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24 marzo 2011

Il Fermilab restituisce il piacere al CERN

Potete anche non crederci, ma tra gli scienziati dei vari esperimenti di fisica della particelle esiste un forte senso di competizione, quella sana voglia di arrivare per primi alla scoperta che rivoluzionerà la conoscenza umana, in modo preciso e puntuale. La rivalità è elevata alla massima potenza quando si confrontano laboratori in Europa e negli Stati Uniti come il CERN e il Fermilab.

Quando qualche anno fa, mentre i fisici e gli ingegneri del CERN stavano per far partire LHC, nel nuovo mondo i concorrenti del Fermilab stavano spremendo al massimo, fino all'ultima goccia di energia disponibile, il loro Tevatron nella speranza di arrivare a scoprire il Bosone di Higgs prima degli europei. Non ci sono riusciti ed ora a Ginevra hanno vita facile perché il loro acceleratore, il più potente al mondo, ha tutti i mezzi per fare la scoperta che in America è mancata.

La rivalità ha radici lontane, un esempio è la scoperta del quark top (o anche semplicemente t). I fisici in Europa avevano intuito che questa particella doveva esistere perché serviva per spiegare tanti dei fenomeni che stavano osservando, avevano persino individuato un possibile valore di energia a cui far collidere i fasci di particelle per poterla rivelare, ma questo era troppo alto per il loro acceleratore e così hanno servito su un piatto d'argento la scoperta agli Americani che disponevano di energia più alta.

La storia si sta per ripetere, ma anche se il protagonista è sempre il quark top, in contendenti giocano a parti invertite. Quando un quark top e il suo antiquark vengono creati in una collisione, hanno la tendenza a scappare via dal luogo dell'incidente secondo una direzione preferenziale: il top tende ad andare avanti, mentre l'anti-top tende a procedere all'indietro, fissato un opportuno sistema di riferimento. Ultimamente però i fisici dell'esperimento CDF a Fermilab hanno notato che questa asimmetria cresce aumentando l'energia, cosa che prima non avevano mai notato. Hanno provato in tutti i modi a spiegare questo fenomeno, ma l'unico che regge alle prove sperimentali è l'esistenza di una particella sconosciuta, purtroppo al di fuori del range di energia che possono esplorare. Ecco restituito il piacere agli Europei...


EDIT: Scopro questa mattina che oggi 29 marzo al CERN si terrà un seminario proprio sul tema (Measurement of ttbar forward-backward asymmetry at CDF), mi sa che anche loro leggono l'unico-lab! 

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3 commenti:

  1. Che bel mondo sarebbe se tutti avessimo solo questo tipo di 'rivalità'. Certo che però, per come si stanno mettendo le cose, economicamente parlando, sarà difficile vedere la luce di un laboratorio/esperimento più grande dell'attuale lhc.

    E poi mi pare che quando cominceranno a tribolare seriamente su ITER tutto il resto cadrà nel dimenticatoio per un po', o no?

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  2. Hai ragione Ezu, sarebbe proprio bello. Peccato che i soldi per la ricerca sono sempre meno e i grandi laboratori stanno sempre più diventando meno. Speriamo nonostante la diminuzione della competitività, non diminuisca la qualità dei risultati.

    ITER è un po' diverso, per lo meno per l'ambito di ricerca, e visto il suo costo sarà improponibile averne due che si fanno concorrenza!

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  3. Già, il problema - relativo ovviamente - è che una volta che la ricerca all'ITER si farà seria gran parte dei soldi di ricerca e non solo finiranno in quel ambito, a mio parere.

    Quindi più che altro vedo in ITER oltre ad un'incredibile opportunità di trovare finalmente una fonte d'energia davvero 'miracolosa' un attrattore di denaro che difficilmente permetterà alla ricerca 'pura' di sopravvivere, almeno non nelle dimensioni - qui lo dico e qui lo nego - davvero esagerate rispetto ai problemi che i Paesi finanziatori stanno affrontando. Vabbè questa però è sega mentale :D

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