Pagine

4 settembre 2008

Tutti i miei robot

Titolo: Tutti i miei robot
Autore:
Asimov, Isaac
Ambientazione:
Nel futuro, sulla terra e non.
Giudizio:
Buono

Commento: Forse mi aspettavo qualcosa di piu', ma non si puo' sempre avere tutto nella vita, vero?

(ATTENZIONE: nel seguito viene rivelata parte della trama)

Per saziare la mia fame di fantascienza e a conclusione del mio ciclo Asimoviano, ho appena terminato di leggere la raccolta delle raccolte dei racconti sui robot dell'immortale. Tutti i miei robot, come dice il titolo, e' un'antologia dove oltre a tutti i racconti precedentemente scritti sull'argomento, l'autore aggiunge anche due inediti per attrarre anche i piu' appassionati del genere che avevano gia' letto e acquistato le altre raccolte.

Nel libro i racconti sono organizzati secondo quella che possiamo chiamare una linea evolutiva dei robot: si parte da macchine veramente molto poco intelligenti costruite per assolvere compiti specifici e non necessariamente con sembianze umanoidi, per arrivare all'apoteosi con l'uomo bicentanario, dove un robot viene dichiarato uomo dalla corte mondiale. A fare da filo conduttore a tutti i racconti ci sono le sempre rispettate Tre Leggi della robotica impresse in modo indelebile nel cervello positronico dei robot e che stabiliscono la supremazia dell'uomo sulle macchine. D'altro canto, anche nel cervello umano troviamo una sorta di legge che stabilisce un'ancestrale paura dell'umanita' verso gli umanoidi. E' il Complesso di Frankentein, ovvero la paura degli esseri umani che una loro creazione, nonostante sia vincolata dalle Tre Leggi e molto meno creativa, possa un giorno rivoltarsi ed assumere il sopravvento contro l'umanita' indifesa.

Mi ha particolarmente colpito il racconto dell'uomo bicentenario, non a caso ne e' stato estratto un film che purtroppo non ho visto. Parla di un modello molto avanzato di robot il cui cervello positronico e' stato dotato della capacita' di giudizio anche se costretto a rispettare, in quanto robot, le Tre Leggi. Durante la sua lunga vita Andrew, questo il nome del robot, vive con una famiglia che lo rispetta e dalla quale ottiene la liberta', ovvero diventa l'unico robot sulla faccia della terra a non avere un proprietario, o meglio lui e' proprietario di se stesso. A partire da qui, Andrew inizia una battaglia non solo legale perche' gli vengano riconosciuti un numero sempre piu' alto di diritti umani, fin quando al compimento del suo duecentesimo anno di eta' viene dichiarato uomo. Questo gli costera' caro, perche' dovra' rinunciare alla sua immortalita', unico scoglio che ancora lo differenziava dagli esseri viventi. Veramente una bella storia.

Chiunque può lasciare commenti su questo blog, ammesso che vengano rispettate due regole fondamentali: la buona educazione e il rispetto per gli altri.

Per commentare potete utilizzare diversi modi di autenticazione, da Google a Facebook e Twitter se non volete farvi un account su Disqus che resta sempre la nostra scelta consigliata.

Potete utilizzare tag HTML <b>, <i> e <a> per mettere in grassetto, in corsivo il testo ed inserire link ipertestuali come spiegato in questo tutorial. Per aggiungere un'immagine potete trascinarla dal vostro pc sopra lo spazio commenti.

A questo indirizzo trovate indicazioni su come ricevere notifiche via email sui nuovi commenti pubblicati.

0 commenti:

Posta un commento

Chiunque può lasciare commenti su questo blog, ammesso che vengano rispettate due regole fondamentali: la buona educazione e il rispetto per gli altri.

Per commentare potete utilizzare diversi modi di autenticazione, da Google a Facebook e Twitter se non volete farvi un account su Disqus che resta sempre la nostra scelta consigliata.

Potete utilizzare tag HTML <b>, <i> e <a> per mettere in grassetto, in corsivo il testo ed inserire link ipertestuali come spiegato in questo tutorial. Per aggiungere un'immagine potete trascinarla dal vostro pc sopra lo spazio commenti.

A questo indirizzo trovate indicazioni su come ricevere notifiche via email sui nuovi commenti pubblicati.