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12 aprile 2008

Ricordi di Manchester

Giovedì sera, come alcuni di voi già sanno, the real boss con il suo nascituro ed io siamo partiti alla volta di Manchester (UK) per un meeting lampo con alcuni interessanti scienziati. L'oggetto dell'incontro è strettamente confidenziale e quindi non posso dirvi altro. Siamo arrivati giovedì sera in nottata, venerdì abbiamo lavorato tutto il giorno in una sala riunioni e questa (sabato) mattina abbiamo lasciato l'albergo alle 5.45 con un taxi per l'aeroporto. Non aspettatevi di vedere una singola foto di Manchester, perché non ne abbiamo avuto proprio il tempo.

Nonostante la brevità della nostra permanenza ci portiamo comunque a casa alcuni aneddoti che difficilmente spariranno dalla nostra memoria e che prontamente vado a raccontarvi...

P.s. Quella nella foto è proprio Lilli Gruber, e il motivo della sua presenza è altamente confidenziale!

La spina del portatile


Il centro conferenze che ci ha ospitato, ha messo a nostra disposizione una saletta molto ben attrezzata, con tavoli, sedie, video proiettore, caffé, blocchetti per appunti, penne e tutto il resto. Insomma tutto quello che serve per poter fare una riunione nel modo più efficiente possibile. Se siete mai stati in Gran Bretagna, vi sarete accorti della maniacale ed, a volte, esasperata ricerca della massima sicurezza degli Inglesi. Ogni presa elettrica ha un suo interruttore di sicurezza, non sono ammessi cavi volanti o prese multiple ecc. Proprio per questo motivo, nella nostra sala riunioni in corrispondenza di ogni posto a sedere c'era un piccolo tombino sul pavimento, che, una volta rimosso il chiusino, rivelava due prese di corrente da usare per alimentare, per esempio, il proprio laptop. Una volta connessa la spina, il chiusino andava prontamente richiuso per l'incolumità dei presenti facendo passare il cavo di alimentazione attraverso apposite fessure.

Allo stesso modo il laptop dell'organizzatrice collegato al videoproiettore era connesso al corrispondente tombino. Se non fosse che, per adattare la spina italiana del laptop alla presa UK fosse stato utilizzato un adattatore alto qualche centimetro che rendeva impossibile la perfetta chiusura del chiusino. Questo rimaneva quindi tenuto sollevato dalla spina del laptop stesso. Diciamo subito che in Italia questo sarebbe stato del tutto normale, ma in Inghilterra stonava come uno schiaffo alla regina.

Al termine di un coffee-break, the real boss ed io rientriamo per primi nella stanza, e il grande capo nel tentativo di sistemare il proiettore in una posizione più consona alla sua visuale, inciampa rumorosamente sul tombino semi aperto. Il boss è, se mi è permesso dirlo, di corporatura più che normale, se non fosse che il nascituro la stia appesantendo di qualche decina di etti. Dal tombino è giunto un rumore sinistro, ma non ci abbiamo dato troppo peso, visto che, in fondo, non aveva visto nessuno. Pochi istanti più tardi, rientrano anche tutti gli altri partecipanti e un tizio inglese dall'aria svampita inciampa nello stesso tombino solo superficialmente e, con l'aria un po' scocciata, guarda l'organizzatrice italiana come per dire: vedi che la sicurezza è importante?

Il meeting riprende normalmente solo che sul PC dell'organizzatrice lampeggia, sempre più velocemente, un led, prima verde, poi arancione e infine rosso! Un istante dopo, il portatile inizia la procedura automatica di spegnimento perché completamente scarico. L'evento lascia tutti di stucco perché il portatile era connesso alla rete elettrica o almeno così sembrava... Aprendo il chiusino, non solo l'adattatore appariva disconnesso, ma la spina era completamente piegata come se gli fosse passato sopra un autotreno. Vedendo la scena, l'organizzatrice mostra la spina ricurva al malcapitato inglese, il quale sentendosi terribilmente in colpa non sa come fare a scusarsi... Dalle mie spalle, sento provenire una voce: se dici una sola parola ti schiaccio!

Il conto

Questa mattina la sveglia è suonata alle 5:15 ora di Londra, pronti via sull'attenti a fare una rapida colazione perché alle 5:30 ci aspettava il taxi per l'aeroporto. Nell'arco di quei quindici minuti dovevamo anche pagare il nostro soggiorno in albergo: 2 notti, 2 colazioni e una cena a testa. Mi ero fatto l'idea che avremmo pagato un centinaio di sterline ciascuno visto che eravamo ospiti dell'università di Manchester e potevamo usufruire degli appositi sconti.

Giunti al banco della reception, ci accoglie Enrico, un ragazzo spagnolo che da un anno e mezzo lavora in Inghilterra, capisce subito che siamo del Bel Paese e ci parla in Italiano. Gli chiediamo il conto e lui, da gentiluomo, rivolgendosi prima al boss, dice: "Signora, sono nove e novantacinque". Io ero talmente addormentato che ho capito novantanove (sterline) e 50 centesimi, oltretutto questo numero rientrava nei miei parametri di spesa quindi stavo già preparando cento sterline da pagare, quando il boss dice:

the_real_boss: "Nove e novantacinque? Cioè vuoi dire novecento novantacinque (995) sterline? E dove vado a prenderle?"
enrico: "No nove sterline e 95 centesimi."
the_real_boss: "Ma no come è possibile, 2 notti con colazione e una cena, controlla bene che ti starai sbagliando."


Ebbene, Enrico ha controllato ovunque, ma a quanto pare qualcuno aveva già pagato le nostre camere lasciandoci solo da saldare la cena. Ancora increduli, abbiamo assicurato ad Enrico che non stavamo scappando senza pagare e che comunque in ogni caso avevano il nostro indirizzo... Conclusione, da oggi in poi, sempre trasferte nel Regno Unito.

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5 commenti:

  1. ma come è possibile? Dai Toto ci sarà senz'altro un errore! Ora non appena lo trovano vi faranno anche pagare una mora (come ha sempre fatto con me l'Università!). ATTENZIONE...

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  2. Per vostra informazione, visto che esistono anche degli Italiani onesti, oggi abbiamo scritto al centro conferenze per chiedere se i nostri conti erano effettivamente stati pagati da qualcun'altro o no. Risultato: in effetti si erano dimenticati di farci pagare le camere, cosi' hanno deciso di addebitarci 99 sterline a testa sulla mia carta di credito e adesso ci manderanno la ricevuta.

    onesti, sempre!

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  3. Onesti e anche un po' "ciula"! :)
    Beh, scherzi a parte, avete fatto benissimo ad accertarvi, meglio una coscienza pulita che 99*2 sterline in piu' sulla tua carta. Viste le vostre piu' che buone intenzioni, potevano anche farvi uno sconticino, sti barboni!

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  4. hai proprio ragione sul ciula! E pensa che se noi tentavamo di fare i furbi e facevamo finta di nulla oltre al danno ci prendevamo anche la fregatura!

    Infatti, senza chiederci nessuna autorizzazione ci hanno addebitato le 99 x 2 sterline sulla carta, e se non ci informavamo noi, non ci avrebbero mandato le ricevute con cui possiamo chiedere il rimborso!

    tutto è bene quel che finisce bene! Adesso devo solo sperare che the_real_boss mi paghi in euro!

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  5. A tal proposito proporrei un sondaggione, visto che nel mio portafoglio ho 290 sterline di cui non so cosa farmene.... perche' dovrei pagare il Toto in euro? Tutti solidali col Boss, mi raccomando!
    Scherzi a parte, Toto fammi il conto che saldero' i miei debiti,
    vuraria mai che poi mi ricatti..

    RispondiElimina

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