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28 luglio 2008

Precari, ancora precari

... sempre precari, mi verrebbe d'aggiungere. Questa mattina mentre ascoltavo le notizie del telegiornale e gli estratti della rassegna stampa, la parola piu' pronunciata era precari. Gia' di per se', l'uso di questo termine per definire una categoria di persone e', secondo me, lesiva della dignita' personale di ogni lavoratore. Se poi si considera il fatto che, a quanto pare, alcuni settori settori critici dell'economia del nostro paese sono quasi interamente basati sulla forza lavoro precaria, allora non riesco a capire come mai i Governi ce l'abbiano a morte con questi lavoratori.

Il ritorno alla ribalta di questi giorni dei precari e' dovuto ad una norma contenuta nella finanziaria che prevede che se un lavoratore a termine ha subito un'ingiustizia dal suo datore di lavoro, il giudice a titolo di risarcimento puo' solo imporre all'azienda un risarcimento economico e non il reintegro del lavoratore nella pianta organica con una posizione a tempo inderterminato.

Per come e' fatto il nostro mercato del lavoro, con tutte le sue tutele e garanzie storiche, questa nuova norma e' una completa rottura con il passato e se gli imprenditori la vedono come un tentativo di rendere il mondo del lavoro piu' snello e agile, i sindacati e i lavoratori sono sul piede di guerra.

Il fatto strano, per lo meno a me che sono molto ignorante, e' che questa norma, a quanto pare osteggiata da piu' parti (sia dalla maggioranza sia dall'opposizione) sia finita in una manovra finanziaria. Non ne capisco il nesso: non assumere i precari fara' aumentare il gettito fiscale? diminuire la spesa pubblica? Non lo so, l'unica spiegazione che mi do e che sara' la stessa pubblica amministrazione a giovare pesantemente da questa norma. E cosi' dopo aver sprecato soldi per bandire e gestire i concorsi pubblici per ricercatori precari, i vincitori rischiano di essere beffati e vedersi cancellare la loro posizione perche' troppo onerosa per lo stato.

Se posso aggiungere. Adesso tutti i partiti si stanno scaldando perche' i diritti dei lavoratori precari potrebbero non venire tutelati dalla legge, ma forse varrebbe la pena evitare che una cosi' larga fetta di lavoratori italiani sia schiava del precariato! Insomma, andrebbe rivisto il problema e anche questa volta il vecchio adagio: prevenire e' meglio che curare calza a pennello.

Io resto molto perplesso e sinceramente sempre piu' sfiduciato. Aspetto le vostre critiche alle mie discutibili opinioni.

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