Me l'ha consigliato mio suocero la scorsa settimana: i cachi che avevamo appena comperato erano un po' indietro e con quel sapore orribile che rende immangiabile quelle deliziose bacche quando sono acerbe. Mi ha consigliato di metterci una mela vicino e per la sera successiva avrei mangiato un caco delizioso. Così è stato.
Non era la prima volta che sentivo questa perla di saggezza popolare, così ho voluto cercare di capire il perché di questa maturazione accelerata. In effetti, come al solito, non c'è nulla di magico e tutte le leggende si basano su un fondo di assoluta verità. Il trucco si spiega sapendo che esistono due tipi differenti di frutta: i frutti climaterici e quelli aclimaterici. I primi, a cui appartengono la mela e il caco, continuano il loro processo di maturazione anche una volta separati dalla pianta, gli altri, come l'uva e le fragole, assolutamente no.
Il processo di maturazione nella frutta è guidato da un ormone chiamato etilene, un semplicissimo idrocarburo che in condizioni normali si presenta sotto forma di gas. Più etilene respirano i frutti e più questi tendono a maturare e a produrre altro etilene. Le mele, tra i frutti climaterici, sono forse quelle con il più alto tasso di produzione di etilene, così che fungono da stimolatore per la maturazione degli altri frutti climaterici.
Ecco così spiegata la magia della nonna, ma attenzione funziona solo con la frutta climaterica, non sperate di far maturare le fragole avvicinandovi delle mele!