Pagine

2 febbraio 2008

Harry Potter e i doni della morte / 2

Titolo originale: Harry Potter and the Deathly Hallows
Titolo italiano: Harry Potter e i doni della morte
Autore: Rowling, J. K.
Ambientazione:
Mondo magico nei pressi di Londra
Giudizio:
Più che buono

Commento: Settecento pagine di vero thriller. Harry Potter è cresciuto e i suoi lettori con lui, quindi non aspettatevi un libro per bambini. La trama è veramente molto avvicente e scorre veloce senza mai perdere il ritmo.


(ATTENZIONE: nel seguito viene rivelata parte della trama)

Il romanzo inizia con Harry a casa dei suoi zii Babbani per trascorrere le vacanze estive mentre tutto il mondo magico è in subbuglio a causa del ritorno ufficiale del signore oscuro al potere. Il protagonista sa che quest'anno non ritornerà a Hogwarts (la scuola per maghi e streghe) per mantenere la promessa fatta al defunto Prof. Albus Silente di trovare e distruggere gli Horcrux, ovvero oggetti maledetti in cui Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato ha deposto un frammento della sua anima. In questa missione non sarà solo, seguendo il consiglio dell'ex preside si farà accompagnare solo dai due fidati amici Ron e Hermione, che per chi se lo fosse scordato si sono innamorati. Il mondo intanto è allo sbando, il ministro della Magia è solo un fantoccio messo lì dal Voldermort, e il ministero pullula di Mangiamorte. Anche ad Hogwarts la situazione non è migliore, Severus Piton è il nuovo preside ed un regime di assoluto rigore viene stabilito.

Harry diventa maggiorenne (a 17 anni nel mondo magico) e quindi perde la traccia, questa è un particolare incantesimo imposto su tutti gli appartenenti al mondo magico dall'età di 11 anni fino a 17, in modo da essere immediatamente rintracciabili qualora usassero la magia al di fuori delle mura della scuola. Per Harry questo assume anche un altro significato: diventare maggiorenne e lasciare per sempre la casa degli zii Babbani equivale a perdere la protezione d'amore che sua madre Lilly ha deposto su di lui il giorno della sua morte. In altre parole, ora Tu-Sai-Chi potrà attaccarlo e batterlo in un duello magico.

La ricerca degli Horcrux, inizia e i tre si ritrovano in una situazione molto spiacevole, non solo non sanno dove cercarli, ma non sanno nemmeno cosa devono cercare di preciso. E poi, viene il problema di come fare a distruggerli. Manco a dirlo, in tutto questo vengono utili i doni, alquanto bizzarri, che Silente ha lasciato loro nel suo testamento. Vi starete domandando: sono questi i doni della morte (vedi titolo)? Certo che no! Questi sono un'altra cosa, direi un'altra tentazione a cui i ragazzi devono resistere per evitare di commettere il medesimo errore del loro beniamino Silente e dello stesso Voldemort.

In tanti si sono chiesti, se Harry Potter morirà al termine del libro, e in effetti per un capitolo buono sembra che questo debba essere l'epilogo, ma poi all'ultimo momento le cose cambiano e ancora una volta l'amore del Giovane-Che-è-Sopravvissuto batte l'odio e la fame di potere del signore oscuro. L'epilogo, invece, è una bella fotografia di famiglia scattata 19 anni dopo. Harry e Ginny (la sorella di Ron) si sono sposati e hanno avuto tre pargoletti, lo stesso dicasi per Ron e Hermione e le due famiglie si ritrovano alla stazione dove i loro figli più grandi stanno partendo per la scuola. E' bello il dialogo a due tra Harry e il suo secondogenito, Albus Severus: il piccolo è spaventato di poter finire nella casata dei Serpeverde, mentre desidererebbe appartenere a quella dei Grifondoro come mamma e papà. A questa preoccupazione, Harry risponde che non ha nulla da temere, visto che lui porta il nome dei due più grandi presidi della scuola (Silente e Piton), un Grifondoro molto intelligente e un Serpeverde dal coraggio smisurato. Sì sì avete capito bene, stiamo proprio parlando di Piton, ma questo è un mistero che non vi voglio svelare...

Il libro si conclude con queste battute tra Ginny e Harry riferite al figlio appena partito per la scuola:

"Non avrà problemi" mormorò Ginny.
Harry la guardò e distrattamente abbassò la mano a sfiorare la cicatrice a forma di saetta sulla fronte.
"Lo so"
La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene.


E che la saga sia veramente finita?

Chiunque può lasciare commenti su questo blog, ammesso che vengano rispettate due regole fondamentali: la buona educazione e il rispetto per gli altri.

Per commentare potete utilizzare diversi modi di autenticazione, da Google a Facebook e Twitter se non volete farvi un account su Disqus che resta sempre la nostra scelta consigliata.

Potete utilizzare tag HTML <b>, <i> e <a> per mettere in grassetto, in corsivo il testo ed inserire link ipertestuali come spiegato in questo tutorial. Per aggiungere un'immagine potete trascinarla dal vostro pc sopra lo spazio commenti.

A questo indirizzo trovate indicazioni su come ricevere notifiche via email sui nuovi commenti pubblicati.

2 commenti:

  1. E' piaciuto moltissimo anche a me, anche se l'ho trovato un po' meno avvincente dei precedenti (non li ho letti tutti, pero': solo dall'Ordine in poi...).
    Ma se non sbaglio, voci dicono che potrebbe presentarsi, un giorno, qualche storia sulla progenie del maghetto... Sinceramente, preferirei di no: dopo Indiana Jones, Herbie il maggiolino e John J. Rambo, di ritorni eccellenti ne ho un po' piene le scatole!

    RispondiElimina
  2. Sono d'accordo con te guidone, non se ne può più dei sequel che riappaiono dopo anni di assenza.

    Io li ho letti tutti, solo che i primi sei li ho letti tutti di un fiato uno in fila all'altro, mentre tra il sesto e il settimo è passato un bel po' di tempo. Il risultato è che mi ci è voluto un bel po' per ricordarmi tutti i particolari delle storie precedenti.

    Domani se riesco posto il mio commento circa il libro che ho appena finito: Il bar sotto il mare di Stefano Benni

    RispondiElimina

Chiunque può lasciare commenti su questo blog, ammesso che vengano rispettate due regole fondamentali: la buona educazione e il rispetto per gli altri.

Per commentare potete utilizzare diversi modi di autenticazione, da Google a Facebook e Twitter se non volete farvi un account su Disqus che resta sempre la nostra scelta consigliata.

Potete utilizzare tag HTML <b>, <i> e <a> per mettere in grassetto, in corsivo il testo ed inserire link ipertestuali come spiegato in questo tutorial. Per aggiungere un'immagine potete trascinarla dal vostro pc sopra lo spazio commenti.

A questo indirizzo trovate indicazioni su come ricevere notifiche via email sui nuovi commenti pubblicati.