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2 novembre 2011

Halloween e la guerra

Foto by COMO
Mi è capitato di essere negli Stati Uniti durante la festività di Ognissanti e ovviamente sono sceso in strada incuriosito a guardare le maschere passare. Saziata la curiosità sono tornato a quello che stavo facendo. In Italia, no. Non sono mai andato a festeggiare Halloween e neppure a portare i bambini travestiti a suonare i campanelli con il ritornello: dolcetto o scherzetto.

Ma non sono un dittatore, se volete farlo, siete liberi per carità, io continuerò ad andare al cimitero con la mia famiglia per rendere un omaggio breve a chi ci ha tanto amato quando era vivo e che ora non c'è più. Ieri come da tradizione sono andato al cimitero di Olgiate, ma ancora prima di entrare sono rimasto ferito nel vedere lo scempio con cui qualche cretino ha deturpato il cippo che nel mezzo del parco delle Rimembranze ricorda i compaesani che hanno perso la vita nelle guerre. Il becero ha scritto con bomboletta nera "W L GUERRA". Becero e ignorante perché si è pure dimenticato la A dell'articolo.

Dicono siano stati alcuni teppisti che, con la scusa di Halloween, hanno fatto altre bravate in centro, per poi concludere l'opera al cimitero. Avessero scritto "W LA F...", mi sarei arrabbiato, avrei giudicato il gesto come una bravata, ma scrivere viva la guerra è come vomitare in faccia a chi ha lasciato tutto per andare a morire anche per loro. E' uno sputo alla storia, uno schiaffo alla memoria, un gesto che deve ricevere la giusta punizione.

Se fossero identificati - dubito, ma lo spero - li punirei facendogli pulire a mano e con fatica la scritta proprio il prossimo 4 novembre quando tanti Olgiatesi saranno lì intorno a quel cippo a commemorare i caduti. E no, non accetterei che paghino una multa (con i soldi di papà), no devono essere loro a rimediare. E poi in silenzio ad ascoltare la storia come la raccontano i reduci, con la lentezza della loro memoria, la passione dei loro ricordi e la commozione nel pensare a quelle sofferenze e a chi non c'è più.

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1 commento:

  1. Hai proprio ragione... sai tornando dal cimitero, ho parlato con una signora che stimo molto, la quale mi ha detto: "Non sanno neppure quello che hanno scritto, non se ne rendono conto", penso lo dicesse im modo giustificativo. Posso credere che realmente esistano ancora persone ignoranti, ma non fino a questo punto. In tutte le scuole si racconta la drammaticità delle guerre mondiali... un ragazzo non può non sapere. Giustificherei questo atto solo se la "persona" che l'ha commesso fosse "malata". Solo in quel caso, altrimenti....pulire il monumento? Sì, ma con la lingua....

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