A Madrid!

La partita del secolo? Forse quella più brutta dell'ultimo millennio. Inguardabile direi. Una squadra ad attaccare, l'altra a difendere. Una squadra in 10, l'altra in 11 senza contare gli oltre novantamila sugli spalti. Una squadra che aveva dichiarato di voler vendere cara la pelle, tanto da trasformare una parita di calcio in un'ossessione e l'altra che - parole del suo mister - ha lasciato il sangue degli eroi sul campo e ha regalato un sogno ai suoi tifosi. Una squadra timorosa, ma l'altra spaventata a morte. E i tifosi, quelli del Barca tutti al Camp Nou e gli altri con il cuore in mano dal primo all'ultimo minuto fino al triplice fischio. Una squadra che ha vinto con un gol in fuori gioco e l'altra che si prepara ad andare a Madrid per giocarsi il tetto d'Europa.

Quella di settimana scorsa è stata una partita colossale, questa difficilissima, ma i nostri eroi hanno dimostrato, ancora una volta, che non basta gridare per farci paura e che le partite si vincono con i gol, con le gambe, ma soprattutto con il cuore.

Remuntada? No, per questa sera gli amici di Barcellona dovranno accontentarsi di una passeggiata sulla ramblas e di una bella sbornia, perché questa sera gli eori avevano la maglia neroazzurra e domani tornano a Milano accolti dai loro tifosi.

Ricordate questo giorno, uomini, perché questo giorno è vostro e lo sarà per sempre! Spartani! Preparate la colazione e mangiate tanto, perché stasera ceneremo nell'Ade!

(Leonida, re di Sparta)