Lo scrivo oggi, questo post, perché per certe cose è meglio lasciar correre parecchia acqua sotto i ponti e non lasciarsi trascinare dalla corrente. Lo pubblico oggi, questo post, perché la domenica è in assoluto il giorno della settimana con meno visitatori, così che nessuno dica che ho voluto sfruttare una finestra mediatica. Avverto tutti i lettori che alcune immagini a corredo di questo articolo potrebbero turbare i più sensibili.
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28 febbraio 2010
27 febbraio 2010
unico-mobile!
Da non crederci, la fulminea diffusione della tecnologia e quella necessità di essere sempre perennemente connessi, ha spinto la mia curiosità verso il mondo dei siti internet "mobile"! Si dovrebbe dire all'inglese (leggi mobail) e non mobile come siamo abituati noi italiani a dire, ma il senso è chiaro a tutti quelli che hanno provato a navigare dal proprio dispositivo mobile (questa volta sì va pronunciato normalmente).
Ci sono dei siti che cambiano magicamente d'aspetto quando sono sfogliati comodamente dal PC di casa o quando un po' meno comodamente sul display decisamente più piccolo del vostro cellulare. La mia impressione è che fosse completamente impossibile e quasi inutile visualizzare i siti tradizionali, ovvero quelli fatti per il pc e che non si adattano alle esigenze mobili. Un sito mobile deve essere scattante, veloce, scritto con un carattere sufficientemente grande da permettere la lettura senza un microscopio, deve essere leggero perché il processore del telefonino non è certo un dual core. Insomma, un sito mobile deve essere fatto apposta! Ma come convertire un sito tradizionale in uno per dispositivi mobili?
Ci sono dei siti che cambiano magicamente d'aspetto quando sono sfogliati comodamente dal PC di casa o quando un po' meno comodamente sul display decisamente più piccolo del vostro cellulare. La mia impressione è che fosse completamente impossibile e quasi inutile visualizzare i siti tradizionali, ovvero quelli fatti per il pc e che non si adattano alle esigenze mobili. Un sito mobile deve essere scattante, veloce, scritto con un carattere sufficientemente grande da permettere la lettura senza un microscopio, deve essere leggero perché il processore del telefonino non è certo un dual core. Insomma, un sito mobile deve essere fatto apposta! Ma come convertire un sito tradizionale in uno per dispositivi mobili?
Le campane di Olgiate
Ieri mattina quando ho attraversato il paese sono rimasto veramente colpito dallo spettacolo a dir poco inusuale che andava in scena sul sagrato della nostra chiesa. Tutte le campane avevano abbandonato l'attico del campanile per accomodarsi sul piazzale dando bella mostra della loro magnificenza. Sono un appassionato di gru e non nego mi sarebbe piaciuto molto vedere in azione gli operai mentre con estrema cura e attenzione le calavano a terra.
25 febbraio 2010
English course
Questa settimana al JRC sono ricominciati tutti i corsi di lingue, compreso il mio corso di Inglese. La Commissione non solo mette a disposizione dei propri dipendenti vari percorsi di apprendimento, ma addirittura li incoraggia verso una formazione e un aggiornamento continuo. E specialmente in un ente sovranazionale in cui ci sono 27 lingue ufficiali, l'apprendimento linguistico è fortemente caldeggiato.
Ho deciso di seguire un corso di lingua inglese, anche se credo di saper parlare e scrivere in inglese senza troppi problemi, perché non ho mai seguito un corso e non ho nessun pezzo di carta da portare a supporto delle mie "Language Skills". Il secondo motivo è che non sono sempre sicuro della qualità e della correttezza grammaticale di quello che dico. Mi piacerebbe parlare bene, sia nel senso di fluido e senza inceppamenti, ma anche nel senso di corretto e adeguato alle situazioni.
Ho deciso di seguire un corso di lingua inglese, anche se credo di saper parlare e scrivere in inglese senza troppi problemi, perché non ho mai seguito un corso e non ho nessun pezzo di carta da portare a supporto delle mie "Language Skills". Il secondo motivo è che non sono sempre sicuro della qualità e della correttezza grammaticale di quello che dico. Mi piacerebbe parlare bene, sia nel senso di fluido e senza inceppamenti, ma anche nel senso di corretto e adeguato alle situazioni.
24 febbraio 2010
Domani mi laureo
Scherzo, non io... Quello che è vero è che domani ci saranno le lauree in fisica e che due delle nostre studentesse saranno lì con le ginocchia tremanti ad aspettare le domande della commissione. Nel titolo uso la prima persona singolare perché hanno percorso parte del loro cammino di avvicinamento alla tesi insieme a me e quindi mi sento chiamato in causa in prima persona.
Hanno studiato e che, cosa ancora più importante, si sono impegnate a fondo per raggiungere questo ambito obiettivo. Adesso sono veramente ad un solo passo, ma non per questo devono perdere la giusta concentrazione.
Non aggiungo altro, se non il più scaramantico degli in bocca al lupo!
Hanno studiato e che, cosa ancora più importante, si sono impegnate a fondo per raggiungere questo ambito obiettivo. Adesso sono veramente ad un solo passo, ma non per questo devono perdere la giusta concentrazione.
Non aggiungo altro, se non il più scaramantico degli in bocca al lupo!
22 febbraio 2010
Ma cosa è successo a Sanremo?
L'edizione 2010 del festival è passata senza che io me ne aggorgessi, destino comune alle 59 edizioni precedenti, alcune per ovvi motivi di età, altre per manifesto mio disinteresse. Anche se uno prova a non senguirne gli sviluppi alla tv, è però costretto dagli altri mezzi di informazione ad assorbirne una parte e così questa mattina alla radio scopro che sono tutti amareggiati per la classifica finale.
Onestamente non so chi abbia vinto e tantomeno non so giudicare se se lo meritasse o meno, i componenti dell'orchestra, che qualche opinione tecnica dovrebbero averla, sono però rimasti molto colpiti dal piazzamento del trio pupo-principe-tenore al secondo posto. In settimana, sempre alla radio, avevo capito che il principe fosse stato eliminato, e poi magicamente me lo ritrovo sul secondo gradino del podio. Mi sa che ho capito la tecnica, non solo al grande fratello, ma anche al festival, mascherano il volere popolare con quello che gli organizzatori vogliono.
In attesa dei vostri commenti pubblico qui sotto una playlist di youtube con tutte le canzoni del festival
Onestamente non so chi abbia vinto e tantomeno non so giudicare se se lo meritasse o meno, i componenti dell'orchestra, che qualche opinione tecnica dovrebbero averla, sono però rimasti molto colpiti dal piazzamento del trio pupo-principe-tenore al secondo posto. In settimana, sempre alla radio, avevo capito che il principe fosse stato eliminato, e poi magicamente me lo ritrovo sul secondo gradino del podio. Mi sa che ho capito la tecnica, non solo al grande fratello, ma anche al festival, mascherano il volere popolare con quello che gli organizzatori vogliono.
In attesa dei vostri commenti pubblico qui sotto una playlist di youtube con tutte le canzoni del festival
20 febbraio 2010
Prezzi carburanti in Svizzera (20 Febbraio 2010)
Ieri sera di ritorno dal lavoro e in compagnia dell'amico Marcin, sono andato a rifornire la super Meriva con ben 46 litri di gasolio oltre confine. Giusto per la cronaca con quei 46 litri avevo percorso la bellezza di 670 km come a dire un consumo di 6.9 l/100km oppure come preferiscono gli italiani 14.6 km al litro su un percorso misto che non è affatto male. Qui sotto la tabella dei prezzi...
In Italia | In Svizzera | |
Benzina verde al litro | € 1.284 | CHF 1.64 = € 1.120 |
Gasolio al litro | € 1.124 | CHF 1.67 = € 1.141 |
Un'ultima cosa prima di scappare, in tanti volete sapere il costo delle sigarette e allora eccovi accontentati: le Marlboro, tanto per citare una marca di esportazione, costano 7 franchi al pacchetto che al cambio attuale corrispondono a circa 4 euro e 80.
16 febbraio 2010
Opinioni su BlackBerry Curve 8520 e sui BB in generale
Qualche giorno fa mia moglie è stata contatta da Vodafone in merito ad una promozione, in cui, per farla molto breve, le suggerivano il passaggio dalla sua attuale formula ricaricabile ad una di tipo abbonamento con traffico incluso. Chiaramente il tutto è stato condito con quella serie di gadget che dovrebbero rendere l'offerta irripetibile, incluso un telefono BlackBerry Curve 8520.
14 febbraio 2010
Seppioline in umido con i piselli
Oggi ha pranzato con lo zio Fabio che ha voluto deliziarsi suggerendoci una deliziosa ricetta che forse non è nuova ai vostri palati, ma che di sicuro merita una rivisitatina ogni tanto. Si tratta delle seppioline in umido con i piselli. Gli ingredienti sono ovviamente le seppioline e i piselli, un po' di cipolla e aglio per il soffritto, un bicchiere di vino bianco per la cottura, salsa al pomodoro e un pacchetto di pan carré per preparare i crostini.
12 febbraio 2010
Buzz, qualcosa di cui non avevamo bisogno
Dopo il grande flop di Apple con il suo iPannolino, anche Google non ha voluto perdere il passo facendo un bel buco nell'acqua con il suo Buss di ... Ovviamente questa è una mia opinione, ma di questo Buzz appiccicato a Gmail non ne sentivo proprio la mancanza e tantomeno il bisogno. Onestamente non ho neppure capito tanto bene come funziona: è un qualcosa di simile a Facebook, ma con molti meno utenti e non è sempre ben chiaro quali siano i buzz-messaggi ancora da leggere.
BigG ci aveva già provato ad entrare nel mondo del social networking con Wave e anche in quell'occasione ne era uscito con le ossa rotta, ma non contento ci ha riprovato, ingrandendo la scala e anche le dimensioni dell'insuccesso. Voi lo avete provato? Come vi trovate?
BigG ci aveva già provato ad entrare nel mondo del social networking con Wave e anche in quell'occasione ne era uscito con le ossa rotta, ma non contento ci ha riprovato, ingrandendo la scala e anche le dimensioni dell'insuccesso. Voi lo avete provato? Come vi trovate?
Ho trovato questo video, proprio su Buzz, sulla guerra dei Social Network... fatevi quattro risate!
8 febbraio 2010
La torta salata della mamma
Questa sera mi sono messa d'impegno ai fornelli è ho superato me stessa arrivando persino a sfoderare una squisita torta salata. Visto che la ricetta l'ho un po' copiata da quella proposta sulla confezione della pasta sfoglia e da alcuni suggerimenti ho deciso di intitolarla: torta salata della mamma.
Ecco cosa serve e come l'ho fatta. Innanzitutto servono due fogli di pasta sfoglia, in casa avevo quella già pronta della Buitoni, se però voi volete prepararla per conto vostro, allora sicuramente il risultato non potrà che essere migliore. Servono anche quattro patate medie, una mezza cipolla, una ricottina e un po' di fantasia per la guarnitura. Come prima cosa fate bollire una pentola d'acqua salata e aggiungetevi le patate lavate e sbucciate, attenzione però a non farle cuocere troppo, devono mantenere la loro consistenza.
In una pentola antiaderente fate scaldare un filo d'olio e aggiungete la cipolla tagliata non troppo fine così che non andrà a sfaldarsi. Quando la cipolla tende a diventare trasparente aggiungete le patate lessate tagliate a dischetti. Salate, pepate e continuate la cottura fino a quando le patate avranno quel bel colore abbronzato.
Adesso è arrivato il momento di preparare la torta. In una teglia da forno, della stessa forma dei fogli di pasta sfoglia, mettete un primo strato di pasta protetto da un foglio di carta forno. Aggiungete il fondo di preparazione composto dalle cipolle e le patate e poi iniziate a guarnire con tutta la vostra fantasia. Nel mio caso, visto che il Toto è a dieta, ho diviso la torta virtualmente in due parti. Nella mia ho messo metà ricottina sbattuta in un uovo e formaggio grana tritato e poi ho ricorperto con fette di prosciutto. Nella sua ho messo una lattina di tonno al naturale con qualche ritocchino di ricotta.
Prima di infornare chiudete con un secondo foglio di pasta e aggiungete un filo d'olio. Mi raccomando al forno! Il mio è un gran traditore e specie quando è molto caldo tende a bruciare la parte superiore. Per fortuna questa volta siamo riusciti ad evitare il fumo, ottenendo un ottimo piatto da gustare caldo appena sfornato o anche appena tiepido come invitante aperitivo.
Avrei un'altra grossa novità da riferirvi, ma per il momento la tengo per me e a voi buon appetito.
Ecco cosa serve e come l'ho fatta. Innanzitutto servono due fogli di pasta sfoglia, in casa avevo quella già pronta della Buitoni, se però voi volete prepararla per conto vostro, allora sicuramente il risultato non potrà che essere migliore. Servono anche quattro patate medie, una mezza cipolla, una ricottina e un po' di fantasia per la guarnitura. Come prima cosa fate bollire una pentola d'acqua salata e aggiungetevi le patate lavate e sbucciate, attenzione però a non farle cuocere troppo, devono mantenere la loro consistenza.
In una pentola antiaderente fate scaldare un filo d'olio e aggiungete la cipolla tagliata non troppo fine così che non andrà a sfaldarsi. Quando la cipolla tende a diventare trasparente aggiungete le patate lessate tagliate a dischetti. Salate, pepate e continuate la cottura fino a quando le patate avranno quel bel colore abbronzato.
Adesso è arrivato il momento di preparare la torta. In una teglia da forno, della stessa forma dei fogli di pasta sfoglia, mettete un primo strato di pasta protetto da un foglio di carta forno. Aggiungete il fondo di preparazione composto dalle cipolle e le patate e poi iniziate a guarnire con tutta la vostra fantasia. Nel mio caso, visto che il Toto è a dieta, ho diviso la torta virtualmente in due parti. Nella mia ho messo metà ricottina sbattuta in un uovo e formaggio grana tritato e poi ho ricorperto con fette di prosciutto. Nella sua ho messo una lattina di tonno al naturale con qualche ritocchino di ricotta.
Prima di infornare chiudete con un secondo foglio di pasta e aggiungete un filo d'olio. Mi raccomando al forno! Il mio è un gran traditore e specie quando è molto caldo tende a bruciare la parte superiore. Per fortuna questa volta siamo riusciti ad evitare il fumo, ottenendo un ottimo piatto da gustare caldo appena sfornato o anche appena tiepido come invitante aperitivo.
Avrei un'altra grossa novità da riferirvi, ma per il momento la tengo per me e a voi buon appetito.
7 febbraio 2010
Carnevale Olgiatese 2010
Non sarà quello di Rio e forse nemmeno quello di Venezia, ma quest'anno il Carnevale di Olgiate ha avuto un tigro in più. Il furbetto Giacometto si è davvero divertito nel vedere tutta questa gente travestita e urlante che correva su e giù per le strade del paese tutte colorate dai coriandoli.
All'inizio era un po' scettico e timoroso, perché come al papà, piace tenere tutto sotto controllo e il Carnevale è una festa completamente fuori controllo! Di gente ne è accorsa parecchia, ma con la confusione è difficile quantificare. I carri e gruppi mascherati erano parecchi e, secondo il mio modesto parere, il premio del migliore dovrebbe andare alla rappresentazione dell'Era Glaciale, al secondo posto il carro di Aladin e la medaglia di bronzo ai Mostri di Olgiate realizzato dalla nostra Pro Loco.
Carnevale è proprio una strana festa, oggi tanta allegria e domani solo un gran lavoro per gli stradini!
All'inizio era un po' scettico e timoroso, perché come al papà, piace tenere tutto sotto controllo e il Carnevale è una festa completamente fuori controllo! Di gente ne è accorsa parecchia, ma con la confusione è difficile quantificare. I carri e gruppi mascherati erano parecchi e, secondo il mio modesto parere, il premio del migliore dovrebbe andare alla rappresentazione dell'Era Glaciale, al secondo posto il carro di Aladin e la medaglia di bronzo ai Mostri di Olgiate realizzato dalla nostra Pro Loco.
Carnevale è proprio una strana festa, oggi tanta allegria e domani solo un gran lavoro per gli stradini!
Prezzi carburanti in Svizzera (7 Febbraio 2010)
Era veramente tanto che non mi succedeva di arrivare al confine e di trovare la coda di automibilisti a fare rifornimento. Tutti italiani, ovviamente, e magari tra questi c'era anche qualche affezionato lettore dell'Unico-lab. Quest'ultima è più che altro una mia presunzione di importanza, più che una constatazione.
Diamo un occhio alla tabella del risparmio:
In Italia | In Svizzera | |
Benzina verde al litro | € 1.289 | CHF 1.64 = € 1.116 |
Gasolio al litro | € 1.124 | CHF 1.67 = € 1.137 |
Mario Kart Wii: imbroglioni on line
Anche se l'importante è partecipare, a tutti piace vincere. Se poi si può stra-vincere senza nemmeno faticare e farsi burle degli avversari che si stanno impegnando è ancora meglio. Ovviamente questa è un'affermazione ironica e degna solo di imbroglioni che non conoscono il gusto di vincere rispettando le regole e di saper perdere quando gli avversari si sono dimostrati più forti e che comunque hanno rispetto per quelle regole che fondano la bellezza stessa del gioco.
Questo ragionamento è vero sempre, qualsiasi sia il gioco a cui stiamo giocando, che sia una partita di tennis vera oppure una corsa on-line con Mario Kart. In un eccesso di liberalismo, posso anche accettare che uno imbrogli quando sta giocando contro undici altri concorrenti comandati dalla console, credo che perderebbe di gusto, ma in fondo non fa male a nessuno. Ma quando si sta giocando contro qualcun'altro come nelle sfide on-line, allora diventa un comportamente insostenibile.
Come si fa ad imbrogliare?
Vi starete chiedendo. Bisogna installare un piccolo software sulla propria console che al momento del caricamento del gioco lo manipolerà aggiungendo alcune funzionalità che imbroglioni in giro per il mondo hanno codificato. Un esempio di questi programmi è Ocarina, ma credo che ne esistano molti altri, e nonostante tutti cerchino di convincere i giocatori on-line a non usare i loro super-imbroglioni-poteri, WFC (ovvero la rete mondiale di giocatori di Mario Kart) è ormai diventata il paradiso dell'imbroglio. Ocarina di per sé è fatto in modo per cui non si possa barare on-line e gli unici trucchi applicabili anche alle partite in rete non danno un effettivo vantaggio al giocatore; però come vi dicevo ocarina non è il solo e onestamente non mi va di fare pubblicità agli altri software disonesti.
Come faccio a capire se uno è un imbroglione?
È abbastanza facile. Innanzitutto è verosimile che abbia qualche decina di migliaia di punti, ma questo non è necessariamente vero. La vera prova che sta imbrogliando l'avrete non appena questo sfodererà una stella ancor prima di aver preso il primo punto di domanda, e poi subito dopo avrà un mega fungo, e poi ancora una stella, e così via. Non si limiterà a vincere - anzi spesso non lo fanno - ma si cimenterà nel farvi perdere: lo vedrete correre in retro cercando di colpire il suo obiettivo con lo scopo di fargli perdere il maggior numero di punti. Che bel divertimento...
Ma Nintendo non può fare qualcosa?
Certo che può e in parte lo fa. Nintendo può verificare che il checksum dell'immagine gioco che viene caricata è esattamente quello ufficiale: se il giocatore sta truffando allora il checksum non corrisponde e può così essere individuato. Questo controllo non è però fatto sempre e poi la punizione è un semplice ban dalla WFC della propria console. L'esclusione è fatta inserendo il Mac address della scheda di rete su una black list, ma come potete immaginare gli imbroglioni ne sanno una più del diavolo e hanno già trovato il modo per camuffare (spoofing) il Mac address della propria console.
E noi possiamo fare qualcosa?
Poco o niente. Possiamo abbandonare la partita quando vediamo che uno sta imbrogliando e sperare di venir riassegnati in un altro gruppo fatto solo di persone oneste.
Questo ragionamento è vero sempre, qualsiasi sia il gioco a cui stiamo giocando, che sia una partita di tennis vera oppure una corsa on-line con Mario Kart. In un eccesso di liberalismo, posso anche accettare che uno imbrogli quando sta giocando contro undici altri concorrenti comandati dalla console, credo che perderebbe di gusto, ma in fondo non fa male a nessuno. Ma quando si sta giocando contro qualcun'altro come nelle sfide on-line, allora diventa un comportamente insostenibile.
Come si fa ad imbrogliare?
Vi starete chiedendo. Bisogna installare un piccolo software sulla propria console che al momento del caricamento del gioco lo manipolerà aggiungendo alcune funzionalità che imbroglioni in giro per il mondo hanno codificato. Un esempio di questi programmi è Ocarina, ma credo che ne esistano molti altri, e nonostante tutti cerchino di convincere i giocatori on-line a non usare i loro super-imbroglioni-poteri, WFC (ovvero la rete mondiale di giocatori di Mario Kart) è ormai diventata il paradiso dell'imbroglio. Ocarina di per sé è fatto in modo per cui non si possa barare on-line e gli unici trucchi applicabili anche alle partite in rete non danno un effettivo vantaggio al giocatore; però come vi dicevo ocarina non è il solo e onestamente non mi va di fare pubblicità agli altri software disonesti.
Come faccio a capire se uno è un imbroglione?
È abbastanza facile. Innanzitutto è verosimile che abbia qualche decina di migliaia di punti, ma questo non è necessariamente vero. La vera prova che sta imbrogliando l'avrete non appena questo sfodererà una stella ancor prima di aver preso il primo punto di domanda, e poi subito dopo avrà un mega fungo, e poi ancora una stella, e così via. Non si limiterà a vincere - anzi spesso non lo fanno - ma si cimenterà nel farvi perdere: lo vedrete correre in retro cercando di colpire il suo obiettivo con lo scopo di fargli perdere il maggior numero di punti. Che bel divertimento...
Ma Nintendo non può fare qualcosa?
Certo che può e in parte lo fa. Nintendo può verificare che il checksum dell'immagine gioco che viene caricata è esattamente quello ufficiale: se il giocatore sta truffando allora il checksum non corrisponde e può così essere individuato. Questo controllo non è però fatto sempre e poi la punizione è un semplice ban dalla WFC della propria console. L'esclusione è fatta inserendo il Mac address della scheda di rete su una black list, ma come potete immaginare gli imbroglioni ne sanno una più del diavolo e hanno già trovato il modo per camuffare (spoofing) il Mac address della propria console.
E noi possiamo fare qualcosa?
Poco o niente. Possiamo abbandonare la partita quando vediamo che uno sta imbrogliando e sperare di venir riassegnati in un altro gruppo fatto solo di persone oneste.
5 febbraio 2010
La radioattività secondo CSI
Chi mi conosce sa che sono un fan della prima ora di CSI. Sarà per quel suo gusto un po' noire o per quel pizzico di scienza che non guasta mai, ma soprattutto gli episodi delle prime serie li trovavo assolutamente imperdibili. Con il passare del tempo, il telefilm ha perso un po' del suo appealing forse perché ha sostituito ad una scienza al limite del credibile, una fantascienza decisamente fuori luogo. Ad ogni modo, anche se con meno entusiasmo, continuo a seguire con interesse gli sviluppi del serial nelle sue tre ambientazioni.
Settimana scorsa, ho visto un episodio della quinta serie di CSI:NY intitolato Il libro della morte in cui il colpevole uccideva le sue vittime attraverso l'avvelenamento da radiazioni e visto che in materia posso dire anche la mia, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni e di correggere alcuni messaggi completamente sbagliati. Per poter essere chiaro mi serve introdurre alcuni concetti base circa la radioattività.
Premessa per capire
La radioattività è un fenomeno naturale in cui un nucleo instabile decade verso una configurazione più stabile emettendo energia sotto forma di particelle veloci. Per spiegarla in modo più semplice immaginate un nucleo instabile come un grosso masso sulla costa di una montagna: a seconda della forma del sasso, della morfologia e della pendenza della discesa, il sasso impiegherà più o meno tempo prima di iniziare a cadere, ma il suo destino sarà inesorabile. Cadendo verso il fondo valle, la sua energia potenziale gravitazionale si trasforma in energia cinetica e tutto quanto incontra sul suo cammino viene spazzato via. La stessa cosa succede per i nuclei instabili: prima o poi (vita media) de-cadono verso lo stato fondamentale e l'energia guadagnata viene rilasciata sotto forma di particelle secondarie che se ne scappano via dal nucleo con gran velocità. Queste particelle secondarie, come proiettili impazziti, inizieranno a scontrarsi contro tutto quello che incontrano sulla loro traiettoria scambiando parte della loro energia con i malcapitati.
Per gli scopi di questo post, possiamo classificare le particelle emesse in tre grandi categorie:
Questo mi permette di introdurre l'ultimo concetto importante, ovvero la distinzione tra esposizione esterna e contaminazione e conseguente contaminazione interna. Una sorgente di radiazione si può presentare in modi e stati differenti, se per esempio, il campione radioattivo è una barra allo stato solido allora si parlerà solo di esposizione esterna e valgono i criteri di schermatura che abbiamo citato sopra, se invece la sorgente è in forma di pulviscolo, o allo stato liquido, allora è possibile che questa venga assimilata dal nostro corpo e l'esposizione sia dall'interno. Nel caso di queste forme volatili si parla anche di contaminazione perché è possibile che parte della sostanza radioattiva si appiccichi o resti adesa al nostro corpo o ai vestiti e venga trasportata in giro.
L'errore di fondo
Il messaggio di fondo che l'episodio vuol trasmettere è che la radioattività può uccidere e che un criminale può utilizzare un radio-isotopo per causare morte e terrore tra la gente. Peccato che il criminale abbia scelto l'isotopo sbagliato. Infatti, nel corso dell'episodio si scopre che è stato utilizzato l'isotopo 201 del Tallio, questo elemento non esiste in natura e viene creato artificialmente con ciclotroni principalmente per uso medicale. Decade con un tempo di dimezzamento di circa 70 ore in mercurio (201) emettendo una particella beta e una manciata di raggi X e gamma di bassa energia. La sua pericolosità come sorgente radioattiva è molto limitata specie perché decade molto velocemente e quindi sarebbe impensabile da usare a scopo terroristico. Il tallio è però estremamente tossico dal punto di vista chimico e può veramente portare alla morte come succede nella serie, ma le radiazioni non c'entrano nulla.
La scoperta
Il medico legale, Sid, si accorge dell'avvelenamento da radiazione dall'eritema cutaneo sul viso della vittima e dalla perdita di capelli. Entrambi i sintomi possono essere correlati con una forte esposizione alle radiazioni e il medico prontamente prende un dosimetro e misura il livello di esposizione a contatto della defunta e lo trova alle stelle. A quel punto entra nel panico e dichiara la zona contaminata senza nessuna verifica: avrebbe potuto usare lo stesso strumento per verificare se lui fosse contaminato e se la zona intorno a lui e alla deceduta fossero contaminate. Fa giusto in tempo a dire che questo tipo di radiazioni non si diffonde nell'aria per poi cadere a terra svenuto. Non conosco la velocità di intossicazione da tallio, ma se fosse stata così elevata la ragazza avrebbe lasciato una scia di svenuti sulla sua strada e probabilmente sarebbe morta quasi subito. E poi la frase: "non si diffonde nell'aria" è fuori luogo e senza fondamento. Cosa significa di preciso? Intende che basta l'aria per schermarsi, come per le alfa? E come fa a sapere che si tratta di un alfa emettitore? Tutto sbagliato.
L'emergenza
Il collega, nel vedere Sid svenire, interviene in emergenza, peccato che lo fa in modo del tutto insensato. Nel dubbio bisogna sempre agire con la massima precauzione, quindi avrebbe dovuto indossare una tuta con auto-respiratore, ovviamente esporre i dosimetri ed entrare con un rivelatore telescopico in modo da monitorare il livello di rateo di dose anche a distanza. Non fa nulla di tutto questo, però indossa una bella tuta blu con il trifoglio radioattivo giallo sulla schiena.
L'isotopo
Per scoprire di quale isotopo si tratta, viene inviato il corpo della defunta ad un laboratorio specializzato e la risposta sembra non arrivare mai. La cosa è strana perché a CSI impiegano due minuti a fare l'esame del DNA, mentre nella realtà è molto più lungo e difficoltoso. Scoprire l'isotopo è un esame di spettroscopia e con un buon rivelatore al germanio, certamente disponibile in un laboratorio specializzato, ci vogliono davvero pochi minuti.
La cura
Il buon Sid viene curato con il blu di Prussia che è veramente usato per l'eliminazione di tallio, qualunque tallio anche quello non radioattivo. Al telespettatore potrebbe sembrare che il blu di Prussia sia un rimedio per le radiazioni mentre serve solo ad espellere il talio ed altri elementi dall'organismo. Vengono chiamate in causa anche compresse di iodio come panacea contro le radiazioni e anche in questo caso si tratta di un'imprecisione. Infatti in caso di incidente ad una centrale nucleare potrebbe venir rilasciato in atmosfera una gran quantità di iodio radioattivo e visto che la tiroide lo assorbe come fosse una spugna, una tecnica preventiva è quella di assumere per via orale una quantità elevatissima di iodio non radioattivo tale da saturare la tiroide e provocare l'immediata espulsione di quello radioattivo. Anche in questo caso viene fatta una gran confusione visto che non ci sono incidenti nucleari in atto.
Il reattore in cantina e i rivelatori anti-incendio
Fantastico. C'è un tipo che vuole costruirsi un reattore nucleare in garage... e per farlo recupera materiale radioattivo da ogni dove. Non voglio spendere troppe parole a riguardo, costruire un reattore nucleare non è una cosa che non si può fare in cantina. Per rintracciare materiale radioattivo ha smontato i rivelatori di fumo perché - alcuni modelli - contengono un campione di americio 242 che è un alfa emettitore ma che non è possibile usare come combustibile nucleare. Inoltre tali rivelatori antifumo sono sempre più rari proprio a causa del loro contenuto radioattivo. Invece il nostro pazzoide è riuscito a procurarsi del torio che può essere usato come combustibile, ma il cui possesso richiede di essere registrato presso l'Agenzia Atomica internazionale.
E le tute antiradiazione?
Durante i sopralluoghi legati alle indagini, la squadra indossa delle fantomatiche tute anti-radiazioni, composte da una una tuta da lavoro, uno vetro o plexi da mettere sulla faccia e guanti in piombo. Tutto o quasi inutile. Abbiamo già detto che in caso di un alfa emettitore basta stare lontano qualche metro e indossare guanti in lattice per toccare il campione. Nel caso di emettitori beta e X sarebbe opportuno indossare un camice piombato per mettere al riparo gli organi vitali e non certo le mani! Nel caso di radiazioni gamma, lo spessore e il peso di piombo dovrebbero essere tali da rendere impossibile qualsiasi movimento. La protezione per il viso poi è fantastica: il plexi ferma le particelle beta, ma sarebbe di gran lunga meglio indossare qualcosa che protegga interamente il volto non tanto dalle radiazione quanto dalla contaminazione.
Dopo aver scoperto tutte queste imprecisioni circa un tema che conosco, mi diventa quasi impossibile credere che anche tutte le altre affermazioni in ambiti di cui non ho la minima conoscenza possano essere per lo meno incomplete. Questa puntata non ci voleva proprio...
Settimana scorsa, ho visto un episodio della quinta serie di CSI:NY intitolato Il libro della morte in cui il colpevole uccideva le sue vittime attraverso l'avvelenamento da radiazioni e visto che in materia posso dire anche la mia, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni e di correggere alcuni messaggi completamente sbagliati. Per poter essere chiaro mi serve introdurre alcuni concetti base circa la radioattività.
Premessa per capire
La radioattività è un fenomeno naturale in cui un nucleo instabile decade verso una configurazione più stabile emettendo energia sotto forma di particelle veloci. Per spiegarla in modo più semplice immaginate un nucleo instabile come un grosso masso sulla costa di una montagna: a seconda della forma del sasso, della morfologia e della pendenza della discesa, il sasso impiegherà più o meno tempo prima di iniziare a cadere, ma il suo destino sarà inesorabile. Cadendo verso il fondo valle, la sua energia potenziale gravitazionale si trasforma in energia cinetica e tutto quanto incontra sul suo cammino viene spazzato via. La stessa cosa succede per i nuclei instabili: prima o poi (vita media) de-cadono verso lo stato fondamentale e l'energia guadagnata viene rilasciata sotto forma di particelle secondarie che se ne scappano via dal nucleo con gran velocità. Queste particelle secondarie, come proiettili impazziti, inizieranno a scontrarsi contro tutto quello che incontrano sulla loro traiettoria scambiando parte della loro energia con i malcapitati.
Per gli scopi di questo post, possiamo classificare le particelle emesse in tre grandi categorie:
- Particelle alfa. Ovvero dei nuclei di elio composti da due neutroni e due protoni, hanno energia di qualche milione di elettron-volt (MeV) e a causa della loro grande massa e della loro doppia carica positiva (2 protoni), interagiscono violentemente con la materia circostante. Questo significa che le alfa depositano enormi quantità di energia in spazi molto piccoli e allo stesso tempo vengono arrestate in pochissimo spazio. Per fare un paragone più concreto, le alfa sono come un camion lanciato sulla folla che assiste ignara ad un concerto. Per fermare completamente una particella alfa sono sufficienti alcuni centimetri d'aria o un foglio di carta. La pericolosità delle alfa è effettiva solo se queste sono a contatto con il corpo e comunque procurano danni solo a livello superficiale.
- Particelle beta. Questi sono elettroni o positroni (partner di antimateria), hanno energia fino a qualche MeV e interagiscono molto meno violentemente delle alfa. Per fermarle ci vogliono alcuni metri d'aria o un paio di centimetri di acqua. Sul corpo umano, che è molto simile all'acqua, penetrano alcuni centimetri e quindi possono arrecare danni anche agli organi interni.
- Raggi X e gamma. Questi sono fotoni, ovvero particelle di luce, ma di energia molto più alta rispetto a quei fotoni che vediamo con i nostri occhi. I fisici distinguono tra i due tipi, ma a noi non interessa troppo. Ci basta sapere che i raggi X hanno energia inferiore ai raggi gamma e che mentre i raggi X sono parzialmente assorbiti dal corpo umano - sono quelli usati nelle radiografie - i raggi gamma riescono facilmente ad attraversare il nostro corpo. Il problema dei gamma è che interagiscono di rado, ma quando lo fanno lasciano molta energia procurando un danno elevato. Per arrestare gli X basta qualche millimetro di piombo, mentre per i gamma ce ne vuole qualche centimetro.
Questo mi permette di introdurre l'ultimo concetto importante, ovvero la distinzione tra esposizione esterna e contaminazione e conseguente contaminazione interna. Una sorgente di radiazione si può presentare in modi e stati differenti, se per esempio, il campione radioattivo è una barra allo stato solido allora si parlerà solo di esposizione esterna e valgono i criteri di schermatura che abbiamo citato sopra, se invece la sorgente è in forma di pulviscolo, o allo stato liquido, allora è possibile che questa venga assimilata dal nostro corpo e l'esposizione sia dall'interno. Nel caso di queste forme volatili si parla anche di contaminazione perché è possibile che parte della sostanza radioattiva si appiccichi o resti adesa al nostro corpo o ai vestiti e venga trasportata in giro.
L'errore di fondo
Il messaggio di fondo che l'episodio vuol trasmettere è che la radioattività può uccidere e che un criminale può utilizzare un radio-isotopo per causare morte e terrore tra la gente. Peccato che il criminale abbia scelto l'isotopo sbagliato. Infatti, nel corso dell'episodio si scopre che è stato utilizzato l'isotopo 201 del Tallio, questo elemento non esiste in natura e viene creato artificialmente con ciclotroni principalmente per uso medicale. Decade con un tempo di dimezzamento di circa 70 ore in mercurio (201) emettendo una particella beta e una manciata di raggi X e gamma di bassa energia. La sua pericolosità come sorgente radioattiva è molto limitata specie perché decade molto velocemente e quindi sarebbe impensabile da usare a scopo terroristico. Il tallio è però estremamente tossico dal punto di vista chimico e può veramente portare alla morte come succede nella serie, ma le radiazioni non c'entrano nulla.
La scoperta
Il medico legale, Sid, si accorge dell'avvelenamento da radiazione dall'eritema cutaneo sul viso della vittima e dalla perdita di capelli. Entrambi i sintomi possono essere correlati con una forte esposizione alle radiazioni e il medico prontamente prende un dosimetro e misura il livello di esposizione a contatto della defunta e lo trova alle stelle. A quel punto entra nel panico e dichiara la zona contaminata senza nessuna verifica: avrebbe potuto usare lo stesso strumento per verificare se lui fosse contaminato e se la zona intorno a lui e alla deceduta fossero contaminate. Fa giusto in tempo a dire che questo tipo di radiazioni non si diffonde nell'aria per poi cadere a terra svenuto. Non conosco la velocità di intossicazione da tallio, ma se fosse stata così elevata la ragazza avrebbe lasciato una scia di svenuti sulla sua strada e probabilmente sarebbe morta quasi subito. E poi la frase: "non si diffonde nell'aria" è fuori luogo e senza fondamento. Cosa significa di preciso? Intende che basta l'aria per schermarsi, come per le alfa? E come fa a sapere che si tratta di un alfa emettitore? Tutto sbagliato.
L'emergenza
Il collega, nel vedere Sid svenire, interviene in emergenza, peccato che lo fa in modo del tutto insensato. Nel dubbio bisogna sempre agire con la massima precauzione, quindi avrebbe dovuto indossare una tuta con auto-respiratore, ovviamente esporre i dosimetri ed entrare con un rivelatore telescopico in modo da monitorare il livello di rateo di dose anche a distanza. Non fa nulla di tutto questo, però indossa una bella tuta blu con il trifoglio radioattivo giallo sulla schiena.
L'isotopo
Per scoprire di quale isotopo si tratta, viene inviato il corpo della defunta ad un laboratorio specializzato e la risposta sembra non arrivare mai. La cosa è strana perché a CSI impiegano due minuti a fare l'esame del DNA, mentre nella realtà è molto più lungo e difficoltoso. Scoprire l'isotopo è un esame di spettroscopia e con un buon rivelatore al germanio, certamente disponibile in un laboratorio specializzato, ci vogliono davvero pochi minuti.
La cura
Il buon Sid viene curato con il blu di Prussia che è veramente usato per l'eliminazione di tallio, qualunque tallio anche quello non radioattivo. Al telespettatore potrebbe sembrare che il blu di Prussia sia un rimedio per le radiazioni mentre serve solo ad espellere il talio ed altri elementi dall'organismo. Vengono chiamate in causa anche compresse di iodio come panacea contro le radiazioni e anche in questo caso si tratta di un'imprecisione. Infatti in caso di incidente ad una centrale nucleare potrebbe venir rilasciato in atmosfera una gran quantità di iodio radioattivo e visto che la tiroide lo assorbe come fosse una spugna, una tecnica preventiva è quella di assumere per via orale una quantità elevatissima di iodio non radioattivo tale da saturare la tiroide e provocare l'immediata espulsione di quello radioattivo. Anche in questo caso viene fatta una gran confusione visto che non ci sono incidenti nucleari in atto.
Il reattore in cantina e i rivelatori anti-incendio
Fantastico. C'è un tipo che vuole costruirsi un reattore nucleare in garage... e per farlo recupera materiale radioattivo da ogni dove. Non voglio spendere troppe parole a riguardo, costruire un reattore nucleare non è una cosa che non si può fare in cantina. Per rintracciare materiale radioattivo ha smontato i rivelatori di fumo perché - alcuni modelli - contengono un campione di americio 242 che è un alfa emettitore ma che non è possibile usare come combustibile nucleare. Inoltre tali rivelatori antifumo sono sempre più rari proprio a causa del loro contenuto radioattivo. Invece il nostro pazzoide è riuscito a procurarsi del torio che può essere usato come combustibile, ma il cui possesso richiede di essere registrato presso l'Agenzia Atomica internazionale.
E le tute antiradiazione?
Durante i sopralluoghi legati alle indagini, la squadra indossa delle fantomatiche tute anti-radiazioni, composte da una una tuta da lavoro, uno vetro o plexi da mettere sulla faccia e guanti in piombo. Tutto o quasi inutile. Abbiamo già detto che in caso di un alfa emettitore basta stare lontano qualche metro e indossare guanti in lattice per toccare il campione. Nel caso di emettitori beta e X sarebbe opportuno indossare un camice piombato per mettere al riparo gli organi vitali e non certo le mani! Nel caso di radiazioni gamma, lo spessore e il peso di piombo dovrebbero essere tali da rendere impossibile qualsiasi movimento. La protezione per il viso poi è fantastica: il plexi ferma le particelle beta, ma sarebbe di gran lunga meglio indossare qualcosa che protegga interamente il volto non tanto dalle radiazione quanto dalla contaminazione.
Dopo aver scoperto tutte queste imprecisioni circa un tema che conosco, mi diventa quasi impossibile credere che anche tutte le altre affermazioni in ambiti di cui non ho la minima conoscenza possano essere per lo meno incomplete. Questa puntata non ci voleva proprio...
3 febbraio 2010
Prezzi carburanti in Svizzera (2 Febbraio 2010)
La scorsa settimana, il nostro assiduo lettore Roberto ci aveva aggiornato sul prezzo della senza piombo nei pressi della dogana di Stabio/Gaggiolo; il prezzo si attestava intorno ad 1 franco e 63 centesimi al litro. Purtroppo io ieri sera, al valico di Bizzarone, ho trovato un prezzo più alto di un centesimo, il che significa che nella zona del Varesotto i prezzi sembrano essere più convenienti, anche se il margine è veramente modesto.
Diamo un occhio alla tabella per chiarirci le idee sul risparmio:
In Italia | In Svizzera | |
Benzina verde al litro | € 1.274 | CHF 1.64 = € 1.112 |
Gasolio al litro | € 1.114 | CHF 1.67 = € 1.132 |
Sono un po' curioso di sapere come sono i prezzi in quel di Livigno visto che è tanto che non aggiorniamo la tabella..., vorrà dire che aspetteremo che il nostro boss trascorra un felice week end in montagna!
1 febbraio 2010
Se non tiene, metti più grasso!
Se tra gli ingegneri (meccanici) vige il detto: se non entra, prendi un martello più grande, allora tra i fisici sperimentali esiste l'equivalente: se non funziona, mettici più nastro adesivo. A parte queste battute da bar circa la presunta rivalità tra fisici e ingegneri, ci sono casi sporadici in cui in situazioni di particolare complessità estremizzare una soluzione banale, come quella del nastro adesivo, può veramente essere la soluzione migliore. Volete un esempio? Eccovi serviti.
Settimana scorsa il mio collega Giulio ed io avevamo l'incarico di migliorare le condizioni di vuoto su un pezzo di linea di fascio. Da qualche tempo infatti, anziché i tipici 10e-6 mbar, lo strumento indicava qualche 10e-5 e anche se questo livello non pregiudica in maniera drastica il trasporto del fascio, ci preoccupava il peggioramento perché poteva essere sintomo di qualcosa di più grave. Se un tubo a vuoto perde, i primi posti dove guardare sono le giunzioni con gli altri elementi: in questi punti, per garantire la tenuta, sono inserite delle apposite guarnizioni di gomma o di rame che sigillano in modo perfetto il serraggio. Con il tempo e con le radiazioni, le guarnizioni di gomma si deteriorano, perdono di elasticità e quindi la loro tenuta gradualmente peggiora e per questo vanno periodicamente sostituite. Detto fatto, sostituiamo le guarnizioni vecchie con quelle nuove perfettamente pulite e ingrassate. La cosa potrà sembrarvi strana, ma per condizioni di alto vuoto, le parti di gomma vengono ricoperte con un leggero strato di grasso siliconico per assicurare un maggior potere sigillante. Peccato che al termine dell'intervento il vuoto non migliora per nulla, anzi tende a peggiorare. Senza perdere il coraggio e la pazienza rifacciamo tutto da capo per tre volte, ma senza fortuna.
Non sapendo come procedere chiediamo lumi al nostro esperto Fernando che subito ci dice: sarà mica il tubo che perde? Cioè, anziché essere una guarnizione a perdere, è proprio il tubo con tutto il suo centimetro di alluminio di spessore ad avere una perdita. Difficile a credersi, rispondiamo noi, ma lui con un semplice test ci dimostra che è proprio così. La soluzione sarebbe sostituire il tubo con uno nuovo, ma non è facile trovare e nemmeno costruire un tubo di alluminio lungo esattamente 2 metri e 42 centimetri. La soluzione da fisico è quella di ricoprire la zona di tubo identificata dal rivelatore di fughe con un abbondante strato di grasso da vuoto.
Da non crederci, prima un tubo che perde e poi la soluzione sta nell'aggiungere più grasso come se fosse uno stinco di maiale. Non si finisce mai di imparare...
Settimana scorsa il mio collega Giulio ed io avevamo l'incarico di migliorare le condizioni di vuoto su un pezzo di linea di fascio. Da qualche tempo infatti, anziché i tipici 10e-6 mbar, lo strumento indicava qualche 10e-5 e anche se questo livello non pregiudica in maniera drastica il trasporto del fascio, ci preoccupava il peggioramento perché poteva essere sintomo di qualcosa di più grave. Se un tubo a vuoto perde, i primi posti dove guardare sono le giunzioni con gli altri elementi: in questi punti, per garantire la tenuta, sono inserite delle apposite guarnizioni di gomma o di rame che sigillano in modo perfetto il serraggio. Con il tempo e con le radiazioni, le guarnizioni di gomma si deteriorano, perdono di elasticità e quindi la loro tenuta gradualmente peggiora e per questo vanno periodicamente sostituite. Detto fatto, sostituiamo le guarnizioni vecchie con quelle nuove perfettamente pulite e ingrassate. La cosa potrà sembrarvi strana, ma per condizioni di alto vuoto, le parti di gomma vengono ricoperte con un leggero strato di grasso siliconico per assicurare un maggior potere sigillante. Peccato che al termine dell'intervento il vuoto non migliora per nulla, anzi tende a peggiorare. Senza perdere il coraggio e la pazienza rifacciamo tutto da capo per tre volte, ma senza fortuna.
Non sapendo come procedere chiediamo lumi al nostro esperto Fernando che subito ci dice: sarà mica il tubo che perde? Cioè, anziché essere una guarnizione a perdere, è proprio il tubo con tutto il suo centimetro di alluminio di spessore ad avere una perdita. Difficile a credersi, rispondiamo noi, ma lui con un semplice test ci dimostra che è proprio così. La soluzione sarebbe sostituire il tubo con uno nuovo, ma non è facile trovare e nemmeno costruire un tubo di alluminio lungo esattamente 2 metri e 42 centimetri. La soluzione da fisico è quella di ricoprire la zona di tubo identificata dal rivelatore di fughe con un abbondante strato di grasso da vuoto.
Da non crederci, prima un tubo che perde e poi la soluzione sta nell'aggiungere più grasso come se fosse uno stinco di maiale. Non si finisce mai di imparare...