e almeno parte del suo contenuto è fuoriuscito - non si capisce se durante le operazione di rimozione o in precedenza. Nonostante aver rimosso e schermato la sorgete resta piuttosto alto il livello di radioattività (25 microSv/h), quindi hanno schermato il buco nell'asfalto e torneranno per la rimozione di ulteriore terreno.
        http://www.japantimes.co.jp/text/nn20111104b1.html

        RispondiElimina
      19. La NHK aggiunge qualche informazione in più.
        http://www3.nhk.or.jp/daily/english/society.html

        Il problema sembra essere più complicato del previsto perchè ci sono circa 15 punti in cui misurano dose, sempre di provenienza da sotto l'asfalto.

        Azardo? Hanno fatto quel parcheggio riportando terreno proveniente da chissà dove in cui erano finite non si sa come quelle fialette di Radio, chissà quanti anni fa, chissà quante fialette, chissà se erano tutte integre o rotte. E' probabile che alcune si siano rotte durante i lavori di movimento terra.

        Se misurano ancora sino a 10-25 microSv/h nell'area di parcheggio, mi spiace per loro ma non se la caveranno con sacchetti di sabbia di schermo. Il Ra-226 (i figli) ha gamma tosti e ce ne vuole di schermo per fermarli. Dimezza in 1600 anni, non possono sperare che la dose diminuisca.

        Temo dovranno sbancare e rifare tutto il parcheggio o si troveranno una folla di cittadini inferocita per le strade.
        Ciao SM

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      20. salve, seguo il vostro sito da un po' e trovo che tendiate a lasciare certi commenti che io, vi dico la verità, trovo buffi. non crediate che tutti coloro che temono il nucleare siano complottisti: il commento di federico, che allude al 2012 e ad haarp, è poco credibile. ed è poco credibile che voi diate una risposta.

        ricordo che in base al comunicato i tecnici della tepco "just to be safe" hanno iniettato acido-borico: leggi "per non sapere né leggere né scrivere". qualcuno può comunicare loro che col nucleare non si dovrebbe ragionare "per non saper né leggere né scrivere"?.

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      21. caro @dbfa24c2cd55a3ffa541aa756dcaa1ae benvenuto! Lungi da me considerare complottisti tutti coloro che sono contro il nucleare. Non mi occupo di sbufalamenti, c'è chi lo sa fare molto meglio di me. Se qualcuno mi chiede come la penso riguardo qualcosa che a lui sembra strana, misteriosa o simili, io rispondo al meglio delle mie conoscenze e poi lui è libero di pensarla come vuole.

        Tornando sul tecnico, conosco poco altre realtà industriali, ma ti assicuro che nel nucleare per qualunque azione vengono studiate le conseguenze (e ciò nonostante capitano gli incidenti). Fare qualcosa per aumentare la sicurezza non deve essere letto come "fare qualcosa perché non so cosa fare". Abbiamo già detto come sia stata inopportuna la modalità in cui TEPCO ha diffuso la notizia di questa possibile ri-criticità prima di approfondire, come anche @2824b96c71a8d9f4a73d7f299f39b1dd ci ha spiegato, ma la decisione di iniettare acido borico è la giusta reazione a seguito di un sospetto del genere. E non è stata certo presa alla leggera, leggi questo documento, in particolare a pagina 18, per renderti conto di come la decisione sia stata discussa e comunicata all'ente per la sicurezza nucleare (NISA) prima di essere attuata.

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      22. domanda forse stupida.... ma il radio a cosa serve?...o in che applicazioni era usato?

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      23. il radio non è più utilizzato da anni proprio a causa dei suoi figli e del lungo tempo di dimezzamento. Era usato nelle vernici per farle luminescenti ed ora è stato rimpiazzato dal trizio o da sostanze non radioattivo, ma fluorescenti stimolate dall'ultravioletto. A parte piccole applicazioni in campo di ricerca, non credo venga più utilizzato.

        lo troveremo sempre e comunque in natura perché appartiene alle catene di radioisotopi che esistono dall'orgine dei tempi e che sono quindi "naturali".

        ps. ma ancora non sei riuscito a loggarti con il tuo account?

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      24. non riesco propio....mi dice "si è verificato un'errore prova piu tardi"......peccato che sono passate settimane :))))

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      25. Ste,
        le domande non sono mai stupide, questa poi è intrigante.
        Potrei farti questa domanda: ma i rifiuti "frazione umida" di casa tua a cosa servono? Risposta, non servono, però li produci lo stesso (come rifiuto). Il Ra-226 per certe applicazioni "nucleari" è un po' come il primo DOS per i Computer di oggi. Le origini. Pensa che la prima unità di misura di Attività, il Curie, era proprio l'attività contenuta in 1 grammo esatto di Radio.

        Per integrare la risposta di Toto, oggi il radio ha molte meno applicazioni, molto poche per la verità, in medicina e industria rispetto ad un secolo fa quando era ritenuto un elemento preziosissimo. In ricerca si usa ancora moltissimo. Tuttavia si produce più radio oggi che in passato. Perché? Attività minerarie ed estrattive ne producono enormi quantità, in primis le incrostazioni nelle condotte sui pozzi petroliferi o i residui del carbone. Mamma natura l'ha fatto, noi lo estraiamo involontariamente ed accumuliamo selettivamente con processi industriali e poi lo dobbiamo gestire come rifiuto.

        Nello specifico (le fialette giapponesi) dovrebbero essere sali di Radio. Così come sali di Uranio e Torio avevano applicazioni "chimiche" in quanto coloranti oppure per la "luminescenza". Più difficilmente potrebbero aver avuto applicazioni in medicina, ma potrebbe anche essere. Per il Torio le applicazioni "elettriche" erano diffusissime, ad esempio gli elettrodi delle contraeree durante la seconda guerra mondiale sfruttavano il torio per produrre un fascio di luce più intenso. 70 anni fa, ok, ma le casse con gli elettrodi al Torio sono ancora la, negli arsenali ... Le saldature al Torio si fanno ancora oggi e sono diffusissime.

        Torniamo al Radio e tralasciamo le bevande "energetiche al radon" per cui si sequestrano ancora oggi gli apparecchi (uno 2 anni fa a Roma ad un mercato delle pulci) oppure le applicazioni nei parafulmini radioattivi che in taluni casi svettano impertinenti ancora su qualche tetto in Italia. Era molto pericoloso verniciare le lancette degli orologi con soluzioni sature di radio, specie se le impiegate (in svizzera) erano solite fare la punta al pennello con la lingua. Le lancette di notte si vedevano benissimo ma i casi di tumore furono spaventosi e tra le altre cose nacque la radioprotezione, quando la sicurezza industriale non si sapeva neppure cos'era. Pensa che nell'immaginario collettivo una delle idee più consolidate e difficili da confutare è proprio l'accostamento radioattivo-luminescente. Poi decisero di utilizzare Trizio e Promezio-147 per gli orologi, salvo scoprire che il Trizio usciva dagli orologi nel giro di poche settimane e il Promezio-147 decadeva troppo presto. Cominciarono a fare le lancette degli orologi con materiale fosforescente non-radioattivo senza la sorgente interna per cui dovevi illuminarli la sera perchè si vedesse l'ora al buio sino al mattino dopo. Poi sono arrivati gli orologi digitali col quadrante luminoso e il problema non c'è più ... salvo consumare energia elettrica ...

        Io di orologi al Ra-226 ne ho trovati 2, entrambi li ho sequestrati a persone che inconsapevoli del problema sono passate vicino ai miei strumenti durante il mio lavoro. Uno mi ha detto che si trattava di un ricordo del nonno e conteneva circa 3000 Bq di Ra-226 (per capirci, le fialette giapponesi potrebbero contenere qualche milione di Bq ognuna). Siccome la marca era decisamente famosa e molto buona è stato rispedito in fabbrica dove hanno condotto una "bonifica" delle lancette e l'abbiamo restituito al proprietario con soli 30-40 Bq residuali di Ra-226, ben avvolto in un involucro protettivo.
        Un altro l'ho ancora in custodia perchè non era prezioso per nessuno e di fatto ne sono il proprietario. Anche questo contiene circa 3000 Bq di Ra-226 e "ufficialmente" lo uso come sorgente di taratura per alcuni strumenti, in realtà passa il suo tempo in una cassaforte di Piombo. Sotto ne vedi la foto.

        Ciao SM

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      26. Grazie mille per la delucidazione
        oooo...adesso mi hai messo l'ansia...ho un paio di orologi vecchi con le lancette fluorescenti :) raccolti nel tempo .

        Allora tanto che ci sono ne approfitto per farti un'altra domanda :
        Tu SM in base a tutti i dati che sono stati forniti sino ad ora....credi che l'incidente a fukushima ora sia sotto controllo ?.....che problemi e quali variazioni strutturali alla centrale dovranno essere fatte per un "cambio d'uso" arrivato cosi improvvisamente ? è possibile tenere sotto controllo tre' reattori e 4 piscine nelle condizioni in cui sono ora (in primis strutturalmente e poi sotto un punto di vista tecnico ,in quanto molte parti non fanno piu' il lavoro per cui erano state create e posizionate )

        La mia posizione antinucleare la sanno tutti qui dentro....ma non prendere queste domande come provocatorie...non è mia intenzione.....è che vedo che sei un'enciclopedia vivente e soprattutto si capisce cosa scrivi...quindi ne approfitto :))))

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      27. Ste,
        premetto che l'andazzo qui nei miei confronti comincia a non piacermi :)
        Non sono nato imparato! Non sono omniscente e come tutti voi sono qui soprattutto per imparare. Ognuno dia il suo contributo al meglio e ne usciamo tutti più ricchi. Se c'è da fare i complimenti a qualcuno, questi vanno fatti al padrone di casa che mette a disposizione questo spazio.

        Le lancette sono fosforescenti, non fluorescenti. Fluorescenti vuol dire che la luce la riemetti subito (hai presente alcuni minerali al museo di scienze naturali a Milano? Facci un salto se ti capita), fosforescenti la riemetti con un certo tempo di ritardo che guarda a caso è regolato dalla stessa legge matematica del decadimento radioattivo (cinetica del primo ordine ovvero A*exp(-lambda*t)).

        Certo che fai domande complicate, a prescidnere da come la pensi sul nucleare. Però secondo me dovresti distinguere tra parlare di Fukushima e delle popolazioni colpite del Giappone e parlare di energia da fonte elettronucleare. Sono due argomenti diversi, a mio parere.

        Intanto Fukushima non è un incidente ma è un disastro. E' diverso. E' un disastro diverso da Chernobyl e con aspetti totalmente differenti. E non è sotto controllo affatto. Sotto controllo vuol dire che il combustibile e tutta la radioattività sono confinati nei vessel/piscine al fresco e intatti. Gli americani dicono 3C (control-cool-contain). Siamo a 1C, forse.
        Mi sembra di capire che al fresco ci stiamo arrivando a grandi passi, ma l'emisfero Settentrionale del pianeta e l'Oceano Pacifico sono un luogo di confinamento della radioattività per lo meno "non adatto". Per come siamo messi saranno decisamente sotto controllo quando da tutti e 3 i Vessel (20 anni?) e dalle 4 piscine (3-5 anni) saranno portati via tutti gli elementi di combustibile e i frammenti degli stessi. Il resto sarà solo demolizioni e macerie da sistemare.

        Da qui a 20 anni ci saranno moltissimi step o "piccoli passi" che progressivamente miglioreranno la situazione. In questi mesi hanno fatto moltissimo e lo hanno fatto generalmente molto bene. Anche se a volte la Tepco sembra avere "alti e bassi".
        Riassumerei i miglioramenti dall'11 marzo, molto grossolanamente in:
        -scongiurare nuove esplosioni di Idrogeno gestendo le funzionalità residuali delle centrali incluso il venting dei vessel
        -raffreddamento di emergenza con acqua marina
        -raffreddamento più stabile a ciclo aperto con acqua dolce
        -raffreddamento più stabile a ciclo chiuso
        -abbattimento delle emissioni radioattive in aria e in mare e inizio di ripristino della bariera "contenimento esterno", la barriera più esterna saltata per aria nel 1 e 3.
        -prime mitigazioni di sito e di nazione inclusa la messa in sicurezza di radioattività andata in giro

        Adesso siamo al Cold Shutdown o quasi e da qui a fine anno si parlerà di questo.
        Per farla breve, continua a leggerci!
        Ciao SM

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      28. SM rispondo (oddio rispondo è un parolone visto che faccio solo domande) :) qui perchè posso riallacciarmi anche a Toto .
        Credo di essere qui su questo blog quotidianamente dal 12 marzo :) e quel poco che ho "imparato " è stato Toto ad insegnarmelo pazientemente....infatti : vediamo i risultati -vedi fluorescenti con fosforescenti- :)))))))))
         e se gente come mè...qui puo' imparare ,interagire e comprendere nel limite del possibile....una materia complicata come questa il merito è tutto del padrone di casa.....sicuramente!!!

        ora Voi due non pensate di cavarvela cosi facilmente :))))
        Visto che abbiamo appurato che l'emisfero settentrionale è un po' troppo vasto come contenitore e il pacifico idem :))) chiedo :
        Abbiamo dei vessel che contengono del combustibile fuso....mettiamo un 50% e si ipotizza pure che del combustibile sia anche finito nella dw.....esiste tecnologia in grado di bonificare una struttura del genere? cioe' trattare tonnellate di materiale che restera' altamente radioattivo per millenni....smantellare e "inscatolare" un vessel e una dw con dentro del combustibile solidificato ma sparso o fuso con le pareti delle stesse .
        La stessa cosa non si poteva fare a chernobyl ? o non si è fatto solo per un motivo economico?

        RispondiElimina
      29. @33b0af42b849b237249f966e2cf25a62 provo a risponderti:

        Abbiamo
        dei vessel che contengono del combustibile fuso....mettiamo un 50% e si
        ipotizza pure che del combustibile sia anche finito nella dw.....esiste
        tecnologia in grado di bonificare una struttura del genere? cioe'
        trattare tonnellate di materiale che restera' altamente radioattivo per
        millenni....smantellare e "inscatolare" un vessel e una dw con dentro
        del combustibile solidificato ma sparso o fuso con le pareti delle
        stesse .
        La stessa cosa non si poteva fare a chernobyl ? o non si è fatto solo per un motivo economico?


        Secondo me la risposta è a piccoli passi. Per fortuna non abbiamo una grande esperienza in questioni così delicate come rimuovere combustibile fuso. A Chernobyl, il combustibile era ovunque e mancando un vero e proprio contenimento non è comparabile a questa situazione. Più simile credo che sia l'incidente di TMI, in cui il combustibile fuso è stato rimosso, ma restano ancora da demolire e decommissionare il PCV.

        Dicevo piccoli passi. Io procederei più o meno in questo ordine.
        1. Individuare le perdite più importanti del PCV e possibilmente chiuderle
        2. Continuare il raffreddamento in un circuito chiuso molto più stretto
        3. Il fondo del PCV è verosimilmente allagato quindi non particolarmente facile da ispezionare.
        4. Preparare tutto per aprire il PCV dall'alto e mettersi in condizioni per aprire l'RPV
        5. A seconda delle condizioni di quello che si trova, iniziare la rimozione del combustibile
        6. Rimuovere l'RPV (ho visto un video in cui mostravano il decommissioning di un RPV e questo veniva fatto a pezzi in acqua)
        7. Procedere con l'abbassamento del livello dell'acqua e rimuovere il combustibile dal fondo del PCV
        8. Finire tutto con il decommissioning finale.

        Ad occhio e croce credo che prima del punto 4 andrò alla festa di diploma di mio figlio che oggi ha 3 anni. Il punto 5 è decisamente incognito, potrebbe essere molto più difficile di quello che ci immaginiamo, persino impossibile e allora tutto deve essere ripensato. Però procediamo a piccoli passi...

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      30. Infatti quando ho posto la domanda mi sono "ispirato" a TMI incidente meno grave ma centrale simile...
        Chernobyl l'ho tirato in ballo in quanto mi sembrava piu' "semplice" da trattare......mi spiego... non essendoci contenimenti non sono da smantellare...il  combustibile è negli scantinati ed è piu' semplice da raggiungere....e non vi è acqua che complica le cose......pero' forse le cose che ho elencato come piu' "semplice" è l'esatto contrario...l'acqua scherma dalle radiazioni...e non essendo possibile allagare il tutto diventa impossibile avvicinarsi.......
        Ps. ma per quanto tempo sara' inavvicinabile il corium di chernobyl ?

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      31. Ho aggiunto un nuovo post con i commenti al documento di TEPCO sulla "non" criticità del reattore 2. Se volete lo trovate qui:

        http://unico-lab.blogspot.com/2011/11/nessuna-criticita-per-il-reattore-2.html

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      32. cavoli Ste sei veramente un pozzo di conoscenza,quindi quella luminiscenza era naturale? nel senso se stava un anno al buio restava luminoso?

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      33. scusa Ste intendevo SM nello specifico :-)

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      34. azz non avevo letto il post molto esauriente sotto,gomenasai

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