Andremo a votare

Questa mattina il presidente Napolitano ha preso la fatidica decisione di sciogliere le camere e ha nuovamente espresso il grande rammarico di dover chiamare gli italiani alle urne senza che la riforma elettorale sia stata approvata. Si e' trattata di una scelta obbligata, l'unica possibile visto il fallimento di Marini di formare una coalizione di governo con lo scopo di riformare la legge elettorale.

E' gia' stata scelta anche la data: domenica 13 e lunedi' 14 aprile. Prodi ha annunciato che fara' il possibile (nei limiti della legge) per accorpare in quelle date anche le elezioni amministrative in modo da ridurre le spese (speriamo!)

In realta', non appena e' stata annunciata la data, il leghista Calderoli non ha rinunciato ad una uscita delle sue, affermando ad alta voce, che l'unico motivo per la scelta del 13 aprile rispetto al 6 aprile e' di dare anche ai parlamentari alla prima esperienza il diritto al vitalizio. Il leghista, che gia' non e' un gran oratore, incespica un po' sui numeri e tira in causa una differente interpretazione della legge. Se volete, i dettagli sono riportati sul Corriere.

Oltre alla consueta bagarre padana, a breve cominceranno anche i caroselli elettorali con i tipici balletti di alleanze. Sono veramente curioso di capire il buon Mastella da che parte si piazzera' questa volta... Se voi avete un'idea, mettetela qui sotto nella messagebox!