
Dopo essermi perso la partita contro la Romania, ho fatto l'impossibile per non mancare l'appuntamento che valeva una finale contro la squadra francese, nonostante non mi trovassi sul suolo patrio, bensi' a Ginevra. Al fine di evitare qualsiasi possibile attrito, abbiamo pensato bene di vedere la partita in uno dei miei ristoranti preferiti in territorio elvetico seduto di fronte ad un pentolone di formaggio fuso.
Durante l'esecuzione del nostro inno nazionale ho avuto un brutto presentimento: i nostri giocatori sembravano terrorizzati, nemmeno dovessero prendere a calci una bomba atomica. Questo presentimento e' pero' subito svanito grazie all'atteggiamento con cui i nostri hanno iniziato il match: aggressivi, attenti su ogni pallone e sufficientemente precisi nei passaggi, anche se un po' spreconi in fase di conclusione.
E poi, come spesso accade, e' stata un'occasione a decidere quale strada la partita dovesse seguire. Siamo a meta' del primo tempo: Abidal stende in area Toni solo davanti al portiere. Il rigore e' netto, l'espulsione per il Francese pure; nemmeno i nostri vicini di tavolo (francesi) si lamentano per la giusta decisione arbitrale. Pirlo calcia, gol: atmosfera irreale, solo noi esultiamo, mentre tutti gli altri soffrono in silenzio. Sembra fatta, invece no. Ci stavamo dimenticando che vincere non basta, ci serve anche un aiutino dall'Olanda che sembra non voler arrivare.
Il secondo tempo si apre con una buona Francia, ma la notizia che l'Olanda e' passata in vantaggio cambia nuovamente l'orizzonte degli eventi: l'Italia torna a spingere e trova un fortunato gol di De Rossi. Da qui in avanti e' la fiera dello spreco sottoporta: non so quanti gol si e' mangiato Toni, pero' non importa la nostra finale e' vinta! Domenica sara' la Spagna l'avversaria da battere, ma stasera siamo noi sul tetto d'Europa almeno nella classifica dell'orgoglio nazionale.
Concludo riprendendo lo slogan di un tifoso presente allo stadio questa sera, sperando che sia di ottimo auspicio:
Durante l'esecuzione del nostro inno nazionale ho avuto un brutto presentimento: i nostri giocatori sembravano terrorizzati, nemmeno dovessero prendere a calci una bomba atomica. Questo presentimento e' pero' subito svanito grazie all'atteggiamento con cui i nostri hanno iniziato il match: aggressivi, attenti su ogni pallone e sufficientemente precisi nei passaggi, anche se un po' spreconi in fase di conclusione.
E poi, come spesso accade, e' stata un'occasione a decidere quale strada la partita dovesse seguire. Siamo a meta' del primo tempo: Abidal stende in area Toni solo davanti al portiere. Il rigore e' netto, l'espulsione per il Francese pure; nemmeno i nostri vicini di tavolo (francesi) si lamentano per la giusta decisione arbitrale. Pirlo calcia, gol: atmosfera irreale, solo noi esultiamo, mentre tutti gli altri soffrono in silenzio. Sembra fatta, invece no. Ci stavamo dimenticando che vincere non basta, ci serve anche un aiutino dall'Olanda che sembra non voler arrivare.
Il secondo tempo si apre con una buona Francia, ma la notizia che l'Olanda e' passata in vantaggio cambia nuovamente l'orizzonte degli eventi: l'Italia torna a spingere e trova un fortunato gol di De Rossi. Da qui in avanti e' la fiera dello spreco sottoporta: non so quanti gol si e' mangiato Toni, pero' non importa la nostra finale e' vinta! Domenica sara' la Spagna l'avversaria da battere, ma stasera siamo noi sul tetto d'Europa almeno nella classifica dell'orgoglio nazionale.
Concludo riprendendo lo slogan di un tifoso presente allo stadio questa sera, sperando che sia di ottimo auspicio:
Da Berlino a Vienna!