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31 agosto 2010

Prezzi carburanti in Svizzera (31 Agosto 2010)

Una lunghissima assenza! Per circa 2 mesi non ci sono stati aggiornamenti sui prezzi di benzina e gasolio al di là del confine principalmente perché non c'era convenienza e non avevo avuto occasione di passare in territorio elvetico.

Ieri sera però mia moglie si è accorta di essere a secco e, non potendo usufruire dei vantaggi della carta sconto fuori orario all'automatico, ha preferito fare rifornimento in Svizzera e così vi posso dare i numeri di confronto.

Buon pieno a tutti!



In Italia In Svizzera
Benzina verde al litro € 1.315 CHF 1.62 = € 1.254
Gasolio al litro € 1.175 CHF 1.68 = € 1.301

29 agosto 2010

A casa

Finalmente e tanti saluti dalle vacanze!

Ecco perche' odio la coda

Perche' dopo un minuto la Tata inizia a stressarmi: ma perche' la nostra colonna e' cosi' lenta? Puoi andare avanti un metro?

E io intanto ascolto la radio a palla e ballo come un matto

Meno intelligente

Quella del ritorno e' stata una partenza un po' meno intelligente nel senso di prestissimo al mattino.

Per il momento traffico intenso, ma scorrevole se non fosse per un incidente con colonna al km 111 dell'A1.

28 agosto 2010

Piadina

Nonostante il vento a cui si e' aggiunta anche una spruzzata vuolenta di pioggia, non potevamo lasciare la Romagna senza una buona piadina.

A casa nostra la piada non manca mai!


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Burrasca

Una settimana di tempo splendido: sole, caldo e mare calmo. Solo oggi un po' di nuvole a guastare l'ultimo bagno sole.

Ma questa sera e' arrivata la bufera. Vento spettacolare con raffiche che spazzavano spiaggia, mare, piscine e strade. Evento spettacolare solo se a vederlo si e' dietro un doppio vetro in albergo e non certamente in una barca in mezzo al mare.

Per il momento l'ultima passeggiata a Cesenatico by night e' annullata causa tempo impervio.


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Ciao mare

Domani partiamo per tornare a casa, quindi questo e' il momento dei saluti e degli arrivederci.

Ciao mare ci vediamo tra un anno circa!


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San Marino

Qualche anno fa, sempre da queste spiagge abbiamo colto l'occasione per visitare il microstato di San Marino. Mi aveva stupito il fatto che gli euro della repubblica sanmarinese erano venduti a molte volte il loro valore di facciata.

In fondo, se qualche esemplare e' in circolazione, e' solo una questione di pazienza e prima o poi un ricercatissimo euro ti deve finire tra le mani.

E cosi' ieri sera, come resto per un acquisto a Cesenatico...


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27 agosto 2010

Prima o poi doveva succedere

Complimenti all'Atletico Madrid che meritatanente si aggiudica la Supercoppa Europea.

Speriamo sia di stimolo per le prossime partite.


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Il tifoso non va in vacanza

Questa sera niente giro a zonzo almeno per me. Mentre gli altri vacanzieri torneranno sotto il grattacielo e sulle sponde del porto canale, io staro' qui davanti alla tv a tifare neroazzurro.


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Il castello del principe Jack

C'e' voluta un'ora di sonno di Giacomo per costruirlo e adesso stiamo pensando ad una demolizione controllata.


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Sport da spiaggia

Siamo dovuti andare nella spiaggia libera per poter giocare a racchettoni perche' in quelle private adesso ci sono mini campi con rete e linee.

Non siamo piu' in forma come una volta e gia' soffro di un risentimento alla spalla, ma mi ci voleva un po' di anti-stress.


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26 agosto 2010

Vulcano fumante

Sempre per la serie: sabbia una professione mancata, oggi con l'aiuto di uno degli zii geometri abbiamo realizzato un vulcano gigante con tanto di eruzione fumosa.

Alto oltre mezzo metro, abbiamo inserito nella caldera due fazzoletti di carta infuocati che hanno generato un puzzolente fumo bianco per qualche minuto con grande stupore di Giacomo e dei passanti tutti.

La foto non gli rende giustizia.


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Sosia

Siamo talmente in tanti in questo mondo e in questa spiaggia che prima o poi trovi il sosia di qualcuno che conosci.

Chi ha orecchie per intendere intenda e tutti gli altri a Cesenatico che c'e' posto!!!



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Disintossicazione

Quando sono in vacanza tendo a saltare il caffe' perche' non sento il bisogno della spinta addizionale della caffeina.

Ma oggi avevo proprio bisogno di un buon caffe', l'avrei preferito bollente con un cubetto di ghiaccio, ma mi sono accontentato di un espresso normale.


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Chiacchiere sotto l'ombrellone

L'arrivo del nonno e dello zio ha calamitato le attenzioni di Giacomo lasciando mamma e papa' praticamente disoccupati.

Cosa fare sotto l'ombrellone? Tante cose, ma una inevitabile e alle volte non particolarmente piacevole e' ascoltare i chiacchieratori da spiaggia. Quelli che da quando arrivano a quando partono hanno sempre qualcosa o qualcuno di cui (s)parlare.

Sia ben inteso, non sono un ascoltatore intenzionale degli affari altrui, ma un innocente spiaggiato costretto a subirsi queste confessioni ad alta voce.

Ce ne e' di tutti i gusti: dall'origine dell'acidita' del pomodoro ramato alle tentazioni amorose di due ultrasettantenni. Il mondo e' bello perche' e' vario!


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Arrivano i nostri

E' proprio il caso di dirlo, i rinforzi sono arrivati questa mattina intorno alle otto. E siamo pronti per un nuovo attacco a Forte Apache.



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25 agosto 2010

La bella vita

Questa sera ci siamo dati alla bella vita: anziche' passeggiare in direzione di Cesenatico centro siamo andati nella direzione opposta fino a Gatteo a mare.

Ho fatto anche una foto che pero' purtroppo non e' venuta di una coppia di pensionati la cui eta' somma superava i 150 che tentava di usare un telefono pubblico a gettoni. Da museo.

Buona notte e buon viaggio al nonno e allo zio che saranno gia' qui al nostro risveglio!


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Per una pesca

Fu una mela a scatenare la guerra di Troia e per poco oggi una pesca non si scatena una guerra mondiale.

Tutto e' iniziato perche' nel nostro albergo quando dicono frutta intendono pesche e se per me va benissimo, a qualcuno che non piacione le pesche puo' risultare un po' sgradevole.

Cosi' oggi un cliente si e' lamentato con il cameriere esordendo: "A casa mia esistono anche altri frutti" e lui di tutta risposta: "Qui non siamo a casa sua!"

Apriti cielo! Il resto e' stata un'intensa attivita' diplomatica e mezzo chilo di prugne.


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Ma lei e' parente?

In una delle prime file di ombrelloni del nostro bagno, prende il sole una simpatica vecchina. Quando vede passare Giacomo, ha occhi solo per lui e ci ha confessato che e' un divertimento vederlo correre su e giu' per il bagnasciuga.

Quando ci ha detto di essere nonna bis i nostri pensieri di eredita' si sono infranti. Ma la scena piu' comica e' stata quando mi ha confidato: "E' proprio bello, anche se e' un parente puo' dirlo. Ma lei e' un parente?"



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24 agosto 2010

Fototipo trasparente

Nonostante la protezione 50 (la foto non mente) il fototipo del piccolo Jack e' talmente mozzarellico che gia' oggi ha eritema e prurito ovunque.

Ennesima visita a pagamento alla nostra farmacia di fiducia. Cosi' oggi niente sole e solo piscina gelata.


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Cameriera

Cazziati pure dalla cameriera e per aver lasciato la cassaforte aperta. Premesso che questa era praticamente vuota e che non avendo preziosi al seguito la usiamo solo per mettere al sicuro le cose che avrei paura di perdere nel disordine di una cameretta gremita.

La cameriera se l'e' presa a morte perche' noi volevamo metterla alla prova e cosi' via.

Adesso che ho chiuso la cassaforte mi serve un posto sicuro dove mettere la chiave!


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23 agosto 2010

Posteggi

E' proprio vero che uno dei problemi della societa' moderna e' la patologica carenza di posteggi. E questo vale per qualunque mezzo di trasporto si parli!

Buona notte, a domani
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Ingegneria civile sabbiosa

Ho deciso che se prendo una seconda laurea sara' in ingegneria civile sabbiosa. Mi sono esibito in castelli con torri multiple e mura rinforzate. La miglior realizzazione e' stata un galleria sotterranea con pallina che l'attraversava. Gente che si fermava ad ammirare.
Di sicuro il piccolo Jack avra' un futuro nel settore demolizioni.
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Tentata fuga

Questa mattina la pulce atomica ha messo a segno la sua prima tentata fuga.
La prontezza di un vicino di ombrellone ha bloccato sul nascere la sua iniziativa.
Questa sera abbiamo visto un'idea originale: un bambino altrettanto vivace con il numero di cellulare del papa' tatuato a pennarello sul braccio. Da tenere a mente!
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22 agosto 2010

Sogni d'oro

Dopo una giornata cosi' non si possono che fare sogni d'oro. Anche per mamma e papa'...
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Sole, troppo sole

Non ne avro' preso troppo per uno che lavora in un bunker? Notate la saturazione della CCD
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Partial ocean view

Gli americani la chiamerebbero POV, noi vista mare di sbies. Il Jack e' impazzito, non sta piu' nella pelle, e abbiamo anche rischiato di perdere la borsa della Tata
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Partenza intelligente

Vorrei inaugurare una nuova serie di micropost in stile SMS interamente composti da cellulare. Guardando la foto si direbbe proprio una partenza intelligente, vero?
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8 agosto 2010

Un piccolo passo

Ci sono piccoli passi per un uomo che diventano balzi da gigante per l'umanità e ci sono piccoli passi che restano piccoli, ma che ti fanno diventare grande. Ieri Giacomo ha fatto uno di questi piccoli grandi passi: la pipì nel vasino per la prima volta.

Abbiamo atteso fino ad oggi per trasmettere la notizia perché volevamo una sorta di conferma che non si trattasse di un gesto fortuito e visto che oggi abbiamo avuto una mezza riprova, possiamo darlo per ufficiale.

In questi giorni caldi di agosto, il piccolo Jack trascorre il pomeriggio in giardino tra piscinetta con paperelle e il sabbiario con secchiello, paletta e formine. Ieri mamma Tata gli ha tolto il pannolino per poter entrare in acqua e lui è andato in bagno a prendere il suo vasino, sin ad oggi utilizzato solo per giocare, vi si è seduto sopra e... magia! Ecco la prima pipì da grande!

Oggi una scena simile anche se più comica e meno di successo. Appena entrato in acqua con addosso solo il costumino, ha fatto qualche verso per attirare l'attenzione e poi, si è abbassato il costume e via! Pipì nella piscina!

Diciamo che ci sono ampi margini di miglioramento, però è solo il primo passo, mica il record del mondo nel cento metri!

6 agosto 2010

Ispra avamposto per la pace

Cinquantuno anni fa, in una calda giornata di fine luglio, l'Italia entrava nell'era nucleare portando alla criticità Ispra 1, il suo primo reattore di ricerca a fusione. Basato su un progetto americano venne realizzato in tempi record dall'allora Comitato Nazionale Ricerche Nucleari in quella che era solo una povera brughiera sulla sponda orientale del lago Maggiore abitata da contadini e pescatori.

Ispra 1, adesso in una fase molto avanzata di disattivazione, ha fatto la storia degli atomi in Italia ed è degnamente celebrato in questo lungometraggio ripescato dagli archivi dell'Enea e che ho il piacere di incorporarvi in questo post.








Lo abbiamo riscoperto ieri pomeriggio al ciclotrone, una delle poche installazioni nucleari del centro di ricerca di Ispra ancora in piena funzionalità.

Il  video dura oltre 40 minuti, quindi stento a credere che ancora esista qualcun altro capace di vederlo tutto, ma ci sono degli spezzoni che meritano assolutamente di essere visti. Ve li riporto qui sotto con il minuto esatto a cui dovete posizionare il cursore.

Da 0:00 a 2:15. Come perdersi un inizio di questo genere! Qualcosa a metà tra il documentario Luce e il film di fantascienza. Chissà poi perché le reazioni nucleari fanno quel clangore metallico che sembra piuttosto la scocca di una nave che si schianta contro un iceberg.


Da 5:06 a 5:21. Chicca da non perdere assolutamente. Lo speaker osservando un operatore che lavora ad una glove box lo paragona ad un personaggio da fantascienza. Immaginate come ci sarà rimasto male, lo speaker, quando gli avranno fatto vedere qualche episodio di Star Trek.

Da 5:48 a 8:40. Come si produce uranio metallico. Questa è una parte molto interessante e ben fatta. Era ovviamente tutto fatto sul sito, dal combustibile alla pressa e al forno per realizzarlo. Questa era una prassi normale al centro, così dicono i vecchi colleghi, che però è andata a perdersi con il tempo.

Da 12:10 a 18:31. Arriva il reattore. Momento storico. Lo so che sono parecchi minuti, ma vedere tutti questi operai che lavorano come formichine instancabili mi ricorda altre imprese umane, come la corsa per lo sbarco sulla luna.

Da 27:34 a 28:58. La mensa! Ovvero quella che oggi si chiama mensa vecchia! Devo dire che a parte il mobilio, lo stile è rimasto un po' quello.

Da 34:00 a 35:51. Altro momento cult.  Le porte di ingresso al sala del reattore con i monitori mani piedi. Questi strumenti ci sono ancora e anche al ciclotrone anche se agli indicatori analogici è stato sostituito il display di un computer con Windows. E ancora quel clangore metallico. Poi c'è la spiegazione, imperdibile, dello schema del reattore a partire da un modellino. Dovete tenere a mente che Ispra 1 era un reattore di ricerca, ovvero un reattore in cui è possibile inserire e togliere campione da irraggiare per studiare le reazioni nucleari in corso.

Da 36:22 a 39:18. Ecco come sono fatti gli elementi di combustibile e anche una pillola di fisica nucleare, il minimo necessario per spiegare come funziona un reattore a fissione. Intorno a 38:35, notate il tecnico di radioprotezione... Anche noi al ciclotrone avevamo un sistema di interfono che è però stato rimpiazzato da più comodi telefoni e un sistema di altoparlanti. Avevamo anche video camere, ora sostituite da web cam controllate da un internet browser.

Da 39:27 a 42:00. La sala controllo e la prima criticità. Un reattore si dice critico quando la reazione di fissione viene autosostenuta dal flusso dei neutroni prodotti dalla reazione stessa. E' un po' come il primo avviamento. Notate come il direttore di sala controllo non abbia nemmeno un computer, ma un regolo per far di conto. Altri tempi!

4 agosto 2010

Colosso nuvoloso

Guardate che spettacolo incredibile che ho visto ieri sera tornando dal lavoro.

Gigantesca formazione nuvolosa avvistata ieri sera sui cieli lombardi

E non mi riferisco allo splendido residence con piscina in cui vive Fabiano, collega al JRC e autore delle fotografie. Era una delle nuvole più belle che abbia mai visto nella mia vita, perfettamente illuminata dal sole, bianca splendente e con una forma precisa quasi fosse stata realizzata secondo un progetto.

Dettaglio della nuvola gigante
Il particolare in quest'altra foto mostra la zona centrale, con formazioni che ricordano la forma e la consistenza del cotone o dello zucchero filato. Non sono un esperto di nuvole, quindi non vi so dire né a che altezza si trovasse da terra né il nome scientifico, però posso garantirvi che era gigantesca. L'ho avvistata a Cadrezzate nel varesotto e credevo che l'avrei superata o persa di vista prima di arrivare a casa mia nel comasco, e invece quando ho parcheggiato l'auto nel vialetto sotto casa, lei era ancora lì a far bella mostra di sé, in direzione est. Questo mi spinge a dire che doveva essere visibile anche dal resto della provincia di Como.

Voi l'avete vista?

Aggiornamento (5 agosto 2010)

Grazie al suggerimento di Samu, abbiamo scoperto il nome di questo spumone gigante. È una nube della famiglia dei cumulonembi ad incudine proprio per la forma che prende la sua parte centrale. E per assicurarvi che non vi stiamo raccontando stupidaggini, potete confrontarla con quella riportata sul sito Metereologia.it.
Preso dalla curiosità sono andato a leggermi qualche info a riguardo. In genere si formano a partire da 2000 metri di quota e salgono fino a 12 mila metri - dieci chilometri di altezza non sono mica pochi - per poi fermarsi bruscamente non appena arrivano sul bordo della troposfera. Sono in genere legati a fenomeni temporaleschi molto violenti e il loro colore bianco brillante è dovuto alla presenza di cristalli di ghiaccio.

Se non ricordo male, fu proprio un gruppo di cumulonembi a causare il disastro aereo del volo Air France AF 447 da Rio De Janeiro a Parigi. 

2 agosto 2010

Come smaltire l'olio da cucina

Visto il grande successo dei cartoni del latte, ecco una nuova finestra aperta sul mondo del riciclo: come si smaltisce l'olio da cucina? L'idea mi è venuta leggendo una nota di un'amica su Facebook che diceva che un solo litro di olio da cucina usato per una bella frittura estiva può inquinare fino ad un milione di litri di acqua. In realtà il sempre ben informat(ic)o Paolo Attivissimo ha tenuto a precisare che un litro d'olio non contamina un milione di litri di acqua, ma più semplicemente la rende non potabile a causa del cattivo gusto.

Il messaggio di base è però verissimo: buttare l'olio usato per il fritto o quello dei vasetti sott'olio nello scarico del lavandino è assolutamente qualcosa da evitare. Ma allora cosa si deve fare? L'olio deve essere smaltito seguendo una procedura particolare e in Italia, come in ogni stato membro dell'Unione Europea, esiste un consorzio (Conoe) che se ne prende cura. L'olio da cucina deve venir trattato allo stesso modo dell'olio usato nei motori e quindi ristoranti e officine, come ogni abitazione dotata di cucina, dovrebbe provvedere al suo corretto smaltimento. Ovvio che per una realtà industriale, dove le quantità in gioco sono decisamente  più rilevanti, il corretto smaltimento assume una maggior importanza, ma non bisogna sottovalutare l´impatto delle piccole utenze domestiche.

La soluzione è raccogliere l'olio usato, ovviamente dopo averlo fatto raffreddare, in un contenitore per liquidi, come per esempio quello dell´ammorbidente/detersivo che in genere è abbastanza capiente, e poi portarlo all'isola ecologica del vostro comune. È opportuno verificare se il vostro comune dispone di un'isola ecologica e se questa sia attrezzata per la raccolta dell'olio, qui per esempio trovate le info relative alla piattoforma ecologica di Olgiate Comasco. Attenzione che raccogliere l'olio e poi buttarlo nei rifiuti solidi misti è altrettanto sbagliato e quindi da evitare.

Dal vostro centro di raccolta, tutto l'olio esausto verrà inviato ad una ditta specializzata per lo smaltimento e il recupero. Per esempio, Eco-Rec è una di queste ditte e sul loro sito potete trovare anche come quest'olio viene rivalorizzato come fonte di energia o ri-impegnato nella produzione di sapone. Sì, avete capito bene, è possibile fare del sapone e potete persino farvelo anche in casa seguendo una semplicissima ricetta, che vi riporto testualmente da Wikipedia:

Per la sintesi del sapone si utilizzano 10 g di olio di oliva posti in un becker e ad essi si aggiungono 5 g di idrossido di sodio in 40 ml di una soluzione acqua-alcol al 50% (20 ml di acqua e 20 ml di alcol). Si scalda il tutto per circa 45 minuti agitando continuamente. A parte si prepara un'altra soluzione acqua-alcol da aggiungere di volta in volta. Dopo un po' si aggiunge tutto ad una soluzione di 150 ml di acqua e cloruro di sodio fredda. Questa serve ad innalzare la forza ionica e a favorire la precipitazione del sapone. Si filtra il precipitato e lo si asciuga in stufa. Questo è il metodo per una completa saponificazione dell'olio (sia esso derivante dalle olive o da altra fonte animale e/o vegetale)
Gl ingredienti principali del sapone sono olio di oliva di seconda o terza spremitura (le cosiddette "sanse") e glicerina. Al posto dell'idrossido di sodio per la saponificazione si usa talvolta la lisciva, una soluzione meno caustica, derivante da una soluzione filtrata di acqua e cenere di legna; la glicerina è un componente naturale che si forma per saponificazione dei trigliceridi degli oli vegetali o dei grassi animali

Certo che per una realizzazione domestica, dovete sostituire al becker un contenitore in vetro resistente al calore e all´idrossido di sodio (NaOH) sostituite la lisciva, che anch´essa può essere fatta in casa partendo dalla cenere del camino. Il cloruro di sodio è il nome scientifico del comune sale da cucina e quindi dovrebbe essere già presente in quantità anche nella vostra cucina.
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E piove

Esattamente come un anno fa, il primo lunedì d'agosto pioveva a dirotto, come se il cielo si fosse stancato di essere azzurro e sereno e avesse voglia di cambiare le carte in tavola e scombussolare i piani di qualcuno. Esattamente un anno, prendevo servizio al JRC, il mio attuale posto di lavoro, e ricordo oltre alla pioggia anche quella normale sensazione di preoccupazione che accompagna l'inizio di ogni nuova avventura.

Ero sicuro che avrei imparato molto e dopo un anno posso affermare con certezza che non mi sbagliavo. Ero spaventato dal cambiamento di ambiente, in particolare per le persone che lasciavo, ma dopo un anno sono contento perché i vecchi colleghi sono rimasti amici e quelli nuovi sono persone fantastiche. Continuavo a domandarmi se fosse la scelta giusta e adesso che ho accumulato un numero sufficiente di giorni per giudicare, dico che non esistono scelte giuste e scelte sbagliate, ma solo scelte e questa non è per niente male.

Tra tutte le cose importanti che ho imparato ce ne è una che mi piace tanto sottolineare: lavorare è importante e da molte soddisfazioni, ma è altrettanto importante sapersi distaccare dagli affari tutte le sere e nei fine settimana per poter meglio godere della propria famiglia.