tag:blogger.com,1999:blog-1053489463648500693.post3409807967764597908..comments2024-02-27T10:08:54.788+01:00Comments on unico-lab: Reattori a fissionetotohttp://www.blogger.com/profile/16568208301750253200noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-1053489463648500693.post-19006357690049757152011-04-28T21:40:05.298+02:002011-04-28T21:40:05.298+02:00IL NUCLEARE E' MORTO
pubblicata da Domenico La...IL NUCLEARE E' MORTO<br />pubblicata da Domenico Lantieri il giorno lunedì 25 aprile 2011 alle ore 18.01<br /><br />IL NUCLEARE E’ MORTO<br /><br />Dopo Fukushima il nucleare è morto. E non solo in Italia. Non ci sono soluzioni sicure praticabili di fronte ad un cataclisma come quello che si è verificato in Giappone. Pensiamo alla faglia di Sant'Andrea, una faglia geologica che si estende per 1287 km attraverso la California, tra la placca nordamericana e la placca pacifica.<br /><br />Nel mondo ci sono 122 centrali nucleari obsolete da smantellare (Fonte AIEA 2009), tutte quelle che hanno più di 35 anni di vita. Giusto ieri in televisione è stata vista una didascalia che informava che in Russia ci sono 22 centrali su 32 obsolete. In Italia, la terza nazione al mondo per nucleare installato nei primi anni '60 - ne avevamo tre -, le centrali nucleari (4) sono tutte da smantellare; dopo 25 anni da Chernobyl, stanno ancora là, con tutte le loro scorie fortemente radioattive, e non si sa per quanto tempo vi resteranno. Nessuno ne parla.<br /><br /> <br /><br />Il ciclo di vita di un impianto nucleare si compone di tre fasi: progettazione e costruzione, esercizio e "decommissioning". Le principali attività svolte durante il decommissioning riguardano: il mantenimento in sicurezza delle strutture, l’allontanamento del combustibile depleto, lo smantellamento e la decontaminazione degli impianti, la gestione dei rifiuti radioattivi. Tutte queste operazioni sono progettate per garantire la massima sicurezza dei lavoratori e della popolazione e la tutela dell’ambiente. Il decommissioning si conclude quando il sito viene rilasciato privo di vincoli radiologici. Questo traguardo viene definito raggiungimento del “green field”.<br /><br /> <br /><br />Quando si parla del costo del chilovattore di origine nucleare in Italia, ma non solo in Itallia, si tiene conto solo del costo di costruzione di una centrale, ma non del costo del "ciclo del combustibile" (costruzione delle barre di combustibile, arricchimento dell'uranio e smaltimento dei rifiuti radioattivi). Se lo si facesse, si dedurrebbe immediatamente che la convenienza del nucleare non esiste. In italia, per di più, il ciclo del combustibile viene commissionato ad altre nazioni dove lo stesso viene normalmente gestito. Per questo si aggiungono costi ai costi. Se poi si volesse valutare anche il costo per il decommissioning, la conclusione sarebbe ovvia, e la lascio a voi.<br /><br />Ma noi abbiamo risolto il problema: non lo facciamo!<br /><br />http://www.facebook.com/note.php?note_id=193863237325326Domenico Lantierihttp://www.facebook.com/note.php?note_id=193863237325326noreply@blogger.com