Se vi dicono che la cavalleria si è estinta, non credeteci, non è vero; è solo un modo per giustificare i propri limiti. I cavalieri moderni hanno sostituito i loro destrieri con mezzi meccanici più rumorosi ed inquinanti e hanno perso le loro armature e le loro lance, ma spesso conservano quello spirito nobile che li ha resi paladini della giustizia. Questo giro di parole per introdurre un fatto particolare, ma non nuovo, che è capitato domenica a mia moglie in gita in auto nel capoluogo comasco.
Trovare un posteggio libero la domenica pomeriggio a Como è un'avventura degna dei cercatori del Sacro Graal. Qualcuno direbbe: nemmeno a pagarlo, infatti neanche se si è disposti a sganciare qualche moneta è possibile trovare un angolo dove far riposare la propria cavalcatura. Ma qualche animo nobile esiste ancora, così la Tata, girando e rigirando, trova una coppia che sta lasciando il posteggio e lei prontamente accosta. Lo stupefacente è che i due non solo le lasciano il posto, ma le cedono persino il tagliando del posteggio che era stato pagato fino al tardo pomeriggio.
Per ogni cavaliere, però ci sono almeno dieci malfattori accampati nella macchia pronti ad assalirti e derubarti. Oggi vi vorrei parlare di due di queste categorie di malfattori. La prima è quella composta dagli automobilisti invidiosi e iracondi, ovvero quelli che se devono soffrire in coda, allora anche tu devi morire con loro anche se tu non devi andare da quella parte; sarebbero quasi disposti a causare un incidente pur di arrestare il traffico scorrevole nella direzione opposta alla loro. Nel mio caso specifico mi riferisco a quei briganti dei nostri giorni che si immettono nella rotonda di Buguggiate, quella bella con le sagome dei ciclisti e il jet (foto). Per farla breve, questa rotonda mette in comunicazione tre grandi vie: una proveniente dall'ingresso autostradale di Gazzada (da dove arrivo io), una diretta verso Varese, Luino e Laveno e l'altra verso Bodio e Ispra. Nelle ore di punta mattutine il 98% della auto provenienti da Gazzada sono dirette verso Varese e solo un piccolo 2% (si tratta di una mia stima...) gira a sinistra verso Bodio e la costa sud del lago di Varese. Questo fatto è dimostrato anche dal progetto realizzato dagli architetti stradali che hanno dedicato una corsia per chi procede diritto verso Varese e una per chi deve invece svoltare. Peccato però che gli automobilisti invidiosi non possono proprio sopportare che alcuni fortunati - tra cui il sottoscritto - possono trarre vantaggio da questa corsia preferenziale ed evitare quasi interamente la coda. Così si piazzano ben in mezzo tra le due corsie e lì ci restano fino all'ultimo.
Altro esempio di pirateria stradale sono i pazzi che non si fermano ai passaggi pedonali. Questo mal vezzo tutto italiano, non solo è contrario al Codice della Strada, ma è anche decisamente pericoloso per i pedoni. Ma fate attenzione perché c'è anche chi si approfitta per mettere paura agli automobilisti. Proprio ieri sera dopo cena, mentre andavo a fare il pieno, ho visto un comportamento sconsiderato e che andrebbe punito. Un ragazzo, probabilmente ubriaco o peggio, vagava nei pressi delle strisce pedonali e non appena qualche automobilista si avvicinava, lui fingeva di attraversare la strada per poi tornare sui suoi passi. Un comportamento decisamente bizzarro e pericoloso e per lui e per chi si trova alla guida. La mia ipotesi è che il ragazzo in questione stesse cercando un modo facile per fare qualche soldino extra: farsi mettere sotto - in modo lieve, si intende - sulle strisce pedonali equivale sicuramente ad ottenere un rimborso dall'assicurazione del malcapitato automobilista. Io ho avuto la fortuna di notare questo comportamento al passaggio della macchina che mi precedeva e quando è stato il mio turno sono riuscito a schivare facilmente il pazzo. Certo che se queste sono le premesse, fermarsi per lasciare attraversare la strada potrebbe diventare sempre più raro.
Se la cavalleria si è estinta, certo non si può dire lo stesso dei briganti!