Purtroppo la disponibilita' dell'accesso alla rete dal nostro albergo prigione e' molto scarsa e instabile, quindi quando leggerete questo resoconto potrebbero essere passate parecchie ore da quando gli eventi che vi sto per narrare sono accaduti.
Come gia' descritto nella puntata precedente, i nostri turisti per scienza si sono buttati in un viaggio birra-culinario nella Praga vecchia. Della citta' per il momento abbiamo visto molto poco, solo un paio di pregievoli piazze con chiese dalle fattezze di castelli. Il piatto forte della serata (e piatto non e' una parola a caso) e' stato un famosissimo ristorante del centro, dal nome impronunciabile e impossibile da ricordare. Un posto veramente fantastico, in gergo una trappola per turisti: una sequenza di sale, dallo stile simile a quello di una stazione ferroviaria con 360 coperti dove svelte e capaci cameriere trasportavano senza indugi chili e chili di carne di cuccioli di maiale cucinati a puntino per famelici clienti.
La specialita' della casa e' il ginocchio di maiale. Per dirla in altre parole, immaginatevi uno stinco al quale lasciate attaccate anche le ossa del ginocchio e tutto il tessuto connettivo, lo cucinate allo spiedo e lo servite con tanto di spada che lo attraversa e ne rende la degustazione ancora piu' saporita. Il tutto, circa un chilogrammo tra carne e ossa, servito con una selezione di salse e innaffiato da litri di Pilsner e' stato divorato dal nostro Valery (vedi foto). Il frisigo ed io, invece, ci siamo accontentati di 800 grammi a testa di costolette affumicate di maiale cucinate con salsa BBQ (vedi altra foto). Che ci crediate o no, nonostante fossimo in una trappola per turisti tutto quel bendidio che mi sono trovato nel piatto l'ho pagato meno di 200 corone che al cambio attuale sono circa 8 €. Insomma abbiamo trovato il paradiso del maiale che in altre parole e' anche il posto dove i maiali finiscono quando vanno in paradiso!
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